Crossover
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Autore: Premio_Nobel_Girls91    13/05/2006    8 recensioni
Chiediamo umilmente scusa a Manzoni, con la speranza che non si rivolti nella tomba (perchè si sa...noi siamo delle galantdonne! ^^). Ecco a voi una parodia dei cari Promessi Sposi, un libro taaaanto amato da noi studenti, in una versione tutta Potteriana!! buona lettura!Speriamo in una vostra recensione!!
Genere: Parodia, Demenziale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Libri
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Quel ramo del lago di Como... ehm... Hogwarts che volge a mezzogiorno tra due catene interrotte di monti dai giganti che hanno distrutto tutto, e che avevano lanciato un grosso masso sul terreno creando così un lago, in cui l'acqua si distendeva e si rallentava in nuovi golfi e nuove insenature. Vicino c'erano due monti: San Silente e il Bacchettone la cui punta sembrava appunto una bacchetta... In lontananza si vedeva su un pendio il castello di Hogwarts che apparteneva al signorotto del paese, don Malfigo (detto solo don Figo...^^).
La costruzione sembrava un malvagio che cospirava per farsi una ragazz... cioè fare cattiverie...
Sotto quel castello così spaventoso c'era un paesello, Hogsmeade. Li c'erano i soldati mangiamorte che ogni tanto si facevano le donne e pestavano a sangue i poveri mariti e sgraffignavano pure le mandragole dei contadini (anche se morivano subito dopo averle raccolte).
In quelle terre c’erano un mucchio di stradine che non facevano altro che confondere i poveri abitanti che si perdevano continuamente… Insomma, era un bel paesello, ma era meglio non viverci.
Per una di queste strade tortuose passeggiava tranquillamente Don Hagriondio che, distruggendo il terreno a ogni passo, leggeva un fumetto (perché aveva le immagini e lui era dislessico) e ridacchiava allegramente.
Don Hagriondio era il curato di Hogsmeade, nel senso che era l’unico che aveva avuto assistenza sanitaria. Ogni tanto alzava lo sguardo e guardava il terreno sottostante (senza bisogno di dire che era distrutto) e toglieva di mezzo i sassi, cioè i massi che gli intralciavano la strada. Poi riapriva il fumetto e ricominciava a ridacchiare, fino a che non giunse a un bivio: la strada a destra portava alla casa del curato e l’altra al torrente.
I muri interni delle due viottole si riunivano in un tabernacolo che aveva un mucchio di scarabocchi che sembravano rappresentare delle anime (con affianco delle scritte “Viva don Malfigo”).
Alzando lo sguardo, don Hagriondio vide una cosa che non si aspettava: due uomini stavano uno davanti all’altro sui muretti, uno cavalcioni e l’altro con una gamba spenzolante.
L’aspetto non lasciava dubbio sulla loro condizione: erano due mangiamorte. A dir la verità potevano venire scambiati per dei membri di una setta satanica, vista la fantasia dell’abito: un mantello nero.
-Cosa volete?- chiese diffidente Don Hagriondio.
-Lei ha intenzione,- disse il primo Mangiamorte –di maritare il signor Ronenzo Weasleglino e Hermione Grangerdella?-
-cioè,- balbettò don Hagriondio –sono ragazzi di modo…combinano i loro incantesimi…vengono da me, come se avessero delle mandragole da riscuotere…-
-mandragole?- chiese il secondo Mangiamorte grattandosi la testa.
-taci Goyle!- lo ammonì l’altro. Poi si avvicinò a don Hagriondio e prese uno sgabello per riuscire ad avvicinarsi all’orecchio –or bene! Questo matrimonio non s’a da fare né ora né mai!-
-Cosa?- chiese il don. –credo di avere del prosciutto nelle orecchie!- disse estraendo un etto di Parmacotto.
Il Mangiamorte imprecò a bassa voce –Te lo ripeteremo un ultima volta, il matrimonio, non s’a da fare, né ora né mai!-
-altrimenti!- disse l’altro –Don Malfigo…ahi!- il compagno gli pestò un piede.
-Don Malfigo!- esclamò spaventato don Hagriondio.
-beh…ormai l’hai scoperto. Ricorda, parla a qualcuno di questa conversazione, e sarai avadakedavriizzato prima che tu possa dire porcaquidditchina!-
