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Autore: Julia92Cullen    09/09/2011    2 recensioni
La storia parte circa un paio di mesi dopo la conclusione di Breaking Dawn. Finalmente la pace sembra essere arrivata per la famiglia Cullen. Tuttavia rivelazioni, nuovi arrivi e amori improbabili arriveranno a sconvolgere nuovamente le loro vite. Ma soprattutto, questa apparente tranquillità sarà stabile oppure il fato sarà di nuovo oscuro per loro?
Tratto dalla storia: La mia mente era completamente in bianco: non avevo la minima idea di come affrontare quello che stava per accadere. Eppure ero consapevole che prima o poi sarebbe successo, non potevo non rivedere più mia madre. Già anche solo questi mesi di lontananza mi avevano fatto soffrire: avrei tanto voluto parlarle di Renesmee, raccontarle che era diventata nonna. Mi sarei divertita un mondo a vedere la sua reazione a questa notizia.
Se solo Nessie non fosse cresciuta così in fretta.
Ora avevo di fronte solo due possibilità: o nasconderle del tutto l'esistenza di sua nipote oppure mostrargliela, come avevo fatto per Charlie, ma con la differenza che lei avrebbe fatto un milione di domande, sul fatto di come potessi avere già una figlia di cinque anni che ovviamente era biologica.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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Capitolo 10
Sunrise

Chapter 10: The Most Beautiful Surprise Of My Whole Life.


(POV Alice)

Frustrazione.

Ecco la mia emozione ultimamente più ricorrente.

Possibile che nelle ultime due settimane non riuscissi a vedere quasi mai niente?

Sì, insomma, nulla di grave come le ultime volte in cui mi era successo. Ma era comunque strano!

In ogni caso non ero stupida. Tutti i buchi che avevo riguardavano Jasper e Bella. Non ci voleva poi tanto a fare due più due e capire che quei due stavano tramando qualcosa alle mie spalle.

Ogni volta che chiedevo a Jazz cosa avesse fatto quel giorno, mi rispondeva con una tale quantità di dettagli da essere sospetto. E poi cos'era questa nuova amicizia con Jacob? Da un giorno all'altro erano diventati improvvisamente inseparabili. Gli aveva perfino regalato un'auto! Era ovvio che usasse il licantropo per bloccare ogni mia possibile visione su di lui.

Cosa voleva fare? O meglio, cosa voleva farmi, dato che era praticamente certo che qualunque cosa fosse la stesse facendo per me.

Non ero abituata alle sorprese. Non riuscivo a stare tranquilla se non conoscevo almeno con un giorno di anticipo quello che sarebbe avvenuto...

Agitazione.

Sì, ero anche agitata, perché sapevo che in qualunque momento sarebbe potuto avvenire qualcosa di cui io ero del tutto all'oscuro.

Forse molti considererebbero maniacale la mia necessità di avere tutto sotto controllo, di avere sempre programmato ogni cosa con precisione, ma, sinceramente, chi non si comporterebbe così dopo aver passato tutta la propria esistenza nell'assoluta (o quasi) certezza del proprio futuro?

Emozione.

Perché, nonostante tutto, non vedevo l'ora che arrivasse il momento in cui Jasper mi avrebbe finalmente rivelato ogni cosa. Quest'attesa era snervante. E probabilmente mi stava facendo diventare paranoica.

Paranoia che crebbe a dismisura una mattina in cui, riuniti tutti in salotto, Bella propose una cosa che mai avremmo pensato che potesse dire.

Sai” disse a suo marito mentre gli faceva un ritratto “È dal giorno del nostro matrimonio che non facciamo una festa vera e propria. Perché non organizziamo qualcosa? Un ballo, magari!”

Nella stanza calò un silenzio surreale.

Per un attimo credetti, come penso tutti gli altri presenti, di avere sentito male o di aver frainteso. Tuttavia, appena quelle parole appena pronunciate fecero breccia nel nostro cervello, l'unica domanda che tutti ci ponevamo era:

TU!?” esclamai

Tu, la donna più avulsa al mondo a questo genere di cose...

Tu, che hai sempre criticato la mia mania per le feste...

