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Autore: Banryu    05/09/2011    3 recensioni
Oddio! Questa è la prima long fic in cui mi avventuro! Spero sia quantomeno decente! Tutto quel che posso dire è che... C'è un pò di tutto! Ci sono gli SHINee (ovviamente), ci sono due ragazze italiane, ma non solo, perché è mooooolto probabile che via via compaia anche altra gente!
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'Bene! Fantastico, Bea! Penso che tu sia l'unica ragazza dell'universo che riesca a far arrabbiare il proprio adorato ragazzo per motivi così futili! Complimenti, davvero!'
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Saaaaaaaaaaaaalve! Rieccomi con un altro capitolo! *_*
Spero di non annoiarvi... Penso che dopo questo capitolo entreremo nel vivo della cosa! Anche perché finalmente compariranno davvero anche gli altri SHINee.. u.u
Beh, comunque buona lettura e commentate che mi fate sempre taaaaanto piacere! ^^

PS: Già che ci sono ringrazio le persone che hanno commentato gli altri capitoli o che comunque leggono o mettono la storia nelle seguite, preferite ecc! =) <3

3 ~ Night

Ambra and then Bey POV.

Ambra cercava le chiavi di casa nella sua borsa da quasi dieci minuti, mentre Jong continuava imperterrito a baciarla sul collo.
«Ok... Se continui così io le chiavi non le troverò mai!» Esclamò ad un certo punto lei, voltandosi a guardare l'altro, che stava mostrando uno dei suoi sorrisi da angioletto.
«E non sorridere!» Continuò, girandosi nuovamente verso la borsa che teneva sulle gambe. Quando Jong sorrideva lei poteva fare solo due cose: guardare da un'altra parte e far finta di non averlo visto, oppure saltargli letteralmente addosso. Era sempre stato il suo punto debole quel sorriso.
Dopo un altro minuto circa, sbuffò, decidendo che avrebbe suonato e al diavolo Bea che dormiva! Quindi stava per rinunciare quando, eccole! Appostate sul fondo più fondo della sua borsa!
«Sì!! Caz...» Ma la sua esclamazione finale fu interrotta dalle labbra di Jonghyun, che improvvisamente erano arrivate sulle sue.
Dopo un attimo di sorpresa, Ambra ricambiò quel bacio improvviso, portando una mano tra i capelli ed una al collo di Jong, che portò le sue intorno al corpo dell'altra, abbracciandola.
«Jong...» Riuscì a dire lei, mentre lui continuava a baciarla.
«Abbiamo appena finito!» Sorrise, allontanandolo leggermente da se per poterlo guardare negli occhi. Lui stava ricambiando il suo sguardo.
«Lo so, ma...» Cominciò a dire, prima che Ambra gli mettesse l'indice della mano destra sulle labbra per zittirlo.
«Niente 'ma'. Ci sentiamo Amore!» Concluse, dandogli un bacio veloce prima di scendere dalla macchina, lasciandolo lì impalato a guardarla rientrare nel suo palazzo.
Passarono dieci minuti buoni prima che Jonghyun riuscisse a riconnettere il cervello al pianeta Terra e, una volta fatto ciò, riaccese la macchina con un sorriso sulle labbra: quella ragazza riusciva sempre a fargli perdere la testa, qualunque cosa facesse. Era sempre stato così, ed era per l'amore che provava nei suoi confronti che era sempre stato disposto a sopportare ogni battibecco, ogni litigio, ogni piccola imperfezione che c'era e c'era stata nella loro relazione.
Ripensando agli ultimi nove mesi della sua vita, Jonghyun partì alla volta dell'appartamento che condivideva con gli altri quattro ragazzi del suo gruppo.
Ambra intanto era arrivata dentro casa trovando una Bea tutt'altro che addormentata.
Bey infatti, non contenta di aver passato tutta la giornata in compagnia del suo dolce compagno, l'aveva fatto restare anche la sera ed adesso erano entrambi impegnati in una battaglia di cuscini in camera della ragazza.
«Noooooooooooo! Così non vale!» Stava appunto urlando Bey, premendo uno dei due cuscini del suo letto sulla faccia di Taemin.
«Tu non le hai date delle regole su queste cose! Quindi vale eccome!» Ambra lo sentì replicare con la voce soffocata, poi sospirò. E lei che si era anche data la briga di preoccuparsi di poterla svegliare!
Così Ambra, dopo aver posato la borsa in camera sua ed essersi tolta le scarpe coi tacchi dai piedi, si avviò a passo deciso verso la camera dell'amica.
«Bambinooooo?!» Chiamò mentre stava già aprendo la porta.
