Quel ti amo maledetto
Cap. 10 Una settimana indimenticabile II parte
4°Giorno Giovedì. Risse, intrighi e gelosia.
h.
Toc Toc....
-"Hmn"-
Toc Toc...
-"Chi è adesso."- disse tra se e se Kirei.
Cavolo era appena riuscita ad addormentarsi. Si sentiva davvero uno schifo e il mal di testa non accennava a diminuire.
-"Ma che ore sono? Le 03.30!!! Oddio!!!"- Aveva ancora la testa sotto le coperte.
Toc Toc...
-"Va bene arrivo!"- disse annoiata.
Finalmente decise di scendere dal letto. Le sembrava un'impresa impossibile solo riuscire a rimanere in piedi, figuriamoci ad arrivare alla porta! Aveva un gran mal di testa dovuto un pò al sonno e un pò alla sbronza.
Giuro che non berrò mai più in vita mia, mi sento uno schifo...
A tentoni attraversò la stanza. Talmente che era stonata non vide una delle valige che era sul pavimento e cadde per terra. Fece un fracasso enorme, di sicuro la persona dietro la porta lo aveva sentito.
-"M***a!"- disse, mentre si massaggiava il ginocchio. Finalmente arrivò alla porta e aprì.
Davanti c'era l'ultima persona che avrebbe voluto vedere. Sendoh.
-"Cia..."-
Stava per chiudergli la porta in faccia ma lui prontamente la fermò.
-"Ma che bell’accoglienza!"- disse lui col solito tono sarcastico.
Kirei non aveva per niente voglia di parlargli e nemmeno di starlo ad ascoltare ma quando Sendoh si metteva in testa una cosa nessuno riusciva a dissuaderlo.
-"Entra"- disse in modo per niente accogliente.
-"Grazie"-
Si guardò un pò intorno con aria sorpresa, non si aspettava che delle ragazze potessero essere tanto disordinate, ma con Kirei e Shibahime tutto era possibile.
-"Cos'era quel rumore che ho sentito prima?"-
-"Sono caduta per colpa di questa dannata valigia!"- rispose con un tono piatto senza nemmeno guardarlo in faccia.
Lui scoppiò a ridere, un motivo in più per detestarlo.
-"Come mai sei venuto?"- chiese senza troppi preamboli, voleva chiudere la conversazione il più presto possibile anche perchè di lì a poco sarebbe crollata dal sonno.
-"Shibahime mi ha chiesto di avvisarti che stasera non dormirà qui."-
-"Immagino che stia con Rukawa."- disse lei tra uno sbadiglio e l'altro.
-"Ma che perspicacia, mi sorprendi!"- disse sorridente.
-"Se sei venuto per prendermi in giro, puoi andare, così mi lasci dormire in santa pace!"-
-"Devo averti svegliato scusami."- disse dolcemente, anche se non fu per niente apprezzato.
-"Ma cosa vai a pensare!?! Io stavo qui,sola in camera mia, col mio pigiamino, sveglia alle tre di notte, sapendo che domani devo alzarmi alle sette!Potevo mai mettermi a dormire!?!"- disse sarcasticamente.
-"Beh, non è che tu stia proprio col tuo pigiamino!"-ormai lui si stava divertendo da morire, gli piaceva troppo provocarla, specialmente quando stava di pessimo umore e cacciava tutto il suo sarcasmo.
Kirei indossava solamente una mini canotta e degli slip bianchi. Quando era rientrata non aveva avuto la forza di cambiarsi.
-"Non che a me dispiaccia vederti così, ma a mio avviso dovresti coprirti un pò di più!"-
Divenne furibonda, la sua presenza, il sorriso innocente stampato in faccia, il fatto di aver fatto una figuraccia davanti a lui le dava fastidio, ma non sbraitò ne urlò. Si limitò a pendere i primi vestiti che le capitarono a tiro e a chiudersi nel bagno con una faccia contratta dalla rabbia.
Uscì pochi secondi dopo, vestita con una felpa e un pantalone decisamente enormi per lei, mentre il suo interlocutore la aspettava.
-"Hai rubato i vestiti a Uozumi?"-
-"Hmn"- Era stanchissima, non ce l'avrebbe fatta a controbattere. Si stese sul letto e si rannicchiò.
-"Come stai?"- chiese lui sempre con dolcezza.
-"Di a Shiba che sto bene, a parte il mal di testa. "- rispose acida.
-"Non è lei che vuole saperlo, sono io."- disse con un tono un pò infastidito. Doveva essersi offeso dalle parole che lei aveva usato, come se a lui non importasse niente di lei. Ma dopo pochi secondi ritornò gioviale come sempre.
A Kirei non importava se gli avesse dato fastidio, di sicuro lui non si era fatto tanti scrupoli. Poi aggiunse:
-"Mi sento come se avessi vomitato anche l'anima!Non berrò mai più."- con lui non serviva mentire.
Non seppe mai cosa lui le avesse detto dopo, poiché, poggiata la testa al cuscino, istantaneamente si addormentò.
Lui teneramente rimase ad osservarla a lungo, poi se ne andò.
La mattina Kirei si svegliò molto più presto del solito. Aveva avuto un sonno tormentato di sogni che neanche ricordava e non riuscì a riaddormentarsi.
-"Ho un aspetto terribile!"-
Infilata una tuta e inforcati gli occhiali da sole per coprire le enormi occhiaie, ormai valige non più borse, decise che avrebbe fatto un pò di jogging per rimettersi in forma e per smaltire le schifezze che aveva ingerito la sera precedente. Lasciò un biglietto a Shibahime che altrimenti si sarebbe spaventata a morte non trovandola e sarebbe stata capace di chiamare il 113.
Mentre correva ricordò gli avvenimenti di quella sera e non poté fare a meno di arrabbiarsi.
Per fortuna incontrò Mitsui che le risollevò il morale.
-"Buongiorno!Passata la sbornia?"-
-"Ciao Sashi! Si è passata, ma mi sento ancora male..."-
-"Hai bisogno di parlare?"- chiese.
-"Di cosa, del fatto che mi sento una lavatrice al posto dello stomaco?"- chiese lei sorpresa.