Tu, che avresti preferito darti malata piuttosto che andare al ballo di fine anno...

Tu, che non volevi essere al centro dell'attenzione neanche al tuo matrimonio...

Tu, vorresti fare una festa!? Un ballo, per di più?”

Ero semplicemente sconvolta. Possibile che potesse cambiare così tanto?

Che c'è di strano?” chiese con un tono fin troppo innocente. La cosa mi puzzava, e parecchio.

Ah, inoltre, come mai improvvisamente si era rimessa a dipingere, proprio dopo aver detto a tutti che non ne aveva nessuna, nessunissima intenzione?

Non sapevo ancora come tutto questo potesse essere collegato allo strano comportamento di Jasper, ma lo avrei scoperto.

Dopotutto, Bella non era così difficile da interrogare. Non sarebbe stata in grado di mentire a nessuno. Era una frana.

Beh, in effetti è mooolto strano” affermò Emmett, confermandomi che non ero solo io a vedere complotti dappertutto “Cos'è, hai battuto la testa, per caso?”

Bella sbuffò.

Sentite, le cose cambiano. È vero, quando ero umana odiavo ballare, perché ero più goffa di una foca obesa. E per lo stesso motivo non volevo essere sotto i riflettori. Ma, a parte il fatto che è una festa in famiglia e non ruoterebbe attorno a me, adesso non è più così: ora sono capace a ballare. Inoltre, e questo Edward lo sa...” continuò rivolgendosi al marito “non ho mai negato di apprezzare un ballo con lui, quindi...”

Questo non spiega come mai improvvisamente ti sia venuta in mente un'idea così, senza motivo” cercai di metterla alle strette.

Lei sembrava voler rispondere, ma Edward la interruppe prima che potesse pronunciare una sillaba.

Non mi sembra il caso di farle il terzo grado, Alice. Se Bella vuole fare una festa la faremo. Ci deve forse essere un motivo specifico?” chiese retoricamente.

Non tentare di difenderla. La conosci meglio di me e sai che questo suo comportamento non è normale. C'è sotto qualcosa, ne sono sicura! pensai.

Mi guardò come se fossi pazza.

Bella si schiarì la gola. “Se posso permettermi, il motivo per cui mi è venuta in mente questa idea è che, dato che il matrimonio di Sam ed Emily è stato festeggiato da poco e che Charlie e Sue sono andati a vivere insieme, volevo dare un ballo elegante e romantico per celebrare un po' tutte le coppie che saranno presenti. Ci ho pensato l'altro giorno passando davanti alla vetrina di un negozio di abiti da sera...” si giustificò.

Ma io non me la bevevo e quel pomeriggio sarei andata da lei per farmi dire una volta per tutte cosa diavolo stava succedendo.

Mentre stavo andando a casa sua, ero sicura che niente sarebbe riuscito a fermarmi, fino a quando non ebbi la visione di Edward che mi afferrava per un braccio, esattamente un secondo prima che il fatto si verificasse nella realtà.

Dove credi di andare?” mi chiese facendo il minaccioso.

Io e Bella abbiamo due cosucce da discutere il privato” affermai imitando il suo stesso tono.

No, non credo”

E dai, non puoi essere davvero così cretino da non accorgerti di cosa sta avvenendo!

Cosa? Dimmi cosa sta avvenendo! Che per una volta Jasper si sta facendo in quattro per sorprenderti e tu ancora cerchi di sabotare il suo piano in tutti i modi?” disse sarcastico.

Sgranai gli occhi: “Ci sei anche tu dietro a tutto questo?”

No, non so niente della faccenda. Ma lasciamelo dire, tuo marito deve avere davvero una pazienza incommensurabile per essere riuscito a resistere alla tua ficcanasaggine tutti questi anni...”

Mi stai dando della ficcanaso?” chiesi indignata.

Tu mi hai dato del cretino, siamo pari!”

Lasciami andare” ordinai alzando la voce.

No” mi rispose ridendo.

Era convinto che non avrebbe avuto problemi a bloccarmi. Benissimo, gli avrei fatto vedere di che pasta ero fatta. In fondo, riuscivo a battere persino Jasper...

