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Autore: Seele    07/09/2011    8 recensioni
“Sono gli Uomini in Nero”, sbottò lui, “vogliono te.”
“E perché? Cosa ho fatto?”, domandò la ragazza.
“Tu, nulla. La vera causa di tutto questo sono io...”
Kazuha e Heiji fuggono dall' organizzazione. Riusciranno a salvarsi?
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Konnichi wa! Come state, lettori e lettrici?

Oggi ho un triste annuncio da farvi...

Quello che leggerete è il penultimo capitolo.

Ma non dispiacetevi troppo, sono certa che ciò che accadrà in questo capitolo vi tirerà su! ...Beh, forse.

Eh, eh, eh...


Ci sei?”

Sì. Sono riconoscibile?”

Heiji guardò per un secondo, esterrefatto, la sua migliore amica, poi scosse la testa e, presa la sua mano, si diresse con andatura veloce verso l'uscita del centro commerciale.

Faticava un po', adesso che lei era così bella -aveva indossato un vestitino rosso corto e attillato, con delle scarpe con il tacco dello stesso colore- a concentrarsi, ma si disse che doveva farcela. Doveva riuscire a capire sin dal principio i prossimi spostamenti degli Uomini in Nero: entrambi si erano camuffati, ma questo non bastava.

Arrivarono nel parcheggio, credendo di essere sfuggiti all'imminente minaccia, ma invece, purtroppo, non era affatto così: gli uomini dell'Organizzazione erano già davanti alla moto di Heiji, pronti a rapirli. E, per di più, nel parcheggio non c'era nessuno.

Ho paura”, sussurrò Kazuha. Heiji strinse più forte la sua mano.

Andrà tutto bene”, mormorò, “adesso torniamo indietro, nel centro commerciale. Corri il più veloce che puoi e...!”

Uno degli uomini puntò loro contro una pistola. Il detective strinse i denti.

Hattori. Quale piacere vederti”, salutò l'uomo.

Adesso ascoltaci bene”, fece un altro, “nel centro commerciale sono state piazzate delle bombe pronte a esplodere. Provate a fuggire e facciamo saltare in aria tutte le persone che sono lì dentro, chiaro?”

Dopo qualche secondo di esitazione, Heiji annuì piano.

Toyama, mia cara”, ghignò l'ultimo uomo, il più alto di tutti, guardando la ragazza, “ma in che guaio sei andata a cacciarti? Non lo sapevi che stringere amicizia con il detective più famoso in tutto il Giappone ti avrebbe portato guai? Non ti è venuto in mente che forse faremo fare a lui la stessa fine che abbiamo fatto fare a Shinichi Kudo?”

Kazuha non parlò, paralizzata dalla paura.

Hattori”, disse il primo uomo, quello con la pistola in mano che non accennava a voler posare a terra, “fa' parlare la tua amica.”

Kazuha”, mormorò piano il ragazzo, “avanti, rispondi. Ne va della vita di tante persone.”

La giovane ricacciò indietro le lacrime che stava per versare e si fece coraggio.

Sì”, disse finalmente, “sapevo che, prima o poi, sarebbe accaduto qualcosa di brutto.”

E, nonostante questo, hai continuato a essergli amica?”, domandò, stupito, il secondo uomo.

Perché non avrei dovuto?”, fece lei. “Io e Heiji siamo amici sin da quando siamo bambini. Per me lui è come un fratello maggiore.”

Il coraggio di questa ragazza è ammirevole”, osservò il terzo uomo, “di sicuro piacerà al capo.”

Heiji si posizionò dinnanzi a Kazuha, per proteggerla. “Cosa volete?”, chiese.

Non essere così aggressivo, Hattori”, minacciò l'uomo con la pistola, “ricordati che tanta gente è ancora dentro il centro commerciale. Le porte sono chiuse. Nessuno uscirà da lì, nessuno si salverà, se aziono la bomba.”

Il ragazzo assottigliò gli occhi, ma non si mosse di un millimetro.

Allora, Hattori”, prese parola l'uomo più alto, “è da un po' di tempo che osserviamo i tuoi spostamenti. Sei sempre con questa ragazza...e siamo riusciti a ottenere delle informazioni dai vostri amici. Sapete come vi descrivono? Una coppia fantastica, due ragazzi perdutamente innamorati l'uno dell'altra, un fiore che sta sbocciando. Ah, che romanticismo.”