-"No, sciocca, del tuo vero problema!"-
-"Si vede così tanto?"- Disse lei sconsolata. Dopo un attimo di indecisione disse -" Prometti di non dirlo a nessuno"-
Iniziò così un racconto abbastanza dettagliato di come erano andate le cose tra lei e Sendoh. Più andava avanti e più Mitsui sbigottiva, di certo non si aspettava che la sua amica avesse tenuto nascosto a tutti il rapporto con il playmaker del Ryonan.
-"L'unico a conoscenza di tutto è Rukawa!"- confessò lei.
-"Hai capito il volpone, per questo ha scommesso!"- disse tra se.
-"Cosa hai detto, scusa?"-
-"Niente niente"- aggiunse subito.-"Ma se le cose stanno così, Sendoh è proprio uno s****o! Appena lo vedo gli parlo! Lascia fare a me."-
-"No, Mitchi, non c'è bisogno. Non voglio."-
-"Ma perchè?"-
-"Non voglio che si senta costretto..."-
Mitsui non sembrava molto convinto ma le promise di non parlare con nessuno, neanche con Sendoh. Il suo atteggiamento sarebbe sicuramente cambiato nei suoi confronti perchè stava facendo soffrire la sua amica. Adesso doveva preoccuparsi solo di risollevarle il morale, la convinse di fare una partitella con lui per divertirsi un pò.
A una certa ora smisero di giocare e tornarono, si erano divertiti anche perchè Kirei era una frana, al contrario di ciò che ci si aspettava.
Mentre erano nel corridoio Hisashi continuava a fare battute per farla ridere.
-"Hisashi, grazie per tutto quello che stai facendo. Avevo bisogno di parlare con qualcuno che non fosse Rukawa, non voglio affliggerlo adesso che sta con Shiba!"- disse lei seria.
-"Non preoccuparti, a che servono gli amici se non a questo!"- disse lui sorridendo.
Si abbracciarono affettuosamente e lui le scompigliò i capelli.
Continuarono a ridere, ma si interruppero nel vedere che una porta delle stanze si aprì. Nami stava uscendo dalla camera di...Sendoh.
Kirei e Mitsui, cercando di fare il meno rumore possibile, guardarono l'intera scena.
Lui aveva indosso solo i pantaloni mentre il petto rimaneva nudo. Aveva l'aria assonnata infatti due profonde occhiaie gli contornavano gli occhi, dandogli un'aria estremamente affascinante. I capelli al contrario del solito erano completamente scompigliati, ma il sorriso era il solito, calmo e rassicurante. Lei gli parlava e lui era appoggiato in modo sexy alla porta.
Nonostante Kirei in quel momento lo detestasse, non poté fare a meno di notare quanto fosse bello. Se ne pentì subito, non voleva lasciarsi abbindolare dal suo fascino come tutte le altre.
Dopo un pò la manager dello Shoyo se ne andò e il bel giocatore del Ryonan tornò in camera.
-"Ma io a quello lo meno!"- sbottò Mitsui.
-"No, Mitchi dove vuoi andare?"- chiese temendo che sarebbe andato a rompergli la faccia.
-"Scusami Kirei. Vorrei davvero prenderlo a calci quel bastardo! E tu come stai?"-
-"Sto bene non preoccuparti"- mentì -" E' tutto ok, davvero"- disse quando lui le lanciò uno sguardo scettico.
-"In ogni caso non perderci tempo. Io vado, sicura di stare bene?"-
-"Sicura. Ci vediamo dopo a colazione"-
Ma appena il bel tiratore da tre punti si allontanò non poté tenere a freno le lacrime...
A colazione...
-"Ehi Shiba, cos'hai?"- chiese Ayako vedendola l'amica insolitamente abbattuta.
-"Niente. Aya, sai mi sto ricredendo su Kirei e Sendoh... credevo che questa settimana potesse servire a farli avvicinare invece... le cose non fanno che peggiorare!"-
-"Già. Quasi quasi mi sta venendo il dubbio se si piacciono o si odiano."- confessò la manager dello Shohoku.
-"Io credevo che Akira le sarebbe saltato addosso vedendola con quel asciugamano inesistente, invece sta solo con quella Nami!!!"- disse continuando a girare il suo cappuccino.
-"Mi dispiace per Kirei, hai visto che faccia ha fatto quando li ha visti baciarsi? Anche se non lo ammetterà neanche sotto tortura, lui le piace, ne sono sicura!"-
-"Cos'è state cambiando idea? Vi siete rese conto che il genio aveva ragione!Ah, Ah, ah."- intervenne Sakuragi.
-"Sakuragi, eclissati!!! Oggi non è giornata!"- gli disse minacciosa Shiba.
-"State pensando forse che perderete la scommessa!?!"-
-"Ti sbagli. Siamo fermamente convinte che quei due si piacciono, solo che la presenza di Nami non era prevista. Ci è venuto soltanto qualche dubbio..."- disse Ayako.
-"Beh, non sei l'unica"- disse Koshino mentre si avvicinava assonnato.
-"Che vuoi dire?"- chiese Shiba.
-"Anche noi stiamo avendo qualche dubbio. All'inizio vedevamo Sendoh cambiato, ancora più sorridente del solito, le altre ragazze quasi non le guardava. Quando li vedevo insieme lui era diverso, non come con le altre. Gli avevo anche chiesto se questo suo cambiamento era dovuto a lei e lui mi aveva fatto capire che era possibile. Ma questa settimana è ritornato a fare il playboy, lui e Kirei quasi si ignorano. Forse lui aveva una particolare attenzione per lei per qualche altro motivo, forse lo diverte solo farla arrabbiare e prova solo affetto, che ne so!"- disse Uozumi.
-"Mi sembra strano"- disse Miyagi.
-"Io non so proprio cosa pensare!"- disse Fukuda.
-"Secondo me hanno bisogno di tempo per chiarire le idee, solo che con Nami le cose si complicano. Dovrebbero rimanere soli il più possibile ma sarà difficile."- intervenne Minami.
-"Sono d'accordo."- disse Maki facendo arrossire la sua manager.
-“Staccargli di dosso quel parassita sarà
difficile!”- disse Ayako.
