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Autore: xXx Veleno Ipnotico xXx    06/09/2011    4 recensioni
Questa storia è nata puramente per caso, in seguito ad una scommessa con una mia amica! Chi ma avrebbe detto che sarebbe finita su EFP?!
La storia narra principalmente di due due personaggi: Fred Weasley e Elizabeth, un nuovo personaggio (che avrebbe la stessa età di Ginny, per intenderci ^^).
Si svolge brevemente in sei dei sette anni di scuola di Elizabeth, anche se più particolarmente nel suo quarto anno (Ordine della Fenice) e nel suo sesto (Doni della Morte).
Elizabeth è una ragazza silenziosa, di poche parole.. Ma presto conoscerà l'unica persona che sarà in grado di farla sorride, divertire e scherzare! L'unica peronsa che amerà con tutta se stessa. Dal primo momento, fino a l'ultimo. Ma il male, purtroppo, sta sorgendo nuovamente..
-Storia revisionata fino al capitolo 3-
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Fred Weasley, Nuovo personaggio
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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<< E ora chi diavolo è?! >> esclamò Fred, cercando di raggiungere uno degli alberi come riparo, tenendomi sempre per mano.

<< Non è la Umbridge. >> constatai continuando ad osservare la distorta figura << Aveva una voce maschile. >>

<< Gazza! >>

<< No. >> il mio tono di voce era stranamente sicuro, poco preoccupato << Gazza ha la voce gracchiante. Questo sembrava... Giovane! >> conclusi perplessa.

Fred alzò gli occhi al cielo seccato << Bene, non c’è due senza tre. Ci manca solo che finiamo un’altra volta in punizione con la Umbridge! >> sospirò quasi sarcastico << Tre punizioni in una sola serata. Credo di aver battuto il mio record personale! >>

Io continuavo a fissare quella figura con aria curiosa. Non sembrava che stesse lì per cogliere in flagrante qualche studente trasgressore delle regole, sembrava piuttosto impaurito. Probabilmente più dal fatto di essere visto, che dal fatto di trovare qualcuno a tendergli un agguato nella notte!

<< Allora? >> ripeté con voce strascicata << C’è qualcuno? >>

Da dietro il grande albero continuavamo entrambi ad osservarlo. Era troppo buio per scorgere anche un solo piccolo segno di riconoscimento, eppure c’era qualcosa di strano nella sua presenza in quel luogo. Se fosse stato un membro della Squadra d’Inquisizione, non sarebbe di certo venuto a cercare qualche trasgressore in quel luogo sconosciuto, e per di più a quell’ora della notte!

<< Avanti... >> lo esortò poi, un’altra voce. Una voce femminile. << Non c’è nessuno. Perché ti preoccupi tanto?! >>

<< Avrei giurato di aver visto un’ombra! >> esclamò la voce maschile in tono insicuro.

<< Ma non c’è nessuno! >>

Io cercai di strizzare gli occhi in modo da vedere meglio, ma era praticamente impossibile.

<< Quella voce... >> sussurrò Fred sporgendosi.

Non ero, quindi, la sola ad aver percepito come una sorta di familiarità. Quelle due persone, in qualche modo, le avevamo già viste da qualche parte, ne ero sicura. Se solo ci fosse stata un po’ più di luce...

<< Avanti, andiamocene prima che ci vedano. >> mi esortò Fred, ma io rimasi ferma, immobile << Liz! >> esclamò poi, in tono miscredente << Che vuoi fare? >>

<< Io nulla. >> esclamai tranquillamente dal canto mio, senza distogliere lo sguardo dalle due figure << Aspetto che facciano qualcosa loro! >>

<< Ma... >>

Mi voltai sorridendo verso di lui << Non nel senso che sicuramente hai immaginato tu. Non sono il tipo! >> mi venne da ridere << Voglio aspettare... Magari riesco a vedere chi sono! >>

<< Ma è buio pesto! >>

<< Appunto! >> esclamai calma << Se lo è per noi, lo sarà anche per loro; allora vedrai che in qualche modo faranno luce! >>

Come volevasi dimostrare, infatti, alcuni minuti dopo una fioca luce scaturì da una delle loro due bacchette.

<< Complimenti! >> esclamò Fred attonito.

Io risi << Ho spiato i miei cugini più grandi per anni, a luci spente. Alla fine qualcuno accende sempre la luce! >>

<< Ma continua a non vedersi nulla. Tengono la bacchetta bassa. >>

<< Come faresti senza di me... >> sussurrai continuando a ridere in modo contenuto << Si stanno baciando. Non hai notato il silenzio? >>

<< Sai Liz... >> sembrava imbarazzato << Mi sento molto come un maniaco. Sono solo una coppietta che sta pomiciando. Come ti saresti sentita tu se... >> quella frase non trovò mai una conclusione, perché proprio in quel momento la bacchetta accesa si alzò tanto quanto bastava per scorgere i volti dei due amanti: lui aveva una carnagione diafana e biondi capelli curati, mentre lei era rossa, con lunghi capelli spendenti.