Kazuha arrossì, Heiji serrò i denti e un lieve rossore imporporò anche le sue guance.

Ecco, il nostro scopo è eliminare chiunque possa arrecarci fastidio. Ultimamente ci dedichiamo ai detective più bravi...Hattori rientra in questa categoria. Noi temiamo che loro, un giorno, possano smascherarci, per quanto questo sia pressoché impossibile”, ghignò l'uomo con la pistola in mano.

Lei non c'entra”, sibilò Heiji, prottettivo.

Sì, che c'entra”, assottigliò gli occhi il secondo uomo, con un ghigno dipinto sulle labbra, “Toyama sembra essere, per te, la persona più importante. Non è così?”

Heiji non rispose.

Non è così?!”, ripeté l'uomo.

Niente.

Portateli via”, fece infine, adirato.

I restanti due uomini afferrarono Heiji dalle braccia, che gli posero dietro alla schiena per bloccare suoi eventuali movimenti, e l'uomo che aveva parlato prese Kazuha dai polsi, ponendoglieli anche a lei dietro la schiena.

Li fecero entrare di forza in una bmw nera come la notte, due uomini erano seduti davanti e l'altro dietro, a controllarli.

Che non vi vengano strane idee in testa”, minacciò questi, “se fate anche solo una mossa falsa, facciamo esplodere il centro commerciale.”

Heiji fissava il paesaggio da fuori il finestrino. Subito un'idea si fece spazio nella sua mente, mentre l'uomo faceva indossare a lui e alla sua amata delle manette.

Kazuha, ascolta”, sussurrò il detective all'amica, che lo guardò.

Quando la macchina si ferma, non scendere. Hai capito?”

Kazuha annuì piano. Le parole del ragazzo, dette a voce così bassa, faticavano ad essere comprese.

Sei sicuro di ciò che fai?”, domandò, in un sussurro.

Fidati di me”, rispose il moro. “Però, mi serve...una cosa. Spero mi perdonerai.”

Proprio in quel momento, la macchina si fermò.

State per ucciderci, non è vero?”, chiese Heiji, mentre uno degli uomini apriva la portiera.

Certo”, rispose l'uomo più alto, ghignando.

Beh, è concesso avverare un ultimo desiderio?”, domandò il ragazzo, fingendosi rattristato.

Dipende”, fece l'uomo.

Vorrei...mi piacerebbe molto se potreste lasciarmi scambiare due parole con la ragazza a cui tanto tengo. Sapete, adesso che vedo la morte in faccia, ho un grande desiderio di rivelarle cosa provo. Voi siete sposati, non è così? Vedo che indossate tutti la fede. Dunque, lasciatemi fare...non chiedo altro che qualche minuto”, disse Heiji, con sicurezza.

L'uomo esitò un poco, poi gli puntò la pistola contro.

Hai dieci minuti scarsi, Hattori. Ma bada: basta che voi anche solo tentiate di scappare, e tutte le persone nel centro commerciale moriranno.”, minacciò l'uomo, chiudendo la portiera, lasciandoli soli.

Cosa c'è?”, domandò Kazuha, rossa in viso, nonostante sapesse che quella di prima era solo una recita.

Mi dovresti aiutare a fare una cosa”, arrossì il ragazzo.

Che cosa?”, chiese lei.

La tua spilla...mi serve. Per liberarci”, spiegò il detective.

D'accordo. Ma come puoi fare a prenderla?”, fece ancora la giovane. La spilla che indossava era posta sulla parte superiore del suo vestito, quella che arrivava fino alla vita.

Io un'idea ce l'avrei...a patto che tu mi prenda a ceffoni solo a casa.”, sorrise Heiji, in imbarazzo.

Cosa vuoi...!”

Ah, che bella soddisfazione che provo nell'interrompere così il capitolo!

Chissà cosa avrà fatto Heiji...io lo so, e voi no!

Date spazio all'immaginazione, miei cari!

Nel prossimo capitolo saprete ogni cosa...

Ci sentiamo presto! ^^


                                                      Seele

  
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