-“Buongiorno, di cosa state parlando?”- li
interruppe Mitsui sedendosi al tavolo.
-“Di Kirei e Sendoh!”- sbottò Shiba.
-“Ah”- si limitò lui, che adesso che
conosceva la loro storia non sapeva che posizione prendere. –“Vedrete che le
cose andranno per il meglio!Sapete dov’è Rukawa?”-
-“Dev’essersi
addormentato sui divanetti!”- disse Hanamici. –“perché?”-
-“Devo parlargli… ma niente di importante.”-
Avvicinatosi al bell’addormentato
disse:
-“Ehi, volpone sveglia!”-
Anche se ancora un po’
frastornato il bel numero undici riprese conoscenza.
-“Kirei mi ha
raccontato tutto, sei stato davvero furbo a scommettere, non me l’aspettavo da te. Cosa hai intenzione di
fare?”-
-“Niente”- rispose lui gelido come sempre.
-“Come sarebbe a dire niente?”-
-“ Deve vedersela da sola.”-
-“Ma quel cretino la sta facendo soffrire e
tu lo lasci fare?”-
-“Hmn…”- disse
allontanandosi. –“ E anche tu non farai niente”-
Mitsui rimase sbigottito, ma decise di ascoltarlo.
Ritornato in sala
ristorante trovò un’aria piuttosto tesa. Kirei
e Sendoh erano seduti vicini, ma non osavano nemmeno
guardarsi, forse era lei che non lo faceva. Tutti stavano ad osservarli in
silenzio, sapevano che con quei due era meglio tenersi da parte.
-“Shiba”- disse lei rivolgendosi all’amica
–“Grazie per esserti interessata a me ieri sera, comunque
adesso sto bene!”-
-“Oh… ma figurati!” aggiunse
anche se era stata solo una scusa per far andare Sendoh
nella sua camera.
-“Devi ringraziare il bello, affascinante e
simpatico portavoce che è venuto!”- intervenne lui ironicamente.
-“Se lo vedi,
ringrazialo da parte mia”- disse lei acida. –“ Ma io non ricordo di nessun
bello, affascinante e
simpatico portavoce”-
-“Ma non è venuto Akira?”- disse Shiba.
-“Appunto”-
-“Che ingrata!”-
disse lui dopo una risata che diede su i nervi a Kirei.
-“ Ma se vuoi posso mostrarti adesso tutto il mio
fascino!”- disse lui in modo sexy, solo che questa volta Kirei
non era per niente imbarazzato o senza parole come le altre volte.
-“Mi dispiace ma ho
altro da fare e anche tu, forse puoi provarci con la biondina dopo gli
allenamenti, di sicuro ci sta!”- disse con tranquillità, ignorandola
completamente, mentre spalmava la cioccolata su una fetta biscottata.
-“Credo che ascolterò il tuo consiglio”-
disse lui.
Ormai parlavano come se fossero grandi
amici. Kirei non negò che l’aveva lasciata di stucco
con quella risposta, ma subito si riprese. Mitsui e Rukawa, come del resto tutti gli
altri, non sapevano cosa avessero in mente.
-“Allora in bocca al lupo, anche se non
credo ne avrai bisogno. Si sporca sempre di bava quando ti vede!!!”-
Nami era diventata rossa dalla rabbia. I ragazzi temevano
una sua sfuriata. Certo che Kirei poteva anche
controllarsi.
-“Gelosa?”- disse lui
anche se sapeva che non l’avrebbe mai ammesso.
-“Da morire!!!”-
disse lei ironicamente –“Vorrei avere anch’io le sue tette, forse mi faccio
dare il nome della marca del push up!”-
Akira scoppiò in una risata cristallina.
Nami stava per dirigersi nella sua direzione e Kirei con una faccia tosta
incredibile, degna del porcospino che le stava vicino disse:
-“ C’è qualche problema?”- la guardò poi aggiunse con un tono veramente mortificato –“Mi
dispiace, davvero, non volevo.”-
Strappò il barattolo di cioccolata dalle
mani di Sendoh che lo aveva appena preso, glie lo porse e disse -“Scusami, forse cercavi questo ma io devo
averne monopolizzato l’uso, sai, ne vado matta! Sai cosa significa
monopolizzato, vero? Beh, se non lo sapessi
significa…”-
Tutti risero, Kirei
era davvero uno spasso quando incominciava a sparare
qualcuna delle sue.
-“So cosa significa!!!”-
disse lei arrabbiatissima.
-“Ah, bene, pensavo che non ci arrivassi!”-
rispose innocentemente.
Nami stava per dargli un ceffone solo che la risata di Sendoh, alle spalle della ragazza, le fece riprendere il
controllo.
-“Non ne dovresti mangiare così tanta, fa
ingrassare da morire e vedo che tu già sei messa abbastanza bene!”- disse lei
credendo di metterla in imbarazzo.
Kirei si alzò dalla sedia con uno sguardo strafottente, ma
poi le regalò un sorriso falsissimo.
-“Hai perfettamente ragione!”- poi si
rivolse a Sendoh -“Numero sette, basta cioccolata!!! Se continui così non ti alzerai un centimetro da terra e
diventerai come il signor Anzai!!! Poi la bionda
grasso non ti vuole! Anche se non credo che per lei faccia molta differenza.”- Nami
era furibonda, ma Kirei continuava senza ritegno,
prendendole le mani e stringendole nelle sue. –“Non sai quante volte glie l’ho detto, ma a me non ascolta, puoi provarci tu a farlo
smettere…”-
-“Io mi riferivo a te!”-
-“Ah. Beh hai ragione, devo smettere anch’io
altrimenti mi vengono le smagliature come sono venute
a te. Sei una vera amica, sai? Non vuoi
farmi commettere il tuo stesso errore!”- l’abbracciò. –“ Però ti do un
consiglio, non dovresti indossare quegli shorts, sai
le metti ancora più in evidenza!”-
-“IO NON HO LE SMAGLIATURE!!!”-
Molti ormai si stavano sbellicando dalle
risate, alcuni tentavano di trattenersi per non ferire Nami,
ma l’effetto che ne scaturiva era ancora peggio.