Jasper ti lascia vincere” affermò.

Non è vero, sono molto brava a combattere. Vuoi vedere?”

Alzò gli occhi al cielo.

Non fare la bambina. Non ho tempo adesso: devo andare da Nessie che, ad essere sinceri, è molto più matura di te”

Così dicendo mi lasciò lì in mezzo al bosco come una deficiente.

Prima o poi riuscirò a farmi dire da Bella la verità!” gli urlai dietro.

Dovrai passare sulle mie ceneri!” sentii la sua flebile voce trasportata dal vento “E guarda che lo faccio per te...”

Più arrabbiata che mai ritornai dentro casa, facendo sbattere la porta con una tale forza da far tremare il vetro con vigore.

Andai nella mia camera e sprofondai nel letto, senza accorgermi dei rumori provenienti dal bagno.

Sentivo il suo intenso profumo: Jasper era lì.

Oh, ma adesso mi doveva sentire! Gli avrei riversato addosso tutta la mia frustrazione. Gli avrei dato una strigliata tale che la prossima volta ci avrebbe pensato due volte prima di farmi passare ancora un'attesa così ansiosa.

E non mi sarei fermata lì! No di certo! La prossima settimana l'avremmo passata a fare shopping sette giorni su sette, ventiquattr'ore su ventiquattro.

Ero così arrabbiata che avrei... che avrei...

In quel momento Jasper uscì dal bagno con solo un asciugamano legato in vita. I suoi capelli dorati erano bagnati, e una goccia solitaria, cadendo da una di quelle gloriose ciocche, si fece strada lungo il suo collo, passando sopra al suo petto muscoloso e perlaceo, avventurandosi impavida al di sopra delle increspature della sua pelle, simbolo del suo turbolento passato. La goccia oltrepassò l'ombelico e andò a nascondersi tra le pieghe dell'asciugamano...

Dio, come avrei voluto essere quella goccia!

Un momento, io avrei dovuto essere arrabbiata! Sì, insomma, per quella cosa là che...

Jazz si avvicinò ancora di più a me, con lentezza, mentre io non potevo fare a meno di guardare i suoi pettorali muoversi al ritmo del suo respiro.

Scossi la testa per liberarmi di quei pensieri, per trovare un briciolo di lucidità e dirgli...

Sono arrabbiata” sussurrai senza un minimo di convinzione.

Davvero? A me non sembra...” rispose sottovoce con fare sensuale.

Era vero. Avevo buttato via tutti i miei propositi e ora non facevo altro che desiderare che mi spingesse contro il muro con forza, le sue mani che esploravano senza timore ogni angolo del mio corpo...

Lui prese queste mie emozioni e le amplificò ancora di più, facendomi eccitare maggiormente.

Si coricò sopra di me, bloccandomi contro il materasso con le sue forti braccia.

Iniziò a baciarmi il collo, su e giù, lentamente. Grondava ancora acqua.

Jazz, così mi bagnerò tutta...” mi lamentai con una voce a malapena udibile.

Lo spero...” rispose malizioso, accarezzandomi le gambe e intrufolandosi sotto la mia gonna.

No, Jazz... dicevo... l'acqua...”

La mia mente era completamente in tilt.

Le sue mani indugiarono per un attimo sul mio maglione per poi togliermelo con veemenza, strappandolo in diversi punti.

No! Era di Gucci!” esclamai tirandomi un attimo su per vedere il danno.

Adesso non più” rispose ributtandomi con impeto contro il materasso.

Mi bloccò come se non volesse lasciarmi scappare. Per andare dove poi...

Non esisteva nessun altro posto al mondo in cui volessi essere se non fra le sue braccia.


Photobucket


La sera del ballo arrivò. Stranamente, io non ero riuscita ad organizzare quasi niente. Non che non ci avessi provato, era ovvio. Ma ogni singola volta in cui cercavo di prendere in mano un campionario di tessuti, o un catalogo di decorazioni o qualcosa di simile, casualmente mio marito saltava fuori con una sola idea in mente. Mi seduceva come solo lui era in grado di fare.

