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Autore: kutinjiu    05/09/2011    1 recensioni
La storia della vita di Raistlin raccontata nella sua interezza, dalla nascita alla morte, passando per tutti gli episodi più importanti ed osservando il comportamento degli altri attraverso il suo punto di vita amaro e sarcastico.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Raistlin 3 Raistlin, che ora aveva quindici anni, stava memorizzando i suoi incantesimi.
Era l'eterno fardello dei maghi.
Se una parola o la pronuncia era sbagliata, le conseguenze erano imprevedibili.
Una formula poteva consistere di interi paragrafi da recitare, a volte anche cantando.
Spesso occorreva leggere anche all'indietro, oppure saltando frasi.
Dopo l'uso, l'incantesimo spariva dalla mente e bisognava memorizzarlo nuovamente.
Raistlin non riusciva ancora a far fluire la magia in sincronia con le parole.
Doveva riuscire a passare il limite che gli avrebbe dato accesso ai suoi poteri.
Solitamente gli apprendisti partivano per un viaggio a questo scopo.
Lui sarebbe partito appena dopo la sua Scelta.

Antimode, era fiero del suo allievo. Aveva sempre dimostrato una competenza fuori dal comune.
L'aveva istruito cercando di indirizzarlo alle Vesti Bianche ma non aveva avuto molto successo.
Nonostante lui fosse forse il più potente tra i seguaci di Paladine, il Dio del Bene, Raistlin era inflessibile.
Aveva sigillato l'odio del ragazzo grazie ai suoi discorsi, ma rimaneva pur sempre una minaccia in agguato.
Giunto il momento, aprì la porta a Raistlin e lo fece sedere davanti a tre libri, uno per Veste.
Poi uscì silenziosamente, lasciandolo alla sua decisione.

La sua mano indugiava tra due libri. 
Raistlin sapeva di essere destinato a cambiare il mondo, doveva solo decidere in cosa.
Quando sorse Solinari, un raggio filtrò da un'apertura nel muro e si posò sul primo libro.
La figura di Paladine, rappresentata in copertina, iniziò a parlargli.
Tuttavia il ragazzo non capiva il suo linguaggio.
Vedendo la sua confusione, il Dio sospirò, e rimase in attesa, sconfitto.
Poi sorse Lunitari ed accadde la stessa cosa di prima.
Gilean rimase impassibile, un occhio vigilava la figura di Paladine e l'altro quella di Takhisis.
Non disse nulla, ma aprì le mani in un gesto di accoglienza.
Dietro di lui vi erano immensi scaffali pieni di libri, Raistlin ne riconobbe alcuni.
Tomi che si dicevano perduti, racconti del Bene e del Male.
Tutti però trovavano una conclusione che non pendeva da nessun lato.
La Neutralità permeava tutto, era la chiave di volta dell'universo.
La mano di Raistlin si stava appoggiando alla copertina del libro rosso, decisa nella sua scelta.
In quel momento si animò l'immagine di Takhisis, nonostante Nuitari non fosse spuntata in cielo.
Infatti solo le Vesti Nere potevano vedere la Luna Oscura ed i suoi raggi tenebrosi.
La Dea del Male emise un urlo che suscitò nel ragazzo la sensazione di essere il padrone del mondo.
Non sarebbe più stato fermato dai limiti umani o divini, avrebbe fato ciò che voleva.
In cambio, Takhisis gli chiedeva solo la sua fedeltà.
Raistlin non percepiva più la debolezza del suo corpo, solo quella altrui.
E gli altri sarebbe stati schiacciati dalla sua potenza.
La sua mano ora era quasi poggiata sul libro nero.
Improvvisamente, la Regina delle Tenebre sparì emettendo un ululato rabbioso.
Gilean allora vibrò di rabbia, ad un suo cenno scomparve anche Paladine.
Catturato dal fascino di quel potere glorioso che sovrastava gli altri due Dei, Raistlin ne fu certo.
Le sue dita sfiorarono il libro scelto con decisione ma anche con dolcezza.
D'ora in poi avrebbe indossato le Vesti Rosse della Neutralità.

Antimode aveva notato un vuoto nella volta celeste, mentre attendeva l'esito della Scelta.
Poi riscontrò un altro evento ancora più misterioso.
Solinari si era mossa, fino ad occupare quello spazio nero e vuoto.
Sicuramente Paladine era intervenuto per un motivo importante.
Gli Dei antichi non avevano abbandonato il mondo, erano le persone ad averli dimenticati.
Purtroppo nessuno si fidava dei maghi e dunque solo loro custodivano la vera religione.
Quando Raistlin uscì dalla stanza indossando le Vesti Rosse, Antimode sospirò di sollievo.
Lo abbracciò con trasporto, augurandogli un buon viaggio.
Le Vesti Bianche avvolsero il corpo del ragazzo provocandogli un fremito.
"Probabilmente è la prima ed unica volta che sentirà queste Vesti sulla sua pelle" pensò Antimode.
Poi Raistlin partì verso casa. Chissà tra quanto tempo sarebbe tornato dal maestro.
Prima però doveva imparare a recitare gli incantesimi del suo nuovo libro.














  
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