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Autore: lisa76    09/09/2011    14 recensioni
Le cose cambiano. Il sogno di Harry si infrange, un tradimento cambia radicalmente la vita di Hermione, una legge la spinge a scelte impensate. Mentre il mondo di Harry cade a pezzi quello di Hermione si sta formando. Il riavvicinamento tra i due porta Harry ad interrogarsi sul rapporto del amica con l'ex nemico e a riconsiderarare le sue scelte. Tutto cambia, ogni esperienza ci porta a scelte che non avremmo mai pensato di fare, ma non sempre è un male. Dimenticate l'epilogo di J.K.R.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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23.

23 –

Draco ed Hermione erano distesi nella grande vasca in dotazione al bagno della stanza. Avevano fatto l'amore per la prima volta ed era stato tutto perfetto. Hermione, da prima timida e titubante, si era presto lasciata andare alla passione del marito. Si erano studiati ed esplorati con certosina meticolosità fino a quando il desiderio non aveva prevalso sulla curiosità di scoprirsi. Poi avevano deciso di trasferirsi nel bagno e concedersi un bagno caldo arricchito da calde carezze.

Hermione, completamente rilassata, era appoggiata al petto del marito che con una spugna le accarezzava le braccia e il corpo facendola ridere per il solletico. Anche in questo lui l'aveva stupita; la ragazza che era stata in intimità solo con un uomo prima del marito, non era mai stata contornata da tanta dolcezza dopo un amplesso. Ronald solitamente si addormentava o si alzava per andarsi a preparare un panino. I confronti però non erano possibili. In tutto Draco era profondamente diverso dal suo ex fidanzato, che in quel raffronto perdeva su tutta la linea. Draco era dolce e premuroso, per nulla insicuro, come lo era stato Ron nei primi tempi della loro relazione, e soprattutto molto avvezzo all'arte amatoria. Per Hermione era stato non solo un riscoprire una pratica da tempo abbandonata, ma una esperienza del tutto nuova e appagante come mai si era immaginata potesse essere. Per un momento la consapevolezza che tutta quella maestria derivasse da anni di incontri con altre donne le aveva adombrato il viso, ma il ragazzo era stato pronto a richiamarla a se, dichiarandole apertamente il suo amore e ribadendole che sarebbe stato per sempre solo suo.

<< Emi? >> la richiamò ad un tratto dai suoi dolci ricordi di quanto appena avvenuto.

<< Si >> rispose lei con un sorriso mentre girava la testa per incrociare gli occhi chiari del marito.

<< Prendi per caso un qualche tipo di contraccettivo babbano? >> chiese lui, diritto al sodo, come sempre.

Lei sgranò gli occhi. Solo in quel momento si rese conto che avevano appena consumato un rapporto non protetto. Presa com'era dal momento, si era completamente dimenticata quell'aspetto della cosa. Quando stava con Ron prendeva regolarmente una pillola anticoncezionale, ma dopo la fine della loro storia, aveva ritenuto inutile continuare soprattutto considerando il fatto che non aveva più avuto relazioni amorose. Il matrimonio con Draco poi non era partito con presupposti di intimità tali da farla tornare sui suoi passi.

<< No >> gli rispose mortificata << Pensi che sarà un problema procurarci gli ingredienti per la pozione, quella che si assume dopo. Se non ricordo male la si deve assumere entro quattro ore dal rapporto, quindi con un po' di fortuna dovremmo fare in tempo >> disse tentando di alzarsi colta dalla premura di preparare la pozione.

<< Non è quello il problema >> disse Draco trattenendola a se.

Lei lo guardò preoccupata. << Draco ti giuro, non era mia intenzione. Non ci ho pensato, era tanto di quel tempo che non … veramente mi è passato di mente, perdonami >> gli disse abbassando il capo.

Era convinta che lui avrebbe pensato ad una sua mossa per incastrarlo, in un certo senso, con un figlio mezzosangue probabilmente non voluto. Le veniva da piangere, aveva già compromesso il loro rapporto, si chiese amaramente.

<< Amore calmati, non era questo che intendevo. Nemmeno a me è passato per la mente in quel momento, hai il potere di mandarmi su di un altro pianeta. Lo sai signora Malfoy? >> le disse lui sorridente e sfiorandole il naso con la punta del indice, mentre lei arrossiva vistosamente.

<< Merlino, sei stupenda quando arrossisci così. Sono un uomo veramente fortunato >> le sussurrò mentre si sporgeva per baciarla.

<< Cosa intendevi allora ? >> chiese lei quando si staccarono dopo pochi istanti.

<< La domanda è: vorresti fare un figlio con me Hermione Jane Granger in Malfoy? >> gli chiese lui sorridente.

Lei spalancò gli occhi. Lo voleva anche lui il figlio che lei sognava?

