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Autore: telesette    12/09/2011    1 recensioni
Una potente organizzazione criminale, conosciuta col nome di A.L.B.A., minaccia dure rappresaglie contro il Giappone e le autorità non sanno come far fronte al pericolo. L'ufficiale Gai Maito propone tuttavia di reinserire nei ranghi tre giovani ex-cadetti dei reparti speciali, così da disporre di una squadra competente e inarrestabile...
Genere: Azione, Comico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Neji Hyuuga, Rock Lee, Tenten
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Taiga Canadese, riserva protetta della Foresta Boreale

 

In base ai dati sulla sua scheda personale, dopo essere stata congedata dall’Alto Comando, il soldato Tenten Zhenfeng risiedeva attualmente nelle foreste del Canada, ove si occupava di preservare la fauna locale in veste di Guardia Forestale autorizzata. Contattare il secondo elemento della squadra si rivelò assai più difficile del previsto: la zona delle foreste è un intrico di vegetazione piuttosto fitto in alcuni punti, per questo coloro che devono sorvegliare la zona devono vivere a stretto contatto con l’ambiente. Un distaccamento incaricato dal colonnello Hatake, composto da un paio di unità, si ritrovava dunque immerso in quella enorme boscaglia con l’ordine di localizzare il soldato Zhenfeng e convincerla a fare ritorno con loro al comando centrale.

- Riesci a vedere qualcosa, Maki ? - domandò un soldato al compagno. 
- Macché - rispose l’altro, muovendosi tra gli alberi con cautela per non inciampare in qualche radice. - Chi riesce a vedere qualcosa in queste condizioni è un mago! 
- Fermiamoci un momento! Sarà meglio segnalare la nostra posizione e chiedere…

Prima che potesse terminare la frase, qualcuno in mezzo agli alberi esplose due colpi a mezz’aria ( probabilmente fucili da caccia ) che fischiarono appena sopra la sua testa. Entrambi si gettarono a terra d’istinto, non avevano previsto di ritrovarsi in una sparatoria nel bel mezzo di una riserva protetta.

- Secondo te, chi diavolo è stato?
- Non lo so, potrebbe trattarsi di qualche cacciatore ma è illegale qua dentro…

Altri due o tre colpi vennero sparati a breve distanza, seguiti da un secco rumore di bossoli usati, provenienti da due armi di grosso calibro.

- Dannazione - imprecò una voce irritata da dietro gli alberi. - L’ho mancato giusto per un soffio! 
- Guarda che, se ti riferisci all’albero sulla destra, ti informo che l’hai centrato in pieno invece - disse un altro con tono decisamente ironico. 
- Fottiti, Burt - ruggì l’altro. - Vedi di scoprire dove s’è andata a cacciare quella bestiaccia piuttosto!

Acquattati l’uno accanto all’altro, i due soldati capirono immediatamente la situazione.

- Cacciatori di frodo - sussurrò Maki. - Dobbiamo allontanarci, qui siamo un bersaglio troppo facile! 
- Va bene, ti seguo!

Strisciando di lato, come erano stati addestrati a fare, i due soldati cercarono di spostarsi senza farsi vedere. Purtroppo però il rumore di un rametto spezzato mise i cacciatori in allarme che, puntando le armi nella loro direzione, se li trovarono proprio davanti.

- Guarda un po’ chi abbiamo trovato! 
- Dannati ficcanaso - fece Burt, fissandoli con disprezzo. - Se li lasciamo andare, avvertiranno i rangers… Dobbiamo ammazzarli subito!

Maki e il suo compagno rabbrividirono e una goccia di sudore freddo scivolò lungo la fronte di entrambi, mentre i cacciatori spianavano i fucili contro di loro, non avevano scampo.

- Dite “ciao”, belli - ghignò Burt, sorridendo crudelmente.

