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Autore: ShionBlueEyes    08/09/2011    4 recensioni
Il veleno di un serpente irretisce i sensi. Ti porta piano verso la follia e tutti i tuoi incubi prendono forma, facendoti cadere in un abisso di terrore.
Genere: Drammatico, Erotico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, Matt, Mello, Near, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Alcune gocce d'acqua cadevano sul pavimento dai capelli ancora umidi di Mello.

Dopo la doccia si era rivestito, ma aveva lasciato la chioma dorata bagnata.

Le ciocche gli si appiccicavano sulla fronte in maniera disordinata.

Il ragazzo si diresse in cucina, con passo cadenzato.

Il rumore degli stivali color piombo distolse Matt dalla sua PSP.

"Finalmente ti sei lavato, testa calda"

Il maggiore non gli rispose, come era suo solito fare in quel periodo, ed aprì lo scaffale più alto della dispensa.

Cioccolata.

Aveva bisogno di quel sapore zuccherino sulla lingua.

Quella piacevole droga riusciva a dargli una scossa di adrenalina che riusciva a smuoverlo nei momenti di torpore, fisico e mentale.

 

Tack.

 

Quel suono rimbombò nelle orecchie di Mello ed il sapore di cacao si diffuse nella sua bocca.

Tenendo la barretta tra le labbra si diresse verso il computer.

"Di nuovo al lavoro Mello?" Chiese il rosso, spegnendo il suo videogame e avvicinandosi all'amico.

"Mi pare ovvio. Ho perso già troppo tempo"

Matt alzò gli occhi al cielo. Quel benedetto ragazzo era proprio impossibile.

Il silenzio regnò per qualche minuto.

L'unico suono udibile erano i tasti del pc che venivano toccati velocemente dal biondo, creando un ticchettio fastidioso, almeno per Mail.

Quella situazione infastidì non poco il minore che, capendo che Mello non avrebbe proferito parole, attaccò a parlare.

"Allora, stimato collega, mi farebbe il favore di interloquire con me del caso a cui sta lavorando da giorni solo soletto ignorando l'igiene e facendosi diventare gli occhi rossi come quelli di un pipistrello?" 

L'ironia con cui il rosso disse quella frase non piacque molto all'amico.

"Parli tu che stai ore davanti alla Playstation" si limitò a dire, lapidario.

"Cazzo Mello!" Sbottò Matt "ho capito che vuoi battere Near, ma stai diventando asociale come lui! Voglio solo darti una mano! Solo che se non mi fai partecipe di questo fottutissimo caso mi pare un po' difficile aiutarti, no?"

Mihael si girò guardando negli occhi l'altro.

Aveva raggiunto il limite della sopportazione.

E, in fondo, aveva ragione.

Lo aveva praticamente ignorato negli ultimi tempi.

Si rese conto di essersi comportato da ingrato.

Matt aveva rischiato la vita per aiutarlo.

E lui?

Mello scosse la testa, ridacchiando.

"Il caso riguarda degli omicidi seriali da parte di un assassino che viene chiamato da tutti Snake".

Il rosso sorrise.

Il suo amico era troppo orgoglioso per scusarsi, ma l'aver cominciato a parlare del lavoro era un chiaro segno di pentimento.

"Le vittime" continuò il biondo "fino adesso sono tre, tutte concentrate a New York. La prima è Virginia Parker, 26 anni, prostituta"

Matt arricciò le labbra. Non era raro che i serial killer si accanissero su questo genere di donne. Jack the ripper, per esempio.

"Il secondo ad essere stato assassinato da Snake è John Rogers, 54 anni, boss mafioso di Los Angeles in visita momentanea a New York"

"Vuoi dire che la seconda vittima non era una prostituta?" Domandò Mail, sorpreso.

"No" rispose Mello, chiudendo gli occhi "così come la terza, Robert Franklin, 45 anni, ingegnere"

Il biondo aprì un file e mostrò all'amico le foto dei tre.

"Quando sono state uccise le vittime?" Chiese ancora Matt, osservando con attenzione quei volti.