<< Sicuro che sia veramente quello che vuoi? >> chiese lei premurandosi di non lasciarsi subito andare all'entusiasmo.

<< Mai stato più certo in vita mia. Ho una moglie stupenda, un buon lavoro, mi manca solo un figlio a coronamento di tutto questo >> gli rispose lui entusiasta. << Tu però non hai risposto alla mia domanda >> la incalzò.

<< Non ne avevamo mai parlato. Credevo che tu non volessi un figlio … beh mezzosangue >> ammise lei a mezza voce, mentre distoglieva gli occhi da lui.

<< Stai scherzando vero? >> le chiese subito Draco sollevandole il viso per poterla guardare negli occhi.

Quelli della ragazza erano lucidi, di emozione sperò lui. Hermione ancora una volta non gli rispose.

<< Hermione io ti amo e niente al mondo mi renderebbe più felice di ampliare la nostra famiglia con tutti i figli che verranno e che tu vorrai. Non me ne frega nulla della purezza del sangue da tanto tempo ormai e tu lo sai >> le disse seriamente mentre lei annuiva.

<< Lo vorrei anch'io un figlio da te >> mormorò infine lei mentre Draco si apriva in un sorriso meraviglioso.

<< Allora come vedi non c'è bisogno che tu vada da nessuna parte, anzi dovremmo proprio impegnarci perché questo figlio arrivi >> terminò lui guardandola maliziosamente, mentre lei scoppiava a ridere e si girava verso di lui completamente.

<< Certo che l'astinenza ti fa proprio male >> lo canzonò baciandogli la mascella.

<< Non è l'astinenza che mi fa male è la tua presenza che mi fa fin troppo bene >> le disse prima di baciarla con passione.





<< Emi? >> la richiamò nuovamente Draco mentre si preparavano per la cena.

<< Dimmi amore >> rispose lei mentre si asciugava i capelli con la bacchetta tentando di dar loro una forma. Il bagno aveva avuto risvolti più che piacevoli, visto che Draco sembrava intenzionato a mettere in cantiere un figlio nel più breve tempo possibile. Mentre uscivano dalla vasca Hermione si era fatta prendere dal dubbio che si fosse così lasciato andare solo per quell'erede che tutti aspettavano e con una buona dose di coraggio aveva ventilato l'ipotesi al marito, che indignato le aveva risposto che di quello che si aspettavano gli altri non gli importava proprio nulla. Era quello che voleva e che sperava che volesse anche Hermione ad interessargli, voleva formare con lei una famiglia e ovviamente aveva tutte le intenzioni di godere del corpo della moglie in quel tentativo.

Lei aveva riso, vedendolo così coinvolto da lei. Mai si era aspettata che lui la volesse così tanto, mai si era aspettata di volerlo lei stessa così tanto. Mentre si rivestiva si era lasciata cullare da quel sogno di famiglia che Draco le aveva trasmesso. Diverse volte in quei mesi aveva fantasticato in quel senso, ma scoprire che lui faceva lo stesso aveva dato ai suoi sogni una concretezza che la faceva scoppiare dalla felicità.

<< Preferiresti un maschio o una femmina? >> le chiese sorridendo, mentre le cingeva la vita e le baciava la nuca.

Era entusiasta oltre ogni dire della risposta di sua moglie, anche lei lo voleva quel figlio che lui già si immaginava, con i suoi tratti tipici della famiglia Malfoy e l'intelligenza di sua moglie. Certo avrebbe posto sulle fragili spalle del figlio il peso del nome che portava, ma era certo che almeno quel nuovo erede sarebbe cresciuto circondato da tutto quell'amore e quei gesti spontanei che Hermione era in grado di dare. Sarebbe stato un figlio voluto per amore e non per il patrimonio come era successo a quasi tutti i Malfoy delle generazioni passate.

<< Non ho preferenze, ma suppongo che da noi ci si aspetti un erede maschio per la continuazione del casato, giusto? >> chiese Hermione cercando il suo sguardo nello specchio. La ragazza era ben consapevole degli oneri che il nome del marito comportavano, lo vide annuire serio, ma anche lei voleva sapere cosa sognasse il marito sulla loro famiglia. << E tu? Cosa vorresti? >> gli chiese sempre dallo specchio.

<< Vorrei che fosse meraviglioso come te e sano come un pesce. Che sia maschio o femmina ha poca importanza in fondo. Lo amerò con tutto me stesso in ogni caso, perché sarà il frutto del nostro amore >> disse stringendola a se.

<< Pensavo che il tuo ego avesse il sopravvento e mi facessi discorsi del tipo che i Malfoy generano figli maschi da generazioni >> disse lei stuzzicandolo, in risposta lui le mordicchiò la gota.

