Studiare o non studiare? Questo è il problema.

- Smettetela vi prego! - piagnucolò Remus sul punto di lanciare una fattura contro James e Sirius.
- Ma ci annoiamo! Sappiamo tutto quindi perché dobbiamo studiare? - rispose Sirius con un sospiro, odiava studiare.
- Perché è impossibile che sapete tutto - ribattè Remus disperato.
- Invece si! - rise James.
- Silenzio!- urlò loro la bibliotecaria, era da circa un’ora che ridevano.
- Tacete! E studiamo l’ incantesimo di diminuzione! -
- Uh potremmo farlo a Moccy - ghignò maleficamente James, con un espressione pervertita in viso.
Sirius per poco non si soffocò dalle risate.
Remus scosse la testa, non si poteva studiare con quei due.
- Guardate che vi divido! Studiate uno in sala comune e uno qui! - minacciò.
- Abbiamo gli specchi magici! - ridacchiarono i due estraendo gli specchietti dalle tasche e sventolandoli davanti agli occhi di Remus.
Lui glieli prese dalle mani e ghignò -E se io ve li sequestro? -
- E se io mi trasformo e ti mordo? - ghignò Sirius.
- è peggio se ti mordo io - ribattè Remus.
- E se non la smettete di litigare come marito e moglie vi incorno! - si intromise James.
- Osa ! - si girarono indemoniati Remus e Sirius e James si mise a ridere.
- Su torniamo a studiare! -
- Naaaaaaaa! -
- Muovetevi ! - ringhiò Remus e li sedette di schianto.
- Vediamo, forse è meglio studiare prima Difesa, che ne dice dell’ incanto Patronus? Visto che siete cosi bravi perché non provate a farlo! -
- Forrrrte! Com’è la formula? - chiese James.
- Expeto Patronum - rispose l’amico esasperato.
- Ma non è nel programma ordinario no?-
- No… ma voi dite di essere cosi bravi… forse non è vero… - Remus ghignò, mai dire a James e Sirius di non essere all’ altezza di qualcosa.
- Che bisogna fare? - ringhiarono insieme James e Sirius.
- Bisogna fare un pensiero molto felice e dire la formula -
James estrasse la bacchetta ed esclamò - Expeto Patronum -
Un sottile filo d’ argento si levò dalla bacchetta e un attimo dopo scomparve.
- Era questo l’ incantesimo ? - chiese.
- Si ma non ti è uscito ! Dovrebbe essere un animale che ti protegge - ridacchio Remus.
-Ora riprovo -
- No no, Jamie! Tocca a me ora ! - ribattè Sirius, levò anche lui la bacchetta e ripetè la formula. Il risultato fu lo stesso di James.
- Riproviamo! - fece James.
- Ma perché ve l’ ho detto? -pensò Remus alzando gli occhi al cielo.
Ma quella volta i due ragazzi non fallirono. James pensò alla prima coppa delle case che aveva fatto vincere alla sua casa, Sirius pensò a quando il cappello aveva gridato GRifondoro e dalle loro bacchette uscirono rispettivamente un cervo e un cane.
Sparirono dopo qualche secondo, ma i due erano soddisfatti.
- Visto? - ridacchiarono.
- Si si! Ora studiamo Storia?- rise Remus con un gran sorriso.
- uffa! - borbottò Sirius ma prese il libro e lo apri ad una pagina indefinita.
- Beh che dobbiamo fare? -
- Ripetere forse? - ironizzò Remus.
- Ma se io non ho mai studiato Storia in tutta la mia vita?- si disperò James.
- Colpa tua! - ridacchiò Remus, aprì il libro ed iniziò a leggere - La rivolta dei folletti del 1890 fu una delle più sanguinose e violente della storia…-
- Ma quando mai i folletti non sono violenti? - rise James.
- Ma chi sè ne frega? - rise ancora di più Sirius, ed iniziarono a ridacchiare come scemi.
Remus continuò indisturbato a leggere - I folletti cercarono di occupare il Ministero della Magia, ma…-
- Ma come al solito i maghi li bloccarono!- ribattè Sirius -La storia è sempre questa quindi invece di stare qui a sentire queste cazza** che ne dite di andare a fare un giro a Hogsmeade?- propose.
- Sono d’accordo - rise James, poi si alzò e prese Remus per un braccio.
Il ragazzo si lasciò trasportare docilmente, tanto con quei due non c’ era niente da fare.Erano sempre d’accordo l’ uno con l’ altro, ma gli volevano bene ed era questo che contava.