Anche quando non ero dell'umore adatto, mi inebriava con una tale quantità di emozioni erotiche che resistere sarebbe stato impossibile per chiunque.

Con quanta insistenza poi... a volte sembrava quasi violento da quanto era passionale. Sperai che non fosse solo un modo per distrarmi e che avrebbe continuato anche dopo, perché sinceramente questa sua aggressività mi faceva impazzire.

Per quello fu Bella a prendere in mano le redini dell'organizzazione. E questa cosa non solo era bizzarra, ma anche preoccupante!

Chissà cosa aveva combinato! Perché, anche se aveva a disposizione i consigli di Esme e Rose, quando si trattava di stile non si era mai al sicuro con lei.

Avevano montato tutto tra la mattina e il pomeriggio, ma io non avevo ancora visto niente. Sentivo solo alcune frasi e dei rumori indistinti, salvo quando ero rimbambita a tal punto da non distinguere neanche i miei stessi gemiti.

Ecco un'altra cosa a cui non ero abituata: fare così tanto casino anche quando c'erano un sacco di persone in casa.

Ma non potevo farne a meno. Jasper era così... così...

Dobbiamo vestirci...” lo sentii dire.

Mmm?” Ecco, appunto. Ero rimbambita.

Dobbiamo vestirci, altrimenti ci perderemo l'inizio della festa!”

Ah, ah... Ok... Vado subito...” risposi accondiscendente, ma senza la minima intenzione di muovermi da lì.

Aly?” mi chiamò ancora.

Sì?”

Jasper alzò gli occhi al cielo e mi portò in braccio fino alla cabina armadio, mettendomi in mano dei vestiti.

Sei abbastanza lucida per vestirti da sola oppure devo aiutarti?”

Gli feci la linguaccia “Ce la faccio, ce la faccio...”

In breve tempo ero di nuovo presentabile, tuttavia appena vidi Jasper con il suo smoking desiderai ardentemente strappargli via di nuovo tutta quella stoffa inutile.

Lui sentendo il mio stato d'animo mi rispose: “Più tardi avremmo tutto il tempo del mondo per noi...”

E così dicendo mi prese la mano accompagnandomi di sotto.

Appena scesi le scale vidi una scena mozzafiato.

Il salotto era stato addobbato con una decina di faretti azzurri che illuminavano la zona in modo disomogeneo, creando una luce soffusa ed estremamente romantica. Sulle pareti e attorno alla colonna erano appese delle lucine bianche e delle rose, dello stesso colore, più altre rose a stelo lungo, questa volta rosse, dentro vasetti sparsi per tutta la casa.

Le altre sette coppie stavano aspettando il nostro arrivo. Sembrava quasi che fossimo noi ad essere festeggiati, anziché Sam, Emily, Charlie e Sue.

Charlie aveva quasi l'aria di voler scappare via. Era a disagio e continuava a guardarsi attorno, come se cercasse una via di fuga.

Neanche i licantropi se la passavano meglio.

Oltre ai novelli sposi erano presenti anche Jared con Kim e Paul con quella che doveva essere Rachel.

In particolare, Paul sembrava molto scontroso. Ancora non eravamo molto amici e fui molto sorpresa di vederlo lì, chiedendomi come mai avesse voluto venire.

Era ora che arrivaste!” fece Emmett.

Lo guardai male e lui si zittì. Non poteva certo prendere in giro me come faceva con Bella!

Bene! Ora che ci siamo tutti possiamo iniziare!” esclamò Bella, avvicinandosi allo stereo e facendo partire un tango.

Potete concedermi questo ballo, signora?” mi chiese Jasper, offrendomi cortesemente la mano.

Certamente” riposi accogliendo felicemente la sua offerta.

Un poco alla volta tutti i presenti iniziarono a volteggiare.

Adoravo danzare.

Ogni fibra del mio essere gioiva nello stare così a stretto a contatto con il mio amato, sincronizzando le nostre mosse al ritmo di quella melodia. Avrei potuto continuare così per tutta la notte.

Presi una delle rose dal vaso più vicino, stringendola delicatamente tra i denti. La passai a Jasper al movimento successivo.

