Ed ora il seguito^^
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Quella notte la luna fu
oscurata da un fumo impregnato di morte e dolore.
Nel bosco una
sagome si allontanava dal rogo di fiamme rosse e blu. Il suo unico pensiero
era quello di arrivare al paesino vicino, dove di sicuro l’avrebbero aiutata.
Correva.
Piangeva.
E si toccava dolorante la ferita al fianco sinistro.
Paura.
Terrore.
Rabbia.
Rancore.
Il viso bagnato e gli occhi
arrossati.
Il vestito da bianco a rosso.
Ma non le importava. Voleva soltanto scappare da
quell’incubo nato nella notte di Halloween.
Arrivò senza accorgersene nel
mezzo di una cerchia di alberi vecchi decine di anni.
Il suo sguardo fu catturato dalle strane figure che erano dipinte sulle cortecce
di ognuno.
Si girò su se stessa,
guardando attentamente ogni figura.
Un albero di Natale, un
tacchino e… una zucca. Halloween.
Ormai quella notte l’avrebbe
ricordata per sempre.
Dopo essersi avvicinata
incominciò a prendere a pugni la figura della zucca, con gli occhi annebbiati
dalle lacrime, ma al quarto colpo, il pugno arrivò a vuoto. La zucca si era
rivelata una porta che apriva su un luogo senza luce. Si affacciò. Non c’era
niente dentro.
All’improvviso la mano con
cui si teneva al bordo cedette e svenuta venne portata
da un leggero vento caldo all’interno dell’albero.
Ad Halloween Town la giornata era iniziata
meravigliosamente per Sally, la bambola di pezza. La sera prima, la notte di
Halloween, Jack li aveva stupiti con uno spettacolo
ancora più pauroso dell’anno prima. Già… un anno!
Così tanto tempo stavano insieme, certo potevano essere una
coppia un po’ strana, ma erano felici insieme.
Subito dopo
Ora stava passeggiando verso
la piazza principale, dove si trovava la fontana dall’acqua verde, per fare
spese al mercato domenicale.
Le passarono accanto diversi cittadini della città e la salutarono
calorosamente per poi tornare sui loro passi e nei propri pensieri.
Senza nemmeno accorgersene
riuscì a sostenere le proprie gambe, mentre scendeva l’ultima scalinata del
tragitto ed arrivava alla prima bancarella messa su dalle streghe della città,
ma ad un tratto uno strano presentimento l’avvolse.
Sentiva che qualcuno era in pericolosi vita, che qualcosa di orribile gli era
capitato.
Si girò di scatto e ritornò
sulla strada appena fatta, dirigendosi a casa di jack,
o per meglio dire a casa sua, dove stava elaborando i nuovi progetti, con il sindaco,
per il prossimo Halloween.
Arrivò a casa con il fiatone
dopo una specie di lunga corsa, ed entrò.
“Jack,
vieni subito qui!” urlò.
Jack Scheletron come un fulmine scese dalla torre, avendo
sentito una preoccupata Sally, urlare.
“Che c’è tesoro?” chiese mentre lei si catapultava per abbracciarlo.
“Ho avuto una sensazione
orribile. A qualcun deve essere successo qualcosa!”
rispose.
“E’ una di quelle sensazioni
che poi si avverano?”.
“Ho paura di sì” affermò.
“Credi di sapere dove si
trovi questa persona?”.
“Purtroppo no!”.
“Vieni” la prese
per mano trascinandola in cima alla torre dove il sindaco li stava aspettano.
“Sindaco dovete dare
l’allarme immediatamente!” disse quando arrivò in
cima.
“per quale motivo” chiese il
sindaco stupito.
“Qualcuno è in pericolo”.
Ma dopo pochi minuti il campanello suonò o per meglio
dire gridò.
“La porta è aperta” disse
Sally nel momento in cui il trio scendeva arrivando all’ingresso.
Quest’ultima si aprì e
comparve il lupo mannaro.
“In tutta la città c’è un
forte odore di sangue che proviene dal cimitero. Prima di controllare volevamo
farvelo sapere”.
