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Autore: Banryu    14/09/2011    2 recensioni
Oddio! Questa è la prima long fic in cui mi avventuro! Spero sia quantomeno decente! Tutto quel che posso dire è che... C'è un pò di tutto! Ci sono gli SHINee (ovviamente), ci sono due ragazze italiane, ma non solo, perché è mooooolto probabile che via via compaia anche altra gente!
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'Bene! Fantastico, Bea! Penso che tu sia l'unica ragazza dell'universo che riesca a far arrabbiare il proprio adorato ragazzo per motivi così futili! Complimenti, davvero!'
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Olaaaaaaaaaaaaaa!!! Ok, pensavo di postarlo prima questo capitolo visto che l'avevo già pronto, ma alla fine dovevo finire di fare la roba per la scuola e quindi mi è passato.. Scusate!

Beh, penso di avervi infastidito abbastanza per ora.. xD Ringrazio di nuovo tutti quelli che commentano e mi supportano, mi fa sempre piacere! *_* <3

4 ~ In the SM building

Bey POV.

«Certo Hyung, arrivo subito.» Queste furono le prime parole che sentì Bey la mattina dopo al suo risveglio, seguite da qualcosa di morbido sulla fronte, che riconobbe come le labbra di Taemin, ed il corpo caldo accanto a lei scivolare fuori dalle coperte.
«Tae..?» Mugugnò allora, voltandosi da quella parte del letto ed aprendo un occhio. «Dove vai?»
Quello si fermò accanto al letto, girando la testa per guardarla. «Amore non volevo svegliarti. Mi ha chiamato Onew Hyung e mi ha detto che devo andare perché oggi proviamo.» Sussurrò in direzione della ragazza, che lo stava osservando dal basso con aria confusa.
«Ah... E quindi te ne vai senza salutare, eh?» Domandò dopo qualche secondo, afferrando il polso del ragazzo e trascinandolo di nuovo accanto a se sul letto.
«Lasciandomi per altro tutta la camera da mettere a posto da sola.» Aggiunse poi, circondando il corpo di Taemin con le sue braccia e stringendolo a se.
«Ma non è colpa mia.» Si giustificò lui, ricambiando l'abbraccio. «Come sempre caro, come sempre.» Bey alzò gli occhi al soffitto, prima di sentire la labbra del ragazzo sopra le sue. Rimase un attimo immobile, sorpresa, per poi ricambiare quel primo bacio della giornata.
«Ti aiuterò un'altra volta, ora vado. Sennò Umma si arrabbia!» Concluse poi Taemin, alzandosi nuovamente dal letto.
«Ma........?» Bey rimase ad osservarlo mentre lui si rivestiva, prendendolo in giro quando non trovava qualcosa in mezzo a tutti i vestiti sparsi.
Una volta che Taemin fu pronto si sedette sul bordo del letto, poggiando la mano destra sulla guancia di Bey e sorridendo. «Ci sentiamo dopo, ok?» Disse, prima di darle un altro bacio ed alzarsi.
«Ok. A dopo.» Rispose lei, osservandolo mentre lui attraversava la stanza ed arrivava sano e salvo alla porta.
«Tae?» Lo chiamò allora. «Dimmi..?» Chiese questo, voltandosi nuovamente verso di lei, con una mano sulla maniglia.
«Saranghae.» Una parola. Un sussurro. Un unico e speciale significato.
«Ti amo.» Le rispose in italiano Taemin con un sussurro ancora più basso di quello usato da Bey, poi uscì con il sorriso sulle labbra.
Bey aspettò di sentire la porta di casa chiudersi, poi afferrò il cellulare sul comodino e guardò l'ora: le otto e mezza di mattina. Restò cinque minuti buoni ad osservare l'ora sul display del cellulare cambiare, poi ributtò il telefono sul comodino e si coprì nuovamente col lenzuolo, abbracciando uno dei suoi cuscini.
'Ma siamo scemi? Svegliarmi a quest'ora! Privandomi del mio aiutante personale, per altro! Onew me la paga questa!' Pensò, per poi riaddormentasi poco dopo, cullata dal profumo di Taemin rimasto sul cuscino.
Fu svegliata qualche ora dopo da una violenta ed accecante luce sugli occhi. «Mmmmmmmh!!» Mugolò, girandosi dalla parte opposta e mettendosi un cuscino sulla testa, continuando ad abbracciare l'altro.
«Forzaaaa! Svegliati che è tardi!!» La dolce voce di Ambra le giunse forte e chiara alle orecchie, almeno quanto le era arrivata dritta agli occhi quella luce che adesso sembrava passare anche attraverso il cuscino, infastidendola.
