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Autore: kutinjiu    06/09/2011    1 recensioni
Una raccolta di favole diciamo poco tradizionali e con una morale molto...stupida. Garantito un minimo di senso in ogni racconto! Però non troppo.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Il Corvo Ladro

Questa favola la dedico a Pier, sa lui il perchè XD

Sì loso, è un po' diversa dal mio tipo di ironia ma oggi mi ispirava così.

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Tempo fa un cucciolo di corvo assai vivace e irrequieto se ne andava a zonzo tutto il giorno sbirciando in faccende che non lo riguardavano. Ficcava il becco in ogni cosa e non perdeva l'occasione di fare scherzi o dispetti ad ogni animale. Quel mattino però, la sua monelleria lo spinse a compiere ciò che non avrebbe mai dovuto fare. Si intrufolò infatti in una piccola casa situata al limitare del bosco e lesto, lesto rubò un bel pezzo di carne sistemato sul davanzale della finestra spalancata. Per sua sfortuna il contadino fece in tempo ad accorgersi del furto e, senza esitare, colpì il corvo con una pietra. Ecco fatto! Il ladro fu colpito in pieno.Quel pezzo di carne gli costò caro!

Ferito e spaventato il corvetto se ne tornò al nido volando piano per il male, quindi si sdraiò sfinito tra le braccia della sua cara mamma. Questa, disperata per le condizioni del figliolo, scoppiò in lacrime sfogando la propria preoccupazione.

"Oh, mammina!" Disse il cucciolo "Prega il Signore per me affinché guarisca la mia ferita". La corva colma di tristezza rispose: "Povero piccolo mio, come puoi chiedere al Cielo un miracolo se non ti sei nemmeno pentito del male commesso?" Solo in quel momento il corvetto comprese la sua colpa e giurò a se stesso di non rubare mai più in vita sua.

Fortunatamente la ferita riportata durante la scorribanda alla fattoria si rimarginò in fretta e il cucciolo riacquistò le forze. Quando fu completamente guarito poté tornare a svolazzare tra gli alberi ma, ricordandosi della promessa fatta, da quel giorno non toccò più ciò che non gli apparteneva. Aveva imparato a sue spese il significato della parola "furto".

Gli insegnamenti appresi sulla propria pelle sono i più severi e non potranno mai essere dimenticati.

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Tempo fa un cucciolo di corvo assai vivace ed irrequieto se ne andava in discoteca tutte le notti ballando trpp bn. Beveva alcolici ad ogni canzone e non perdeva l'occasione di infilarsi i suoi occhiali speciali di plastica rosa. Quel mattino però, la sua compagnia lo portò in un posto dove non sarebbe mai dovuto andare. Si intrufolò infatti in un grande concerto dei Metallica, attirato dalle luci e dal fumo, e lesto, accese il cellulare per mettere un po' di Tecktonik e ballare tutti insieme. Per sua sfortuna, proprio in quel momento c'era il silenzio sul palco poichè i cantanti avevano rotto i loro strumenti scagliandoli a terra in un assolo particolarmente intenso. I metallari si accorsero del corvo e del resto dei truzzi e corsero verso di loro tirandogli addosso pesanti borchie di ferro. Il corvo venne colpito mentre saliva in macchina, tuttavia riuscì lo stesso a metterla in moto, poi a mettere la musica ed infine a partire. Purtroppo i metallari più vicini vennero respinti dall'onda d'urto dei bassi e non riuscirono a fermarli. Tornato alla sua discoteca preferita, la compagnia chiese al corvo se stava bene e lui rispose che lo avevano ferito alla maglietta, infatti era tutta strappata, e lui l'aveva pagata un sacco di soldi. La compagnia, disperata per le condizioni del vestito griffato, scoppiò in lacrime sfogando la propria preoccupazione in un ballo sfrenato. Tornato a casa, il corvo disse: "Oh, mammina! Prega il Signore affinchè tu riesca a ricucire bene la mia maglia". La mamma colma di tristezza rispose: "Povero piccolo mio, come puoi chiedere al Cielo un miracolo se tieni il volume della musica così alto sul cellulare? Non riesco nemmeno io a sentire bene ciò che dici." Solo in quel momento il corvo comprese la sua colpa e giurò a se' stesso di non ballare più in vita sua. Fortunatamente la maglietta l'aveva comprata in spiaggia dai venditori ambulanti e quindi aveva ancora soldi per comprarsi delle luci rosa da mettere sotto la sua macchina. Quando fu completamente guarito dal trauma potè tornare a girare con la sua compagnia ma, ricordandosi della promessa fatta, da quel giorno non andò più ad un concerto di metallari. Aveva imparato a sue spese il significato della parola "truzzo". Gli insegnamenti appresi sulla propria pelle sono i più severi e non potranno mai essere dimenticati a meno che non ci sia una luce stroboscopica, in quel caso devi seguirla per forza!

 

  
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