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Autore: What the hell    07/09/2011    1 recensioni
Due ragazzi, figli di due famiglie nemiche si sforzano di stare lontani ma non riescono a resistere all'amore che provano l'uno per l'altra
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Bea! Ehi? Bea?”.
Sentendo la voce della mia amica che cerca diabolicamente di svegliarmi la domenica mattina alle 9 e  mezza, mi rigiro dall’altra parte regalandole un bel lamento.
“Bea! Svegliati! È assurdo che tu dorma fino a tardi!”. Mi urla lei.
“ Cavolo Vale sono le nove e mezza! Voglio dormire! Almeno fino alle 10!”.
“No! Dobbiamo andare al centro commerciale e quindi ora scendi e ti vesti non vorrai mica fare aspettare il tuo dolce piromane?”. Dice togliendomi le lenzuola dal letto.
“Non capisco perché quando parli di Marco usi vocaboli così dolci!”. Le rispondo tirandole un cuscino.
“E io non capisco perché ora che ti ho parlato di lui ti sei alzata così di scatto”.
“ Muoviti prima che io mi riaddormenti”. Dico alzandomi e dirigendomi verso il bagno.
 
 
Dopo circa un’oretta siamo pronte e ci avviamo davanti al “Parco Stella” chiamato così per via della fontana che ha quella forma. Marco e Simone ci aspettano seduti su una panchina, fortunatamente, a quanto pare vanno d’accordo, li vedo ridere e scherzare, poi si girano e ci vedono.
“Ehii alla buon’ora!”. Ci sgrida Simone.
“Dillo alla Bella Addormentata”. Commenta Valentina.
“Scusate, colpa mia”. Dico io spostandomi da dietro quell’amazzone della mia amica che mi nasconde.
Appena mi vede Marco sorride: “ A te si può perdonare tutto”.
Ok, Bea stai calma non è carino se gli salti addosso.
“Ah te si può perdonare tutto- gli fa il verso Valentina- ma falla finita sappi che io ancora non mi fido di te”.
“Sappi che a me non importa”.
“Senti…”. Vedo la mia amica che lo guarda in cagnesco oh mio Dio lo sta per picchiare!
“Dai forza dobbiamo andare altrimenti perdiamo il treno!”. Dico spingendoli verso la stazione.
Dopo il viaggio sul treno arriviamo. Vale mi trascina in un negozio e i ragazzi ci seguono. Continua a indicarmi magliette ma io non   riesco ad ascoltarla, qui fa caldo e ci sono troppe persone, comincia a girarmi la testa, devo assolutamente uscire.
“Bea guarda, questa ti starebbe benissimo”. Mi dice.
“Vale devo uscire da qui!”. Le dico precipitandomi verso la porta, mentre scanso tutta la gente.
Mi ritrovo fuori e vedo a puntini ma perchè non ho fatto colazione stamattina?.
Sento qualcuno che mi mette le mani sulle spalle.
“Tutto bene? Come mai sei uscita all’improvviso??”.
Mi tremano le ginocchia, le gambe stanno per cedere. Eh che cazzo mica posso svenire davanti a lui. Anche se continuo a opporre resistenza le gambe cedono e mi ritrovo in ginocchio davanti a quel maledetto negozio.
“Ehi che ti succede?”. Mi chiede abbassandosi verso di me.
Al diavolo la mia pressione bassa e il caldo e la colazione!!!
“Che le stai facendo? Che le hai fatto?”. Urla Valentina correndo verso di noi seguita da Simone.
Ecco il colpo di grazia.
“Non le ho fatto niente! Non so cos’ha!”. Le risponde Marco.
“Si certo, io lo sapevo! Non si doveva fidare di te!”.
“Ma sei deficiente o cosa! Secondo te sarei davvero capace di uccidere una persona?! Andiamo, ti sembro il tipo! E poi qui in mezzo a tutti senza scappare!?  Cazzo se davvero tanto stupida!?”.
“Senti…”. Vale sta per rispondere, ma riesco ad interromperla.
“Vale stai zitta! Ho un calo di zuccheri!”. Tento di rialzarmi, ma la testa ricomincia a girare e lì svengo definitivamente.
 
Al risveglio dopo vari schiaffi per rianimarmi, mi ritrovo una massa di persone intorno a me : Marco mi sta vicino, probabilmente tentava di rianimarmi. Simone mi tiene le gambe all’aria e Vale dice alla gente di andarsene.
“Oh grazie al cielo! Stai bene?”. Mi chiede Marco.
“Si”. Dico alzandomi disorientata.
Lui mi aiuta cingendomi i fianchi.
Simone e Vale mi guardano e sorridono.
 “Andiamo a prendere un po’ di zucchero”. Dice portandomi verso il bar.
Quando mi riprendo, dopo lo zucchero e un cornetto comincio a rendermi conto della figuraccia che ho fatto.
“Senti Marco mi dispiace…io”.
“No ti prego?! Ti stai scusando per essere svenuta?!”.
“Si, cioè vi ho fatto spaventare, poi Vale ha cominciato a dire quelle cose insomma… mi dispiace, davvero”.
“ Niente che un bacio non possa guarire”.
Le nostre labbra si avvicinano ma poi…
“Beatrice che stai facendo!”. La voce di mio fratello interrompe il nostro bacio.
Oh cazzo!
Nota dell'autore
Ciaooo eccovi un altro capitolo, lo so, ci ho messo un po' a scriverlo, perdonatemi colpa dei compiti :D spero vi piaccia ;)
xoxo What the hell :) 
  
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