Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: xkidrauhlsmile    09/09/2011    1 recensioni
Lei lo odiava come mai aveva odiato qualcun altro. Ma per lui era tutto uno scherzo.
Poi un boom ed eccoli al ospedale.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fermi,non sparate. Non ho postato per una settimana ma sono stat via e senza connessione. MA ora mi faccio perdonare e metto un capitolo tanto tanto tanto lungo. 

                                                                                                                             Che Dio sia con me.

Mi svegliai il giorno dopo dopo aver fatto un sogno stupendo. Ero in una favola e Justin era il mio principe. Era infantile ma mi piaceva.

Justin non c'era ma sentivo lui e Pattie parlare al piano di sotto.

Mi alzai e andai in bagno. Sentì la porta della camera che si apriva e quindi usci dal bagno con il dentifricio e lo spazzolino in mano.

“Buongiorno prinicpessa”

“Intendi Fiona?”

“Beh,se tu mi vedi come Shrek allora va bene”

“Ok,non va bene.”

“Hahah..scema.” Venne da me e mi abbracciò.

“Dormito bene?”

“Certo. Come faccio a non dormire bene se ho accanto un angelo in persona?”

“Mi sembra giusto.”

“E un bacio di buongiorno?”

“Forse meglio quando hai finito di sciacquarti la bocca”

“No dai...Io ti voglio adesso”

“Pattie mi chiama. Ci vediamo di sotto” e scappò.

“Bieber! Torna subito qui”

“Pattie mi chiamaaaa” urlò mentre scendeva le scale.

Vabbè. Intanto è scappato e me l'avrebbe pagata. Andai in bagno e finì di lavarmi. Uscì per vestirmi e mi ritrovai Bieber sdraiato sul letto con accanto la colazione pronta.

“Però...” dissi ancora stupita.

“Però però o però però?” (il primo però però era quello felice e il secondo quello triste)

“Non lo so... Non ho una terza scelta?”

“Direi di no”

“Allora quella prima alla 76354684trentesima.”

“Bene..ho visto che ti piace questa cosa”

“Mi sembra ovvio. Ora voglio un bacino”

“Ora si. Tutti i baci che vuoi!”.

Si alzò e venne da me. Aveva stampato in faccia un sorriso a 46545 denti. Era stupendi. I suoi occhi erano...non lo so. Erano lucidi. Ma non per le lacrime. Era felice. Dopo un passo o due anche io cominciai ad avvicinarmi a lui. Gli sorrisi e mi buttai verso di lui per abbracciarlo.

Sentì quel corpo attaccato al mio e non mi serviva nient'altro.

Per l'ennesima volta lo sentivo mio. Solo mio.

Lo guardai negli occhi e ci vidi dentro il riflesso dei miei. Era bello vedermi in lui. Stupendo.

“Lo sai che amo questi occhi?”

“E io amo i tuoi,credimi. E poi il sorriso ragazza mia. Non smettere mai di sorridere. Mi fai sentire vivo ogni volta che sorridi.”

“Leggere nella mente non vale”

“Ti amo anche io” e mi baciò. Così,in un modo talmente spontaneo che non feci in tempo nemmeno a rendermene conto. Ricambiai il bacio. Senti le sue labbra scivolare sopra le mie. Ma si staccò.

“Piccola,ora credo che tu debba mangiare e poi oggi dobbiamo sistemare il tuo appartamento”

“Già..ma io voglio passare la giornata con te,a far niente”

“Lo so. Ma credo sia meglio che finiamo tutto oggi e dopo saremo liberi. E poi non dimenticarti la scuola.”

“Pure quella... Che Bieber sia con me”

“Come?”

“Pure quella... Che Dio sia con me”

“Ah...avevo capito qualcos'altro.”

Feci colazione,salutai Pattie e ci avviammo verso quello che un tempo chiamavo casa. Presi i miei vestiti e salutai mia sorella appena tornata da scuola. Salì sulla Range Rover nera di Justin e andammo nel appartamento.

