Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: EverybodyHurts    07/09/2011    4 recensioni
Quella mattina Chiara si svegliò come al solito, con il suo fare scontroso e menefreghista. Le sembra una giornata come tutte ma non sa che incontrerà per la prima volta quegli occhi: i SUOI occhi, così blu.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Awww, ma che belle recensioni che mi lasciate! Mi fate commuovere, sul serio! :')
Eccovi l'ottavo capitolo, spero che vi piaccia. Ci vediamo in fondo con la risposta alle vostre recensioni! <3
Vi consiglio di leggere prima il capitolo e poi le risposte alle recensioni, visto che potrebbero contenere spoiler : 3

---


Finalmente arrivò l’ultimo giorno di scuola. Come sempre, la tradizione dei gavettoni venne onorata. Ma “ultimo giorno di scuola” non significava soltanto gavettoni, professori arrivederci a Settembre, niente verifiche o interrogazioni. Significava anche “mega-festa a casa di quello sfigato di Corsetti”. Ogni occasione era buona per far festa. Se ci fossi andata quell’anno, sarebbe stata la mia prima festa dell’ultimo giorno di scuola a casa di Corsetti. Non avevo nessuna voglia di andarci, avrei preferito nettamente affittare un film e vedermelo comodamente in poltrona. Ovviamente però Sofia avrebbe cercato di convincermi e io alla fine avrei ceduto.
L’ultima ora di lezione passò lentamente e non facevo altro che guardare il cellulare per controllare l’ora, o più discretamente, controllare l’orologio. Sofia mi lanciava occhiatine eloquenti: non avevo ancora raccontato nulla a Sofia dell’appuntamento. O meglio: non le avevo risposto al messaggio e ogni volta che provava a chiedermi qualcosa, io cambiavo argomento. In realtà non avrei dovuto preoccuparmi: non c’era nulla da raccontare se non che.. ero stata davvero bene in sua compagnia. Mi sarebbe davvero piaciuto uscire di nuovo con lui ma.. inutile dire che ero troppo orgogliosa e non avrei mai fatto il primo passo. Mordicchiai la penna con foga, in attesa che quei stramaledetti ultimi 5 minuti passassero presto. Nessuno prestava attenzione alla professoressa di storia che cercava invano di indurci a studiare durante quei tre mesi, altrimenti avremmo dimenticato tutto. Tutti pensavano al mare, alla piscina, ai gelati, alle granite, alle feste, all’andare a dormire tardi e svegliarsi all’ora di pranzo.
Quando finalmente la campanella squillò, tutti urlarono di gioia e si catapultarono fuori dalle aule, in perfetto stile “High school musical”. Cercai di fuggire prima che Sofia mi raggiungesse.
Ma lei sapeva individuarmi anche in una folla di milioni di persone e mi raggiunse in pochissimo tempo.
<< Mi stai evitando? >> chiese sorridendo e incrociando le braccia al petto.
<< Io? No, affatto. Cercavo di correre per evitare i gavettoni. >> mi giustificai.
<< Attenta perché sta per arrivartene uno dritto in.. >>
Non concluse la frase, perché un palloncino pieno d’acqua mi prese in pieno.
<< ..faccia. >>
Guardai in faccia il mio “nemico”.
Avvolto da un paio di jeans ed una t-shirt nera che metteva in risalto i suoi muscoli delle braccia, c’era Luca.
Rimasi a bocca aperta per un po’.
<< Questa è guerra. Sofia, mi passi la tua bottiglietta d’acqua? >> chiesi rivolgendomi verso di lei.
<< Sì ma.. io ho sete. >>
<< Berrai a casa. >> dissi inarcando le sopracciglia e strappandole di mano la bottiglia.
Luca scappò ed io mi lanciai in un lunghissimo inseguimento.
<< Aspetta, devi raccontarmi.. >> urlò Sofia.
Io la zittii con un gesto e la sentii mentre borbottava: << Fantastico, ora non ho neanche la mia arma. >>
Corsi a perdifiato verso Luca il quale rideva a più non posso.
All’improvviso, lo persi di vista. Mi guardai intorno circospetta. Dove poteva essersi nascosto?
Feci qualche passo cercando di individuarlo ma niente.
Poi un altro gavettone mi colpì alle spalle. Mi voltai di scatto.
Come diavolo aveva fatto..?
<< Amo vederti bagnata. >> disse sussurrando.
<< E io odio vederti. >> affermai decisa, con i capelli gocciolanti.
<< Così mi offendi. >> disse fingendosi offeso e si mise le mani tra i capelli.
Velocemente, gli tirai contro tutta l’acqua della bottiglietta di Sofia e sorrisi per la mia vendetta. Lui mi fissò e io ricambiai, senza staccare gli occhi dai suoi.
<< Non si scherza con il fuoco. >> disse incrociando le braccia.
<< Ah sì? Mi dispiace, già fatto. >>
Lui sorrise e in un attimo mi prese in braccio.
Urlai. << Mettimi giù! Che stai facendo? Dove vuoi portarmi? >>
<< E smettila con il terzo grado. >> esclamò lui.
<< Guarda che se hai intenzione di buttarmi in una piscina, resterai molto deluso. Qui non ci sono piscine adibite ai tuoi comodi e alle tue intenzioni, mio caro. >>
<< Hai ragione.. >>
Sorrisi pregustando la mia vittoria.
<< ..sinceramente però.. preferisco fare di meglio. >> disse allungando il passo.
Mi guardai intorno disorientata, cercando di capire dov’era diretto. Davanti a noi c’era la piazza, ancora più giù la fontana centrale, ancora più giù..
La fontana. Rabbrividii. Non vorrà mica..?
<< Un momento. Non avrai intenzione di.. >>
<< Gettarti nella fontana? >> chiese.
Spalancai la bocca in seguito al suo sorriso beffardo.
<< E’ proprio quello che farò. >>
<< Non puoi farlo.. >> dissi supplicando.
<< Non posso? Non temere, non sarai da sola. >>
Guardai verso la fontana. Ci stavamo avvicinando pericolosamente. Tre metri. Due metri. Un metro..
Alzò una gamba ed entrò, tenendomi in braccio. L’acqua era tiepida. Gli spruzzi ci bagnarono completamente. Lui mi lasciò cadere e bevvi un po’ d’acqua. Tossii e lui mi diede lievi pacche sulla schiena. Sotto gli sguardi allibiti delle persone, cominciai a tirargli contro più acqua possibile. Lui ovviamente fece lo stesso. Poi m’inseguì per tutta la circonferenza della fontana e io ridevo, ridevo, ridevo. Credo che quello sia stato uno dei più bei giorni passati insieme a lui.
Ad un tratto gli chiesi: << Come mai ami tanti buttarmi nell’acqua? >>
<< Perché sono un pesce e voglio farti conoscere il regno dei pesci. >> disse serio.
Io scoppiai a ridere. << No, tu sei un idiota. >>
Purtroppo però quel momento terminò con l’arrivo di un vigile.
Ci costrinse ad uscire e ci disse che per quella volta sarebbe stato clemente con noi, visto che sapeva bene cosa voleva dire “felicità da ultimo giorno di scuola”. Tirammo un sospiro di sollievo.
Luca mi riaccompagnò a casa. Eravamo in condizioni pietose.
<< Ci vediamo stasera da Corsetti. >> disse, come se fosse scontato il fatto che avrei partecipato alla festa.
<< Così mi butti nella piscina? >> ironizzai.
<< No, stasera no, te lo prometto. Ma solo se vieni, altrimenti vengo a casa tua mentre dormi, ti prendo e ti butto in mare dallo scoglio più alto. >>
<< Allora vengo. >> dissi sorridendo.
<< Ci sarà da ridere con “Obbligo e verità” >> disse facendo l’occhiolino.
Avevo una paura enorme di quel gioco!
<< A stasera. >>
Sorrisi.
Entrai in casa e trovai mia madre seduta sul divano.
<< Oh santo cielo, cosa ti è successo? >> disse avvicinandosi.
<< Sto bene. >>
<< Non si direbbe. Hai bisogno di una doccia. Com’è andato l’ultimo giorno di scuola? >> chiese.
<< Alla grande. >>
<< Sei di poche parole! Ho preparato un po’ di pasta, quella che ti piace tanto.. >> disse dolcemente.
<< Non ho fame. >>
<< E invece dovresti mangiare qualcosa. Dai, fatti una doccia. Ti aspetto in cucina. >>
Scossi il capo decisa.
<< Per favore Chiara. Dammi un’altra possibilità, ho bisogno di parlare con te. >> disse quasi implorandomi.
<< E va bene. Vado a farmi una doccia, scendo, mangio, vado da Sofia, vado alla festa e poi ritorno. Hai aspettato tanto prima di intraprendere un discorso serio con me, magari non ti pesa aspettare un altro giorno. >>
<< Va bene, aspetterò. Ti voglio bene. >>
<< Sì, certo. >> borbottai.
Mi diressi verso il bagno, feci la doccia e scesi in cucina, come promesso. Mangiammo in silenzio, anche se lei cercava a tutti i costi di iniziare una conversazione.
Corsi a vestirmi e poi andai da Sofia. Volevo dedicarle un po’ di tempo, le avrei concesso di “vestirmi” e le avrei detto ciò che voleva sapere (tenendo conto del mio orgoglio, ovviamente).        