«Per cosa?» Chiese allora, tirandosi su lentamente, cercando di capire cosa di preciso avesse puntato negli occhi.
«Non ti preoccupare! Te alzati e vieni in cucina!» Detto questo Ambra posò la torcia che aveva in mano sul letto, la scoprì completamente ed uscì dalla stanza.
«Eh?» Bey era sempre confusa. Prese in mano la torcia e la spense. 'Perché ha usato una torcia?' Si chiese, alzandosi dal letto e poggiandola sulla sua scrivania. A quel punto il suo sguardo vagò per la stanza sottosopra. 'Io mi sparo!' Fu l'unica cosa che riuscì a pensare, prima di trascinarsi verso la finestra ed aprire le tende.
'Oh! Ecco perché!' Seoul sembrava immersa nella nebbia. Peccato che quella cosa che la rendeva sfocata e grigia non fosse nebbia, bensì pioggia. Stava a di poco diluviando. Bey rimase per un quarto d'ora buono immobile a fissare la pioggia. La amava. Non sapeva bene perché, ma sentire il rumore di quelle piccole goccioline d'acqua su ogni superficie raggiungibile la riempiva di calma e tranquillità. Era in giornate come quella che amava rinchiudersi in camera sotto le coperte, possibilmente in compagnia di Taemin, e fare tutto da lì, anche mangiare.
'Chissà se oggi Tae finisce ad un'ora decente per...' Ma i suoi pensieri furono interrotti da una mano che l'aveva colpita dietro la testa, facendole sbattere la fronte contro il vetro della finestra.
«Ora mi spieghi cosa stai facendo qui alla finestra quando, più di mezz'ora fa, ti ho chiesto di venire di là?!!» Il tono di Ambra era autoritario.
«Ahiiiiiiii!» Si lamentò allora Bey, voltandosi verso di lei con una mano sulla fronte. «Guardavo la pioggia! E poi te non mi hai risposto prima, quindi non pensavo fosse così importante!» Aggiunse, sempre in tono lamentoso, avviandosi verso la porta.
«Se ti avevo detto di venire un motivo c'era! Muoviti!!» Ribatté l'altra, seguendo l'amica e dandole delle spinte sulla schiena per farle aumentare il passo.
«Ho capito! Ho capito! Ma mi spieghi che così tutta questa fretta?» Bey era ormai arrivata in cucina, e si era fermata a guardare i sette cestini per il pranzo che c'erano sul tavolo. «E magari anche che sono quelli, sarebbe utile.» Aggiunse, voltandosi verso l'altra con aria interrogativa.
«Allora: quelli sono i cestini in cui sto mettendo il pranzo per quei cinque, e ti volevo di qua in fretta perché è quasi mezzogiorno e non ho ancora finito e tra massimo mezz'ora dobbiamo essere fuori casa se vogliamo arrivare da loro in tempo per la pausa pranzo!» Ambra aveva detto tutto ciò come se fosse ovviamente sottinteso che loro quel giorno avrebbero dovuto fare quella cosa.
«Oh! E... perché oggi ti è presa così?» Chiese quindi Bey, prendendo del latte dal frigo e versandolo in un bicchiere.
«Boh! Era una scusa per andare all'SM e vederli anche oggi.» Bey sorrise: le sembrava strano che l'amica avesse deciso di preparare tutto quel cibo solo per essere gentile con gli altri, doveva esserci uno scopo più personale.
«E... Come fai a sapere che sono all'SM oggi?» Chiese allora Bey, finendo il suo bicchiere di latte e rimettendo la bottiglia a posto.
«Jong mi ha mandato un messaggio prima, quindi ho iniziato a preparare il pranzo.» Sorrise, indicando i cestini. «Però devo ancora mettere a posto il riso, mi aiuti?» Aggiunse poi, mettendo un cucchiaio in mano a Bey e passandole quattro dei cestini che c'erano.
«Vaaaa bene!» Acconsentì questa, iniziando a riempire gli appositi spazi con il riso preparato dall'altra.
«Comunque ieri sera non mi hai fatto vedere l'altra parte del regalo di Jong!» Esclamò Bey alla seconda cucchiaiata di riso.
«Ah giusto!» Ambra lasciò andare il cucchiaio che aveva in mano e tirò fuori dalla maglia che aveva una collanina, infondo ad essa era attaccata la metà di un cuore d'argento con sopra finemente incisa una J.
«L'altra metà ovviamente ce l'ha lui.» Concluse Ambra, rimettendosi al lavoro.
«Aaaah... L'amour!» Sospirò Bey, guadagnandosi un'occhiataccia da parte dell'amica.

