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Autore: Lally30    06/09/2011    4 recensioni
Questa è la storia di Hinata e Naruto, una storia che racconta di due vite apparentemente distaccate ma che in realtà sono sempre state legate da una connessione profonda la quale, senza che se ne rendessero conto, li ha sempre tenuti uniti.
Due vite, dunque, inconsapevolmente intrecciate da un vincolo indissolubile, legate da un passato malinconico e riunite dal destino in un luogo dove avrebbero voluto in realtà dimenticare tutto. I due giovani invece dovranno fare i conti con i loro problemi, ma troveranno via via e sempre più nell'altro la forza di reagire ai tormenti del loro passato.
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Tratto dal cap. 14:
Lo stavo ferendo, se non avessi detto nulla avrebbe sofferto e lo avrei perso… lui mi aveva confidato probabilmente il più grande segreto che si portava dentro da tutta la vita dandomi la sua completa fiducia ed io? Come lo ripagavo? Dal momento che non sapevo dimostrargli il mio affetto e la mia compassione a parole, decisi allora di farlo con i gesti.
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Versione revisionata, modificata in alcune parti e corretta (Settembre 2016).
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Cap 10: Assurdo
 
Vestito nero o vestito blu, vestito nero o vestito blu, nero o blu…
Niente da fare senza Ino che mi costringeva gentilmente ad indossare ciò che riteneva più adatto, ero addirittura diventata incapace di scegliere un banale vestito per una cena. Ormai mi ero talmente abituata ai sui gusti, delle volte troppo esagerati, che finii per ritrovarmi a pensare una cosa che mai avrei immaginato accadesse… cosa farebbe Ino se fosse qui? Mi chiesi, dunque iniziai a riflettere come lei e analizzai i due vestiti una volta ancora per dissipare i dubbi.
Il vestito nero risultava abbastanza sbarazzino con una gonna a balze che arrivava leggermente più sopra del ginocchio ma non era troppo pomposa e l’adoravo per questo, mentre il vestito blu era di taglio classico un bel tubino con la particolarità di avere delle maniche leggermente a sbuffo, adoravo anche quello! Niente da fare ero in alto mare e fingere di essere Ino non aiutava affatto, due minuti dopo mi resi conto che avrei dovuto affrontare un insormontabile problema, come avrei fatto con le scarpe?? Infatti con il piede che mi ritrovavo era pressoché impensabile poter mettere anche una ciabatta e camminare con una scarpa in mano non era di certo il caso “signorina Hyuga, ancora sta scegliendo? Tra poco si scende” mi fece notare la signorina Mcfee appena uscita dal bagno, mi stupii il fatto di quanto potessero cambiare i professori in ambiente non lavorativo, appariva molto più giovane e rilassata “si credo di aver scelto” o quasi… “d’accordo io inizio a scendere, devo avvertire la cucina di non usare in alcun modo gamberetti ne sono terribilmente allergica!” mi informò stringendosi il volto con le pallide mani, spalancando gli occhi quasi con terrore, deve essere davvero molto preoccupata ma per fortuna io non avevo di questi problemi.
Nel minuto successivo mi ero quasi convinta per il vestito blu se non che sentii bussare alla porta “Naruto come mai qui?” chiesi senza essere però disturbata dalla sua improvvisa comparsa, prima di iniziare a parlare mi fece un sorriso “ovviamente non puoi sforzare la gamba e se non vuoi arrivare alla cena con venti minuti di ritardo posso potarti io in braccio” la sua proposta risultava essere follemente geniale, mi fece tenerezza il fatto che si preoccupasse così tanto per me, ne ero lusingata “e non ti preoccupare ormai sono abituato a sorreggerti” mi riferì gentile, avvampai. Era vero... ormai al mio fianco vi era sempre lui pronto a farmi stare meglio; non lo vedevo più come una minaccia e quasi stentavo a credere che fossi stata ferita da lui in passato, ma adesso ero pronta ad accettare il suo aiuto... sapevo che non mi avrebbe fatta cadere.
Il vestito blu mi stava decisamente bene lo dovevo ammettere, ma Naruto rimase colpito invece dal vestito nero lasciato per un attimo da parte sul letto e mi convinse a mostrarglielo indosso, complici i suoi numerosi complimenti sui miei raffinati gusti in fatto d’abbigliamento non sapendo che era tutta opera di Ino ed infine rinunciai all’impresa delle scarpe rimanendo così con un paio di comodi calzini bianchi anche se non era molto fine come look. Naruto indossava semplicemente un paio di Jeans abbastanza aderenti, una camicia bianca e un Gilet nero che rendeva più elegante il tutto, alla fine erano davvero passati la bellezza di venti minuti e noi eravamo ancora nella stanza “Hinata tutto ok in bagno??” io stavo dandomi una leggera ritoccatine al trucco e per chiudere in bellezza un'ultima fugace occhiata allo specchio “si eccomi sono pronta”.