-“Devo essermi sbagliata allora! Io vado ci vediamo dopo”- disse salutando gli altri poi si
soffermò su Nami e disse -“E’ stato un piacere
discutere con te delle imperfezioni cutanee provocate dall’uso eccessivo della
cioccolata! Mi hai illuminato. Grazie. Ci vediamo dopo!”- prese la borsa e se ne andò.
Nami era come imbambolata, gli altri non osavano
incontrare il suo sguardo perché scoppiavano a ridere, l’unico che non si
faceva problemi era Sendoh che stava ancora ridendo (
Ma che novità!Nd Autrice).
Le più contente erano Ayako
e Shiba che erano fiere di lei. Le aveva dato una bella lezione, i loro dubbi erano passati, a Kirei piaceva Sendoh. Adesso
bisognava avere la conferma di ciò che provava Sendoh.
Erano già a buon punto, infatti avevano capito che di Nami gli importava poco e niente, visto che non aveva detto
una parola prima.
-“Diamoci da fare!”- disse Ayako.
Gli allenamenti della mattina stavano
filando lisci come l’olio. Kirei aveva riacquistato
un po’ del suo buonumore schernendo Nami a colazione,
continuava a sorridere quando la guardava, solo che le
cose non erano davvero sistemate. Doveva parlare immediatamente con Sendoh per mettere le cose in chiaro come le aveva detto Rukawa, solo che era molto
difficile.
-“Ehi Sendoh, hai
davvero intenzione di farci qualcosa con la biondina?”- chiese Koshino, ingaggiato come spia da Ayako.
-“Non lo so. Ma se
piace a te, te la lascio! Non voglio rovinare la nostra
amicizia per una donna, tu sei più importante!”- disse scherzando.
-“Con te parlare seriamente mai? Mi
domandavo, che standard usi per scegliere le ragazze?
Scegli solo chi è bella! Non vai oltre! Ah dimenticavo, chi te la da subito!”-
-“E chi te l’ha
detto questo?”-
-“Non mi sembra che la tua ultima fiamma sia
stata una cima di intelligenza!”-
-“Beh, hai ragione, però era simpatica!”-
rispose innocentemente.
-“Ma dai! Ti
raccontava le barzellette mentre te la portavi a
letto?”- chiese lui sarcastico –“ Perché non esci con delle ragazze come, un
nome a caso, …Kirei?
Bella, intelligente, simpatica…”-
-“Hiro, non è che
vuoi convincermi a uscire con lei?”- disse lui
sorridente.
-“Chi io? No, ti sbagli!”-
Caspita
mi ha scoperto!!!E più acuto di quanto immaginassi!
-“Ho fatto solo un nome a caso!”-
-“Credo che abbia una cotta per Mitsui, passano molto tempo insieme”- confessò lui.
E’
geloso di Hisashi!!! Bene,
bene, mi dispiace amico mio, ma adesso ne vedremo delle belle!!!
Dopo un po’ di tempo, Koshino
trovò il modo per comunicare la scoperta alle ragazze.
-“Bene”- disse Shibahime –“Ora non ci resta che farlo ingelosire!”-
-“Già Mitsui non
si tirerà certo indietro!”- disse Minami.
-“Chiamiamolo. Ehi Mitsui,
vieni un po’ qui!”- disse Akane
che parteggiava per Kirei piuttosto che la sua
compagna di squadra.
-“Calma ragazze,
dopo gli allenamenti sarò tutto vostro!”- disse lui arrivando di corsa.
-“Ti sbagli, tu dovrai stare appiccicato a Kirei!”- disse Ayako che raccontò
la scoperta di Koshino.
-“Ragazze non mi sembra giusto! Forse è
meglio non interferire!”- disse diplomaticamente lui
che temeva di peggiorare solo le cose adesso che sapeva la verità.
-“Dai, non devi fare niente di particolare, devi trascorrere solo un po’ di tempo con lei, tutto qui!”-
Dopo tanti tentativi di persuasione accettò.
Gli allenamenti mattutini terminarono, con grande gioia da parte dei ragazzi che erano stremati da
questi allenamenti.
Mentre tutti gli altri erano andati a cambiarsi, Kirei aveva preferito aspettare e mettere in ordine le
ultime cose.
Una voce alle sue spalle la fece saltare
dalla paura.
-“Con me non attacca. E’ inutile che
fingi!”-
Girandosi di scatto si ritrovò la manager dello Shoyo di fronte.
-“Ah, sei tu.”- disse con aria annoiata
ritornando alle sue mansioni –“perché dovrei
fingere?”-
-“Non fare la finta tonta,
l’ho capito sai,a te piace Akira.”-
-“Mi dispiace deluderti ma
non è così, ora se mi lasci in pace, avrei delle cose da fare.”-
-“ Menti, lo so. Ne sono sicura”-
-“Sei anche una chiaroveggente e una
maga?Non lo sapevo. Posso chiamarti Nostradamus oppure Harry Potter, come preferisci? Vuoi anche la sfera di cristallo o
non ne hai bisogno?”-
-“ Smettila di scherzare!!!
Te l’ho detto, con me non attacca! Sono pronta a scommettere che sei innamorata
di lui. Si, forse tra di voi ci può essere stata una
storia, una cosa di qualche notte, ma niente di più. Non lo hai
capito ancora, nessuno riesce a far innamorare Akira
Sendoh. Nessuno. Per lui le ragazze sono tutte
uguali…”-
-“Tutte tranne te.”- Kirei
scoppiò in una risata che mise un po’ in crisi Nami.
–“Dovresti cambiare spacciatore, sai? La roba che ti
vende provoca degli effetti davvero assurdi sul tuo cervello, ammesso che tu ne abbia! Hai proprio delle strane allucinazioni! Una storia
davvero patetica quella che hai raccontato!!!”-
-“Patetica ma vera. Hai scelto il termine
giusto. Sei patetica!!!E’ così che ti senti, non è
vero? Ti ha usata per pochi giorni e ti ha piantata,
mentre tu ne sei ancora innamorata!”-
Questa volta doveva ammettere che la
biondina era stata davvero brava, aveva fatto centro.