La scena che le si presentò davanti non era delle migliori: i vestiti che di solito Bey ammonticchiava su di una sedia erano sparsi un po' ovunque nella stanza, il letto era completamente sfatto, i peluche erano anch'essi sparpagliati su ogni superficie piana, e nessuno dei due cuscini che Bey teneva sul letto era dove doveva essere, infatti uno lo stava brandendo lei come arma impropria, premendolo sulla testa del povero Taemin, che era accovacciato sulla sedia girevole della scrivania e cercava di difendersi con l'altro.
«Tata!» Esclamò Tae non appena Ambra aprì la porta, alzandosi dalla sedia ed andandole incontro a braccia aperte. Bey nel mentre si era immobilizzata con il cuscino in mano e guardava l'amica con aria complice.
«Però sei cattiva! Io non sono un bambino!» Puntualizzò Taemin, prima di abbracciare l'amica.
«Certo, certo... Sai, no?» Ambra ricambiò l'abbraccio per poi spostare il suo sguardo su Bey. «Ehm... Che c'è?» Le chiese, notando lo sguardo che l'altra aveva ancora stampato in faccia.
«TU! Qui! Subito! E raccontami TUTTO!» Bey aveva lanciato il suo cuscino sul letto e stava indicando la sedia che fino a poco prima era occupata da Taemin.
«Ma...» Provò a dire questa, ma il sopracciglio alzato che aveva l'amica le fece cambiare idea. Così si diresse rassegnata verso la sedia e si sedette, girandosi in direzione di Bey, pronta a confessare.
Nel mentre Bey si era seduta sul letto, seguita da Taemin, che si sedette dietro di lei, abbracciandola e posando il mento nell'incavo della spalla della ragazza.
«Beh, ecco...» Cominciò Ambra, ma Bey la interruppe subito.
«No! Aspetta!» Disse, prima di allungare un braccio per prendere il suo cuscino ed abbracciarlo. «Bene, ora puoi iniziare.» Concluse sorridendo.
«Ok... Allora, prima di tutto... Ma sei sicura di non voler aspettare domani? No perché è l'una passata di notte e quindi io pensavo...»
«Non iniziare eh! Pensavi nulla. Ora racconti, anche se dovessimo andare avanti fino alle quattro!» Bey mise così fine ad ogni possibile obbiezione.
«E va bene... Dunque, per pranzo Jong mi ha portata in un ristorante che, beh, dire che era elegante e molto mooooolto costoso è dire poco...»
«Mh mh. Poi..?» Annuì Bey, incitandola a continuare il racconto.
«E poi... Beh, abbiamo mangiato e... Ah! Eravamo in una stanzetta privata, con tanto di luci soffuse e candela al centro del tavolo...» Ambra parlava guardando a tratti l'amica a tratti la luna che si vedeva dietro i vetri della finestra della camera, ricordando nella mente gli avvenimenti della giornata.
«E c'erano dei fiori, tanti fiori, rose rosse per la precisione e una bianca nel centro della tavola accanto alla candela, se non ricordo male...» Si fece pensierosa.
«Ah! Che dolceeeee! Ha ascoltato il mio consiglioooo!» Esclamò a quel punto Bey, stringendo il cuscino.
«Che consiglio?» Ambra si girò incuriosita verso di lei.
«No, vedi, lui mi aveva chiesto che fiori poteva usare, e... Io non sapevo per cosa!» Si affrettò ad aggiungere la ragazza, vedendo lo sguardo inceneritore che le aveva appena mandato l'amica.
«Dicevo, e io gli ho detto che mettere una rosa bianca in mezzo a tante rosse significa che la persona a cui sono indirizzati quei fiori per te è unica e speciale e... Beh, ovviamente anche che la ami.» Concluse Bey, con sguardo sognante. In realtà lei aveva sempre saputo quella cosa, ma nessuno aveva mai fatto una cosa del genere per lei.
Ambra sospirò, con lo sguardo di una che ha completamente perso ogni speranza.
«Va bene... Comunque, dicevo, dopo aver pranzato lui mi ha colto alla sprovvista e mi ha bendata... E beh, quel che so è che mi ha portata in macchina e lì, dopo averlo stressato per circa venti minuti su dove mi stesse portando, mi sono addormentata e...»
«E..??» Incalzò Taemin, vedendo che Ambra stava per fermarsi nuovamente.
«Quando Jong mi ha svegliata e mi ha tolto la benda dagli occhi... Eravamo al mare!» Esclamò lei, guardando gli altri due.
«Ma... Tu non avevi il costume 'Mò..!» Disse Bey, usando uno dei tanti soprannomi che aveva dato all'altra, con voce confusa.
«Già, è quello che pensavo anche io, ma lui aveva pensato a questo, infatti parte del mio regalo è un costume bellissimo! Poi te lo faccio vedere!» Adesso che Ambra aveva iniziato seriamente a raccontare anche il suo tono non era più basso e contenuto come all'inizio.