Prima che il cacciatore riuscisse a premere il grilletto, la lucida e nera canna di un altro fucile sbucò da dietro i rami. L’eco di uno sparo risuonò nell’aria per un istante e l’uomo crollò a terra con un foro sanguinante in mezzo agli occhi.

- Burt - urlò l’altro incredulo.

Gli occhi sbarrati del suo compagno morto e l’espressione congelata del volto gli fecero capire che era meglio tagliare la corda cosicché, lasciando cadere a terra la propria arma, si diede disperatamente alla fuga. In quella i soldati videro uscire dall’ombra il loro provvidenziale soccorritore, con la canna ancora fumante sottobraccio, ma rimasero sorpresi nel rendersi conto che si trattava di colei che stavano cercando.

- State bene? - domandò lei, facendo uscire il bossolo vuoto e ricaricando l’arma.

I due annuirono e, dopo essersi rimessi in piedi, fecero per rivolgerle la parola ma la giovane li zittì immediatamente. Entrambi la videro imbracciare il fucile e prendere la mira contro il cacciatore in fuga; costui però era già talmente lontano che a stento si riusciva a distinguerne la sagoma in movimento; neppure il miglior cecchino della base militare di Kyoto sarebbe riuscito a colpire un bersaglio del genere, soprattutto a quella distanza e in quelle condizioni di visibilità.

- Bah - brontolò la ragazza, abbassando il fucile con rassegnazione.

I due soldati sorrisero. Dunque anche la grande tiratrice, di cui avevano letto meraviglie nel rapporto, aveva i suoi limiti come tutti. Aggiungendo poi il fatto di essere “donna”, i due si guardarono bene dal fare battute ma era fin troppo chiaro cosa stavano pensando in quel momento.

- Troppo lontano, vero? - domandò Maki ironicamente. 
- Purtroppo - ammise l’altra.

Subito però l’occhio della giovane notò il fucile che il soldato portava a tracolla.

- Quello lì non è un M24 da 7.62 millimetri ? 
- Beh, sì ma… 
- Perfetto, lo prendo in prestito un attimo, grazie!

Prima che il soldato potesse protestare, la giovane afferrò il lungo fucile della portata di circa 800 metri e, dopo aver messo l’occhio nel mirino e localizzato il bersaglio, fece partire un unico colpo che si conficcò esattamente nella spalla dell’uomo in fuga. Quest’ultimo cacciò un grido di dolore e crollò in ginocchio stringendosi il braccio ferito e invocando aiuto a squarciagola.

- Dannati bastardi - mormorò lei, restituendo l’arma al legittimo proprietario. - Sono aumentati nelle ultime settimane, bisognerebbe avere cento occhi con loro…

Maki e il suo compagno la osservarono stupefatti.

- Le… Lei è la signorina Tenten Zhenfeng, giusto? 
- In persona!

Così dicendo, Tenten raccolse il proprio fucile da terra e si voltò a guardare seriamente i due militari con sguardo diffidente.

- Se avete qualcosa da dirmi, cercate solo di non farmi perdere tempo, ho molto da fare!

  •  
    NOME: Tenten Zhenfeng 
    NOME IN CODICE: Occhio di Falco 
    CARATTERISTICHE: Esperta di esplosivi e tiratrice infallibile. Abile nell'uso di armi da fuoco e da lancio.
    NOTE: Durante un periodo di licenza, trovandosi su un aereo diretto a Hong Kong, ha messo fuori combattimento un dirottatore colpendolo in rapida sequenza agli occhi, alle narici e ai genitali con una manciata di noci americane tostate. 
    SEGNI PARTICOLARI: Mira infallibile e nervi d'acciaio ( al momento del congedo, mentre il suo compagno Rock Lee Xiaolong distruggeva la scrivania del Primo Ministro, ha afferrato al volo tre boccette d'inchiostro di china che ha rilanciato subito dopo sulle camicie immacolate dei tre esponenti dell'Alto Comando lì presenti ).

 

( continua )

   
 
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