Adesso era davvero furente. Con Nami perché aveva ragione, perché aveva catturato
l’attenzione di Akira, con
lui perché l’aveva ignorata del tutto, con se stessa perché non aveva saputo
reagire e mettere in chiaro la situazione, ma soprattutto si rimproverava di
essere ancora innamorata di lui.
-“Senti, come devo spiegartelo? In un’altra
lingua, con un disegnino, con un cartello luminoso, dimmi come!!! Ma forse non ci arrivi comunque! E soprattutto io non
sono una “da qualche notte” come te che la dai a tutti
come se fosse un volantino!!!!”- si infervorò lei.
-“Ma come ti permetti!!!
Mi stai dando forse…”-
-“Se non lo hai ancora capito, perché il tuo
quoziente intellettivo è troppo basso, ti sto dando della pu****a!!!E adesso scusami ma ho da fare!”-
Sbaamm!!!!!!!!!!
Nami le aveva dato uno schiaffo.
Kirei per difendersi glie ne aveva
dato un altro, forse un po’ troppo forte, infatti la biondina aveva
incominciato ad insultarla pesantemente. Si stavano picchiando con violenza,
nessuno delle due però riusciva a sopraffare l’altra.
Il baccano che veniva dalla palestra, per
fortuna fu sentito da qualcuno.
-“Ma cosa sta succ…
Oh m***a!!!”-
Sakuragi e Kyota entrarono per
vedere cosa stava accadendo e si ritrovarono davanti una scena insolita.
-“Presto chiama gli altri!!!”-
In un batter d’occhio tutti i ragazzi si
ritrovarono in palestra mentre le due non accennavano
a smettere.
Erano rimasti pietrificati. Era insolito per
loro vedere due ragazze litigare, ma ancora più insolito era vedere le loro manager.
-“Se le stanno
dando di santa ragione!”- disse sottovoce Myagi a Fukuda.
-“Già, è meglio battersi con un lottatore di
sumo che con una ragazza incazzata!!!”- rispose lui.
-“La piantate!!!
Andate a dargli una mano!!!”- gridò Ayako.
-“Non ci penso proprio, quelle fanno a pezzi
anche me!”- disse Fukuda.
Ma in quel momento sembrava che le cose si fossero
appianate, per un attimo le due si erano separate.
-“Cosa c’è? Hai paura di me?”- disse la biondina.
-“Ti piacerebbe. Non ho voglia di sprecare
il mio tempo con te. Toccarti mi da il voltastomaco!”
disse voltandosi.
Ma la bionda, approfittandone la scagliò violentemente
contro il muro.
Per un attimo kirei
non si mosse, per il dolore provato. Fu allora che qualcuno dei
ragazzi decise di intervenire.
-“Ragazze smettetela!!!”-
disse Maki.
Ma a Nami non
importava e continuò a
provocarla.
-“Cosa c’è, ti sei
fatta la bua? Lo sapevo che eri solo una mocciosa…”-
Kirei furente dalla rabbia si alzò repentinamente, tanto
che i ragazzi non riuscirono a fermarla, e le diede un pugno sul viso.
Allora i ragazzi si apprestarono a dividerle mentre loro si dibattevano continuamente.
Uozumi e Rukawa mantenevano Kirei, Hasegawa e Sendoh, Nami.
Alla vista del giocatore del Ryonan che si precipitava da Nami,
Kirei smise di agitarsi.
Era davvero amareggiata e Nami dovette accorgersene, infatti
sorrideva compiaciuta.
Liberatasi dalla presa dei due energumeni rimase un istante immobile, poi decise di andarsene.
La risata di Nami
la seguì.
Kirei decise di ritornare indietro, si pose di fronte a
lei. La guardava dritta negli occhi. E mentre lei
continuava a sorridere disse:
-“Va all’inferno!”-
La palestra ammutolì. Nonostante
il tono da lei usato fosse appena percepibile, sembrava che avesse urlato.
Dopo pochi secondi decise di andarsene ma questa volta
fu fermata da qualcuno che le afferrò il polso.
Rukawa…
Credeva che l’avrebbe consolata, abbracciata
invece la costrinse a voltarsi e le diede uno schiaffo.
Kirei si portò la mano alla guancia come una bambina, ma
quando gli rivolse lo sguardo era gelido e carico di rabbia. Incuteva
davvero terrore, non l’avevano mai vista così. Anche
Rukawa fu spiazzato, tanto che allentò la presa,
lasciando a Kirei la possibilità di andarsene.
Corse. Corse tantissimo,
corse finche non ebbe più fiato. Corse senza sapere
dove andare, come quando era bambina e in lacrime fuggiva dalla madre, che
puntualmente la trovava e le faceva tornare il sorriso. Solo che questa
volta le persone che avrebbero potuto far tornare il sorriso, non la seguirono…
Si rifugiò in camera sua dove pianse a
lungo.
I ragazzi intanto erano
rimasti immobili in palestra, Nami era stata
accompagnata in infermeria accompagnata da tutti i coach.
-“Ma cosa gli è
preso?”- domandò Ayako.
-“Non lo so, quando io e Kyota
siamo arrivati già stavano litigando.”- disse sakuragi
insolitamente serio.
-“ Sono preoccupata per Kirei”-
disse Shibahime.
-“Io vado a cercarla!”- sbottò
Mitsui –“E’ stravolta! Nessuno ha pensato che potrebbe fare una sciocchezza?”-
-“Non sei l’unico ad essere preoccupato per
lei”- disse Sendoh con un tono insolitamente sgarbato
per lui.
-“ Ho visto come eri
preoccupato per lei!Infatti tu sei corso subito da Nami,
quando le cose stavano andando per il peggio!”- Mitsui
era davvero arrabbiato con lui, sapeva che era la causa del litigio delle
ragazze, ma soprattutto delle preoccupazioni di kirei.
-“Almeno io ho fatto qualcosa!”- rispose
prontamente Sendoh.
-“Vuoi davvero che ti meni?”- disse Mitsui.
-“Ragazzi adesso basta!!!”-
intervenne Minami –“Ci manca solo che anche voi vi mettiate a litigare!”-
-“Hai ragione. Scusami Mitchi.”- disse Sendoh
riprendendo il controllo.
