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Autore: Blake_lively    05/09/2011    4 recensioni
Riuscireste mai a fingere di amare una persona che detestate? Stephanie ci è riuscita!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come avrei potuto dire a mio padre la verità senza spezzargli il cuore?Lui desiderava davvero che io mi sistemassi con un ragazzo di buona famiglia come aveva fatto quell'angelo di mia sorella ed io desideravo non deluderlo, percui decisi che non sarebbe stata una cattiva idea quella di assecondare le bugie di Ryan, che per placare le ire di suo padre che lo voleva accasato con una ragazza di buona famiglia e per impedirli di congelargli il conto in banca, si era inventato un fantomatico fidanzamento con me.Io accettai di fingermi la sua fidanzata, ad una sola condizione; la farsa non sarebbe dovuta durare a lungo, entro un mese ci saremmo dovuti lasciare, inscenando un litigio difronte ai nostri genitori.
Avrei finto di essere innamorata di lui durante cene di famiglia e feste e per il resto del tempo lo avrei semplicemente ignorato.Sarebbe stato tutto molto facile se mio padre non avesse avuto la brillante idea di organizzare un viaggio in Italia con entrambe le famiglie per festeggiare il nostro "fidanzamento".Come avrei potuto sopportare di averlo ogni istante tra i piedi fingendo di essere innamorata persa di lui, quando invece avrei voluto soltando stargli il più lontana possibile? Tutti i  tentativi di persuoadere mio padre dell'idea di fare quello stupido viaggio furono vani, lui era irremovibile. Non mi restò che preparare le valigge a malincuore e sperare che una settimana passasse in fretta.
 
 
Quando il taxi mi lasciò difronte all'aereoporto, allora capii che non avevo via di scampo, il mio incubo stava per avere inizio e appena lo vidi mi si raggelò il sangue all'interno delle vene. Non c'era nulla in lui che mi ispirasse sentimenti positivi, si vedeva da un chilometro che era una persona vuota ed egogentrica. Mi infastidiva tutto di lui, quel suo faccino da schiaffi, quel modo di fare spocchioso e arrogante, persino quando sorrideva sapeva essere snervante. Il suo bell'aspetto non poteva compensare la sua vuotezza interio, quegli occhi azzurri  non trasmettevano nulla e quel fisichetto palestrato era solo un'ivolucro senza contenuto.
 
"Tesorino!" Mi catturò tra le sue braccia,stringendomi in un finto abbraccio.
 
"Giù quelle manacce."Sibilai,irrigidendomi al contatto del suo corpo con il mio.
 
"Abbracciami senza fare storie o si insospettiranno." Mi sussurrò, posandomi un bacio sulla fronte.
Mi tenne stretta tra le sue braccia per qualche minuto, il tempo necessario perché i miei e i suoi credessero che eravamo così tanto innamorati da non volerci staccare più da quel lungo abbaraccio. Lo assecondai e lo abbraccia anche io, con un pò di ditubanza, faticando ad arrivare a mettergli le braccia intorno al collo per via della sua altezza, lui si chinò su di me posandomi un'altro bacio sulla fronte ed uno sullo zigomo mentre la sua barba incolta mi irritava la pelle.
 
"Adesso stai davvero esagerando.Possiamo staccarci?" 
 
"Sai cosa sarebbe fantastico?" Mi sussurrò ad un'orecchio,provocandomi fastidiosi brividi.
 
"Baciarci sul serio, daltronde siamo fidanzati e due fidanzati si baciano no?" Io mi ritrassi dalle sua braccia, spingendolo via con violenza, fortuantamente nessuno ci stava più guardando.
 
"Sai cosa sarebbe fantastico per me in questo momento? Prenderti a calci nel..."
 
"Sei davvero una donna di classe."Mi interruppe, prima che potessi trasformarmi da dolce e garbata ragazza di buona famiglia a scaricatrice di porto.
 
"Lo sono, sei tu che tiri fuori il peggio di me!" Sbottai, rivolgendogli un'occhiataccia.Lui prese le mie valige e le portò al check in,questo non mi fece cambiare idea sul suo conto,era e restava uno spocchioso cafone.
 
Lo ignorai per il resto del tempo, rimanendogli a debita distanza, tanto che mia madre se ne accorse e mi chiese se fosse tutto ok. Risposi di si, ma sarei dovuta dimostrarmi più tollerante nei suoi confronti se avessi voluto dare l'mpressione di essere innamorata di lui.
Purtroppo avrei dovuto sorbirmelo per tutto il viaggio senza poter contare sulla presenza dei miei che avevano prenotato in business class , mentre io e Ryan avremmo viaggito in prima.
 
"Non sei felice tesoruccio? Ci hanno messi vicini!" Esclamò ironico, mentre continuava ad armeggiare con un tablet pc.
 
"Puoi anche smetterla di chiamarmi amoruccio adesso e lo vuoi spegnere quel coso? Siamo in fase di decollo, non si possono utilizzare telefoni." Gli feci notare il cartello che diceva chiaro e tondo che i cellulari a bordo erano vietati.
 
"Questo non è un telefono è un Ipad."Sbottò lui.
 
"è pur sempre un aggeggio che può interferire con gli strumenti di bordo. Farai precipitare questo dannato aereo!Lo vuoi spegnere?"
 
