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Autore: Crys_Pattinson87    05/09/2011    7 recensioni
Guardo la mia chitarra, abbandonata in un angolo della mia camera... come un pezzo d'antiquariato messo lì a prender polvere.
Non la tocco da più di un mese.
Non scrivo più, non suono più. La musica non è più parte della mia vita, nè tanto mene voglio che torni a farne parte. Non dopo quello che è successo.
Non dopo che il mio mondo mi è crollato addosso all'improvviso, portandosi via ogni parte buona di me, ogni mio sentimento, ogni mio stato d'animo.
Non dopo che tutto ciò in cui avevo sempre creduto, si sgretolasse sotto i miei occhi.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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NEVER 4



Cap.4 Clashes 




E anche oggi mi sveglio con un'emicrania fortissima. L'alito sa ancora di birra e riesco a sentire un odore nauseante provenire dalla destra del mio letto.
Vomito.
Mi alzo e quasi inciampo. La testa gira ancora vorticosamente.
Resto fermo qualche secondo, seduto sul bordo del letto, nascondo il mio viso tra le mani...
Che schifo di vita!

Dopo aver ripulito il pavimento, decido di buttarmi sotto l'acqua gelida della doccia. E' l'unico modo che ho per provare ad uscire dallo stato penoso in cui sto.
Alzo il viso verso il getto e quasi sento l'acqua entrarmi dentro fino a fondersi con il gelo che ho nel cuore.
Riuscirà mai il mio cuore a tornare caldo come un tempo? Mi sembra quasi impossibile...

Sento bussare alla porta, e Dio solo sa quanto spero non sia mia madre o peggio ancora, mio padre, con le solite paturgne.
Non ho davvero voglia di rovinare la mia ''finta , bella'' giornata.
Apro la porta e per fortuna i miei desideri, per una volta, sono stati esauditi.

-Heilà -
-Aidan! - esclamo piacevolmente sorpreso di vederlo alla mia porta.

Aidan è il mio migliore amico. La persona che più di tutti è stata al mio fianco nell'ultimo periodo.
Ci conosciamo da quando eravamo dei marmocchi che sezionavano vermi e lombrichi. Praticamente, da una vita intera.
E' partito una settimana fa con la famiglia per una delle loro ricorrenze ebree, un lontano cugino che celebrava una specie di rito con un nome strano.

-che ci fai qui? non dovevi tornare la prossima settimana?-

-mi ero stufato! i soliti Bar mitzvah!! I miei parenti festeggiavano allegramente la crescita di mio cugino, mentre io mi davo al tavolo del rinfresco!-

-il solito coglione- scoppio a ridere

-te piuttosto, come va? sei andato da ..... lui?-

-si-

-ci sono ...novità? -

-niente di nuovo. Sempre il solito-

-mi dispiace...-

-ti va un caffè?- cerco di cambiare discorso e rallegrare un pò l'atmosfera

-cosa?? uno di quegli intrugli schifosissimi che fai tu e che ti ostini a chiamare... CAFFE'? ... No grazie! preferisco andare a prenderne uno commestibile e che non mi dia spiacevoli effetti collaterali-

-Coglione!- Gli do una spallata e scoppio a ridere.
Mi era mancato il suo sottilissimo ironismo capace di distrarmi dai miei pensieri depressi.

__

 
Entriamo nella tavola calda in cui ero stato la sera prima, era vicina all'ospedale e visto che Aidan aveva tanto insistito per andare a trovare mio fratello, decido di fermarmi lì.
Entrando noto subito al bancone la ''ragazza strana'' dell'ospedale.
Improvvisamente ricordo la conversazione che aveva avuto la sera prima con l'altra cameriera.
Lavorava lì. Mi guarda entrare e involontariamente sorrido.

-Alt!Alt! cos'è quello?-  Aidan mi guarda dritto negli occhi con l'aria di chi ha scoperto un segreto inconfessabile.

