Titolo:
Di
cravatte e
cervelli malfunzionanti
Pairing: sorpresa
Rating: arancione
Contoparole: 700 tonde :D
Avvertimenti: slash, linguaggio
poco
pulito, accenno a situazione bondage u.u
Genere: commedia
Sommario: “Erano anni che
Draco
Malfoy sapeva che nel cervello di Blaise qualcosa non funzionava a
dovere. Si era
trovato più e più volte a rimuginarci su senza
mai capire esattamente cosa
fosse quel pezzo malfunzionante.”
Note: scritta per la maratona
notturna di slash promossa dall’ “I ♥
Shipping” e per questo non sono
responsabile delle mie azioni (o forse un po' sì? D:), su
promptaggio di
Juniper
Fox u.ù se volete dare delle colpe, datele a lei :D
Fatemi
sapere com’è!
Un bacio,
Fay <3
Di
cravatte e
cervelli malfunzionanti
Erano
anni che Draco Malfoy sapeva che nel cervello di
Blaise qualcosa non funzionava a dovere. Si era trovato più
e più volte a
rimuginarci su senza mai capire esattamente cosa fosse quel pezzo
malfunzionante. Odiava le donne ma ogni due per tre tirava fuori il suo
lato di
latin lover quel tanto che bastava per concupire Pansy e portarsela a
letto. Non
che bastasse molto per farla cedere. La ragazza in questione non aveva
molta
resistenza e i complimenti, anche quelli che non la facevano arrossire,
la
lusingavano abbastanza da permetterle di aprire le gambe o, se si
sentiva particolarmente
timida, di infilare la lingua in bocca in uno slancio di genuino
entusiasmo. A Draco
piaceva Pansy, soprattutto quando era sotto Silencio.
Giusto per tornare al discorso principale, Pansy era la ragazza di
Draco ma
scopava con Blaise. Ma quest’ultimo diceva di odiare le
donne. Quindi, Draco si
chiedeva, perché mai con tutte le donne silenziose e
piacenti – nonché facili
di Hogwarts – Blaise si scopasse proprio la sua.
Anche quella sera, tornando al dormitorio dopo un estenuante
allenamento di
Quidditch, aveva trovato Blaise stravaccato senza grazia sul divano
della Sala
Comune intento a fumarsi una sigaretta. Gli era bastato veramente poco
per
capire che quella che aveva stampata sul volto altri non era che una
perfetta
espressione post-orgasmica.
“Tutto bene, amico?” gli chiese placido. Nulla dopo
un orgasmo poteva tangerlo.
“Stanco. Pansy, piuttosto?” domandò di
rimando Draco, caustico.
“Non lo so. Non l’ho vista stasera.” non
ci voleva un genio a capire che quella
era una bugia bella e buona. Draco alzò le spalle e
raggiunse Blaise sul
divano. Gli amici veri condividevano tutto, anche la stessa donna.
Fatto stava che Blaise non aveva tutte le tazze nell’armadio.
Sicuramente, una
tara genetica doveva averlo colpito. Magari, appena raggiunta la
maggiore età,
avrebbe cominciato a sposarsi a raffica e a far sparire le mogli in
qualche stanza
segreta della sua casa.
“C’è qualcosa che devi dirmi?”
Draco proprio non ce la faceva più a vedere il suo amico
così. Perché non
ammettere una volta per tutte che si scopava la sua donna e farla
finita? Magari
in questo modo avrebbero potuto organizzare qualche mènage
à trois… sicuramente
Pansy si sarebbe detta più che d’accordo.
“No.”
*
Il
dilemma “Blaise” ormai lo ossessionava. Aveva
chiesto
qualcosa in giro, ma nessuno sapeva dirgli con esattezza chi si scopa
il
suddetto ragazzo. Nessuno era particolarmente certo che fosse Pansy e
alla
diretta interessata non poteva chiederlo. La ragazza probabilmente si
sarebbe
messa a scodinzolare come un cagnolino – un carlino, per la
precisione –,
ridacchiando e piangendo per la felicità allo stesso tempo,
ma soprattutto
gridando al mondo intero che Draco Malfoy era geloso e lei era
l’unica ragazza
del suo cuore. Tutto ciò non era per niente vero.
Aveva chiesto a
Millicent che aveva grugnito qualcosa come Goyle, ma
probabilmente era un sospiro d’amore dovuto al fatto che
l’oggetto dei suoi
disgustosi sogni d’amore stesse passando proprio in quel
momento per andare a
rimpinzarsi in Sala Grande.
Si era trovato quasi
per caso a chiederlo anche a Daphne. Lei l’aveva guardato
ed era stata in grado persino di ridere di lui spegnendo la sigaretta
in un
vaso di Mandragola nella serra numero 3.
Tracy Davies si era
limitata a rispondergli un secco no, seguito da un
sospettosissimo: “Che ti frega?”
Theodore Nott era
arrossito e aveva balbettato qualcosa di molto simile ad un:
“Non
è Pansy, tranquillo.”
Ciò voleva
dire, secondo il pensiero e la coerenza malfoyana, che Theodore
sapeva chi si portava a letto Blaise e che sì, si trattava
proprio di Pansy.
Per questo, dopo un
incantesimo di Disillusione si era trovato a seguirlo per i
corridoi bui della scuola e aveva scoperto l’impensabile.
Blaise non odiava le
donne, semplicemente non ne era attratto.
E con un sorriso
mesto, chiuse le porte della Torre di Astronomia dietro di
sé
cercando di fare meno rumore possibile – non che con quei
gemiti i due amanti
si sarebbero accorti di qualcosa. A quel punto a Draco rimaneva solo
una cosa
da fare: Obliaviarsi la memoria per dimenticare di aver visto Theodore
legato
ad un cannocchiale con una cravatta verdeargento.
Ah, che terribile
vilipendio di vestiti!
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