Quella mattina yukiko si vegliò di buon umore,doveva rimettersi in viaggio e quindi prese il suo zainetto e si incammino.arrivata davanti all’entrata del bosco si incammino per il sentiero.la luce era poca,poichè le chiome degli alberi erano molto spesse.il bosco era abbastanza silenzioso e tranquillo e il sottobosco cresceva indisturbato.
In pochi minuti yukiko arrivò all’uscita dove la luce del sole risplendeva fiera.si riusciva ad intravedere la piccola città in lontananza, e lungo il sentiero molti pascoli.yukiko decise di fare uno spuntino e qundi tirò fuori una bella mela dallo zainetto.si sdraiò tranquillamente sul grandeprato verde e incominciò a mangiare.
Ad un certo punto una fiamma enorme si lanci lungo il cielo per poi scomparire in una nubbe di fumo.yukiko sobbalsò e si diresse il più velocemente in città da dove sembrava provenire quella fiamma spaventosa.ma quando arrivò in citta non trovò la gente in preda al panico o tutto carbonizzato,ma la solita atmosfera cittadina.yukiko rimase a bocca aperta non capiva quello che era successo,un minuto prima una fiamma da far accapponare la pelle e  un minuto dopo tutto tranquillo.
Ad un certo punto da dietro si senti una voce familiare che disse “sapevo che saresti corsa a difendere la citta -dalla grande fiamma- “ yukiko si giro e chi si trovo davanti...quel ragazzo a cui aveva pensato tutta la sera “mi sa che non ci siamo ancora presentati sono ace PUGNO DI FUOCO”
Dopo aver spiegato come aveva fatto a MATERIALIZZARE  quella fiamma (con il suo potere) yukiko assunse una faccia cosi offesa e arrabbiata che se non fosse perchè era una ragazza abastanza gentile gli avrebbe mollato un ceffone.
“sai quando ci siamo scontrati tu hai detto che eri una cacciatrice di draghi” “ne avevo sentito parlare di te e quindi ho deciso di viaggiare insieme a te!”
“coooosaaaa!io non voglio matricole” “ma credo che una mano non mi dispiaccia...allora benvenuto nella squadre ACE”
La sera dormirono in una casa abbandonata e yukiko era un po a disaggio perchè non aveva mai dormito con un ragazzo e quindi prese le distanze ma alla fine si addormentarono entrambi come bambini e senza accorgersene si avvicinarono sempre di più uno all’altro.