<< Probabilmente sarà così, ma onestamente non mi importa. Comunque devi smetterla di leggere gli annuari di famiglia, non ti fanno per niente bene. >> disse canzonandola mentre lei gli faceva una linguaccia divertita.

Aveva scoperto che la storia del casato del marito la appassionava, la biblioteca del Mannor era piena di libri riguardanti gli alberi genealogici della famiglia e i diari dei vari esponenti di spicco che si erano susseguiti negli anni. Narcissa aveva incoraggiato la sua nuova passione, dicendole che sua suocera le aveva imposto di mandare a memoria tutti i parenti di spicco del casato, cosa che lei si era rifiutata di fare con Hermione, e che visto che le interessava avrebbe rispettato una tradizione di famiglia per una volta senza imposizioni.

<< Che nomi ti piacerebbe dare ai nostri figli? >> le chiese lui mentre ormai pronti si dirigevano al piano di sotto per la cena.

<< Non ci ho mai pensato veramente, ma se fosse maschio mi piacerebbe continuare la tradizione di famiglia dei Black dandogli il nome di una costellazione, seguito dal tuo ovviamente >> disse lei riflettendo.

<< No >> disse Draco perentorio. << Già porterà il peso del mio cognome, non voglio che le mie colpe ricadano ancora di più su di lui imponendogli il nome di un ex Mangiamorte, nemmeno come secondo nome Hermione >> gli disse fermandosi a metà del grande scalone del castello.

Hermione colpita dalla durezza delle sue parole si girò subito nella sua direzione.

<< Amore non dire così. Tu non sei solo un ex Mangiamorte, tu sei un grande Auror e una persona stupenda. Questo tuo figlio lo saprà e sarà orgoglioso di portare il tuo nome. >> gli disse accarezzandogli il viso, con l'intento di rilassare la contrazione che gli serrava la mascella. Lui si rilassò un poco e la prese tra le braccia.

<< Ti prego Emi, non possiamo fargli questo. >> gli mormorò lui.

Hermione lo strinse a sé, nonostante si dimostrasse forte e impermeabile al mondo, suo marito era una persona profondamente segnata dal suo passato. Un passato che stava combattendo per redimere, ma che dentro di lui non sarebbe mai del tutto scomparso.

<< Ti amo Draco >> disse baciandolo << Decideremo quando sarà il momento, ok? >> gli disse sorridendo e cercando di ritrovare quel clima spensierato di poco prima.

<< Scorpius >> mormorò Draco mentre stringeva ancora la moglie, << Mi piacerebbe chiamarlo Scorpius >> le disse sorridendo.

<< Bene, allora questo lo abbiamo già deciso. Allora io posso proporre un nome se fosse femmina? >> chiese lei guardandolo annuire. << Vorrei chiamarla Rose, come mia nonna >> gli disse.

<< Rose non è male >> concordò lui << Poi il fatto che sia anch'esso un nome di fiore come quello di mia madre, credo che la renderà felice. Anche se solo il fatto di diventare nonna manderà mia madre in visibilio >> commentò facendo ridere Hermione, sicura della veridicità di quelle parole. Narcissa le aveva più volte espresso quel desiderio.

Ridendo e scherzando sul numero di figli che avrebbero voluto, con Draco che pronosticò un numero abbastanza irrealizzabile, si diressero a cena. Felici come forse non lo erano mai stati, convinti che ogni cosa da quel momento sarebbe stata ancora più meravigliosa grazie all'amore che entrambi provavano e che finalmente avevano trovato il coraggio di confessarsi.







Harry era rientrato da poco al Mannor. Il fatto che fosse deserto, ad eccezione della servitù gli metteva non poco tristezza addosso, non aveva praticamente mai vissuto da solo ma quella sarebbe stata la sua nuova condizione di vita e sperava di abituarsi presto.

<< Signor Potter abbiamo ospiti, posso farli accomodare ? >> chiese Bernard affacciandosi alla porta del salotto dove Harry si stava concedendo un bicchiere dal super fornito mobile bar di Malfoy. Non abituato alla servitù Harry si limitò ad un cenno del capo, non sapendo se fosse giusto far informare eventuali ospiti dell'assenza dei padroni di casa direttamente dal maggiordomo.

Rimase a fissare la porta chiedendosi chi potesse essere l'ospite di quella sera e sperando vivamente che non si trattasse di Ginny, dopo la sceneggiata del pomeriggio era più che intenzionato a schiantarla.

<< Potter? >> chiese la voce incredula di Daphne Greengrass apparendo sulla soglia.

Harry rimase a fissarla rapito per alcuni secondi. La bellezza della Serpeverde era decisamente aumentata dai tempi della scuola. La ragazza che già ai tempi di Hogwarts era annoverata tra le belle del suo anno era sbocciata diventando la donna mozzafiato che gli stava davanti, ma il viso e gli occhi in particolare erano sempre gli stessi che ricordava.

