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Autore: Nonna Minerva    08/05/2006    12 recensioni
(seguito di "Tears of Rain") ...sono passati alcuni mesi dall'ultima visita di Severus alla tomba bianca... Cosa è successo nel frattempo? E cosa deve ancora succedere? E' riuscito Severus a mantenere la promessa fatta a Silente?
Genere: Generale, Malinconico, Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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capitolo4

Ragazzi, non ci speravo ma... ecco l’ultimo capitolo!

Chiedo scusa se ci ho messo un po’, ma aveva bisogno di alcune revisioni..

Ho inserito nelle ultime righe un’idea che mi frullava da un po’ nella testa.. è una teoria sensata ( a mio parere ), ma alquanto improbabile, non credo sia andata davvero così ma mi piaceva e... beh, ditemi cosa ne pensate.

 

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No More Tears Under This Sky

-terzo capitolo-

 

 

Chiuse gli occhi.

 

Immagini sfuocate di scene a lui sconosciute riempirono la sua mente.

Vide l’uomo che ora aveva di fronte discutere concitatamente con Silente, il primo che scuoteva energicamente la testa e l’altro che gli poggiava una mano sulla spalla come a rassicurarlo e lui che alla fine annuiva con tristezza...

Vide Piton alzare la bacchetta contro un Silente completamente disarmato...

Vide sempre lui, di fronte alla tomba bianca dove si trovavano ora, il volto rigato da lacrime silenziose...

Vide se stesso, durante uno dei suoi numerosi viaggi e una figura incappucciata che lo seguiva da lontano...

Vide un lampo di luce azzurra  che illuminava per una frazione di secondo quel volto tanto odiato…

E poi più niente...

 

Anche se quelle immagini non gli appartenevano, perché non le aveva vissute, era sicuro che ciò che aveva visto era successo veramente, una certezza di cui non conosceva l’origine...

 

Quando riaprì gli occhi, tutto ciò che gli riusciva di vedere era solo la consapevolezza del suo enorme errore...

 

 

Si fissarono per un istante interminabile, l’uno completamente disorientato, l’altro incerto ed insicuro.

 

E alla fine abbassò la bacchetta.

 

“La luce azzurra... era lei… è stato lei…” mormorò.

 

L’altro rimase in silenzio.

 

“LEI ha deviato l’incantesimo di Voldemort!” esclamò, realizzandolo.

“È così.” Fu la sua risposta.

“Perché?”

“A volte facciamo delle cose, di cui il vero perché non ci è chiaro, ma sentiamo che è giusto agire così e basta.”

“Ma…perché salvarmi la vita? Non ha senso... lei era SUO amico!”

“Il mio unico vero amico è morto pochi mesi fa su quella torre.” Puntualizzò con freddezza.

“Se Silente era suo amico, allora perché l’ha ucciso?”

 

Di nuovo nessuna risposta.

Aveva gli occhi lucidi.

E fu in quel momento che capì il vero significato di quel che aveva visto..

 

“Lei non voleva ucciderlo, vero?” chiese guardandolo negli occhi.

“Lei non voleva... è stato Silente a chiederle...” non riuscì a terminare la frase...

 

Severus annuì.

 

“Ha detto che Voldemort aveva creato un Horcrux per raggiungere l’immortalità, e che quell’Horcrux era lui...”

 

COSA?? Silente un Horcrux?

Non era possibile...

Eppure aveva un senso...

Non sarebbe stato facile uccidere Silente, e mentre era in vita l’Horcrux era al sicuro, al contrario, se fosse morto, avrebbe avuto sempre gli altri Horcrux e si sarebbe allo stesso tempo liberato di un pericoloso nemico...

Non sette parti di anima, ma OTTO!

Quella che abitava il corpo di Voldemort e altri SETTE Horcrux.

Avevano sbagliato fin dall’inizio!

O forse no...

Forse, e la cosa gli sembrava molto probabile, Silente l’aveva sempre saputo e non gliel’aveva detto perché pensava che Harry avesse già troppe responsabilità sulle spalle...

Ma lui aveva già previsto ogni cosa.

 

Severus, male interpretando il silenzio di Harry, aggiunse:

“Un Horcrux è...”

“Lo so...” rispose amareggiato, voltandogli le spalle ed allontanandosi di qualche passo.

 

Severus lo osservava.