"La prima il 5 giugno, la seconda il 5 luglio e la terza il 5 agosto, due giorni fa. Un mese esatto tra ogni omicidio, con matematica precisione".

Dopo quell'ultima affermazione Mello si morse il labbro inferiore.

"E in tutti questi mesi tu non sei uscito mai per fare delle ricerche?"

"Cazzo, certo che no!" Urlò il biondo "io non ho ha disposizione i permessi della polizia e dell'FBI come Near! Anzi, teoricamente io sarei un ricercato!* È già tanto che io abbia sufficienti informazioni per svolgere l'indagine!"

Ancora una volta Near.

In effetti, l'albino era il nuovo L, quindi per autonomasia era il migliore. E poteva fare tutto.

Mello, invece, era un ex mafioso del quale praticamente nessuno conosceva l'esistenza, con pochi dollari in tasca e tanta voglia di vincere.

In sintesi, partiva nettamente svantaggiato.

"A proposito..." disse perplesso il minore, cambiando discorso. Non voleva far infuriare ancor più l'amico "... Dove sono state uccise le tre persone?"

Mello insipirò, calmandosi. Diede un'altro morso alla sua cioccolata e poi rispose a Matt.

"La prima e l'ultima nelle loro abitazioni, la seconda nella camera d'albergo in cui alloggiava durante il suo viaggio. E in nessuno dei caso c'è stato segno di scasso"

Mail alzò un sopracciglio.

"Lo so, è strano" rispose il biondo allo sguardo dell'amico "ma nulla è in confronto al modo di uccisione".

Il maggiore corrugò la fronte, nervoso. 

La modalità di assassinio lo nauseava ogni volta.

"Prima li uccide con il morso di cobra egiziano e, successivamente li mummifica"

Niente giri di parole. Solo la cruda e dura verità. 

"Che schifo!" Affermò il rosso, storcendo il naso.

"È la stessa cosa che ho pensato anche io"

"E a che scopo mummificarli? Per vendere gli organi?"

"No. Perché gli organi sono stati ritrovati vicino al corpo, in dei vasi di ceramica. Sembra che lo faccia solo per il gusto di farlo"

Per un attimo ci fu il silenzio tra i due.

Dopo la descrizione di una pratica così mostruosa Matt quasi non riusciva a fare domande.

"Per adesso non ho molte teorie" disse Mello, interrompendo il silenzio "anche perché non ci sono collegamenti tra le vittime, almeno per ora. Comunque dopodomani ho intenzione di andare al funerale di Franklin, magari carpisco qualche informazione. Non l'ho fatto per gli altri due perché la data del rito non era stata resa pubblica".

Matt osservò l'amico. Sembrava veramente deciso ad andare fino in fondo, come al solito del resto.

"Vuoi che ti accompagni?" chiese il rosso.

"No, meglio di no. Due persone sconosciute danno troppo nell'occhio, preferisco andare da solo"

"Sei tu il capo!" Rispose Mail, rassegnato.

Quell'affermazione fece sorridere Mello, che si alzò dalla sedia.

"E ora che fai?" Chiese il minore.

"Ho sonno, vado a dormire"

"Miracolo!" Esclamò Matt, facendo segno di preghiera.

Il biondo lo guardò serio.

"Parlare del caso mi ha fatto sentire più sollevato. Ho voglia di fare una pausa. Inoltre devo svegliarmi presto domani, l'aereo per New York parte alle sette"

"Allora buona notte, Mihael"

"Notte Mail"

 

 

 

 

 

 

* Dopotutto Mello è stato un mafioso, quindi suppongo che sia ricercato.

 

NOTE DELL'AUTRICE:

E prima di quanto mi fossi preannunciata, ecco il terzo capitolo!

Da adesso in poi si entrerà nel vivo dell'indagine.

Nel prossimo chappy, inoltre, apparirà anche Near^^

Spero vivamente che vi sia piaciuto^^

 

Bye ^^ Nipaah <3

 

 

  
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