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Autore: Castagna_Pope    08/09/2011    0 recensioni
Serie ambientata dopo i libri, a sfondo drammatico e con ritorno di Voldemort
Genere: Azione, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Ecco Hogwarts finalmente! Voldemort tentò di passare la barriera protettiva, ma lo respinse, il suo corpo etereo non riusciva a oltrepassare quello spesso strato di incantesimi, quindi aspettò… Aspettò fino ad Halloween, quando iniziarono le uscite scolastiche. Gli studenti, guardati attentamente dai membri dell’ordine, camminavano per Hogsmeade, e lui dall’alto scrutava tutti, nessuno in particolar modo, fino a quando arrivò a Harry Potter, lo odiava a morte! Si lanciò contro di lui con tutta la forza del suo animo e lo attraversò. Il ragazzo cadde a terra stremato, non si rialzò.
Il primo a vederlo fu Percy. Gli corse incontro per vedere come stava e lanciò dei fuochi rossi in aria per segnalare la posizione. Era il bersaglio perfetto: debole, addolorato per la perdita del fratello, sentiva che poteva coinvolgerlo, però doveva fare in fretta, gli altri stavano arrivando. Entrò nel corpo di Perce, ma non fu come con Raptor, adesso doveva combattere. Vinse facilmente, diventò parte dell’uomo; diventò L’UOMO. Ginny arrivò e presero Harry per portarlo al castello.
Passato il cancello Percy si sentì mancare, non sapeva di avere dentro l’oscuro signore e non sapeva che esso stava lottando contro gli incantesimi protettivi. Cadde a terra.
Quando aprì gli occhi era in infermeria, con Penelope al suo capezzale e Harry nel lettino di fianco. Ginny, Ron e Hermione stavano seduti intorno a lui. Qualcosa nel subconscio gli disse di prendere la bacchetta e di dire due parole. Quali? –Avada Kedavra- ma era una voce profonda e non le diede ascolto. Quando la McGranit arrivò disse che Harry era caduto in coma e che non sapeva quando si sarebbe risvegliato.
-Uccidilo, uccidi il ragazzo- Era in una stanza buia, seduto su una poltrona di pelle nera, con la testa di Ron su un piatto colando sangue. Davanti a lui stava Harry Potter in ginocchio. Si girò, c’era qualcuno che non poteva vedere. Quando rigirò la testa non c’era più Harry, ma un ragazzo del settimo anno: Michael Corner. Cosa centrava lui in questa faccenda? –Uccidilo lo stesso, ha osato distruggere l’ultimo Horcrux- alzò la bacchetta, ma non era una bacchetta era un’arma babbana, una pistola.
Si svegliò di soprassalto e vide Harry che stava ancora sdraiato incosciente, prese la bacchetta e si avvicinò, poi vide Ginny che dormiva vicino al lettino e si senti vomitare. Non era quello il momento, prima doveva pronunciare l’incanto Temporus.
   
 
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