09/09/2011
4 recensioniE se Regulus? E se Sirius?
Sirius entrò in camera sua e si sedette sul letto, osservando con un piccolo sorriso gli stendardi Grifonforo appesi alle pareti.
Aveva appena finito di curare Fierobecco.
Si ritrovò a fissare insistentemente l'immagine rossa e oro di fronte a lui.
Quando se ne accorse luci rose gli danzavano davanti agli occhi.
Si alzò, deciso a fare qualcosa e notò per la prima volta da quando era tornato nella sua camera, che l'immagine con la sua moto preferita era leggermente spostata.
Agrottò le sopracciglia e si avvicinò.
Fece per alzare il poster e si ricordò dell'incanto di Adesione Permanente che aveva lanciato.
La sua mano però era già arrivata e aveva spostato l'immagine.
Qualcuno evidentemente era riuscito a spezzare il suo incanto.
Dietro il muro però non c'era niente.
Sirius lasciò andare il poster e fece per girarsi quando il fruscio della carta lo fece rivoltare.
Una lettera senza busta era caduta a terra.
Era scritta in una calligrafia minuta, elegante e di colore rosso.
La raccolse e la riconobbe.
Regulus
FIssò la lettera, inebettito, per qualche secondo, poi si diede del codardo e l'apri.
Caro,
fratello
Non so se leggerai mai questa lettera!
Non so se saprai mai quello che ti sto per dire, ma spero con tutto il cuore che sia cosi.
Ho paura.
Ti sembrerà strano che io te lo dica, ma ho paura.
Sto per morire ed è mia la decisione.
Sono sempre stato un codardo e tu lo sai.
Quando tu lottavi contro i nostri genitori per gli sciocchi ideali che ti volevano insegnare io facevo finta di essere d'accordo con loro.
Io ti rinnegavo anche se in fondo sapevo che avevi ragione tu.
Io ti rinnegavo perchè avevo paura e mi comportavo da codardo.
Quando tu scappasti di casa io, forse per la prima volta dopo tantissimo tempo, piansi.
Perchè tu eri stato l'unico appiglio, l'unica cosa che mi impediva di cadere nell'abisso che erano i nostri genitori.
E mi sono comportato da codardo non seguendoti. Sapevo che eri andato da Potter,dal tuo migliore amico.
Dal tuo vero fratello, ma io mi sono comportato da codardo.
Come tutti i serpeverde.
E non ti ho seguito.
Sono precipitato nell'abisso Sirius.
Nostra madre mi ha ''consigliato'' di unirmi a Voldemort e io, io stupido, l'ho fatto.
Solo allora mi sono reso conto dei miei sbagli.
Perchè non eri tu la pecora nera della famiglia, tutta la nostra famiglia era nera e tu eri l'unico puro.
Non eri un Black.
Io invece lo sono, o almeno lo sono stato.
Ho creduto in quegli ideali.
E sono diventato un mangiamorte. Un sporco mangiamorte.
Mi sono pentito Sirius. MI sono pentito quasi subito, ma era troppo tardi.
Ho cercato un modo di combattere Voldemort e non potendo ribellarmi a lui, sempre per codardia, ho cercato un modo per sconfiggerlo.
L'ho trovato.
Ora io ti racconto questo segreto e spero che tu lo sappia usare.
Voldemort ha creato degli Horcrux, oggetti oscuri.
Dentro vi ha messo parte della sua anima.
Non ti dico il modo, non vorrei farti sentir male.
Finchè anche solo uno di questi pezzi sarà intatto Voldemort non potrà morire.
Tornerà sempre.
Io ho trovato uno di questi Horcrux, spero sia il solo.
Andrò a distruggerlo o almeno cercherò.
Sono un codardo, Sirius.
Ho paura, paura della morte.
Cosi penso a te. Alla tua voglia di vivere.
Attimo per attimo e ti scrivo questa lettera.
Spero potrai perdonarmi fratello, spero potrai perdonarmi per la mia codardia, per il fatto di non esserti rimasto accanto.
Mi dispiace.
So che non basta, ma mi dispiace.
Sirius sto per morire, ma veglierò su di te da morto.
Sirius, cerca di non morire.
Cerca di rimanere vivo per me, di combattere contro quest'uomo, che uomo non è.
Ti voglio bene fratello. Te ne ho sempre voluto, malandrino.
Te ne ho sempre voluto, Felpato
Addio,
tuo fratello che non è più un Black
Sirius senti le lacrime bagnargli le guance.
Regulus aveva sbagliato, ma aveva sbagliato anche lui.
Ed era troppo tardi.