-“Scusami tu.”- disse con fatica lui,
dopotutto quante volte lui si era comportato allo stesso modo, non aveva
proprio il diritto di giudicarlo.
-“Perché non provi
a parlarle tu? In fondo siete molto amici”- disse Shibahime rivolta a Rukawa.
-“Non credo che abbia molta voglia di
vedermi adesso”- rispose lui.
-“Adesso cosa facciamo?”- chiese Koshino.
-“Non lo so, davvero non lo so!”- rispose Maki.
-“Ragazzi torniamo in albergo, su forza il
pullman ci attende!”- disse Takato accompagnato unicamente
dal signor Anzai.
-“Signore, il coach
Taoka dov’è?”- chiese Uozumi.
-“ Lui già se n’è andato. E’ andato in cerca della vostra manager”-
I ragazzi erano
preoccupati, Kirei questa volta non se la sarebbe
cavata con poco.
-“DA LEI NON ME LO SAREI
Appena arrivati nella hall
i ragazzi avvertirono, come ogni abitante del Giappone del resto, le urla del coach.
-“PICCHIARE UNA RAGAZZA!?!
QUESTO RITIRO SERVIVA PER INSTAURARE UNA SANA COMPETIZIONI
TRA LE SQUADRE E INVECE SI E’ SCATENATA UNA RISSA!!!”-
Al contrario di ciò che ci si aspettava, Kirei non era per niente intimorita. Guardava il suo coach con un audace sicurezza.
-“Coach, lei ha
perfettamente ragione”- disse lei, nonostante non sembrasse per niente pentita.
Sembrava più un discorso imparato a memoria. –“Non volevo scatenare una rissa,
è stata lei che mi ha provocato. Ma questo non giustifica comunque
le mie azioni.”- aggiunse subito notando che l’allenatore stava per
ricominciare di nuovo.-“Non so davvero come farmi perdonare. Sono stata una
sciocca, non avrei dovuto ricorrere alla violenza, mi
dispiace.”-
I ragazzi notarono che sapeva davvero farci,
infatti Taoka sembrava quasi
convinto del suo pentimento. Era la sua tattica, ostinarsi a negare non serviva
a niente, i prof. preferivano un atteggiamento remissivo che li facesse sentire più potenti.
-“Il modo di farsi perdonare lo troverò appena tornati a scuola, per adesso mi limiterò ad
avvisare suo padre dell’accaduto…”-
Per un attimo, sul volto di Kirei vi fu un’ombra di preoccupazione che svanì
all’istante.
-“Non lo troverà a casa è partito per un meeting in Europa”- aggiunse lei.
Mentre ascoltavano, i ragazzi erano perplessi, cosa ci
faceva il padre di Kirei in Europa?
Per fortuna Koshino
rivelò loro la risposta.
-“Suo padre è un dirigente di un importante azienda”-
Per l’ennesima volta, Sendoh
aveva saputo qualcosa di lei che prima non conosceva.
La ramanzina di Taoka
non durò a lungo. Tutti attesero che il coach se ne fosse andato per incontrare kirei.
Lei incrociò lo sguardo
del bel numero sette e improvvisamente diventò fredda. Si fece spazio
tra i ragazzi dicendo di non aver voglia di parlare e si avviò verso
l’ascensore.
Mentre tutti i ragazzi erano attoniti per il suo
comportamento così strano per una ragazza allegra come lei, Rukawa
non aveva intenzione di lasciarsi liquidare così.
Si pose davanti a lei impedendole di
passare.
-“Cos’è? Vuoi darmi un altro schiaffo?”- disse lei con un tono che spiazzò perfino mister io non
provo sentimenti umani come Rukawa. Non era
arrogante, sembrava più il tono di una persona che cercava di mostrarsi forte
dopo essere stata ferita.
Lui con un cenno della testa le disse no permettendole di passare. Ma fu
bloccata di nuovo.
-“Sendoh, lasciami
passare!”-
Da giorni non si erano trovati l’uno di
fronte all’altro.
-“Non ho la minima intenzione di farlo. Cosa ti è preso?”- chiese bruscamente.
Cosa mi è preso?
Cosa mi è preso mi domanda…
Non ha capito che ho preso ha schiaffi quella cretina solo perché ne sono gelosa, non ha capito che ero
ferita dalla sua freddezza, dalla sua indifferenza. No, non l’ha capito…
Non si
è accorto di niente, non si è accorto che io sono
innamorata di lui e che mi sta facendo soffrire…
Non riesco nemmeno a stargli vicino, non so far finta di niente…
-“Scateni una rissa, tratti male il tuo
migliore amico e ignori tutti completamente. Allora vuoi dirmelo o prendi a
pugni anche me?”-
-“Ti prego Akira,
lasciami passare.”- lo stava supplicando.
Il fatto che aveva
pronunciato il suo nome dopo tanti giorni, la sua voce tremante e la fragilità
di quel momento lo convinsero a lasciarla passare. Era così
diversa da prima, quando aveva parlato con Rukawa era
sicura, sfidante, il suo era stato un ordine. Ma ora
era fragile, tremava visibilmente, lo aveva implorato di lasciarla andare.
Questa volta nessuno la seguì, dovette
passare un po’ più di tempo perché qualcuno decidesse di andare a parlarle.
-“Hisashi, come
mai qui? Su forza entra.”- disse tranquilla. Aveva avuto
un po’ di tempo per calmarsi e riflettere.
-“Sono venuto a vedere come stai. A quanto
vede stai molto meglio.”-
-“L’apparenza inganna. Mi sento peggio di
ieri. Con Sendoh le cose non fanno che peggiorare, ho
litigato con il mio migliore amico e ho la mano gonfia solo perché ho dato un
pugno a quell’oca! La box
non fa proprio per me!”-
Lui rise.
-“L’hai conciata davvero male!”- disse lui
sorridente.
-“Ben le sta!”- disse lei facendo finalmente
un sorriso.
-“Finalmente ti vedo sorridere! Posso darti
un consiglio? Lascia perdere Sendoh,
non lasciarti condizionare da lui. So che adesso stai soffrendo, ma vedendo
come si è comportato, ti conviene lasciarlo perdere.