Come promesso Naruto mi portò fino al ristorante al piano terra in braccio a parte però il tragitto in ascensore perché nonostante il mio equilibrio fosse divenuto leggendario anche da queste parti, avevo ancora la forza di sorreggermi al suo interno per due minuti e con un piede solo il che mi rese molto fiera ed orgogliosa “Hinata stai davvero bene complimenti” Naruto mi aveva già fatto in precedenza questo tipo di complimento però la cosa mi risultò ancora più imbarazzante giusto per il fatto che ci trovavamo chiusi in un ascensore un metro per un metro ed eravamo davvero soli, vicini… “grazie Naruto, anche tu stai benissimo” riuscii a biascicare, ormai avevo imparato a conoscerlo meglio delle mie tasche e sapevo che quando si sfiorava la nuca significava solo che era imbarazzato… wow ero riuscita a far imbarazzare Naruto questa si che era quasi un’impresa.
“Eccoci, riesci a reggerti?” mi chiese immediatamente dopo essermi resa conto di trovarmi tra le sue braccia, aveva fatto talmente veloce che non me n’ero nemmeno accorta “come? Oh si ce la faccio grazie”. Per un istante mi coccolai tra le sue braccia nascondendo il mio volto tra l’incavo della sua spalla e del suo collo, aveva un buon profumo.
“Wow ma che magnifico ristorante!” l’esclamazione di Naruto mi fece rinsavire dai miei pensieri e tornare alla realtà. In effetti il ristorante era parecchio grande questo mi fece pensare che era piuttosto strano avere un ristorante enorme contrapposto ad un ascensore di minuscole dimensioni, ma alla fine non importava perché l’eleganza della sala che avevo davanti agli occhi faceva dimenticare tutto “wow direi romantico” mi sfuggì in un sussurro e come al solito avvampai dandomi della stupida per il fatto di non riuscire mai a parlare quando dovevo parlare o stare zitta quando dovevo stare zitta come in questi casi e se Naruto in quel momento non avesse avuto l’incombenza di sorreggermi ero sicura che si sarebbe sfiorato la nuca dall’imbarazzo “hem già si hai ragione, ma chissà dove sono gli altri” non ci volle molto a scoprirlo in quanto un gentile collaboratore di sala ci mostrò esattamente dove era il resto della nostra definiamola comitiva e come se non si fosse capito eravamo… “siete in ritardo!” la signorina McFee ci gridò contro ancora prima che Naruto potesse lasciarmi su di una sedia “ma vi rendete conto che stiamo aspettando solo voi per ordinare?” – “su via non fare così sono solo ragazzi” il professor Collins ogni giorno o diventava sempre più saggio o al contrario sempre più stupido, ma quella frase ci fece congedare agli occhi della signorina McFee con un semplice “non succederà più…”.
Comunque c’era qualcosa che non andava, va bene che noi eravamo in ritardo, ma all’appello mancava anche Sasuke che fine aveva fatto lui? E no stavolta non ci stavo… a noi toccava la ramanzina per un semplice ritardo mentre lui che non si era presentato nemmeno la faceva franca, questa si che si chiamava ingiustizia se fossi stata al posto della signorina McFee sarei andata a prelevarlo nella sua camera e lo avrei portato di sotto con la forza, ma insomma non si faceva così era maleducato e poco di classe ignorare un invito a cena insomma era… “bene Sasuke è tornato dal bagno, adesso possiamo davvero mangiare qualcosa, speriamo almeno che sia buono” ok forse il mio cervello stava un attimo divagando e le parole della professoressa mi fecero rinsavire dai miei bizzarri pensieri, mi sentivo una sciocca e per fortuna, per quanto ne potessi sapere, ancora non esisteva nessuno in grado di leggere nel pensiero quindi potevo stare tranquilla. Alzai lo sguardo e con un cenno lo salutai ricevendo un’egual risposta, Naruto sembrava soffrire di quella presenza quasi come se il ragazzo dagli occhi neri respirasse tutta l’aria presente nella grande sala e Naruto ne rimanesse senza… assurdo.
Quella serata non prometteva nulla di buono.

 

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Spazio dell’autrice:

Eccomi tornata ^__^, dopo un’eternità direte voi… bè si avete ragione vi chiedo scusa e ringrazio tutti voi per aver aspettato così tanto un nuovo capitolo e non avermi abbandonato. Spero tanto che siate più numerosi di prima a seguirmi e mi farebbe molto piacere ricevere numerosi commenti non solo su come vi sembra questo capitolo, ma anche sul mio stile di scrittura che non è di certo uno dei migliori direi, così da poter migliorare e scrivere storie di qualità per voi ^__^. Grazie per tutti i bei commenti che mi avete lasciato fino ad ora, vi mando un enorme abbraccio e al prossimo capitolo ciao ciao.

  
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