<< Oh... Mio... >>

<< Dio! >> conclusi io portandomi una mano alla bocca in tono sorpreso << Ma sono... >>

<< No! >> cercò di convincersi Fred con gli occhi ancora sgranati dallo shock << Non può essere... >>

<< Con Malfoy... >> continuai io, come se stessimo affondando due discorsi diversi se pur a modo loro uguali.

In quel momento Fred partì in quarta verso sua sorella, ma io lo bloccai prontamente << Che pensi di fare? >> chiesi in un sussurro particolarmente allarmata << Non puoi precipitarti da lei e fargli una scenata alla “ma che diavolo stai facendo”! >> lo guardai supplichevole << Pensa a come la faresti sentire! >>

<< Ma è Malfoy! >> esclamò lui, come se quello giustificasse tutto.

<< Lo so... >> convenni io alquanto scettica << Ma lei non ha espresso un giudizio su te e me! >>

<< Si che lo ha fatto. >>

<< Ok. Ma non vale. Lei era felice! >>

Fred si voltò per guardarli, ma quasi immediatamente si rivoltò verso un’altra direzione << No, non voglio vedere! >>

<< Magari c’è una spiegazione log... >>

<< No! >> mi bloccò lui ancora incredulo << Non c’è una spiegazione! Sai... >> cercò di guardare dalla loro parte, ma non ci riuscì << Se mia sorella esce con qualcuno, io sono l’ultimo a cui importa. Ma se quel qualcuno è Malfoy... >>

<< Che fai? >> chiesi in tono di sfida.

<< Liz... Quella è la stessa persona che ha fatto in modo di farci punire tutti quanti! >> lo guardò con un’espressione schifata << La stessa persona che ha fatto in modo che Ginny, venisse punita! >>

<< Beh... >> il suo discorso non faceva una piega, ma non potevo permettere che li raggiungesse. Malfoy era viscido. Avrebbe trovato sicuramente il modo di far sapere alla Umbridge che era stato... Accidentalmente colpito a tradimento alle spalle!

I volti di Ginny e Malfoy sembravano uno parte dell’altra, mentre le mani di lui, tra i suoi capelli, facevano tutto il possibile per non farla staccare. Una scena particolarmente raccapricciante, per chi come noi, sapeva benissimo che qui due si odiavano per principio!

<< Andiamo, domani le parlerò io. >> cercai di tirarlo in modo che si staccasse da quella posizione. Era rimasto particolarmente sconvolto!

Per tutto il tragitto fino la torre di Corvonero non fece altro che ripetere che era impossibile, e che sicuramente c’era una spiegazione. Un discorso particolarmente estenuante, per chi come me, aveva passato l’intera serata sotto tortura!

Davanti il dipinto che stava a guardia della nostra Sala Comune lo salutai, pregandolo in ogni modo possibile di non fare uscite di nessun tipo davanti la sorella.

In qualche modo ci avrei pensato io il giorno seguente. Anche se in cuor mio, sapevo già che sarebbe stato molto, ma molto difficile!

***

A l’ombra di un albero, la mattina seguente, cercavo in tutti i modi le parole migliori per chiedere ad una persona: “Stai con quell’idiota di Malfoy?”

Non avevo idea di come affrontare Ginny, e per di più, quella mattina, la mano non smetteva di sanguinare.

<< Ma perché quando cerchi una persona non la vedi mai e quando non ne hai bisogno l’hai sempre intorno?! >> chiesi tra me e me, mentre con un libro aperto sulle gambe mi guardavo intorno. Il Lago Nero, davanti a me, aveva un’aria più cupa del solito, quel giorno. Come avrei voluto stare con Fred, in quel momento, eppure, strano ma vero, lui era insieme a George a studiare per i M.A.G.O. Oppure stavano sperimentando altre Merendine Marinare?! Non so, ma in qualsiasi caso pregavo ugualmente il cielo che non gli avesse detto niente, al riguardo della notte precedente!

Improvvisamente mi sentii chiamare << Liz! >> mi voltai con il cuore a mille verso la figura sorridente di Ginny che mi correva in contro << Che ci fai qui tutta sola? >> chiese poi, sedendosi accanto a me.