 

Per tutto il viaggio mi tenne per mano. Ridevamo come dei matti. Non la smetteva di fare lo stupido. Diceva delle cose senza senso e poi ci rideva sopra. Apriva il finestrino e urlava:”Hey,io sono Justin Bieber. Sono famoso. E voi non lo siete” e poi scoppiava a ridere salutando tutti oppure suonando il clacson ogni volta che vedeva qualcuno sul marciapiede. Era un viaggio molto corto. Cinque minuti. In fondo,dovevamo solo fare il giro di tre isolati. Arrivati al indirizzo vedi una casa,se si poteva chiamare casa! Era enorme. Gigantesca. Stupenda. Rimanemmo li impallati e qualche minuto prima di poter dire qualcosa.

“Cavolo..”disse Bieber. Sembrava non volesse crederci. Eppure semplicemente non poteva crederci.

“Wooow”. Era l'unica cosa che riusci a pronunciare.

“E' meglio di quella che Scooter. Eppure la sua è da ...da far paura”

“Scooter Scooter?”

“Si,quello lì. La sua cosi detta 'casa' è una cosa incredibile. Mai visto niente del genere. Ma questa...” rimase zitto per qualche secondo e poi urlò:”Chi entra per ultimo fa da mangiare”

Io cominciai a correre ma mi facevano male le gambe e quindi vinse lui. Ma tanto nel frigo non c'era niente quindi l'unica cosa che dovevo fare era ordinare la pizza. E che pizza sia!

Dopo quasi un'ora arrivò il tizio delle consegne. Bieber paga e andiamo in soggiorno. TV e pizza. Cosa si può volere più dalla vita. Ah,certo. Un Bieber. Ma intanto avevo pure quello e quindi tutto apposto. Girando i canali trovammo un film. L'avevo già visto solo Dio sa quante volte. Lo sapevo a memoria.

“Fermo li. Azzardati a cambiare canale e vedi cosa ti succede”

“Calma calma ragazza. Tanto non c'è niente di più intelligente.”

“Bravo bimbo.”

“Bravo bimbo vuole un bacio”

“Solo le se mi dici che sono una brava bimba”

“Chi? Tu? Se tu sei brava bimba io sono un santo”

“Grazie”

“Non ti ho mica detto che sei brava bimba”

“Ma come? Ah,scusa. Ti ho scambiato per papa.”

. . . . Dieci minuti di risate.....

Il film era al più bello. C'era questa ragazza che è andata a trovare il padre non sapendo che lui è morto. Lo cerca dappertutto ma nessuno sa niente. Incontra un ragazzo,se ne innamora. Insieme continuano le ricerche. Dopo qualche mese sono ancora insieme. Ma lei non sa. E' un principe. Un principe principe. Lei ci rimane male,e lo lascia. Lui ci rimane male ma non può seguirla perché è incazzata con il mondo. Crede sia meglio lasciar passare un po' di tempo. Poi succedono delle varie cose. Lui ha continuato le ricerche e ha trovato suo padre. Va da lei ma lei non c'è. Si era rassegnata e ha deciso di tornare a casa. In un'altra città. Lui la trova e le dice tutto. E la porta da suo padre. La porta in un cimitero. Si,perché suo papà è morto da qualche anno.

 

. . .Lacrime. . .

Piansi come una mongola cercando di non farmi vedere da Justin ma inutile. Mi asciugò le lacrime con un bacio e mi abbracciò. Più forte che poteva. Ricambiai l'abbraccio.

“Non lasciarmi sola Bieber. Sei tutto quello che ho in questo momento.”

“Non ti lascerò mai”

Lo strinsi a me. Respirai il suo profumo. Poi mi alzai e gli sorrisi.

“Andiamo a esplorare la mia super casa”

“Agli ordini capo” e mi prese la mano.

Andammo su per le scale. C'erano ben tre stanze da letto grandi. Enormi.
 

Andammo su per le scale. C'erano ben tre stanze da letto grandi. Enormi.