---

lilly 67 Già, per renderlo "così" dolce, mi sto ispirando ad un ragazzo.. :')
Sono contenta che la storia ti piaccia! : 3


XxX_GiuliaLoveless_XxX
 Amore mio! :') Ho creato il personaggio di Chiara mettendo "nel pentolone" pochissima autostima, tanto orgoglio e un pizzico d'acidità. Per questo non crede di piacere a Luca! (: Ma si scioglierà con il tempo, vedrai u.u ahahahaha! L'omrba che spaventa la gente xD Spero che questo capitolino ti sia piaciuto, un bacione. <3

SetFireToTheRain
 E va bene, folletto u.u 
ahahahahah! Preparati ad una nuova serie di insulsi spoiler. Ce ne saranno altri. :'D Awww, sono davvero contenta che apprezzi il mio modo di scrivere. Io scrivo per passione, non credo di essere brava però.. ti ringrazio. :') Anche tu con l'ombra. Giulia ha addirittura paura. ahahahha! :') Un bacione! <3

Silvia_93
 Naaah, non devi affatto scusarti cara. ahahhaha! Anche tu con il dubbio dell'ombra.. LOL. Oh, e io sono davvero contenta che ti piaccia. Spero che tu possa apprezzare anche questo nuovissimo capitolo! Un bacione anche a te! <3

Marika95 Dooolce. : 3 Oh sì, vorrei conoscere anch'io qualcuno come lui. ** ahahhaa! Già, non volevo "forzare" troppo la storia, altrimenti si sarebbe svolta al 99% in acqua e al restante 1% sulla terraferma xD Però, in questo ottavo capitolo, Chiara si ritroverà ancora bagnata xD Un'altra lettrice preoccupata per l'ombra. Spiegherò tutto nei prossimi capitoli. Grazie anche a te, un bacione! : 3

---

RAGAZZE! Mi scuso. Non capisco perchè alcune risposte alle recensioni sono scritte più grandi delle altre! °-° Perciò, mi scuso una seconda volta ma EFP fa tutto da solo ç__ç

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: EverybodyHurts