-Quello cosa?- rispondo mentre mi accomodo nello stesso tavolino della sera prima.

-Quel sorrisetto e quello sguardo da: ''ehi ciao...lo sai che sono pazzo di te'' ?-

-Aidan, stai bene?- lo guardo perplesso -Di che diavolo stai parlando?-

-Ehi amico... ti conosco bene, sei entrato e hai guardato quella ragazza in un modo strano... e il tuo sorrisetto la dice lunga!-

-Chi? quella?? - domando con tono sconcertato. -Quella è solo una con cui ho avuto una spece di battibecco tre volte di fila, è una tipa strana forte!-

-Sarà pure strana... ma è davvero.... sexy cazzo! Ma hai visto che viso ha?- la fissa con occhi famelici, e io mi volto a guardarla.

Effettivamente era molto bella. La codina di cavallo metteva in risalto le forme morbide del suo viso.
I suoi occhi brillavano ogni volta che sorrideva.
Ed ecco che di nuovo vengo beccato mentre la fisso.
Mi guarda e viene verso di noi.

-Ma guarda chi c'è!!! Il maniaco con.... il suo fidanzatino?!-

-Heyyy!!! siamo solo amici....- puntualizza Aidan -E comunque... ciao, io mi chiamo Aidan, e tu ...sei?-

-Come ti pare- dice ignorandolo ed estraendo dal grambiulino un taccuino.

-ma che...ma che vuol dire come ti pare? - 

-lascia stare, non perderci tempo... tanto non ne trarresti un fico secco!- commento guardando il menu.

-vedo che impari in fretta!Non pensavo...cosa vi porto?-

-per me doppio cheesburger e una birra, per te Aidan?-

-lo stesso- dice con voce da cane bastonato.

Miss simpatia si allontana dirigendosi verso la cucina.

-Avevi ragione .... quella è strana forte!-

-te l'ho detto io- puntualizzo

__


Qualche minuto dopo essermi sorbito il noiosissimo racconto di Aidan sulla "maratona di sesso" con una tizia conosciuta a quel raduno famigliare, eccola arrivare con le nostre ordinazioni.
 
- ecco a voi! cheesburgers e birre.... buon appetito, se avete bisogno....- si sforza di sorride

-grazie a Dio!!! ti devo un favore!- esclamo  riferendomi al salvataggio dal porno-racconto.

Mi guarda stranita e torna al suo lavoro.

-Ti piace -

-Non mi piace- rispondo mordendo avidamente il mio panino

-te la mangi con gli occhi-

-Smettila di dire stronzate! l'unica cosa che mangio è il mio cheesburger...e dovresti fare anche tu lo stesso-

-Io non mi sbaglio mai amico... quella ragazza lì ti piace- insiste con la sua aria da saputello.

-Ma se non la conosco nemmeno...come fa a piacermi!!-

-ancora non lo sai... ma mi ci gioco la macchina... tempo qualche settimana e sarai cotto-

-TU non hai una macchina - puntualizzo  - e comunque...smettila di dire stronzate e mangia-

Finisco la mia birra e il mio panino e fortunatamente Aidan ha cambiato discorso, smettendola così di fare stupide e insensate supposizioni. Ora la conversazione verte su una specie di festa, nell'appartamento di uno dei suoi compagni di università, donne,alcool, fumo... tutte cose che fanno per lui... non per me.

-Te l'ho detto...ho chiuso con quelle cose...non ho bisogno di spazzi microscopici affollati da gente che si dimena a ritmo di musica spaccatimpani, se ho voglia di bere, bevo a casa mia- cerco di tagliare lì il discorso ma come sempre il mio migliore amico non si arrende, e continua ad implorarmi di andare con lui.