Quante cose aveva imparato ultimamente, e quanto si era sbagliato su quel ragazzo!

Tanto ancora doveva essere detto, ma probabilmente era destino che quelle parole non venissero mai pronunciate.

Chissà, un giorno forse.

 

“Professore...”

 

Sentirsi chiamare così, con quel titolo che non credeva di meritare, lo feriva più dell’incantesimo che lo aveva colpito poco prima.

 

So cosa vuoi dirmi, Harry...

Vuoi dirmi che, in fondo, non mi ucciderai, te l’ho letto negli occhi quando hai abbassato la bacchetta...

Vuoi dirmi che vivere con il rimorso di quello che ho fatto sarà la punizione  peggiore...

Vuoi dirmi che è arrivato il momento di prendere ognuno la propria strada...

Vuoi dirmi che mi odi...

 

“Mi dispiace...”

 

Lo fissò, incredulo.

Lo vide voltarsi ed asciugare le lacrime con il dorso della mano...

Era sincero...

 

“Dispiace anche a me... Perdonami.”

 

Quello che fece poi, lo stupì più di ogni altra cosa quella sera: Harry gli tendeva la mano per aiutarlo ad alzarsi.

 

“Andiamo.”, disse semplicemente.

E, notando la sua sorpresa, aggiunse:

“Sono stato uno stupido.

Credevo mi fossero toccati gli incarichi più gravosi ed ingrati, ma ora so che il compito più difficile Silente l’aveva affidato a lei.

Lei sapeva cosa l’aspettava dopo, sapeva che avrebbe guadagnato solo odio e solitudine... ma l’ha fatto ugualmente...

Ha avuto coraggio... ma Silente non avrebbe mai voluto che poi lei rimanesse solo.”

 

Abbassò lo sguardo.

Non sapeva cosa dire.

Anche stavolta Silente ci aveva visto giusto.

...ma come faceva ad azzeccaci sempre?

Quando rialzò lo sguardo vide che Harry era ancora lì, non si era mosso di un millimetro, in attesa di una risposta.

 

Accettò la mano che gli offriva e lasciò che l’aiutasse ad alzarsi.

Gli doleva un punto imprecisato del torace, ma non si era mai sentito così bene...

Silente gli aveva promesso che anche dopo la sua morte non sarebbe stato solo.

E aveva mantenuto la sua promessa.

 

Un timido spicchio di luna sbucò in quel momento dalle nuvole, illuminando due sagome scure che, una di fianco all’altra, lasciavano lentamente il parco del castello, mentre una figura spettrale, appena visibile, proprio nel punto dove fino a poco prima c’erano Harry e Severus, li osservava sorridente e mormorava tra sé: “Bravi ragazzi... Ben fatto.”

 

 

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Fine Fine Fine Fine Fine Fine Fine Fine Fine Fine Fine

 

 

Evviva! Siamo arrivati in fondo anche a questa!!

Ringrazio Mamma Row per avermi “prestato” i personaggi, la mia Little Fanny per l’incoraggiamento e tutti i mie recensori, verbali e sul sito per il loro sostegno.

 

E, a proposito di recensori...

 

X Starliam: eh, sì… Harry ha capito che in fondo, la persona che ha davanti non ha mai voluto fargli del male...

Spero sia finita come ti aspettavi, io ce l’ho messa tutta.

 

X Morgan Snape: ...sono contenta che la trama sia imprevedibile... altrimenti che ce la mettevo a fare la suddivisione in capitoli? Grazie mille x l’apprezzamento..

 

X Akemirror: ..allora? che ne pensi di queste ultime scene? Ancora sotto ossigeno?

Anche a me piace questo Sevvy… me lo potrei sposare!

 

X Little Fanny: ...lo sapevi bene fin dall’inizio che non avrei aggiunto altri personaggi!!

Sai.. potremmo inventarcela una storia GT-style, in futuro... comincia a rimuginare, che quest’estate diamo libero sfogo ai nostri pensieri più perversi!

 

Detto ciò, vi saluto...

Essendo in prossimità degli esami, credo interromperò la mia attività letteraria per qualche mese, ma ho già qualche ideuzza in testa, per cui state all’erta perché... TORNERO’!

 

BACIONI.

^^Nonna Minerva^^ miaooo..

 

 

 

 

  
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