-O-Occhi di Ghiaccio...!- esclamò lui.
Rimasi allibita. Yuri era lì, davanti a me. Seduto su
una sedia della stanza d'ospedale di Rei, che piangeva silenziosamente. Yuri
era lì!
-Yuri!!!-
Mi buttai tra le sue braccia gridando il suo nome,
felice. Che bello! C'era Yuri! Non potevo crederci! Lo strinsi fortissimo e gli
accarezzai i capelli rosso fuoco. Lui, in un primo momento, rimase immobile,
troppo scioccato per reagire prontemente, poi sentii le sue braccia intorno al
mio collo e la sua stretta forte. Qualunque fosse il motivo che l'aveva portato
a piangere, ora ne aveva un'altro e lo stesso valeva per me. Iniziammo a
piangere senza provare neanche a trattenerci.
-Sei tornata!!! Sei tornata a casa! Che gioia, sei
qui!!!-
Gridò Yuri, ridendo e piangendo contemporaneamente.
Singhiozzai forte e mi sciolsi dal suo abbraccio, guardandolo negl'occhi.
Sorrisi.
-S-sono tornata...- bisbigliai incredula.
-Si, sei tornata... sei tornata da noi!- esclamo lui,
ridendo.
Era così felice. E io ero così felice. Eravamo felicissimi.
Rimanemmo avvinghiati per non mi ricordo neanche
quanto. Non volevamo più separarci. Oddio, ero così felice di sentirlo così
vicino a me! Mi sentivo vera, viva come non mi era mai successo! Ero felice!
Felice in modo pazzesco! Mi piaceva da matti spettinargli i capelli...
-Yuri... come sono felice...-
I miei singhiozzi e le mie risate si erano fusi
insieme, diventando un suono strano e misterioso che usciva dalle mie labbra.
Un bel suono.
-Anch'io lo sono... e non sai quanto!-
Anche Yuri singhiozzava. Non avrei mai pensato di
vedergli avere una reazione del genere: piangeva come un bambino! Ero tornata
davvero, e questa era la conferma che aspettavo da quando avevo suonato il
campanello d'ottone di casa, la gioia che da anni cercavo!
-Y-Yuri...-
Un sussurro giunse alle nostre orecchie e noi ci
staccammo, placando lentamente il nostro pianto di felicità. Yuri si diresse
verso il letto di Rei, prendendomi per mano e trascinandomi con lui, come se
avesse paura di vedermi partire ancora in quei pochi secondi.
-Rei... stai meglio?- chiese Lupo della Steppa.
Vidi Rei sorridere e annuire. Poverino... era così
pallido...
-Guarda chi è venuta a trovarti, oggi...-
Dissi Yuri sorridendo felice, trascinandomi tra lui e
Rei. Sorrisi imbarazzatissima. Rei sgranò gli occhi e cominciò a piagere.
-S-sei tornata...-
Annuii, sentendo gli occhi inumidirsi ancora. Sorrisi
con gioia...
-Sono tornata Rei...-
Tigre Bianca scoppiò a piangere, singhiozzando come un
bimbo.
-O-Occhi di G-Ghiaccio...-
Lentamente portò una mano sulla mascherina e se la
strappò via. Rimasi a fissarlo mentre si alzava a sedere, e con fatica apriva
le braccia, in cerca di quel contatto che anch'io cercavo. Mi avvicinai.
-Abbracciami, ti p-prego...-
Lo strinsi forte, piangendo ancora. Mi sentivo
tremendamente in colpa, per quello che aveva passato. Cominciai a parlargli.
-Mi dispiace Rei... avrei tanto voluto mantenere la
promessa che ti ho fatto ma... ma tu non sai come ero diventata... non avevo
più emozioni, non provavo più nulla... è stato terribile senza di voi... ma
adesso, non voglio più andarmene. Siete troppo importanti per me, davvero. E-e
poi... mi siete mancati... mi siete mancati tantissimo!-
Ricominciai a singhiozzare forse peggio di prima. Ero
cosi felice!!! La gioia e disperazione che avevo erano immensi! Ero disperata!
Mi sentivo così felice da essere disperata! Una sensazione che mai dimenticherò
per il resto della mia vita. Mai.
Rei mi strinse con più forza e quando capì che non
avevo più fiato per parlare, decise di mettermi a tacere lui, prima che
ricominciassi.
-O-Occhi di Ghiaccio, ti prego... stringimi e basta...
non parlare...-
Ubbidii a quel dolcissimo comando e lo strinsi ancora
più forte, stando attenta a non fargli troppo male. Sembrava così fragile...
All'improvviso Yuri si guardò intorno.
-Occhi di Ghiaccio hai visto una ragazza bruna con gli
occhi verdi, venendo qui?- chiese.
Scossi il capo, confusa. Poi capii quel che voleva
dire.
-Vuoi dire Vita? E' partita.-
Rei, che si stava asciugando gli occhi, rimase a bocca
aperta.
-Partita?! E dove?- chiese tristemente.
Yuri gli si avvicinò, preoccupato.
-Stai calmo Rei! Lo sai che è pericoloso per te
agitarsi così!-
Rei guardò il russo e si calmò, ridistendendosi sul
letto. Gli risposi.
-Non so dov'era diretta. Mi ha detto che adesso che
c'eravamo noi, non avevi più bisogno di lei.-
Il cinesino abbassò la testa, sconsolato. Un'altra
piccola lacrima percorse il suo volto. Una lacrima di tristezza.
-Perchè tutte le persone a cui voglio bene, prima o
poi, partono sempre? E' per qualcosa che faccio? C'è qualcosa che non va in
me?-
-No!- esclamò Yuri, arrabbiato ma anche dispiaciuto.
Mi sedetti accanto a lui e gli strinsi la mano. Lo
guardai seria.
-Ascoltami bene, vittimista dei mei stivali! Tu non
hai proprio niente che non va e non fai niente di male, ok?! E poi, ci siamo
noi con te...-
Yuri si sedette dalla parte opposta alla mia e annuì.
Rei sorrise felice.
-Grazie...-