-disposto sempre alla leccapiedezza… cioè alla schiavizzazione…-
-benissimo e buonanotte al secchio!(un’espressione priva di senso..)-
Poi si allontanarono cantando una canzonaccia le cui parole erano solo “Voldemort, Voldemort, Voldemort….”
Anche se si davano delle sberle a vicenda ogni volta che lo pronunciavano perché teoricamente loro non potevano dire il nome del Tu-Sai-Che-è-Innominato.
Don Hagriondio rimase per un momento con la bocca aperta come un baccalà poi se ne andò finalmente verso casa.
Come si è potuto notare non era mai stato un cuor di leone, anzi era uno grande, grosso e giuggiolone che aveva deciso di celebrare matrimoni (non si sa di quale religione) per stare un po’ tranquillo .
In sostanza lo si poteva paragonare a un secchione costretto a viaggiare in mezzo ai bulli, che erano i prepotenti come i mangiamorte che rompevano i cosiddetti… Questo suo modo di vivere lo aveva avvantaggiavano molto perché lo pagavano solo per sposare delle persone (anche omosessuali!O_O) e poi veniva rispettato e riverito, solamente non poteva trovarsi una donna perché aveva quella maledetta badante russa che si prendeva PERPETUA cura di lui perché non aveva trovato uno sfigato che la accettasse quale “veggente” che era, come diceva lei: Sibilla Cooman.
Rientrò in casa e chiamò la donna: -Sibilla! Sibilla!-
-Prevedo che fra poco arriverò…- rispose mentre metteva sul tavolino lo sherry preferito di don Hagriondio (che si era scolato tutto lei).
Poi andò dal padrone e lo vide talmente sconvolto che sembrava anche più brutto di quello che già era.
-Per il mio occhio interiore! Che vi è successo?!-
-Niente, niente..-
-Non è vero! Io sento che voi siete molto agitato perché qualcosa vi è accaduto….-
-Ma davvero?- disse ironicamente.
-Io lo so! Sento che voi avete incontrato madame Maxime e siete stato rifiutato da lei!-
-Ma che dite?? Comunque non vi posso dire nulla! Piuttosto datemi un bicchierino di vino!-
-Non ce n’è bisogno, il mio occhio interiore mi dice che…. Siete stato minacciato!-
Don Hagriondio sussultò.
“Opporc... è la prima volta che ci azzecca!” pensò.
-Non ve lo posso rivelare perché voi lo andreste a spifferare in giro!-
-Sento che voi non vi fidate di me… Prevedo che non andrò a dirlo in giro….-
-Seeee…-
-Ditemelo e in cambio vi rivelerò il futuro!-
-Manco morto! Voi ci azzeccate una volta su mille!-
La Cooman si mise a fare gli occhioni dolci.
-Ma come? Non volete dire nulla alla vostra badante fidata? E osate pure ingiuriarmi dicendo che le mie profezie non si avverano? Siete proprio meschino…-
Don Hagriondio si lasciò convincere perché non ne poteva più della sua gnola e comunque se ne avesse fatto parola con qualcuno avrebbe potuto avere finalmente una scusa per cacciarla.
Trasse un profondo respiro e raccontò la disavventura con numerosi “o accimandragolina!” e “porcaschiantesimina!”.
Sibilla Cooman portò le mani alla testa con veemenza –ooooh! Prevedo una morte precoce per quei due disgraziati manigoldi!!!-
-ssshhhh!!! Taci donna!! E non farne parola con nessuno! Altrimenti….-
-sì! Sì! Ho capito! prevedo già le terribili cose che mi accadranno!!-
-ah sì? Non lo sospettavo…-
e mettendosi il dito alla bocca, senza ciucciarlo per intendersi se ne andò a letto, sperando di dimenticare presto questa brutta esperienza, esclamando di tanto in tanto –Per l’amor di Harry Potter!- (la provvidenza!).

****
ECCOCI QUA! SIAMO TORNATE! SPERIAMO VI PIACCIA!E CI RACCOMANDIAMO...RECENSITE!!!!

Ilenia91dorough: grazie!!ecco il primo vero chappy! speriamo ti piaccia!
Reina:ecco qua il primo chap!!speriamo ke ti piaccia!^^
Elychan: il 600 e la Provvidenza sn i vei protagonisti della storia!!come direbbe la nostra prof d'italiano quindi...e il basilisco...beh...neanke noi sappiamo cm abbia fatto ad entrarci, ma lo scoprirai poi...se ti ricordi le analogie cn gli occhi del padre di Gertrude!!
  
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