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Autore: Future_wag    09/09/2011    1 recensioni
M. è una ragazzza semplice che ha come migliore amico Zayn e conosce Louis. Sarà una persona importante per lei? Venite e vedrete (?)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Meredith entrò in casa dopo aver salutato Zayn, che invece proseguì fino alla sua abitazione. “Mamma! Sono arrivata!” urlò scaraventando la cartella sul divano e togliendosi il giaccone. “Sono in cucina! Vieni che è quasi pronto!”. La madre di M. si chiamava Jessie e aveva quarant’anni. Era una donna solare, un’ottima madre e una validissima maestra di inglese che insegnava nella scuola elementare dietro casa loro. Aveva i capelli rossi, molto simili a quelli della figlia, occhi castani chiari e aveva un bellissimo fisico che la faceva sembrare più giovane di dieci anni. “Com’è andata a scuola cara?” chiese la donna dando un bacio alla figlia. “Bene dai. Ah, ti saluta Zayn!” “Che caro ragazzo Zayn. Ricambia il saluto appena lo vedi”. Il pranzo proseguì regolarmente con madre e figlia che parlavano del più e del meno e si scambiavano opinioni su dove avrebbero potuto trascorrere le vacanze estive quell’anno. Dopo aver sparecchiato la tavola Meredith si diresse in camera sua per fare un po’ di compiti prima di trovarsi con Louis e accennò alla madre dell’uscita. “E con chi esci?” domandò Christin curiosa. “Il mio nuovo compagno di banco si è appena trasferito qui a Londra e abita poco distante da noi, così mi ha chiesto se lo accompagnavo a fare un giro, niente di che..” tagliò corto la ragazza. Verso le quindici Meredith iniziò a prepararsi con in sottofondo un po’ di musica. Si mise un paio di jeans chiari, un maglione scollato a V con sotto una camicia e un paio di scarpe comode. Andò in bagno e si truccò lievemente. Era curiosa di conoscere meglio Louis, sembrava un ragazzo interessante, anche se l’aveva conosciuto solamente quella mattina. Scese le scale e si mise il berretto a fagiolo, i guanti di lana e il cappotto e salutò sua madre. Uscita di casa iniziò a camminare con la musica nelle orecchie. Adorava ascoltare la musica mentre camminava perché le permetteva di sognare e immaginare un mondo parallelo che solo lei poteva vedere. Dopo circa tre minuti di tragitto arrivò al locale dove era d’accordo di trovarsi con Louis. Lui non era ancora arrivato. “Com’è possibile? Sono in ritardo di cinque minuti e lui non è ancora arrivato?” iniziò ad agitarsi la ragazza, un po’ preoccupata. Dopo neanche due minuti vide la sagoma del ragazzo arrivare da lontano. Notò immediatamente che anche lui indossava la cuffia a fagiolo e pensò che dovevano avere gli stessi gusti nel vestirsi. Questa cosa la fece sorridere perche solitamente i ragazzi non avevano gusto nel vestire. Lui invece sembrava diverso, una specie di pesce fuor d’acqua. Man mano il ragazzo si avvicinava, Meredith iniziava a pensare a cosa dirgli o a che domande fargli per non incappare in imbarazzanti momenti in silenzio, ma non si preoccupò più di tanto perché era una ragazza piuttosto spontanea e avrebbe trovato il modo di cavarsela. “Ciao Meredith! Come va?” disse Louis sorridendo e togliendosi le cuffie dell’iPod dalle orecchie. “Ciao Louis! Sono un po’ congelata ma sto bene dai. Ahahah! Tu?” “Scusa per il ritardo, ma mia madre non arrivava e dovevo fare da baby sitter a mia sorella. Una nooooia! Comunque qui fuori si gela! Ci conviene entrare e bere qualcosa di caldo, poi andremo a fare un giro”. “Hai proprio ragione! Mi si sta per staccare il naso!” rispose M. ridendo. Entrarono nel bar e ordinarono due cioccolate calde. Lì dentro si stava decisamente meglio! “Allora” iniziò M. per rompere il ghiaccio “fai da baby sitter a tua sorella? Quanti anni ha?” “Due anni compiuti il mese scorso. E’ una piccola peste!” “Io adoro i bambini piccoli! Come si chiama?” “Allora ti assumerò come tata! Come fai ad adorare i bambini piccoli!? Ahahah! Comunque si chiama Sue.” Pausa lunghissima di silenzio. Meredith “E ora che dico? Potrei chiedergli qualcosa di più sul posto