Io non riuscivo a guardarla senza provare una sorta di strano imbarazzo. Come se non fosse stata realmente lei. Poi mi feci coraggio, e più come una pazza delirante, gli chiesi tutto d’un fiato <<HaibaciatoMalfoy?>>

Lei mi guardò scettica per alcuni secondi, poi scoppiò a ridere << Cosa? Liz, seriamente: stai scherzando? >>

<< Ginny... >> non sapevo cosa dire... Come dirlo... << Ti... Ti ho vista questa notte. Eri con lui. Ti ha vista anche Fred. >>

Lei mi guardò stralunata << Liz, se si tratta di uno scherzo, sappi che è di cattivo gusto! >>

<< Non è uno scherzo! >> esclamai calma, cercando di evitare che si infuriasse di brutto << Ginny... Io non ti giudico. Se tu e Malfoy... >>

Lei si alzò in piedi con le guance roventi << Liz! Ma che diavolo stai dicendo?! Io e Malfoy non ci siamo mai baciati, e fortunatamente mai ci baceremo! >>

<< Ma... >>

<< Non mi sarei mai aspettata un comportamento simile, da te! >> e detto ciò se ne andò lasciando ondulare i lunghi capelli rossi al vento.

Io sospirai lasciando le mie spalle rilassate contro l’albero su cui ero poggiata. Possibile che io e Fred avessimo fatto lo stesso incubo ad occhi aperti?

Mi alzai sconsolata e mi diressi strascicando i piedi fino all’aula di Incantesimi. Non mi erano mai piaciute quelle situazioni, ma stranamente, più una cosa non ti piace, più ti ci ritrovi catapultata dentro!

Una volta raggiunta una delle entrate secondarie del castello, però, la mia attenzione fu catturata dalla stessa voce che la notte precedente avevo ascoltato con incredulità e sgomento: Malfoy stava parlando con qualcuno, e sempre con quel qualcuno, sembrava si stesse vantando di qualcosa. Erano nascosti dietro alcune armature, e sembravano divertirsi come matti.

<< ...e lei c’è cascata in pieno! >> stava dicendo con voce trionfante Malfoy. I suoi amici risero come babbei lobotomizzati << Quindi possiamo pure aggiungerla alla lista delle... >>

Non so cosa mi prese in quel momento, ma quelle parole mi resero irrequieta. Era così viscido... Così viscido che immediatamente tutto mi fu chiaro, così cogliendoli alle spalle, gridai << Non ci posso credere! >>

Malfoy, Tiger e Goyle si voltarono di scatto verso di me, i sorrisi balordi ormai scomparsi dai loro volti.

<< Come hai potuto? >>

<< Come ho potuto fare cosa? >> chiese lui in tono di scherno.

<< Sai benissimo di cosa sto parlando! >>

Malfoy rise di gusto << A me sembra che non lo sappia nemmeno tu! >>

<< Ti vanti delle tue conquiste... >> dissi in tono schifato << Ma i tuoi amici lo sanno? Sono a conoscenza del modo in cui le... Conquisti? >> Malfoy sembrò irrigidirsi come appena colpito da un Petrificus Totalus << Hai usato una pozione, o le hai stregate? >>

<< Vattene Mason! >> gridò lui con il fuoco negli occhi << Non ti conviene ficcare il naso in cose che non ti riguardano! >>

Poi improvvisamente, tutto fu ancora più chiaro di quanto non lo era già, e come se stessi affrontando un monologo, dato che lui non aveva risposo direttamente a neanche una delle mie intimazioni, sussurrai sconvolta << La maledizione Imperius... >> sgranai gli occhi quasi schifata << Tu... Brutto maiale con psicotici complessi di abbandono! >> gridai poi, mentre Tiger e Goyle indietreggiavano codardi << Mi fai schifo! >>

<< Perché non vai dalla tua amichetta! >> mi sfotté lui << Magari lei potrà dirti quanto gli è piaciuto! >> un sorriso arcigno gli colorò le labbra, mentre mi si avvicinava con aria piuttosto pericolosa << Sono sicuro che non ci sarebbe stato nemmeno bisogno di stregarla... >> continuava a dire lui, come per provocarmi. Ad ogni suo passo io ne indietreggiavo di due, fino a che non mi ritrovai con la schiena al muro. Il cuore mi batteva spaventato, e i muscoli sembravano bruciarmi come fossero costretti a stare in una posizione in cui non volevano stare. Le sue braccia, una posizionata alla mia sinistra e una alla mia destra, impedivano ogni via di fuga o ogni movimento << ...Come non ce ne sarà bisogno con te! >>

Le sue labbra scivolarono sulle mie in modo subdolo, mente io, in ogni modo possibile cercavo di liberarmi dalla sua stretta agitando il voltò a smaniando in segno di protesta.

Dopo diversi tentativi, alla fine, riuscii a liberarmi mollandogli un calcio in mezzo alle gambe, mentre una voce conosciuta, in fondo al corridoio, esclamava scovolata << Oh mio Dio! >>

   
 
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