Unendo le loro forze, sorprendentemente, le due ragazze riuscirono ad essere pronte e fuori di casa in meno di quaranta minuti. Non sapevano neanche loro come avessero fatto, ma c'erano riuscite.
«Però dopo rimetti a posto quella stanza! Sembra un campo di battaglia come l'hai lasciata!» Disse Ambra mentre scendevano dal taxi che le aveva portate davanti al palazzo dell'SM, cercando di non bagnarsi troppo e soprattutto di non bagnare le buste che contenevano il pranzo.
«Sì sì lo so.» Asserì quella, per poi fare una corsa sotto la tettoia più vicina. «Metterò a posto tutto!»Aggiunse una volta che l'altra l'ebbe raggiunta.
«Ma... Hai avvertito almeno uno di loro che stavamo arrivando, vero?» Chiese poi, girando la testa verso Ambra, che in quel momento sembrava molto occupata nel fissare le sue scarpe.
«Ambra?! Hai avvertito qualcuno, vero?!» Bey la guardò con aria di rimprovero. A quel punto Ambra alzò la testa. «Me lo sono dimenticato.» Disse poi, con lo sguardo più innocente del mondo.
«Io non ci posso credere! Non ci voglio credere!» Bey si voltò a guardare la pioggia che continuava a cadere ininterrotta, sospirando rassegnata.
«Quindi siamo fuori.» Concluse poi.
«No. Chiamo Minho e gli dico di venire.» Ambra stava già estraendo il cellulare dalla tasca dei pantaloni, cercando il numero da chiamare.
«Ma non lo chiamare così! Se no ci scoprono!!» Bey le prese il cellulare di mano, fermandosi un attimo a pensare.
«E allora che vuoi fare?» Chiese l'altra, con un sopracciglio alzato in direzione del suo cellulare.
«Ci sto pensando. Ah! Ecco... Mandagli prima un messaggio e digli di uscire da dovunque sono da solo perché devi chiamarlo per dirgli una cosa che gli altri non possono sentire!!» Bey riprese fiato, visto che aveva fatto tutto quel discorso senza mai respirare, poi passò di nuovo il cellulare all'amica, che cominciò a scrivere.
«Fatto. Ora aspetto che mi risponda e poi lo chiamo.» Fortunatamente Minho controllava spesso il cellulare, quindi rispose entro cinque minuti.
«Bene. Lo chiamo.» Ambra fece il numero, aspettando che l'altro rispondesse.

Minho POV.