“La mia sensazione si è
rivelata vera”.
“Presto andiamo!” esclamò Jack.
Tutto il paese si era
radunato davanti ai cancelli del cimitero. Mormoravano fra di
loro che un angelo dalle ali nere, fosse ferito ed abbandonato ai piedi del
campo di zucche, dopo il cimitero.
Il giorno si stava già
spegnendo dopo poche ore e la luna aveva già preso il
posto del sole e così arrivarono anche i vampiri, incuriositi dalla situazione
creatasi, proprio quando Jack e Sally entravano, accompagnati da Zero per
sentire l’odore nel cimitero.
I loro passi rimbombavano
nell’intero luogo spoglio di ogni forma di vita. Passo
per passo la loro ansia aumentava mentre seguivano il
piccolo cane fantasma, fino a quando una figura indistinta, distesa in una
pozza di sangue, comparve ai loro occhi.
“ma
è una ragazzina!” affermò Sally. Si precipitò da lei e si inginocchiò al suo
capezzale.
“ha una
ferita profonda al fianco sinistro. Se continua
così, morirà fra pochi minuti”.
“Allora portiamola dal dottor
Fenlkistain. Lui saprà come salvarla”.
Jack prese l’esile corpo della giovane in collo senza problemi
da quanto era leggera.
Gli abitanti vedendolo
arrivare correndo e con in braccio una sconosciuta gli
venirono in contro per fargli delle domande.
“Fatemi passare, Questa
ragazza è ferita gravemente!” gridò.
Andò verso la torre del
dottore con la città a seguito. Entrò senza preavviso nella casa, spalancando
la porta con un calcio.
“Dottore deve salvare questa
ragazza. Sta morendo”:
Fenlkistain comparve sulla
sua sedia, da una stanza adiacente al suo laboratorio.
“Non è di questo mondo” notò
il dottore.
“Vero” confermò Jack “Ma…”.
“Vieni
portala qui! Gli indicò un tavolo operatorio in mezzo alla stanza.
Proprio in quel momento
arrivarono Sally ed il Sindaco.
“Riuscirai a salvarla?”
chiese la bambola di pezza.
“Un gioco da ragazzi!”.
Passarono molte ore prima di
poter sapere notizie del misterioso angelo ferito, dai lunghi capelli color
notte profonda. Anzi fu il suo assistente, Igor, ha venir fuori
dal laboratorio.
“La ragazza è salva, solo che
a causa di un’infezione, ha la febbre molto alta” iniziò “Il dottore si
chiedeva chi potessene occupare, lui non vuole avere a che farne e poi è troppo
occupato”.
“Ce ne occuperemo
noi” rispose Sally seguita a ruota da jack.
“Bene. Lo vado ad informarlo”.
Il silenzio ripiombò fra di loro ma quando le porte del laboratorio si
spalancarono, Sally fu la prima ad entrare per vedere la ragazza.
“E’ stato più difficile di
quanto pensavo. Ho cercato di non rovinare la sua pelle. Per lo meno si spaventerà di meno al risveglio” disse seriamente il
dottore.
Sally si ritrovò a
ringraziarlo proprio quando Jack prendeva cautamente
la giovane cercando di non fare movimenti avventati.
“Attento” mormorò Sally.
Lui le sorrise dolcemente a disse “Non ti preoccupare, Posso essere anche premuroso io”.
“Non lo metto in dubbio”.
Portarono la ragazza a casa
loro e le somministrarono una medicina presa dalle streghe.
“Sembra così innocente” pensò
Sally.
“Avrà all’incirca
quattordici anni” pensò ad alta voce Jack.
“Chissà chi è stato a farle
una ferita così profonda. Non sembra per niente pericolosa”.
“basta aspettare. Si sveglierà fra poco ne sono certo”.
TO BE CONTINUED…
Allora, che ve ne pare del seconda capitolo? Mi scuso subito per il ritardo ma ho avuto alcuni problemi con il “mostro” chiamato
scuola!
Ciao!ciao!!