Osservai con la coda dell'occhio gli altri presenti.

Come me e Jasper, anche gli altri vampiri se la cavavano egregiamente. I licantropi un po' meno. E, in fondo alla scala della sincronia e della grazia, si trovava Charlie il quale, dopo essere stato supplicato per mezz'ora da Sue, aveva finalmente accettato di ballare. Sempre se di ballare si può parlare.

Un pezzo di legno si sarebbe mosso di più: si limitava a dondolare a destra e a sinistra, e dopo neanche un minuto gettò la spugna.

La musica era già abbastanza vigorosa, ma subito dopo di essa ne iniziò una ancora più sensuale. Mi chiesi chi avesse scelto la play-list.

Sai che una volta questo genere di ballo era proibito? Lo consideravano troppo esplicito” mi disse il mio cavaliere.

E dicendo ciò mi trasmise anche una serie di emozioni decisamente inappropriate in quel momento.

Jazz!” lo rimproverai sottovoce “Non adesso!”

Mi strinse di più a sé baciandomi sul collo, ignorando completamente le mie parole.

Continuammo per un paio d'ore.

Gli umani iniziavano già ad essere un po' stanchi e si stavano radunando intorno al tavolo del buffet.

Poi, intorno alle undici, Jasper iniziò a guardare nervosamente l'orologio.

Che stai aspettando?” gli chiesi.

Niente, amore. Stavo solo pensando, che ne dici di andare un po' fuori a guardare le stelle?”

Lo guardai sospettosa.

Ma fuori è nuvoloso!” osservai.

Tu dici?” replicò scettico prendendomi per mano.

Uscimmo in veranda e notai che anche intorno ai tronchi di alcuni alberi erano appese delle lucine, tuttavia non era presente nessun'altra forma di illuminazione: dall'interno erano state tirate le tende.

Guardai in alto, ed effettivamente il cielo non era altro che una spessa ed omogenea coltre di velluto nero.

Jasper...” lo chiamai.

Shh” mi zittì dolcemente guidandomi verso il dondolo.

Dopo che ci fummo seduti mi indicò un punto proprio davanti a noi, appena sopra la cima degli alberi.

Sta a guardare...”

Osservai il punto da lui indicato. Dopo qualche minuto notai una scia luminosa salire perpendicolarmente al suolo. Dopodiché esplose in una moltitudine di scintille bianche e rosse.

Hai organizzato uno spettacolo pirotecnico!” esclamai entusiasta.

Avevo sempre adorato i fuochi d'artificio.

Già, so che ti piacciono...”

Mi appoggiai alla sua spalla mentre lui mi cingeva con un braccio.

Erano davvero meravigliosi. Ce n'erano di tutte le forme e i colori: in particolare adoravo quelli a pioggia, oppure quelli multicolore.

Nessun altro uscì a vederli. Eravamo solo io e Jasper.

Verso la fine iniziarono ad arrivarne alcuni a forma di cuore, rossi.

Presta bene attenzione: tra poco ci sarà il gran finale” mi sussurrò.

Non staccai neanche per un attimo gli occhi per non perdermi nulla.

Ad un intervallo di tempo più lungo rispetto agli altri, alla fine arrivarono altre due scie luminose, una di seguito all'altra.

Quando esplosero formarono nel cielo un disegno che assomigliava incredibilmente ad un anello di diamanti, accompagnato da un altro cuore.

Rimasi per un attimo paralizzata a fissare le ultime scintille che cadevano e si perdevano nell'atmosfera fino a spegnersi.

Come?

Avevo visto bene?

Con gli occhi fuori dalle orbite mi voltai verso il mio compagno, il quale, con una espressione di pura felicità, stava tenendo in mano una scatolina aperta il cui contenuto era ben visibile e non lasciava spazio a fraintendimenti.

Alice Cullen” pronunciò “Tu mi hai dato la vita, quando pensavo di non averne una. Mi hai dato la speranza, quando mi sentivo sperduto. E soprattutto, mi hai dato il tuo amore, quando credevo di non meritarlo affatto. Ed è per questo che ora ti chiedo di rinnovare i nostri voti d'amore, affinché tutto il mondo conosca la devozione che provo nei tuoi confronti. Alice, vuoi sposarmi?”

