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Autore: Lady Guinever    05/05/2006    7 recensioni
Pansy Parkinson ha la fama di ragazza facile, ma perché? E soprattutto... merita di essere chiamata così? Ambientato al sesto anno.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Pansy Parkinson, Seamus Finnigan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi piace fare queste introduzioni all'inizio dei capitoli!
Volevo solo dirvi che la storia della falena non l'ho inventata, è accaduto veramente quando ero piccola e ne ero rimasta molto colpita da come avessero ucciso la povera bestia, poi ieri mi è ritornato in mente d'improvviso, e ho pensato di sfruttarla in qualche modo. Se devo essere sincera, all'inizio volevo farne una one-shot su Bellatrix che alla fine dice che non sarà mai una falena, e questo spiegherebbe perché ha scelto di unirsi a Voldemort, poi però mi sono detta "perché non metterla nella storia di Pansy? Forse in una one-shot perderebbe un po'…", e penso sia stata un'ottima idea perché vedo che vi è piaciuta!
Niente paura, gli occhi azzurri non sono quelli di Ron… e neanche Harry c'entra molto.
E poi, scusate… MA COME AVETE FATTO A CAPIRE CHE ERANO GLI OCCHI?!
Ma non vi dico più niente, leggete…




3. Il ragazzo felice


Erano passati un paio di mesi dalla "sera fatidica", e quel giorno ricordo che c'era la nostra prima gita ad Hogsmeade. Penso fosse metà Novembre.
Io ero con Gemma e Kate, avevamo deciso di andare un po' da Madama Rosmerta perché fuori era freddo, così ci sedemmo ad un tavolo a prendere una cioccolata.
Eravamo lì da poco, quando entrarono nel locale Draco Malfoy e Blaise Zabini.
Mi venne un'improvvisa fitta al cuore. Più che una fitta sembrava che qualcuno lo stesse stritolando.
I due ragazzi si sedettero con noi, senza essere stati invitati, ovviamente.
Draco Malfoy non ha bisogno di inviti, lui si siede e basta. Lui non ha bisogno che qualcuno gli dia il permesso di fare qualcosa, la fa e basta. Lui non ha bisogno di pensare se sia giusto o no baciare una ragazza in quel momento, la bacia e basta. Si, lo so, sto degenerando… torniamo da Madama Rosmerta, penso sia meglio.
Anche loro ordinarono della cioccolata, e iniziammo a parlare delle solite cose di cui discutiamo noi Slytherin: Harry Potter che è uno sfigato, i mezzosangue che devono essere eliminati, in quale prestigiosa località saremmo andati in vacanza quell'inverno… cose così, insomma.
Stavamo appunto parlando delle nostre vacanze, quando Draco, che non mi aveva degnata di uno sguardo fino ad allora si rivolse a me
-e tu dove andrai quest'anno, Pansy ?- disse il mio nome in modo strano. Non saprei spiegarlo, era come se gli desse fastidio pronunciarlo e volesse subito liberarsene. O frose questa era solo una mia impressione e l'aveva detto in modo del tutto normale.
-non ancora lo so. Penso che andremo da qualche parte in montagna-
-prevedibile…- disse lui. Certo, d'inverno dove vuoi andare? O vai a sciare o vai in un paese caldo! Ero certa che qualunque cosa io avessi detto, lui avrebbe comunque risposto "Prevedibile…" con quella sua vocetta strascicata.
Lo odiavo. Era forse la persona che odiavo di più al mondo.
Lo odiavo per essersi comportato male (malissimo, a dir la verità) con me; lo odiavo per come mi stava trattando in quel momento; lo odiavo per come si atteggiava e si pavoneggiava, con quell'aria di sufficienza così… così… così Slytherin!
-perché, tu dove vai di tanto "imprevedibile", Malfoy?- gli risposi con tono di sfida
-io e i miei genitori andremo in un castello in Francia, di proprietà di alcuni amici di famiglia molto ricchi- spiegò lui, inarcando le sopracciglia
-interessante, spero ti divertirai- gli augurai io
-certo che mi divertirò… tu, piuttosto, sta attenta a non darti troppo alla pazza gioia! E soprattutto, tieni d'occhio quello che bevi!- detto ciò scoppiò a ridere, e Blaise lo seguì a ruota. Anche Kate e Gemma sorrisero, facendo finta di cercare di trattenere le risa.
Ero furibonda.
Non sapevo cosa fare, tanta era la rabbia che mi era esplosa dentro. Avevo tre possibilità:
1. Andarmene con aria offesa e stizzita;
2. Fargli del male (fisicamente intendo);
3. Rispondergli a tono.