Lo dico a malincuore, è un mio amico ma si è
comportato male. Non ti merita.”-
Ha ragione…non posso rimanere a
piangermi addosso. Ok da questo momento le cose
cambieranno.
Kirei
rifletté un attimo poi disse entusiasta:
-“Hai ragione!!! Io
non posso farmi abbattere da un cretino come lui!!! Ho già perso troppo tempo e
fatto troppe sciocchezze. Ho deciso. Lui può fare quello che vuole adesso, lo
dimenticherò.”-
-“Io non la farei tanto facile”-
-“Lo so, sarà difficile ma
a me non interessa. Grazie Hisa, sei un vero amico!”-
-“Di niente. Ehi ma adesso
cosa stai facendo?”-
-“Ho bisogno di sfogarmi un po’.”- disse Kirei mentre
inseriva un cd nello stereo.
Dopo pochi secondi nella stanza risuonava un canzone rock.
-“So shut
up shut up shut up…Don't wanna hear it “-
-“Vuoi abbassare la voce”- urlò Mitsui per farsi sentire da lei.
Get out get out get out …Get out of my way
-“No!!! Step up step up step up…You'll never stop me. Nothing
you say can change You'll never bring me down!!!”- cantò Kirei.
-“Tu sei pazza!Non sapevo ti piacesse questo
genere di musica”- disse alla fine Mitsui. –“Va bene, io vado si è fatto tardi! A domani.”-
Se ne andò
lasciando Kirei che sul letto saltava e cantava a
squarciagola Shut up dei Simple
Plan, canzone che calzava a pennello.
In fondo era questo che voleva dire a tutti
e a Sendoh.
Qualsiasi cosa avrebbe
detto o fatto non sarebbe cambiata, non l’avrebbe buttata giù.
O almeno era quello che sperava!!!
5° giorno. Venerdì. Festa!!!
Kirei quella notte non riusciva proprio a dormire. Afferrò
la sveglia sul comodino e vide l’ora.
-“Le 2.30!!!”-
Avrebbe veramente desiderato di sprofondare
in un sonno pesante ma non ci riusciva, aveva troppi
pensieri in testa. Nonostante dopo aver parlato con Mitsui era convinta che sarebbe riuscita a dimenticare il
bel numero sette non riusciva a darsi pace. Si poneva mille domande a cui non
sapeva dare risposte. Così decise di andare a fare una bella
passeggiata al chiaro di luna, di solito la calmava quel genere di cose.
Infilò le babbucce e andò, non prima però di aver dato
un’occhiata a Shibahime che, beata, ronfava.
-“Assomiglia sempre più a Kaede, tra un po’ si addormenterà anche sulla bici!”-
Chiusa la porta alle sue spalle, calò il
buio.
Purtroppo nemmeno andare in giro di notte
per riflettere le stava tirando su il morale, anzi, si sentiva sola. Tutti avevano
qualcuno, Shiba Rukawa, Ayako Miyaghi, Aruko Sakuragi e il suo fratellone …
Dei brividi le percorsero
la schiena, era una notte fredda e buia. Di solito non era una fifona ma adesso iniziava a suggestionarsi. Decise di
ritornare in camera e stranamente aveva un’ansia tremenda.
Mentre era intenta a darsi
coraggio incontrò Sendoh, sorpreso di vederla.
-“Ciao”- dissero entrambi flebilmente.
Si scambiavano delle occhiate indecifrabili.
Il cuore di Kirei
non poté far a meno di sussultare, c’era qualcosa che non riusciva a farlo
smettere di battere violentemente. Aveva creduto fino a quel momento che la sua
fosse solo una cotta, ma adesso si stava rendendo
conto che era molto di più. Non gli era successo mai con nessuno. Lo amava… e non sapeva perché. Nei suoi
occhi, blu come quella notte, nel suo sorriso sereno c’era qualcosa che
l’attraeva al di la dell’attrazione fisica…Soffriva,
soffriva per la freddezza che c’era tra loro, indifferenza, chissà!?!
Sembravano due sconosciuti, due sconosciuti nella notte….
-“Non riesci a dormire neanche tu?”- chiese
lui.
-“Si”- si limitò a
rispondere lei, dopodichè calò il silenzio.
Non riusciva a stargli vicino in quel modo,
dopo tutto quello che avevano trascorso insieme. Quell’indifferenza straziante la scosse. Decise che avrebbe
fatto di tutto per riportare le cose come prima, come quando erano solo
compagni di squadra, infondo era meglio così, non
poteva costringere una persona ad amarla e se voleva stare con Nami o qualcun’altra, a lei non doveva importare.
-“Io vado, ci vediamo domani”- disse lei
lasciandolo solo in quella notte buia…
L’indomani mattina kirei
fece di tutto per mostrarsi allegra, voleva a tutti i costi mantenere la
promessa che aveva fatto al giocatore dello shohoku.
Per prima cosa andò a scusarsi con Nami. Non che si
fosse pentita veramente, anzi, forse l’avrebbe fatto altre dieci volte se ce ne
fosse stata l’occasione!!!Ma voleva dimostrare,
soprattutto a se stessa che non aveva più interessi nei confronti del
porcospino.
La biondina, anche lei di controvoglia,
decise di accettare le sue scuse e si scusò ulteriormente.
Nell’andarsene kirei
notò che l’aveva conciata davvero male, un ematoma livido era visibile sullo
zigomo che aveva colpito nonostante la biondina avesse tentato di coprirlo con
ogni tipo di fondotinta. A kirei per poco non
sfuggiva una risata solo che decise di evitare
altrimenti l’avrebbe presa di nuovo a schiaffi.
Poi passò a scusarsi con Rukawa ma non ci fu nemmeno
bisogno che lui l’abbracciò e la perdonò. Shibahime
era commossa, a dirla tutta anche Kirei che non aveva
mai visto una reazione così affettuosa da parte del giocatore dello shohoku.
-“ricordati che rimani sempre un
ghiacciolo!”- disse lei sorridendo.
-“E tu una pazza
schizofrenica!”- disse lui.
A questo punto Kirei
passò alla descrizione esatta degli ultimi avvenimenti.
