Ancora mille grazie a tutti quelli
che hanno o no commentato, ma soprattutto un enorme bacione a Lilli, inuyashalove, luchia nanami, marysq92, Miss Valentine e Emiko 92 per i vostri commenti, che sono sempre
graditi!
C’ho messo più tempo del solito a
scrivere questo capitolo perché avevo perso l’ispirazione, ma ora è tutto a
posto. Quindi ora leggete il cap e fatemi sapere che ne pensate!!!!!!!!
Bacioni!!!!!!
P.s volevo avvisare che in un paio
dei prossimi capitoli il diario di Kagome sarà sostituito da avvenimenti
importanti, ma poi riprenderà!
Capitolo7: Ancora stupidi litigi
Caro diario,
è da una settimana che
non ti scrivo, ma avevo dimenticato l’astuccio dalla vecchia Kaede e Inuyasha
non mi ha permesso di andarla a prendere a neanche cinque minuti di distanza
dalla partenza dal villaggio! Comunque non ho nessuna novità da raccontare:
abbiamo girato in lungo e in largo, ma di Naraku e dei frammenti della
sfera nemmeno l’ombra. Inoltre da
quella volta in cui abbiamo fatto pace, il rapporto tra me e lui non è cambiato
gran ché. Io so di esserne innamorata e le parole che mi ha detto quella volta
non le dimenticherò mai, sono un ricordo troppo importante; nonostante mi abbia
fatto capire che ci tiene a me si è chiuso ancora di più in se stesso e a volte
ho avuto anche l’impressione che mi stesse evitando. Perché? Perché è tutto
così difficile?
Ho deciso di tornare a
casa per un po’; ho voglia di rivedere la mi famiglia, le mie amiche , e poi
c’è una fets a casa di Yuka che non voglio perdermi! È da molto che non mi
prendo una pausa, e poi così avrò il tempo di riflettere con calma. L’unico
problema è: come faccio a dirlo a Inuyasha?
La ragazza alzò gli
occhi; erano nel bosco di Inuyasha per riposare. Vide Schippo che giocava con
la piccola Kirara e Sango e Miroku che dormivano appoggiati alla schiena
dell’altro. Cercò il mezzo demone e lo vide poco più in là, appollaiato su uno
dei rami del Goshimboku a osservare il cielo. Sembrava assorto nei suoi
pensieri e a Kagome parve ancora più bello del solito, con lo sguardo fiero e
gli occhi dolci e determinati. Non avrebbe voluto disturbarlo ma doveva
parlargli subito o avrebbe perso il coraggio. Stava per chiamarlo quando
l’hanyou, percepito il suo odore, si girò verso di lei
- Cosa vuoi?- ed
eccolo che iniziava a fare l’antipatico! Aveva quasi foglia di strozzarlo!
- Potresti prima
scendere?- il ragazzo anche se sbuffando l’accontentò. La ragazza si girò e lui
la seguì in silenzio fino al bordo del pozzo, dove vi erano adagiati la sua
bicicletta ed il suo enorme zaino. Il ragazzo non vi fece caso più di tanto.
- Allora?!
- Bhe, ecco io……… io
volevo chiederti il permesso di tornare a casa per il fine settimana
- Stai scherzando,
vero? Abbiamo ancora un mucchio di frammenti da trovare, Naraku potrebbe essere
ovunque e tu te ne vuoi andare? Scordatelo!
- ……va bene, se non
vuoi darmi il permesso non fa niente. Io me ne vado lo stesso!
- Cosa?! Non puoi!
- Si che posso! Non
vedo la mia famiglia da tempo, sono stanca e ho bisogno di tranquillità. E poi
ho promesso alla mia amica Yuka di aiutarla con i preparativi della sua festa
di compleanno, e non ho nessuna intenzione di deluderla!
Il ragazzo allora la
squadrò dall’alto in basso; la fissò negli occhi e lei si spaventò: erano
freddi, astiosi, come quando guardava il nemico.
- Ah, è così allora! E
tu vuoi farci perdere tempo solo per divertirti a una stupida festa! Sei
proprio un egoista!
Kagome rimase
sconvolta nel sentirlo pronunciare quelle dure parole con voce colma di
disprezzo; come poteva dirgli quelle cose! Gli occhi le si riempirono di
lacrime e la voce era carica di rabbia e tristezza
- Tu……..tu………..tu sei
uno stupido insensibile! Non capisci che io mi sacrifico ogni giorno per te!
Non vedo la mia famiglia anche per mesi, non vado a scuola, non esco con le
amiche, NON VIVO LA MIA VITA PER TE, e tu ti permetti anche di darmi dell’egoista
se sono stanca e vorrei rilassarmi?! Forse dovresti farti un bell’esame di
coscienza!
Gli diede le spalle e ancora
scossa dai singhiozzi e con gambe tremanti prese la sua roba e si gettò nel
pozzo.
Inuyasha la guardò
andarsene scosso: “Stupido! Che diavolo mi ha preso! Mi ero ripromesso di
proteggerla, di aprirmi di più con lei, e invece l’ho ferita e le ho dato dell’egoista
quando il primo ad esserlo nei suoi confronti sono io! Sono proprio un cretino,
mi faccio schifo da solo! Inoltre non ho nemmeno il coraggio di andarmi a
scusare!”. Il mezzo-demone si diresse di nuovo sul Goshinboku. Aveva bisogno di
pensare e di prendere una decisione: andarsi a scusare subito oppure aspettare di
farla calmare? Avrebbe aspettato il risveglio di Miroku per chiedere consiglio.
Spero vi sia piaciuto,
alla prossima!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!