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Autore: Chihiro    06/05/2006    0 recensioni
“Quella casa non è altro che la porta per entrare all’inferno” diceva quella sera il Signor Thopson hai propri figli “Non dovete entrarci per nessun motivo”. “Ma la ragazza che ci abita mi hanno detto che è tanto gentile” sostenne il piccolo Gimmy, un bambino di sette anni con due occhini azzurri e un nasino ricoperto di lentiggini. “sai il motivo per il quale le è vietato entrare in questo paese?” chiese mentre si sedeva su una comoda poltrona. “So solo che aveva fatto qualcosa di veramente pauroso” rispose Gimmy.
Genere: Triste, Dark, Drammatico, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed ora il seguito^^

Ed ora il seguito^^

2

Quella notte la luna fu oscurata da un fumo impregnato di morte e dolore.

Nel bosco una sagome si allontanava dal rogo di fiamme rosse e blu. Il suo unico pensiero era quello di arrivare al paesino vicino, dove di sicuro l’avrebbero aiutata.

Correva.

Piangeva.

E si toccava dolorante la ferita al fianco sinistro.

Paura.

Terrore.

Rabbia.

Rancore.

Il viso bagnato e gli occhi arrossati.

Il vestito da bianco a rosso.

Ma non le importava. Voleva soltanto scappare da quell’incubo nato nella notte di Halloween.

Arrivò senza accorgersene nel mezzo di una cerchia di alberi vecchi decine di anni. Il suo sguardo fu catturato dalle strane figure che erano dipinte sulle cortecce di ognuno.

Si girò su se stessa, guardando attentamente ogni figura.

Un albero di Natale, un tacchino e… una zucca. Halloween.

Ormai quella notte l’avrebbe ricordata per sempre.

Dopo essersi avvicinata incominciò a prendere a pugni la figura della zucca, con gli occhi annebbiati dalle lacrime, ma al quarto colpo, il pugno arrivò a vuoto. La zucca si era rivelata una porta che apriva su un luogo senza luce. Si affacciò. Non c’era niente dentro.

All’improvviso la mano con cui si teneva al bordo cedette e svenuta venne portata da un leggero vento caldo all’interno dell’albero.

Ad Halloween Town la giornata era iniziata meravigliosamente per Sally, la bambola di pezza. La sera prima, la notte di Halloween, Jack li aveva stupiti con uno spettacolo ancora più pauroso dell’anno prima. Già… un anno!

Così tanto tempo stavano insieme, certo potevano essere una coppia un po’ strana, ma erano felici insieme.

Subito dopo la Notte di Natale lei era andata ad abitare a casa sua e la sua vita era cambiata definitivamente.

Ora stava passeggiando verso la piazza principale, dove si trovava la fontana dall’acqua verde, per fare spese al mercato domenicale.

Le passarono accanto diversi cittadini della città e la salutarono calorosamente per poi tornare sui loro passi e nei propri pensieri.

Senza nemmeno accorgersene riuscì a sostenere le proprie gambe, mentre scendeva l’ultima scalinata del tragitto ed arrivava alla prima bancarella messa su dalle streghe della città, ma ad un tratto uno strano presentimento l’avvolse.

Sentiva che qualcuno era in pericolosi vita, che qualcosa di orribile gli era capitato.

Si girò di scatto e ritornò sulla strada appena fatta, dirigendosi a casa di jack, o per meglio dire a casa sua, dove stava elaborando i nuovi progetti, con il sindaco, per il prossimo Halloween.

Arrivò a casa con il fiatone dopo una specie di lunga corsa, ed entrò.

Jack, vieni subito qui!” urlò.

Jack Scheletron come un fulmine scese dalla torre, avendo sentito una preoccupata Sally, urlare.

“Che c’è tesoro?” chiese mentre lei si catapultava per abbracciarlo.

“Ho avuto una sensazione orribile. A qualcun deve essere successo qualcosa!” rispose.

“E’ una di quelle sensazioni che poi si avverano?”.

“Ho paura di sì” affermò.

“Credi di sapere dove si trovi questa persona?”.

“Purtroppo no!”.

“Vieni” la prese per mano trascinandola in cima alla torre dove il sindaco li stava aspettano.

“Sindaco dovete dare l’allarme immediatamente!” disse quando arrivò in cima.