Se avessi potuto piangere, giuro che lo avrei fatto. Era il giorno più bello della mia vita! Non avrei potuto desiderare una sorpresa migliore.

Sì” gli risposi con convinzione “Sì, sì e cento volte sì!” esclamai gettandogli le braccia attorno al collo e baciandolo con passione.

Fu una lunga effusione: in quel momento non sopportavo di separami da lui neanche per un secondo. Per fortuna non avevo bisogno di respirare.

Quando finimmo mi prese la mano sinistra e con un gesto delicato mi infilò l'anello al proprio posto.

Osservai quel gioiello così significativo: era davvero stupendo.

Spero che ti piaccia” affermò “Ho cercato l'anello che più si intonasse alla tua personalità”

Lo guardai emozionata. “È perfetto” lo rassicurai.

Dopo un altro veloce bacio gli chiesi: “Ma allora era questo che mi tenevi nascosto!”

Già”

Scossi la testa. “Non ho visto proprio nulla. Non ci posso credere!”

Quello era il piano”

Sospirai. “Sei pieno di risorse!”

Più di quante pensi” affermò ridacchiando.

Si alzò e così lo imitai. Prendendomi sottobraccio mi riaccompagnò dentro.

Appena mettemmo piede in salotto, una marea di applausi ci diede il benvenuto.

Esme mi corse subito incontro abbracciandomi.

Oh, sono così felice di poter rivedere il vostro matrimonio!” esclamò “Posso vedere l'anello?”

Ma certo” risposi porgendole la mano.

Emmett fu il secondo e mi stritolò stropicciandomi il vestito.

Congratulazioni!”

Rosalie fu più delicata e dopo le congratulazioni mi disse all'orecchio: “Quest'anno doveva toccare di nuovo a me e ad Emmett, ma ti cedo il turno volentieri.”

Scommetto che tuo marito ne sarà felice” affermai, sapendo quanto mio fratello fosse ormai stufo di cerimonie.

Hai visto che ho fatto bene a bloccarti l'altro giorno?” mi disse Edward.

Carlisle si avvicinò e si descrisse orgoglioso di potermi finalmente accompagnarmi all'altare di nuovo.

E tu?” chiamai l'ultima rimasta “Vieni un po' qui!” le ordinai fingendomi arrabbiata.

Bella mi venne incontro e io l'abbracciai calorosamente.

Tu c'eri dentro fino al collo, vero?” affermai.

Certo! Che te ne pare, adesso sono diventata abbastanza brava come attrice?”

Mmm, insomma. Un po' l'avevo capito che nascondevi qualcosa...”

Già, però non sapevi cosa! Sono migliorata, no?”

Annuii. “Sì, diciamo di sì. Vuoi vedere l'anello?”

Oh, so tutto di quel gioiello: dalla caratura al colore. Jasper mi ha fatto una testa così per sceglierlo. Dovresti davvero ringraziarlo come si deve per tutto il disturbo che si è preso. Tu sei davvero difficile da sorprendere!”

Fidati, lo ringrazierò come si deve...” affermai.

Emmett rise: “Sì, ne sono sicuro, ma la prossima volta fallo quando noi non siamo in casa”

Lo fulminai di nuovo con lo sguardo. Se ci riprovava un'altra volta gli avrei staccato la testa: nessuno poteva rovinarmi quella serata.

Vuoi vedere il tuo abito?” mi chiese Bella.

Mi voltai di scatto verso di lei.

Eh?

Mi aveva già preso un abito?

Oddio...

Pensa, Alice, pensa...

Beh, se non mi piace posso sempre bruciarlo e fare finta che sia stato un incidente...

Respira, si sistema tutto...

Certo!” affermai innocentemente camuffando il panico.

Vieni, l'ho nascosto nell'armadio di Edward...” e così dicendo mi portò al secondo piano.

Aperto l'armadio in questione, ne estrasse con delicatezza una confezione bianca e fece scorrere la cerniera.

