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Autore: JulietStarLight96    12/09/2011    2 recensioni
E se Cameron Mitchell fosse stato richiamato da RM per far parte del Glee Cast? E se una delle ragazze del cast si prendesse una bella cotta per lui? Scritto da una folle innamorata di questo ragazzo :3
Ci sono accenni anche di CrissColfer, momenti fluffosi e attori che assomigliano fin troppo ai loro personaggi.
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Dianna Agron, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Saaaaalve. Anticipo che questo capitolo non doveva uscire così lungo, questo e quello dove parlano con Naya doveva essre euno solo, ma sarebbe stato troppo lungo, quindi l'ho diviso in due per dare spazio anche agli altri intrecci. Perciò, anche se questo sarà meno divertente del precedente, anzi, sarà forse più triste, voi divertitevi leggendolo :) Enjoy!

«So che non sono la persona più adatta a venire qui a parlarti adesso, soprattutto perché probabilmente tu non vuoi. E sappi che non lo faccio per te, lo faccio solo per quella biondina che tu dici di amare.» Cam alzò la testa quando sentì questa voce fuori dal bagno in cui si era chiuso, un paio di Converse nere spuntava da sotto la porta. «Proprio tu vieni a farmi la predica? Oh, ma per favore, tornatene da lei e fattela con tranquillità, ormai non è più la mia biondina, è la tua.» disse aggredendo Chord, che aspettava paziente che lui uscisse. «Non sai quello che stai dicendo.» gli rispose lui con voce calma. «Sentiamo la tua spiegazione, allora!» il biondo prese fiato e iniziò a raccontare di come Heather (e sottolineò più volte quel nome) l’avesse baciato senza preavviso, e di come si fosse comportata male, e di come avesse capito che lo stava facendo per farlo ingelosire quando aveva visto i capelli della ex biondina; un lungo silenzio rimase sospeso nell’aria come nebbia, finchè il rosso aprì la porta, gli occhi ancora un po’ arrossati ma determinati. «Grazie.» disse abbracciandolo; lui rimase un po’ perplesso, ma gli sorrise mentre usciva sbattendo la porta.
Non sapeva neanche perché l’aveva aiutato, sicuramente non per seguire le GleeGole, probabilmente per quella luce dorata che aveva visto negli occhi dei due innamorati. Tutto ciò era troppo lontano dalla sua comprensione. Fece spallucce e uscì pure lui dal bagno.
 
*
 
Cam attraversò i corridoi del set letteralmente pattinando sulle superfici scintillanti, fino a raggiungere la sala dove il cast si riuniva nelle pause dalle riprese. La sua ragazza era lì, seduta su uno dei divanetti bianchi, stava chiacchierando con Jenna quando sentì arrivare qualcuno di corsa, e si girò verso la porta; non fece neanche in tempo a vedere quella nuvola di capelli rossi che si avvicinava al suo viso che sentì un paio di mani fin troppo familiari che le prendevano il viso e lo attiravano al suo, e poi sentì quelle labbra che non l’avevano mai baciata con così tanta foga. «Ti amo, ti amo, ti amo.» le continuava a ripetere, continuando a baciarla in ogni centimetro di pelle libera, in ogni angolo che uscisse dai vestiti, sul naso, sulle guance, sul collo, sulla fronte, perfino sui capelli. Lei non poté far altro che lasciarsi baciare, un po’ perplessa ma felice, certo, non aveva mai fatto così, ma il comportamento di quel ragazzo spesso andava oltre ogni comprensione.
Jenna sgattaiolò via in silenzio, non voleva disturbarli troppo, mentre il ragazzo scavalcava lo schienale del divano e si sedeva di fianco a lei, con la fronte appoggiata alla sua, e iniziava a raccontarle ogni cosa. Lei diventò prima viola, poi verde, e infine rossa di rabbia nei confronti della povera HeMo, anche se non sapeva che lei non aveva fatto molto; così quando Dianna si alzò per andare a cercarla, lui non poté non seguirla. La prima persona che incontrarono però non fu quella che stavano cercando, ma il piccolo Chord, che era seduto per terra con la schiena al muro e le mani tra i capelli, gli occhi lucidi anche se non voleva mostrarsi troppo debole. Quando li vide, si illuminò come se avesse appena visto Dio, o meglio, quando la vide; Cam, da bravo ragazzo, le sussurrò che andava a cercare Heather e li lasciò soli, il cuore stretto in una morsa ma sicuro che di lui si poteva fidare.
Lei si sedette davanti a lui, prendendogli il viso e tirandolo delicatamente su, gli occhi sciolti nei suoi; «Che cosa puoi fare quando quello che fai non è abbastanza?» le chiese a voce bassa citando una canzone che amava. (*) «Devi dare tutto te stesso, ma solo se l’altro è capace di accettarlo.» «Sai a cosa mi sto riferendo, vero?» i suoi occhi color cioccolato si abbassarono un attimo. «Credo di averlo capito. E credo anche che tu sappia che cosa ne penso.» «Grazie bella.» le disse lui, poi le diede un bacio sulla guancia e si allontanò sorridendo; quello sarebbe stato il suo ultimo giorno sul set, lui nella terza stagione non c’era, (**) ma aveva deciso di assistere comunque alle riprese, almeno fino a quel momento: era il momento di crescere, di voltare pagina, si disse. Avrebbe continuato a vedere i suoi amici attori, ma era il momento di provare nuove cose; soprattutto, aveva bisogno di non vederla più ogni giorno. Se ne andò, uscendo dal cancello del set senza incontrare nessuno.
Nel frattempo Dianna si rialzò, cercando di non piangere e andò a cercare il suo ragazzo per parlare con HeMo, anche se proprio adesso non se la sentiva.
 
*
 
Trovarla non fu difficile, quando aprì la porta della sua roulotte e si trovò davanti questa coppietta che si teneva per mano capì che il piano di Naya era fallito; fece per richiudere velocemente, ma la parte arrabbiata della ragazza uscì e la bloccò con un piede per non farla chiudere. «Tu ci devi delle spiegazioni.» disse alla sua copia esatta, che stava dall’altra parte della zanzariera tremando sotto i suoi nuovi capelli rosa. «Non... non è colpa mia!» «E di chi sarebbe?» le chiese lui, non meno arrabbiato della sua ragazza. «Di Naya e del suo smalto fucsia!» entrambi si batterono la mano sulla fronte, da bravi idioti non avevano capito che la testolina di Heather non poteva concepire un piano così complesso senza una mente dietro a guidarla, e ora tutto si aggiustava, tutti i pezzi del puzzle iniziavano a funzionare: «L’ha fatto per averlo tutto per sé...» disse tra i denti la biondina, prima di correre verso la roulotte della ispanica, non molto lontana, ovviamente seguita dal suo fedele Cam che ormai sembrava diventato una specie di cagnolino.


Note dell'autrice:
(*) La canzone qui citata (e tradotta alla cazzo adattandola alla vicenda xD) è Get it right, un inedito che canta Rach alle provinciali, il verso in inglese sarebbe: "What can you do if your good isn't good enough?" e come vedete è tradotto moooolto alla cazzo xD
(**) Lo so, lo so, anche voi avete pianto quando avete scoperto che Chord non ci sarebbe stato. Ma siate forti :'(
Allora, com'è stato questo capitolo? Avete riso? Avete pianto? State morendo dalla suspance (come sta facendo la mia Pru, ci scommetto)? Mi piacerebbe che mi diceste come vi sentite lasciando una recensione perchè qui ce ne sono davvero poche xD Grazie a tutti quelli che lo faranno, e al prossimo capitolo ;)
   
 
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