-Tyler, lo so che la tua vita ha preso una brutta piega nell'ultimo periodo, ma non puoi continuare a isolarti... hai bisogno di distrarti e io voglio solo aiutarti...ti prometto che non facciamo tardi, e che, chiameremo un taxi per tornare a casa-

Cerco di trattenermi dal mandarlo a fanculo, anche se la cosa mi riesce difficile.
Nonostante mi infastidisca il modo in cui parla della mia situazione , so che mi vuole bene, e che, a modo suo, cerca solo di ridarmi un pò della felicità che ho perso.


-Vi serve altro?- ed ecco che di nuovo torna in mio soccorso.
La guardo mentre sparecchia, e non posso fare a meno di notare  i lividi che ha sulle braccia. Così marcati su quella pelle color latte. Cerco di smettere di fissarglieli per evitare che mi colga nuovamente in flagrante.

- no grazie - le rispondo

- questo è il conto-

Lascio due banconote da 20$ sul tavolo, anche perchè se aspetto Aidan, finiamo a lavare i piatti.

-Ci si vede- 

-Sembra che sia inevitabile- alza le sopracciglia in una delle sue solite espressioni buffe.
Mi limito a sorridere a quell'affermazione acida, e seguito dal mio fedele amico ci avviamo verso casa.

__

- Dimmi di si, daii-

-Ti ho già detto di no-

-Dai Tyler, fallo per me, come regalo di compleanno-

-Ma se il tuo compleanno è tra 6 mesi-

-Bhe... ti faccio risparmiare un regalo fra sei mesi-

-Sei impossibile- alzo gli occhi al cielo stufo di sentire la sua voce petulante

-eddaaaii...solo 1 oretta...-

-ok...vengo! basta che ti tappi quella fogna di bocca!-

Finge di cucirsi la bocca e mi sorride compiaciuto. ODIO il mio migliore amico.

___


Come immaginavo, la musica (se così si può definire) assordante, invade l'appartemento del campus. Tentiamo di entrare facendoci strada tra la gente, l'odore di fumo e alcool impregna l'aria che respiro.

-Vado a prendere da bere- urlo all'orecchio di Aidan tentando di sovrastare la musica.
Lui annuisce mentre il suo corpo comincia a muoversi spasmodicamente cercando di azzeccare il tempo della musica.
Alcuni si voltano a guardarlo, e poi scoppiano a ridere.

Mi avvicino al tavolo colmo di bottiglie di ogni genere. Dalla vodka al room, è tutto disposto accuratamente. Afferro un bicchiere e lo riempio con uno dei miscugli che trovo su un enorme contenitore di vetro.
E' un cocktail strano, ma buono, decido di versarmene ancora un pò, e mentre mi volto vengo urtato da qualcosa, o meglio, qualcuno. Il bicchiere si rovescia completamente sulla mia maglietta...bianca.

-Cazzo!!! ma fai...- mi blocco quando mi rendo conto di chi ho davanti. Non può essere vero.
-TU??- esclamo sconvolto.

-Non ci posso credere....- scoppia a ridere

Era lei. Sempre la solita ragazza che ormai mi perseguitava.

-Non ridere, è la seconda volta che mi vieni addosso, e questa volta...- guardo la maglietta macchiata di quel liquido rosastro.

-Scusa...davvero, è che... daiii, sei sempre in mezzo ai piedi- continua a ridere divertita

-Io??? TU!-
 Cerco di tamponare con un fazzoletto la maglietta, ma ormai il danno è fatto.

-Ok dai, prometto che la smetto di ridere.- fa un lungo respiro e tenta di tornare seria -Che ci fai qui?-

-Mi ha costretto il mio amico a venire... frequenta questo college e conosce chi ha organizzato la festa!-

-Mmm... interessante, visto che è la mia amica Bet ad averla organizzata! e... non mi pare conosca...-

-Aidan- le rammento il nome.