<< Greengrass, accomodati. Temo di essere l'unico presente in casa al momento. Posso offrirti qualcosa da bere. >> chiese cortesemente indicandole con un gesto il divano.

<< Draco ed Hermione rientreranno a breve? >> chiese lei mentre si accomodava.

<< Temo di no. Si sono concessi una breve vacanza, dovrebbero rientrare sabato, mentre Narcissa si trova in visita dalla sorella per alcuni giorni. >> rispose lui allungandole un aperitivo che gli elfi avevano preparato e messo a disposizione dell'ospite nel piccolo frigo del mobile bar.

Lei lo accettò con un cenno del capo, mentre lui si accomodava su di una poltrona.

<< Posso chiederti cosa ci fai qui, Potter? >> chiese lei guardandolo curiosa.

<< Sono ospite di Hermione e Malfoy per qualche giorno, mentre … ehm sistemo alcune vicende private >> disse in imbarazzo.

La ragazza ghignò. << Quindi ti nascondi qui mentre aspetti che quella Weasley sloggi da casa tua, dico bene? >> lo incalzò ironica.

Lui la guardò un attimo perplesso per poi annuire.

<< Non ti crucciare Potter, non hai perso nulla di importante, quella donna porta più danno che utile. Anche se penso che tu non abbia motivi per nasconderti. In fondo sei il salvatore del mondo magico, non ti dovrebbe risultare così difficile buttare quella stronza in mezzo ad una strada. >> gli disse Daphne sorridendogli.

Le serpi sono tutte uguali fu il primo pensiero di Harry, mentre da dietro il bicchiere osservava la bionda.

<< Non fraintendermi Potter, sono affari tuoi e sai bene come gestirli. Il mio è solo un consiglio da qualcuno che ha visto dei comportamenti poco corretti da parte di una donna che si dice impegnata, per come sono io quella donna non merita il tuo rispetto né tanto meno la tua gentilezza. >> riprese lei dopo un breve sorso. << Ovviamente il mio è un giudizio esterno, solo tu e lei sapete cosa vi sia tra voi e solo voi due potete risolvere i vostri problemi. Tuttavia sono più che certa che non avrai grossi problemi a rifarti una vita senza di lei. Sei famoso ed attraente, non ti serve una Weasley qualunque per essere felice. >> concluse sorridendogli incoraggiante.

Harry che aveva ascoltato la ragazza si ritrovò con la voglia di raccontarle quello che gli era successo in quegli anni e di scoprire come fosse la vita di quella donna bionda e bellissima seduta di fonte a lui.

<< Posso chiederti come mai eri passata a cercare Malfoy? >> chiese lui, cercando di riportare la conversazione su altri argomenti, mentre reprimeva le mille domande che voleva porle su di lei.

<< Semplicemente avevo voglia di passare una serata tra amici. Devi sapere che da quando Hermione ha cominciato a frequentare Draco, oltre al lavoro intendo, anche noi due ci siamo avvicinate ed ora ho la presunzione di considerarla un amica. Una buona amica >> disse lei riflettendo sul evoluzione dei suoi rapporti con quella che una volta considerava un insopportabile “so tutto io” Grifondoro.

Conoscendosi le due ragazze si erano scoperte due spiriti affini, inaugurando una bella amicizia.

<< Perché non resti a cena? Non sono Hermione o Malfoy, ma se hai voglia di scambiare due chiacchiere sono più che disponibile >> disse guardandola speranzoso. La ragazza annuì, mentre lui richiamava un elfo per comunicargli che avevano un ospite per cena.

POSTO PICCOLO:

Ciao a tutti! Sorpresi? Spero di si e spero anche apprezzerete il fatto che visto che non posto domani abbia preferito anticipare piuttosto che rimandare a domenica. Anche perché sicuramente non mi sarei divertita domani pensando a qualcuno che mi tirava maledizioni, certo questo pericolo non è scampato, ma spero avrete pietà di me.

So bene che vi aspettavate scene di sesso esplicite, ma non è nelle mie corde, non sono brava in queste cose e ho preferito arrivare diretta al dopo, comunque Emi è soddisfatta fidatevi ;)

Ultima cosa, ho per la testa una storia originale, che dite mi butto? Non so come sia la sezione, nel senso che leggo, ma non ho mai scritto. Sto per avventurarmi nella fossa dei leoni? 

Magari intanto scrivo e poi ci penso ^^

GRAZIE a chi ha letto e a chi ha commentato lo scorso capitolo e benvenuti ai nuovi lettori.  

Al prossimo fine settimana e buone ferie per chi parte!

Un bacione Lisa 

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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di J.K.Rowling.
Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.



   
 
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