Jasper mi ha fatto vedere una foto del tuo primo abito. A lui piaceva moltissimo e mi ha detto che anche tu lo apprezzavi. Così ho deciso di prenderne uno che gli assomigliasse. È più moderno, ovvio, ma lo stile è quasi lo stesso. Ho trovato nei tuoi cassetti un elenco degli stilisti che preferisci. In particolare ho scoperto quel dossier contenente gli abiti nuziali che volevi prendere per me o per uno dei matrimoni di Rose. Ho visto un certo nome piuttosto ricorrente...” mi spiegò.

Mi mostrò l'abito.

Era senza spalline, con un corpetto aderente e liscio, di seta, che terminava in modo asimmetrico. La gonna non era eccessivamente voluminosa: era in organza, drappeggiata elegantemente. Tutto sommato era semplice, ma proprio questa sua semplicità metteva in risalto la sua bellezza. Inoltre, lo stile era inconfondibile...

Un Vera Wang!” esclamai entusiasta “Mi hai comprato un Vera Wang! Ma è la mia stilista preferita!”

Ti piace?” chiese lei felice “Avevo già paura che volessi buttarlo via... Sai, i tuoi gusti sono difficili...”

Buttarlo? Ma... ma che dici? È splendido! Non posso crederci: non solo sei diventata brava a mentire, ma ora riesci a cavartela anche con la moda! È un miracolo!”

Ehi, non esagerare: solo perché a me non piace vestirmi elegante tutti i giorni, non vuol dire che non sappia vestirmi!” replicò fingendosi offesa “Beh, comunque questo abito fa parte della collezione Primavera 2007” aggiunse.

Vorrei abbracciarti di nuovo, se non avessi paura di rovinare il vestito...”

Adesso lo metto via. Domani facciamo le prime prove. Mi sa che dovremmo accorciarlo un po'...” disse guardandomi un attimo.

La guardai male.

Ehi, non volevo affermare nulla, se non che quelle modelle anoressiche a cui le fanno provare sono delle pertiche!” cercò di salvarsi.

Sì, va bene. Questa te la passo solo perché sono troppo felice per arrabbiarmi”

Già, anche perché devo ancora mostrarti i vestiti delle damigelle...”

Hai preso anche quelli?” chiesi sorpresa. Si era proprio data allo shopping...

Ripose l'abito da sposa e prese altre due confezioni.

Eh sì. Spero che non ti dispiaccia, ma uno l'ho già preso della mia taglia...” affermò guardandomi fiduciosa.

Mmm” dissi per tenerla sulle spine.

Aspettai qualche secondo prima di esclamare: “Ma certo! Sarai la mia damigella d'onore!”

Grazie mille, Alice! Ecco, sono questi” disse emozionata mostrandomi anche gli altri due vestiti.

Erano aderenti, con una gonna che scendeva a calice con un drappeggio in fondo. Erano color bordeaux.

La commessa mi ha detto che quest'anno va di moda il rosso. E poi è un colore che ti ho visto spesso addosso e si intona con l'anello, perciò...”

Anche questi sono meravigliosi. Non c'è che dire, hai fatto davvero un ottimo lavoro” mi complimentai.

Meno male, perché sarò io ad occuparmi di tutto! Con l'aiuto di Rosalie ed Esme, ovviamente...”

Cosa!?” esclamai esterrefatta. Non ero neanche autorizzata ad organizzare il mio matrimonio?

Hai sentito bene: tu non mi hai permesso di fare nulla, e anche con Rosalie hai fatto sentire la tua autorità, di conseguenza tu non saprai proprio niente dei preparativi. Vedrai solo la visione d'insieme il giorno delle nozze!” esclamò.

Ahimè, proprio io avrei dovuto sapere che quello che avevo fatto passare a Bella mi si sarebbe ritorto contro!



ANGOLO AUTRICE

Vi chiedo immenso perdono per essere così in ritardo! Tra le vacanze e i test di ammissione all'università non ho proprio avuto la possibilità di aggiornare! Spero che non siate infuriati con me e che questo capitolo sia stato di vostro gradimento. Un bacione, alla prossima ;)

http://twitter.com/#!/Julia92Cullen

   
 
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