«E... Comunque, quindi abbiamo passato tutto il pomeriggio al mare in una spiaggetta privata che era una meraviglia! E poi dovevi vedere il ristorante sulla spiaggia dove siamo stati la sera! Non si può descrivere, credimi! Era... Era... Era stupendo!» Adesso era lo sguardo di Ambra ad essere sognante: evidentemente stava rivedendo quei posti di cui stava parlando.
«Io l'ho sempre detto che lo Hyung è dolce! Ma tu non mi credi Tata!» Fu Taemin a parlare, alzando la testa dalla spalla di Bey e cercando di imitare una delle facce convinte che di solito faceva Onew.
«Tanto non ce la fai, bambino!» Ambra si mise a ridere, probabilmente ripensando ad una delle tante facce buffe che era solito fare il Leader.
Taemin incrociò le braccia e mise il muso, girando la testa dalla parte opposta di quella della ragazza. «Sì invece.» Disse piano.
«Tae, per favore. Non fare così adesso.» Lo apostrofò subito Bey, tirandolo per un braccio per farlo girare nuovamente verso Ambra. «Sì, però...» Provò a difendersi lui, voltandosi e tornando a poggiare la testa sulla spalla della sua ragazza.
«Lo sai che nessuno potrà mai fare la facce di Onew, è inutile che ti arrabbi con me.» Sentenziò allora Ambra per chiudere il discorso.
«Comunque... Dopo essere stati al ristorante abbiamo anche fatto una passeggiata sulla spiaggia e... e lo sapete, insomma!» Esclamò poi, puntando lo sguardo per terra.
«Tata!!» «Ambra!!» Esclamarono insieme Bey e Taemin, guardandola.
«Oh! Non fate quelle facce perché non penso che in tutto il giorno vi siate girati i pollici voi due!» Ribatté lei una volta rialzata la testa.
Questa volta fu il loro turno di abbassare gli sguardi, imbarazzati.
«Ma questi sono dettagli!» Riuscì a dire Bey, rialzando lentamente il suo.
«E allora state zitti! E comunque è l'ora di andare a letto adesso! Sono le due passate!» Concluse Ambra, per poi alzarsi. «E poi l'abbiamo anche rifatto in macchina..!» Aggiunse pianissimo mentre usciva dalla stanza.
«Ambra! Che hai detto scusa?!» Le andò dietro Bey, curiosa.
«Nulla! Vi ho augurato la buonanotte e ti ho detto che devi mettere a posto camera!» Ambra sorrise, per poi entrare in bagno e chiudersi la porta alle spalle.
«Sì, certo! Guarda che ti ho sentita eh! E comunque buonanotte!» Bey si girò e tornò in camera sua, dove Taemin la stava aspettando già steso sul letto.
«Tae..? Pensi di poterti mettere così tranquillamente a letto adesso?» Gli domandò, lanciando uno sguardo in direzione di tutti i vestiti ed i peluche sparsi un po' ovunque.
«Domattina, Amore, dai... Ora vieni qui.» Rispose lui, guardandola con il suo sguardo dolce.
«E va bene, ma non pensare di scamparla in questo modo! E smettila di usare l'aegyo* contro di me!» Si arrese lei, spegnendo la luce, andando a sdraiarsi accanto a Taemin ed abbracciandolo.
Lui la baciò, ricambiando l'abbraccio. «Non penserai mica di dormire così tu!» Le sussurrò poi in un orecchio.
«...Ma Tae, sai quante volte lo abbiamo fatto oggi? E poi c'è Tata di là.» Bey lo guardò, trovandolo fin troppo vicino al suo viso.
«Quattro. E non ti è mai importato molto se qualcuno ci sentiva.» Le rispose, avvicinandosi ulteriormente al viso di Bey e baciandola di nuovo.
Lei come risposta lo strinse a se, per poi passare sopra di lui. «Ok. Non mi interessa.»
Sorrise, facendo sorridere anche lui.
Il piccolo e dolce maknae ormai non era più così dolce ed innocente come continuava a pensare la gente, era cresciuto negli ultimi mesi, molto cresciuto. Si sentiva così cambiato dentro che probabilmente non si sarebbe quasi riconosciuto se lui ed il suo lui di sei o sette mesi prima si fossero incontrati. La maggior parte di questi cambiamenti erano probabilmente dovuti non solo al fatto che stava crescendo in sé, ma molto più probabilmente a causa di quella ragazza dai lunghi capelli ricci e gli occhi nocciola che adesso si trovava sopra di lui. Sì, era stata lei a cambiarlo e a farlo crescere. In tutti i sensi.
A quel punto i pensieri di Taemin furono interrotti dalle labbra di Bey, che erano passate al suo collo, segno che non era quello il momento giusto per mettersi a pensare cose profonde. Così lasciò perdere, concentrandosi piuttosto sui vestiti che indossava Bey e su come toglierglieli il più in fretta possibile.

Aegyo = Comportarsi in maniera carina e coccolosa, in questo caso per ottenere qualcosa!

  
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