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Autore: PsicoSoul    10/09/2011    0 recensioni
Paura.
Ecco Cosa Mi Fermava. Paura Di Sapere Che Tra Pochi Mesi Non Sarei Stata Più Sola.
Paura Di Scoprire Che Tra Pochi Mesi Saremmo Stati In Due.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stupendo Errore.

 

Capitolo Sesto. {Quinto Mese}

 

Rachi mi ha detto che avrebbe partorito Gennaio. Esattamente tra un mese. E io tra quattro.

Inizio ad avere un po’ paura di tutto questo, anche perché quella simpaticona di Giuli mi ha fatto vedere un sacco di film su donne che partoriscono e tutto sembra un gran doloro. Fede si è spaventato. Non vuol che gli rompo una mano mentre gliela stringo. Molto intelligente come commento.

Quinto mese.

Mi hanno detto tutti che il quinto mese è il mese migliore. Niente nausee, quindi niente corse hai cespugli dietro la scuola, le forze un po’ ritornano, ma.. l’appetito? Aumenta sempre di più. Come aumenta quest’anguria che mi ritrovo dentro.

Troppi pensieri per la testa.

Troppi durante una verifica di disegno geometrico.

Vedo Giuli che si sbraccia dall’altra parte della classe, sperando che le dedichi due minuti di attenzione.

“Come diavolo si fa sta cosa malefica?!” mima con la bocca.

Rido internamente.

Gli faccio miracolosamente arrivare il bigliettino fino al suo banco e,esultante, lo apre con orgoglio.

Di sicuro starà pensando “un altro sette senza aver fatto un cazzooo!” la conosco troppo bene. La mia Giuli.

Chissà cosa sta facendo Fede. Oggi lui aveva assemblea ha mi ha detto che andava a fare shopping con Ste, ho paura solo al pensiero di cosa possano combinare i due.

Domani ho l’ecografia, la terza. Sono un po’ preoccupata perché dovrei sentire la bimba muoversi. Ma non la sento. Tutti la sentono. Io no. Eppure ci passo le giornate con lei eh. Ho le mani di Giuli, Fede e Ste perennemente attaccate alla pancia. Ma niente. Mi sa che sarà una dormigliona. Come il padre.

Finalmente questa benamenta campanella si degna di suonare. Mi alzo con molta fatica dal banco. Non vedo l’ora di essere a metà del settimo mese, così posso anche non andare a scuola. È una tortura. Continuo a sudare, ma appena mi tolgo qualcosa, congelo. E mi devo rivestire. Mi sento una balena che cammina. Un pesce molto enorme con un pancione spropositato.

Sul cancello della porta vedo Fede, che mi dedica il migliore dei suoi sorrisi.

Ci sono varie ragazze vicino a lui.

Sembra che con più divento enorme più il numero di ragazze che gli girano intorno aumenta. E sta cosa non mi piace, anzi,mi irrita visibilmente. Mai far irritare una donna incinta. MAI.

Mi viene incontro e, con mia grande soddisfazione, mi bacia, davanti a tutte quelle avvoltoie la.

“Allora? Lo shopping com’è andato?” chiedo io, curiosa.

“Ma quanto siamo impazienti amore!” esclama, accarezzando la pancia.

Salgo in macchina con lui e Ste, sì perché Fede finalmente ha 18 anni.

Non fatemi ricordare la sua festa di compleanno. Non ho toccato un goccio di alcool, e ho passato praticamente metà festa in bagno con Giuli, in preda da nausee.

Mi allaccio la cintura e sento già che il caldo mi assale.

“Fede, non è che potresti mettere l’aria condizionata?” esclamo,in preda dai calori più assurdi.

“Ma stai scherzando!?” urlano in coro Giuli e Ste, dai sedili posteriori.

“Inizio a trovare fastidioso che voi pronunciate una frase si e una no insieme.”Dico tra i denti.

“Piccola, resisti 10 minuti che siamo a casa tua, e poi ti spogli.” Ammicca Fede.

Mmh. In effetti una certa voglia un po’.. ma che dico?! Non posso far sentire alla piccola cose così sconcie! Non è ancora nata e già.. no! In quel momento un angelo e un diavoletto mi appaiono sulla spalla.

“Pessima idea.” Esclama il tipetto bianco. “Eddai! Cosa ti costa!? In fondo non è ancora nata!” mi incita il tipino con le corna.

“Sto delirando.” Penso io. “Troppo caldo, mi da alla testa.”

Entro in casa, appoggiandomi stanca sull’uscio.

Vedo una marea di scatoloni con le cose di mio padre all’interno.

“Ma che diamine..” inizio io, spaventata.

“Amore, vai a vedere nell’ex ufficio di tuo padre..io e Ste ci abbiamo lavorato tutta mattina. Tuo papà ha detto che lui si è presp un ufficio in centro, e noi.. Beh, vai a vedere.” Mi dice Fede, impaziente.

Entro piano nella piccola stanzetta vicino alla mia camera, e resto letteralmente a bocca spalancata.

Al posto delle pareti bianche ci sono delle pareti lilla, con delle stelline sul soffitto.

“Non appoggiarti piccola, che la vernice è ancora fresca” mi sussurra Fede all’orecchio.

C’è una minuscola culla di legno bianco, con le copertine rosa al centro, appoggiato al muro un fasciatoio pieno di pupazzi. Pupazzi ovunque, giochi sul piccolo tappetino colorato.

Con le lacrime agli occhi prendo in mano un pigiamino con un coniglietto sopra.

“Lo.. lo avete fatto voi?” dico.

“Si, Ste mi ha aiutato” mi abbraccia Fede, mentre mi baci il collo.

Corro, per quanto riesco, fino in salotto. Urlo un grazie a Ste.

“Ragazzi, meglio che non venite in stanza per il resto del pomeriggio.” esclama contento Fede.

E il diavoletto ha prevalso, come quella sera di Agosto. Dove è cominciato questo stupendo errore.

Sono appoggiata a Fede,sul suo petto nudo, sta accarezzando la pancia,quando d’un tratto tutti e due ci immobilizziamo.

“Am..amore. hai sentito?” chiede sorpreso.

Non riesco a parlare. Riesco solo a mettere una mano sul ventre e ascoltare la mia piccola che si muove.

 

 

Il Mio Angolino:
Salve a tutti, spero non vi siate dimenticati di questa FF.

Ci ho messo un po’, ma ce l’ho fatta. Ho avuto

Qualche problemino, ma spero di rivedervi numerosi.

A presto

PeaceLoveAndRock <3

*PsicoSoul .

  
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