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Autore: Bi_Sirius    05/09/2011    3 recensioni
Questa raccolta nasce dalla voglia di mettermi in gioco.
I 4 elementi (Aria, Terra, Fuoco, Acqua) assegnati a 4 personaggi della saga più bella.
Non siete curiosi di sapere che cosa è venuto fuori?
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Luna Lovegood, Ron Weasley
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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ACQUA
LUNA LOVEGOOD


Maggio stava ormai finendo lasciando il posto ad un’estate ormai imminente e ad Hogwarts si ispirava aria di esami; i ragazzi del 5° anno avrebbero affrontato i G.U.F.O mentre per quelli del 7° si sarebbero svolti i temutissimi M.A.G.O, ma alla ragazza distessa sull’erba non importava niente degli esami.
In quel momento stava osservando il cielo che piano piano si stava coprendo di minacciose nuvole nere: era in arrivo un temporale; e mentre il resto dei ragazzi che era uscito in giardino per godersi un po’ di sole rientrava in fretta nel castello lei rimaneva sdraiata sull’erba, immobile, aspettando che la prima goccia le bagnasse il viso.
Non dovette attendere molto.
Dopo un minuto sentì una piccola goccia posarsi sulla fronte e subito dopo un’altra le bagnò il labbro inferiore.
<< Luna vieni dentro! Ti bagnerai tutta! >> Le urlò una ragazza dai capelli rossi da poco lontano.
La ragazza, sentendosi chiamare, si mise a sedere e guardò l’amica sorridendo e, mentre scuoteva la testa in segno di diniego, si rimise supina con il cielo che le si specchiava negli occhi.
A Luna piacevano tanto i temporali estivi, duravano poco ma la natura dava il meglio di se stessa in quei pochi minuti.
Come se si fosse sentita chiamata in causa Madre Natura scatenò tutta la sua forza mentre la pioggia, sempre più abbondante, cadeva su Hogwarts formando rigagnoli fangosi e pozzanghere per tutto l’enorme giardino che circondava il castello.
Luna si alzò e portò la testa all’indietro mentre la pioggia le bagnava il viso.
Quando pioveva Luna pensava a sua mamma.
<< Era una strega straordinaria! >> Le ripeteva suo padre ogni volta che si accennava di lei.
Luna se la ricordava molto bene, così come si ricordava il giorno in cui se ne era andata.
Pioveva anche quel pomeriggio di Agosto e lei era a casa per le vacanze estive.
Come ogni giorno sua madre era chiusa nello studio a lavorare ad un progetto segreto di cui nemmeno suo padre sapeva qualcosa.
Luna era seduta a gambe incrociate davanti alla porta aspettando che sua mamma uscisse per prendere il thè insieme, quando ad un certo punto la porta era esplosa scardinandola dal muro.
Luna era svenuta e si era svegliata tre ore dopo nel suo letto con la testa che le doleva e un grande bernoccolo sulla fronte.
Dal piano di sotto non proveniva nessun rumore così era scesa silenziosamente credendo che i suoi genitori dormissero, ma quando era arrivata in cucina aveva subito capito che qualcosa non andava.
Polvere e calcinacci ricoprivano il pavimento e nel muro che divideva lo studio dal salotto c’era un buco enorme in corrispondenza della porta, la quale giaceva poco lontano.
Entrò nello studio di sua madre, o meglio di quello che ne rimaneva vista la condizione in cui era ridotto.
Tutte le sue attrezzature erano in terra spezzate, il vetro della finestra era andato in frantumi e del tavolo dove di solito lavorava era rimasto ben poco.
La mente di Luna lavorava velocemente registrando ogni particolare, ogni singolo dettaglio rimaneva impresso nella sua mente di bambina che ancora non capiva l’entità dei danni.
Da quel momento in poi i ricordi si facevano più confusi: ricordava suo padre che la informava della morte della madre, ricordava il funerale, la bara bianca coperta di girasoli e poi ricordava il vuoto che aveva aleggiato in casa per i primi mesi.
Per sei mesi tutte le volte che pioveva non riusciva a dormire: il volto di sua madre si stagliava nitido sul soffitto del letto e le impediva di prendere sonno; in quei momenti la sua unica compagnia erano le fantastiche creature di cui suo padre le raccontava da sempre prima di addormentarsi.
In quel periodo Nargilli e Gorgosprizzi erano i suoi unici amici: gli bastavano loro e suo padre per andare avanti.
Un tuono fermò il flusso di ricordi riportandola alla realtà.
La pioggia l’aveva inzuppata fino all’osso e solo in quel momento si rese conto che tremava, ma anche di questo non le importava, a Luna piaceva la pioggia perché le ricordava sua mamma.
Il vuoto che la colmava quando era sola si riempiva dell’immagine di sua madre nello stesso modo in cui la pioggia riempiva l’aria ogni volta che scoppiava un temporale.

Angolo autrice: E finalmente ce la faaaaaa! Finalmente riuesco a finire questa benedetta raccolta con l'ultimo capitolo :3
Ammetto che è stato il più difficile da scrivere anche perchè caratterizzare Luna e renderla a pieno  stata una sfida durissima :)
Spero che vi piaccia e se non vi piace lasciate lo stesso una recensione, anche negativa/neutra, dovrò pur capire dove sbaglio no?  ;)
Bi
  
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