Beh,che dire. Non ci potevamo ancora credere. O meglio. Non ci potevo ancora credere. Doveva essere un appartamento ed eccomi qui in una casa che assomiglia a tutto ma non ad una casa. Era un castello. Boh. Troppo bello. E poi i colori. Tutti i miei colori preferiti. C'erano tutti i tipi di viola al piano di sopra e color pesca al piano di sotto. Poi,di fuori era rivestita in pietre enormi. Dietro c'era una specie di giardino che avevo paura anche di guardare. Ma dovevo pur farlo. Non potevo lasciare Bieber da solo mentre si prende un attacco di qualcosa. Uscimmo di fuori e ci rimasi male. Era tutto...beh,tutto così da wow... Non ci potevo credere.

C'era un prato più che enorme,con una piscina altrettanto grande. No,aspetta. Enorme.

“Facciamo un tuffo?”. Beh,da Bieber,cos'altro ci si poteva aspettare?

“Prendo il costume e vengo.” Si,col cavolo. Dopo due passi mi prese per il braccio e mi buttò in acqua. Avete presente il ghiaccio? Ecco,non era acqua. Era ghiaccio. Urlai come una deficiente.

“Questa me la paghi. Questa cavolo di acqua è gelida.”

“Ma anche no. Dai,che tanto ti ci abitui. E ormai siamo a maggio. Cosa vuoi che ti capiti?”

“Hm...vediamo un po'. Ipotermia?”

“Ma va...adesso vengo anche io”

“Voglio vederti.” e,confesso che non me lo sarei mai aspettata,fece un tuffo di quelli da professionisti.

Nemmeno un brivido. Nuoto verso di me tutto tranquillo. Ma era normale? Era un vampiro? Un alieno? (mi sa che Katty con la sua canzone E.T. Ha stravolto pure lui).

“Non dirmi che non hai freddo”

“Hmm..no,non ho freddo. Si sta cosi bene qui dentro.”

“Tu sei tutto da analizzare,da curare,da rinchiudere.”

“Lo pensi davvero?” *.* (occhi da cucciolo, o meglio conosciuto come cane bastonato)

“Si”

“E di questo cosa ne pensi?” In quel istante intuì che non mi si stava preparando niente ma niente di buono. Forse quel 'si' me lo sarei dovuta tenere per me. Beh,che dire. Dopo qualche millisecondo arrivò la dimostrazione pratica.

Bieber mi venne addosso e mi butto sott'acqua. Lo guardavo mentre i suoi capelli andavano di qua e di la mossi dai movimenti dell'acqua. Cavolo se era perfetto.

Nemmeno un capello gli avrei potuto cambiare. Mi guardava con quegli occhi color nocciola e mi mandò un baciò sott'acqua. Poi fece la linguetta e scappò lontano. Lo vedevo nuotare in quel acqua cristallina. Era come nel film “Alla ricerca di Nemo”. Acqua azzurra,sole. Insomma tutto perfetto. (i pesci dovremmo essere noi due e io sono Nemo).

Potevo tenere il respiro per un bel po' di tempo. E anche Bieber. Uscimmo per prendere aria e poi tornammo sul fondo. Si sedette di fronte a me. Mi sorrise e poi rimase li a fissarmi. Io non ci riuscì. Non ero mai stata capace di guardare le persone dritto negli occhi. Ogni volta che lo facevo mi sentivo strana. Ma appena abbassato lo sguardo lo rialzai. Era Bieber,non avevo problemi di guardarlo.

Passammo in piscina ancora qualche ora. Poi a nanna. Domani sarei tornata a scuola. E solo Dio sapeva quello che mi stava venendo incontro. Insomma ero la ragazza del teenager più famoso del pianeta. Sembra roba da poco? Beh,credimi. Non lo è per niente. A me non me ne frega un emerito pesce pagliaccio del fatto che Justin sia famoso. Io lo voglio così com'è. Io amo Kidrauhl. Non Justin Drew Bieber la star canadese.



Ecco. Ero indecisa se mettere due capitoli o tre ma poi ne ho messi tre,insieme. Spero vi siano piaciuti.
P.S. Non sono in vena di modificare i colori e le dimensioni del testo. Scusate.

 

   
 
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