"Non interferisce con un bel niente, rilassati, lo vuoi un pò di Valium? Fa miracoli sai?" Non sarebbe stata una cattiva idea, visto il nervoso che mi aveva fatto venire quall'idiota, ma avevo già  preso un sonnifero per cercare di dormire un pò e non doverlo sopportare per tutto il viaggio.
 
"Ho già preso il sonnifero, preferisco dormire per tutto il viaggio più tosto che dovresti sopportare."
 
"Ma perché sei così acida? Lo sai che quelle come te sono destinate a rimanere zitelle?" Sentenziò lui, crudele.
 
"Di solitto non sono così acida, sei tu a tirare fuori il peggio di me, te lo gia detto. Ed ora fammi dormire." Sbottai io, calandomi gli occhiali da sole sul viso.
 
"Si da brava, mettiti a nanna e chiudi quella boccuccia." Se non fosse stato per mio padre lo avrei già mandato a quel paese. Deludere papà era l'ultima cosa che volevo,visto che lui era stato così comprensivo con me quando invece d scegliere la facoltà di medicina come avrebbe voluto lui, avevo deciso di frequentare un corso per diventare regista.
 
Fortunatamente riuscii a prendere sonno e a dormire ininterrottamente per due orette,altrimenti sarei impazzita. Mi svegliai sentendo qualcosa solleticarmi il collo.
 
"Che diamine stavi facendo?"Esclamai, accorgendomi che quell'idiota si era messo a solleticarmi con una ciocca dei miei capelli, gustandosi le mie espressioni buffe,mentre ero assopita.
 
"Stavo tentando di svegliarti e a quanto pare ci sono riuscito." Sorrise divertito.
 
"Potevi semplicemtne chiamarmi no?"
 
"Sarebbe stato meno divertente.Comunque vado a sgranchirmi un pò le gambe e a fumarmi una sigaretta dove nessuno può rompere, mi fai passare?" Fui costretta ad alzarmi per farlo passare. A quel punto i nostri corpi si sfiorarono inevitabilmente, ed anche la tachicardia fu inevitabile,dopotutto era bel ragazzo ed io non ero ancora diventata omosessuale.
 
Quando ritornò a sedersi la scenetta fu più o meno simile,mi dovetti alzare per farlo passare e il suo corpo entrò in contatto con il mio, mandandomi in tilt.
 
"Mi trovi attraente Stephanie?" Se ne uscì con questa ridicola domanda proprio mentre stavo tentando di mandar giù un pò d'acqua nonostante il mal d'aria, cogliendomi di sorpesa, tanto che l'acqua mi andò di traverso e lui dovette darmi tre pacche ben assestate dietro la schiena per farmi smettere di tossire.
 
"Io? Assolutemente no!" Risposi, forse con troppa enfasi.
 
"Poco fa mi è sembrato invece che io ti facessi un certo effetto." Arrossii.
 
"Certo che no, tu non sei assolutemente il mio tipo."
 
"E quale sarebbe il tuo tipo? Fisicamente intendo..." Mi chiese, con finta aria di indifferenza.
 
"Beh, ho un debole per gli italiani.Sono romantici, passionali, veri uomini." Risposi, tagliente.
 
 "Credi che durante questo viaggio incontrerai l'uomodella tua vita?" 
 
"Può darsi."
 
"Io non credo,acida come sei..." Divenni lidiva di rabbia, come si permetteva di dirmi certe cose?
 
"Per tua informazione io ho molti spasimanti..." Mentii spudoratamente, ma non potevo certo dargliela vinta e ammettare la totale repulsione che provavano i miei coetanei nei miei confronti.
 
"Ah si? E dimmi quandè l'ultima volta che hai visto un uomo nudo?" Mi chiese, affondando il coltello nella piaga. 
 
"Questi non sono affari tuoi!" Feci offesa, calandomi nuovamente gli occhiali sugli occhi per tentare di riprendere sonno e non doverlo più stare a sentire.
 
"Fai bene a dormire adesso...stanotte non credo che riuscirai achiudere occhio."Sbottò lui.
 
"Perché?" Domandai, temendo per la risposta che mi avrebbe dato.
 
"Tuo padre non te la detto? Non c'erano singole e ha prenotato una matrimoniale ..." 
 
"Per chi?"
 
"Per noi due.Tranquilla io non russo.Potrai scegliere la parte del letto che preferisci, anche se io di solito dormo a sinistra..."."
 
"Cosa????" Urlai, sconvolta. Avrei preferito dormire nella Hall più tosto che dividere la stanza con quell'idiota.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo autrice:
Eccoci arrivati alla fine di questo secondo capitolo, se siete arrivati fin qui, vi ringrazio di cuore per aver avuto la pazienza di leggere fino in fondo questa porcheria! XD Lo so che non sarà mai all'altezza di altre storie publicate su questo sito, ma ho iniziato a scrivere questa storia così,  per gioco  e mentre scrivevo mi affezionavo sempre di più ai personaggi, innamorandomi perdutamente del personaggio di Ryan, che rispecchia molto il carattere del mio ex  ragazzo del quale sono ancora stracotta,percui ho deciso di publicarla qui sperando che anche a voi potesse piacere. Vi aspetto nel prossimo capitolo, e aspetto fostri pareri sulla storia...ciao!!!
   
 
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