dal quale viene, o sulla sua famiglia. Lo sapevo che sarebbe andata a finire così, me lo sentivo!” Louis “Che bel sorriso che ha! E’ davvero una bella ragazza. Sarà sicuramente fidanzata. Non posso chiederglielo però, potrebbe pensare che mi sto approfittando di lei” Finalmente il “momento-imbarazzo” terminò grazie a Louis che, sistemandosi il ciuffo, chiese: “Raccontami un po’ di te. I tuoi interessi, la tua famiglia. Non ci conosciamo per niente, quindi parti da dove vuoi” “Bè, che dire. Vivo a Londra da quando sono nata. Sono figlia unica, mia madre insegna inglese alle elementari e mio padre fa il chirurgo. Faccio nuoto a livello agonistico, amo la musica e il calcio. Mi piace uscire con i miei amici, il mio migliore amico si chiama Zayn.. ehmm.. non saprei cos’altro dire” disse con un filo d’imbarazzo. Louis le accarezzò la guancia: “Non ti mordo mica sai? Che strano trovare una ragazza che ama il calcio! Che squadra tifi?” “Me lo dicono tutti! Ahaha! Comunque tifo Arsenal, ma preferisco la Liga spagnola alla Premier e adoro il Barça. A te piace il calcio?” “Oh mio Dio una tifosa dell’Arsenal! D: Io tifo Manchester United! Ahahah!” I due scoppiarono in una risata sonora. “Meglio parlare d’altro va.. Che genere di musica ascolti?” “Quasi tutto. I miei cantanti preferiti sono Adele, Rihanna.. ehm, Shakira anche mi piace molto. Tu cosa ascolti?” “La mia band preferita sono i The Fray, ma ascolto anche io un po’ di tutto. E poi amo cantare. Dove abitavo prima facevo parte di una band, ma ora credo che appenderò il microfono al chiodo (?). Ok, questa frase non aveva senso, ma credo che renda il concetto.” “Aspetta, il mio migliore amico e altri miei tre amici fanno parte di una band e stanno cercando un altro ragazzo. Ti va se te li faccio conoscere? Potrei chiedergli di farti fare un provino!” disse con un sorriso a trentadue denti. “Sarebbe fantastico” rispose lui ricambiando il sorriso. “Ora che ti ho raccontato di me però voglio sapere qualcosa su di te!” “Ok.. Mi chiamo Louis (questo forse lo sai già), mi sono da poco trasferito a Londra e prima abitavo a Doncaster. Ho una sorella piccola come ti ho detto prima, mia madre sta per aprire un negozio di scarpe e mio padre fa il dirigente. Sono single e mi piacciono le carote!” “Io amo le carote!” disse ridendo M. Il resto del pomeriggio trascorse velocemente chiacchierando delle rispettive vite e dei rispettivi interessi e hobby e la gita turistica, vera ragione di quell’appuntamento venne dimenticata da entrambi. Insieme stavano bene e avevano, oltre alle carote, tantissimi altri interessi in comune. “Sono già le sei e mezza!” D: disse allarmata M. mentre di sfuggita guardava l’orologio. “Sì, perché? Hai appuntamento con un altro ragazzo più simpatico di me?” “Ahahahah! No, è che i miei mi aspettano per uscire a cena! Devo scappare” continuò alzandosi dalla sedia e infilandosi velocemente cappotto e berretto. “E mi lasci qui così? Dammi almeno il tuo numero di telefono, così se mi serve una baby sitter ti chiamo!” “Va bene eccoti” scrisse il suo numero su un tovagliolo di carta “Mi dispiace davvero, ma devo proprio andare. Mi ha fatto veramente piacere conoscerti. Ci si vede a scuola!” aggiunse mentre stava già imboccando la porta del locale. “FERMA! Dimentichi qualcosa!” le urlò Louis facendola bloccare. Lui si avvicinò a lei “Che cosa?” chiese lei stupita. Le diede un bacio sulla guancia: “Ora puoi andare, ci vediamo domani a scuola. Ah! Fammi sapere per la band, mi raccomando!” Lei uscì immediatamente dal locale per non far notare che era arrossita. Nel momento in cui la baciava il tempo si fermò e anche se era un semplice bacio sulla guancia la fece sentire davvero bene. Si infilò le cuffie dell’iPod e si mise ad ascoltare Adele sorridendo compiaciuta. Probabilmente aveva ragione Zayn come sempre: Louis era davvero carino. Eccovi il secondo capitolo! In quello prima ho ricevuto una sola recensione. Spero di averne un po’ di più con questo. Grazie a tutti i lettori. Al prossimo capitolo. 
  
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