-Ecco, Aidan...-

-Come al solito mi ha preso per il culo per convincermi a venire-

-Siamo in due, anche io odio questo genere di cose, ma puntualmente lei mi costringe a farne parte-

-comunque io sono Tyler- dico porgendole le mano -tra uno scontro e l'altro non abbiamo avuto il piacere di presentarci-

-Mallory- dice stringendomela

E per la prima volta le vedo fare un sorriso spontameno. Dolce. E non le solite smorfie da presuntuosa e arrogante.

-Mal!!! ma che fine avevi fatto?- la sua amica la raggiunge

-Ero venuta a prendere qualcosa da bere, lui è...-

-Tyler- dico porgendo la mano all'amica.

-Piacere, Bet- mi sorride -non frequenti questo college vero?-

-No! Sono un'imbucato!Il mio amico Aidan si però-


-Il ragazzo che era con te oggi alla tavola calda?-


-Esattamente-

-Poco fà l'ho visto dimenarsi come un posseduto coi piedi sopra il divano! se lo vedi...digli che gli spezzo le ossa appena lo becco!!- fa un sorrisetto ironico, poi torna a guardare l'amica -Mal, tesoro,puoi venire un attimo con me? - le dice mantenendo la sua aria da snob.

-ok!-

Si volta verso di me e mi sorride.
-Ciao Tyler! è stato un piacere "scontrarci" dinuovo-

__

Continuo a girare alla ricerca di Aidan, ma senza alcun risultato.
Aveva detto massimo un'oretta. Ne sono passate 2 e io sinceramente se butto giù un altro cocktail, rischio di vomitare sul preziosissimo divano di quella Bet.
Mentre continuo a girare come un povero fesso per tutto l'appartamento, vedo Mallory che parla con un ragazzo.
Non sembra molto interessata, a differenza sua, che continua a mangiarsela con gli occhi. Si volta e incrocia il mio sguardo.
Cerco di distoglierlo ma nei suoi occhi leggo una sorta di richiesta di aiuto.
Poco dopo infatti, la vedo venire verso di me.

-Tu mi dovevi un favore giusto?- dice sottovoce

-cosa?-

-senti...lo vedi quel ragazzo laggiù-

-si- dico spostando il mio sguardo sull'energumeno che dall'altra parte della stanza ci guarda.

-ecco! non fa che parlarmi della sua Bmw parcheggiata qua fuori, e delle sue due magnifiche moto... per scollarmelo di dosso gli ho detto che sei il mio fidanzato e che dovevo andare  prima che la tua furia omicida si scatenasse!- ride -non è che mi daresti un passaggio fino a casa?-

-Ok!- dico semplicemente, senza pensare al mio carissimo amico scomparso e al patto fatto con lui.
Eravamo venuti con la mia macchina, ma ci eravamo promessi di tornare in taxi, soprattutto conoscendo a che livelli eravamo capaci di arrivare io e lui quando toccavano alcool.

-Grazie!! Sei il mio salvatore!- mi dice afferrando il mio braccio.

-Come ti pare!- dico ironico.

Strana.
Strana forte. Ma avevo come l'impressione che dietro quel finto faccino scontroso, c'era molto di più di quello che voleva far vedere.
Come se volesse nascondersi... come se avesse paura di far trapelare troppo di se.
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Buongiorno splendori...scusare per l'attesa, ma tra le vacanze e il rientro a lavoro il tempo per postare è stato praticamente inesistente!! Mi farò perdonare...

Spero che questo capitolo sia stato di vostro gusto... finalmente le cose cominciano a prendere forma... Mallory e Tyler stanno muovendo i primi passi....che succedera nel prossimo capitolo?
Aspetto i vostri commenti :)

Intanto voglio ringraziarvi tutte per le splendide parole...spero che questa storia riesca ad entrarvi nel cuore....e spero che le lettrici continuino a crescere perchè sto mettendo molto impegno in questa nuova ff...e la trama è davvero buona...spero di riuscire a rendere tutti i capitoli che ho in testa... :)
Bacini
Crys

   
 
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