“per quale motivo” chiese il sindaco stupito.

“Qualcuno è in pericolo”.

Ma dopo pochi minuti il campanello suonò o per meglio dire gridò.

“La porta è aperta” disse Sally nel momento in cui il trio scendeva arrivando all’ingresso.

Quest’ultima si aprì e comparve il lupo mannaro.

“In tutta la città c’è un forte odore di sangue che proviene dal cimitero. Prima di controllare volevamo farvelo sapere”.

“La mia sensazione si è rivelata vera”.

“Presto andiamo!” esclamò Jack.

Tutto il paese si era radunato davanti ai cancelli del cimitero. Mormoravano fra di loro che un angelo dalle ali nere, fosse ferito ed abbandonato ai piedi del campo di zucche, dopo il cimitero.

Il giorno si stava già spegnendo dopo poche ore e la luna aveva già preso il posto del sole e così arrivarono anche i vampiri, incuriositi dalla situazione creatasi, proprio quando Jack e Sally entravano, accompagnati da Zero per sentire l’odore nel cimitero.

I loro passi rimbombavano nell’intero luogo spoglio di ogni forma di vita. Passo per passo la loro ansia aumentava mentre seguivano il piccolo cane fantasma, fino a quando una figura indistinta, distesa in una pozza di sangue, comparve ai loro occhi.

ma è una ragazzina!” affermò Sally. Si precipitò da lei e si inginocchiò al suo capezzale.

ha una ferita profonda al fianco sinistro. Se continua così, morirà fra pochi minuti”.

“Allora portiamola dal dottor Fenlkistain. Lui saprà come salvarla”.

Jack prese l’esile corpo della giovane in collo senza problemi da quanto era leggera.

Gli abitanti vedendolo arrivare correndo e con in braccio una sconosciuta gli venirono in contro per fargli delle domande.

“Fatemi passare, Questa ragazza è ferita gravemente!” gridò.

Andò verso la torre del dottore con la città a seguito. Entrò senza preavviso nella casa, spalancando la porta con un calcio.

“Dottore deve salvare questa ragazza. Sta morendo”:

Fenlkistain comparve sulla sua sedia, da una stanza adiacente al suo laboratorio.

“Non è di questo mondo” notò il dottore.

“Vero” confermò Jack “Ma…”.

Vieni portala qui! Gli indicò un tavolo operatorio in mezzo alla stanza.

Proprio in quel momento arrivarono Sally ed il Sindaco.

“Riuscirai a salvarla?” chiese la bambola di pezza.

“Un gioco da ragazzi!”.

Passarono molte ore prima di poter sapere notizie del misterioso angelo ferito, dai lunghi capelli color notte profonda. Anzi fu il suo assistente, Igor, ha venir fuori dal laboratorio.

“La ragazza è salva, solo che a causa di un’infezione, ha la febbre molto alta” iniziò “Il dottore si chiedeva chi potessene occupare, lui non vuole avere a che farne e poi è troppo occupato”.

“Ce ne occuperemo noi” rispose Sally seguita a ruota da jack.

“Bene. Lo vado ad informarlo”.

Il silenzio ripiombò fra di loro ma quando le porte del laboratorio si spalancarono, Sally fu la prima ad entrare per vedere la ragazza.

“E’ stato più difficile di quanto pensavo. Ho cercato di non rovinare la sua pelle. Per lo meno si spaventerà di meno al risveglio” disse seriamente il dottore.

Sally si ritrovò a ringraziarlo proprio quando Jack prendeva cautamente la giovane cercando di non fare movimenti avventati.

“Attento” mormorò Sally.

Lui le sorrise dolcemente a disse “Non ti preoccupare, Posso essere anche premuroso io”.

“Non lo metto in dubbio”.

Portarono la ragazza a casa loro e le somministrarono una medicina presa dalle streghe.

“Sembra così innocente” pensò Sally.

“Avrà all’incirca quattordici anni” pensò ad alta voce Jack.

“Chissà chi è stato a farle una ferita così profonda. Non sembra per niente pericolosa”.

“basta aspettare. Si sveglierà fra poco ne sono certo”.

TO BE CONTINUED…

Allora, che ve ne pare del seconda capitolo? Mi scuso subito per il ritardo ma ho avuto alcuni problemi con il “mostro” chiamato scuola!

Ciao!ciao!!

   
 
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