Finalmente si erano fermati! Era da quella mattina alle nove che provavano ininterrottamente le loro nuove coreografie e le uniche pause che Minho si era preso erano quelle sufficienti a controllare se gli fossero arrivati dei messaggi o delle chiamate sul cellulare. Non sapeva perché, ma era ormai qualche mese che gli veniva spontaneo farlo. O forse sapeva anche fin troppo bene il perché, ma non lo avrebbe mai ammesso!
Fatto sta che, quando arrivò al tavolo sul quale erano poggiati tutti i loro cellulari e prese il suo, trovò un messaggio di Ambra. Lo lesse perplesso, per poi dirigersi verso la porta della sala prove.
«Scusate ragazzi, arrivo subito... Se ordinate il pranzo lo sapete cosa voglio!» Detto questo, uscì e rispose al messaggio, sperando che non fosse successo nulla. Ambra lo richiamò immediatamente e lui rispose al primo squillo.
«Oi! Che è successo?» Minho si rendeva conto di avere una voce preoccupata, ma del resto era raro che Ambra mandasse un messaggio direttamente a lui piuttosto che a Jong o Onew.
«No, è che io e Bey siamo fuori l'SM perché siamo venute a portarvi il pranzo ma ci siamo scordate di avvertire uno di voi, quindi non possiamo entrare.» Minho sospirò.
«Ho capito. Vengo a prendervi, un attimo.» Perché? Perché si ostinava ancora a preoccuparsi per quelle due?!
«Grazie Minho!! Lo sai che ti vogliamo tanto bene, vero?» Disse Ambra, sorridendo.
«Sì, certo!» Rispose ironicamente quello, chiudendo la conversazione ed avviandosi verso le scale. Al secondo scalino però Minho si ricordò che probabilmente gli altri stavano per ordinare il pranzo per tutti, quindi fece retro front e tornò in sala prove.
«Ragazzi, potete per favore aspettare ad ordinare il cibo? Devo fare una cosa.» Disse, rivolgendosi più ad Onew che agli altri, che lo stavano guardando confusi.
«Cosa devi fare Hyung?» Gli chiese il più piccolo, avvicinandosi a lui e guardandolo negli occhi.
«Vedrai.» Minho non poté fare a meno di sorridere della curiosità di Taemin.
«Daiiiii!» Taemin era un osso duro quando si impuntava su qualcosa.
«Tae, se Minho ha detto che vedrai, fidati, no?» Fortunatamente era intervenuto Onew, alle sue parole infatti Taemin aveva fatto un passo indietro, spostando lo sguardo in direzione del Leader.
«Grazie Hyung.» Minho sorrise in direzione dell'amico, per poi uscire dalla stanza.
«Uffa però!» Fu l'unica cosa che sentì, prima che la porta gli si chiudesse alle spalle.
In meno di due minuti Minho era fuori dal palazzo dell'SM e si guardava intorno alla ricerca delle due ragazze, riparandosi dalla pioggia con uno degli ombrelli dell'SM.
'Dove sono?' Si chiese, prima di vederle sotto una tettoia lì vicino. 'Ovviamente! Figuriamoci se con una giornata del genere escono con l'ombrello!' Sorrise fra se, incamminandosi verso di loro.
«Scusa Minho se ti abbiamo scomodato, ma eri l'unico di cui potevamo fidarci.» Gli disse Bey non appena le raggiunse.
«Ah-ha, certo!» Minho la guardò con aria di rimprovero, sapeva benissimo che l'affermazione della ragazza era puramente ironica, ormai poteva dire di conoscerle abbastanza bene.
«Dai Minho! Davvero!» Aggiunse Bey sorridendo e dandogli un leggero colpo sul braccio.
«Ma... Vogliamo rimanere qui a discutere di questo bagnandoci oppure ci accompagni dentro, Signor Flaming Charisma?» Chiese a quel punto Ambra, prendendo a braccetto Minho dalla parte opposta a quella dove era Bey.
«Andiamo, andiamo.» Le rispose allora quello, lasciandosi prendere l'altro braccio da Bey e cercando di tenerle entrambe protette dalla pioggia sotto l'ombrello.
Una volta dentro l'edificio, Minho rimise l'ombrello al suo posto e guidò le due ragazze per i corridoi dell'SM fino ad arrivare alla porta della loro sala prove.
«Pronte?» Chiese a quel punto, abbassando lo sguardo su di loro.
«Esattamente... Per cosa?» Gli chiese allora Bey, alzando lo sguardo su di lui.
«Ad essere assalite una volta che entrerete con del cibo! E' da stamani alle nove che non ci fermiamo un attimo!» Rispose allora quello, mettendo una mano sulla maniglia della porta ed iniziando ad aprirla.
«Oh!» Fu tutto quello che le due poterono dire, prima che la porta si aprisse completamente, rivelandole agli altri quattro.

  
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