Optai per la prima.
-anche tu Malfoy… non vorrei che ti ubriacassi e per una volta dicessi qualcosa di divertente!-
lui fece un sorrisetto stupido.
Era evidente che non sapeva cosa rispondere.
Mi stavo crogiolando nella mia arguzia, quando, non so perché, mi venne quel tremendo conato di vomito. Borbottai uno "scusate" e corsi verso il bagno.
Non appena fui dentro, mi chinai sulla tavoletta, e iniziai a rimettere tutta la cioccolata che avevo bevuto. Da un lato ero felice, perché pensai che avevo perso tutte quelle calorie e quei grassi, ma dall'altro dovevo considerare che mi sentivo veramente male. Avevo un mal di stomaco incredibile, e la testa mi martellava a più non posso.
Tentai di ricompormi un po' davanti allo specchio, mangiai una mentina per rinfrescarmi l'alito e uscii dal bagno.
Quando tornai al tavolo, vidi che se ne erano andati tutti. Stavo già iniziando a maledirli, quando vidi che le mie amiche erano fuori ad aspettarmi.
Andai alla cassa a pagare, e mi precipitai subito verso l'uscita.
-pensavo ve ne foste andate- dissi
-grazie per la fiducia! Cosa ti è successo?- domandò Kate
-non lo so… ho dovuto vomitare, e adesso ho mal di stomaco e mal di testa- spiegai io
-forse sarebbe meglio che tu tornassi a scuola, se stai poco bene- mi propose Gemma
-ottima idea. Venite con me?- le due ragazze si guardarono un momento, poi Kate disse:
-scusa Pansy, ma vorremmo andare a comprare qualcosa a Mielandia… non ti dispiace, vero?-
odio quando la gente fa domande che iniziano con "non", perché capisci subito che la loro intenzione è quella di farti capire che si aspettano che tu le assecondi. Non le delusi.
-non vi preoccupate, andrò da sola. Ci vediamo stasera- detto questo, girai i tacchi e me ne tornai al castello.
Era prevedibile che non mi avrebbero accompagnata. Erano delle Slytherin, e gli Slytherin pensano solo a se stessi.
D'altro canto, non potevo certo biasimarle: ero certa che io avrei fatto la stessa cosa.

Ero immersa in un bellissimo monologo interiore sui difetti delle mie amiche, quando andai a sbattere a qualcuno. Mi alzai e vidi che era un ragazzo con una sciarpa rossa e gialla avvolta intorno al collo
-stupido Grifondoro…- mormorai infastidita. Lui si girò e mi guardò dritta negli occhi
-come hai detto, scusa?- chiese con voce ferma, ma educata
-ho detto che sei uno stupido Grifondoro! Ma forse la mia frase è ridondante, perché se sei di Grifondoro è implicito che tu sia stupido- dissi sfidandolo.
Lui non rispose. Non disse assolutamente niente. Continuò a guardarmi per qualche secondo negli occhi, aveva uno sguardo limpido e sereno, poi, sempre senza dire una parola, si girò e se ne andò.
Pensai che fosse davvero un ragazzo strano.
Ero rimasta così stupita dalla sua reazione, o meglio, dalla sua non-reazione, che rimasi a guardarlo mentre se ne andava per qualche minuto.
Aveva un'andatura un po' buffa. Sicuramente non aveva il portamento fiero degli Slytherin. Era come se camminasse sospeso a qualche centimetro da terra. Aveva un'aria così dannatamente felice
In quel momento lo invidiai. Invidiai quello stupido Grifondoro dall'aria felice e dallo sguardo limpido. Avrei voluto essere come lui.
Spensierata e allegra.

Quella sera, a letto, mi misi di nuovo a pensare a quel ragazzo. Mentre rimuginavo, mi venne in mente un'altra cosa: quando l'avevo visto, mi erano spariti tutti i dolori.
Mi sforzai di pensare chi potesse essere.
Dopo aver ponderato per un po', mi venne un'illuminazione.
Dean Thomas! Ero sicura che si trattasse di Dean Thomas!
L'avevo visto qualche altra volta, anzi, avevamo anche un sacco di lezioni insieme… chissà perché non l'avevo mai notato prima…
Dean Thomas. Quella sera mi addormentai con il suo nome sulle labbra.






Ho finito anche il terzo chappy! Vorrei solo dirvi una cosa: sono taaanto fantasiosa e taaaanto subdola, quindi non fatevi ingannare da quello che ho scritto! Oppure non fatevi ingannare da quello che ho scritto appena adesso, potrebbe essere una trappola anche questa!


RISPOSTE ALLE RECENSIONI:


VALLEY: grazie, sono contenta che ti piaccia! Anche io spero di avere tante idee per continuare la ff!

CATE182: grazie mille! Concordo con te, infatti è proprio da una riflessione di questo genere (femmina: troia; maschio: figo) che è nata la mia ficcy!

MIKY87: grazie anche a te, ma penso di doverti deludere: non è Harry! Spero che continuerai comunque a leggere!

MOONLIGHT RAGE: don't worry, non è ronny! Anche a me è dispiaciuto un sacco per quella povera falena! Se ricapitasse adesso una situazione del genere sono certa che mi metterei ad urlare come un'isterica (leggi: come la mia prof. di greco) per far liberare l'animale

GEMELLINA: grazie! Questa falena mi ha fatto guadagnare almeno 45 recensioni! La prossima volta che ne vedo una le farò un inchino alla Dobby!
FLOPPYNA: qui si inizia a parlare del "ragazzo misterioso", però... chissà...

GIRL92: grazie! Si, ovviamente ognuno si basa sulle proprie esperienze personali... io penso che "troia" sia un termine proprio brutto da attribuire ad una ragazza, però ci sono alcuni casi in cui è veramente l'unica parola con la quale si può descrivere certi comportamenti...

SCHUMI95: graziiiiie! purtroppo, come ho scritto sopra, la scena della falena è un riadattamento di una scena che ho vissuto da piccola... è strano come calzi a pennello per gli Slytherin, vero!?



GRAZIE A TUTTI! CONTINUATE A RECENSIRE!




  
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