-“kae, ho deciso
di rinunciarci, dovevi vedere come eravamo stanotte,
sembravamo due sconosciuti!”-
-“Non ti preoccupare le cose si
aggiusteranno e… TI HO DETTO DI NON CHIAMARMI KAE!!!”-
Quella mattina agli allenamenti notarono tutti il cambiamento di umore di entrambe, l’aria era
decisamente meno tesa. A migliorare ulteriormente l’umore dei ragazzi fu la
notizia che taoka e Takato,
concessosi un armistizio, diedero a loro: niente allenamenti pomeridiani!!!
-“E vai!!!”-
dissero Hanamici e Ryota
scambiandosi il cinque.
-“Ehi coach, come
mai ci ha dato un giorno di festa? Forse con la vecchiaia non ce la fa più a reggere gli allenamenti?”- disse Sendoh verso il suo allenatore.
-“Screanzato guarda che vi faccio rimanere
ad allenarvi!!!Non apprezzate mai niente.”-
-“No, signore noi abbiamo apprezzato molto
solo che questo rincitrullito non tiene mai la bocca chiusa!”- si affrettò ad
aggiungere Uozumi.
Le ragazze erano quelle
più eccitate di tutti, avevano molto più tempo per prepararsi per la
festa di quella sera. Si sentivano come il giorno del ballo delle debuttanti.
Così appena gli allenamenti mattutini
finirono tutti corsero a cambiarsi.
In palestra erano rimasti solo Rukawa (Solitario come al solito)
e Sendoh.
-“Kaede ti va un uno contro uno?-
-“No”-
-“Dai non fare l’antipatico e l’asociale!!!”- lo supplicò lui.
Dopo un po’ di moine Sendoh
riuscì a convincere anche quello scorbutico di Rukawa.
Mentre stavano giocando Sendoh
disse:
-“Tu le capisci le ragazze?”-
-“Non dirmi che Akira Sendoh, il playboy, il
donnaiolo perfetto, la persona che ha avuto più storie di tutto l’esercito
messo insieme, ha problemi con una donna?”-
-“Ehi, ti ho fatto una domanda, non c’è
bisogno di prendermi per il culo!!!
Comunque non ho problemi con le donne, in quel senso, e lo sai. Solo che non le
capisco, prima ti dicono una cosa, poi sono fredde, poi di
nuovo allegre e sorridenti. Non credo sia un problema di ciclo
mestruale, è un problema continuo”-
-“Ti riferisci a qualcuna in
particolare?”- chiese sempre con la sua voce atona.
-“No, ti sbagli!!!”-
si affrettò a rispondere.
-“Le ragazze ingigantiscono molto le cose,
solo se guardi un’altra posso sentirsi tradite e
diventano gelose, non c’è niente di peggio di una ragazza gelosa, potrebbero
arrivare anche alle mani… secondo me sono molto insicure anche se non lo
mostrano, cercano continue certezze e se non le hanno si sentono confuse.”-
Rukawa non stava facendo altro che parlargli di Kirei.
-“Wow, non sapevo che fossi così esperto!”-
-“Hmn-“
-“Non hai mai pensato di aver sbagliato
tutto con una ragazza e di voler rimediare ma non vuoi
farle ancora del male?”-
Rukawa parve riflettere sulla domanda.
-“No. La soluzione migliore è parlarne”-
-“Dici che dovrei
chiarire con lei?”-
-“Ma non hai detto
che non c’era una lei?”-
Sendoh avrebbe voluto mordersi le labbra
ma poi comprese che non serviva fingere. Si scambiarono uno sguardo
complice.
-“Grazie”-
I ragazzi si trovavano tutti nella sala ristorante adibita a sala da ballo. C’erano tutti
gli ospiti dell’albergo ma anche tante altre persone. Al posto dei soliti
tavoli rotondi ve ne erano solo due lunghissime sui
quali vi erano tantissime prelibatezze. Al pianoforte nero si era affiancata
una band che suonava in modo divino. La sala era stata
decorata da molte composizioni di fiori.
Erano state fatte davvero le cose in grande stile,
una festa davvero chic.
I ragazzi non si immaginavano
che il proprietario li avesse invitati dopo tutto quello che gli avevano fatto
passare!!! Non era nemmeno una festa adatta a dei ragazzi così scalmanati!!!
Subito rimasero sorpresi dalla velocità della trasformazione della sala, e non
solo. Tutti i giocatori di basket si erano trasformati in veri pinguini!!! Vestiti di tutto punto, con giacche e camicie eleganti,
non sembravano nemmeno loro. Apparivano molto più grandi e qualcuno li
scambiava per fotomodelli o divi del cinema.
I più eleganti in assoluto erano Maki e Fujima che indossavano un
completo gessato, rispettivamente blu e grigio, con cravatta abbinata. Maki sembrava davvero un adulto, tanto che una tardona gli
si avvicinò tentando di fargli il filo!!! Sakuragi e Kyota si accorsero
solo dopo un po’ che indossavano lo stesso abito in velluto , diverso solo in
colore, il primo blu acceso e il secondo bordeaux. Miyaghi
con un doppiopetto azzurro che contrastava con la sua carnagione olivastra,
faceva la sua bella figura così come Koshino, con un abito beige, Fukuda
blu e Jin con un abito grigio topo. Mentre invece Akagi e Kogure optarono per
la classica giacca e cravatta Uozumi optò per un
doppiopetto con dolcevita che lo faceva sembrare meno
imponente.
Tra i più belli della serata c’era Mitsui che indossava un abito grigio con una maglia nera al
posto della consueta camicia, Rukawa, con completo, camicia e cravatta rigorosamente in nero e Sendoh con un completo nero e camicia bianca non
abbottonata completamente in modo decisamente più casual
Molte delle signore presenti alla festa gli
avevano messo gli occhi addosso ma nessuno dei tre
pareva ormai farci più caso. Nonostante le
raccomandazioni da parte di Taoka e Takato (Tanto Anzai non serve a
molto) anche loro elegantissimi, i ragazzi vedevano la festa come un’occasione
per divertirsi, bere e, se riuscivano, rimorchiare. Infatti
già molti si erano diretti verso gli aperitivi.
-“Ehi Rukawa, oggi
ti ho visto parlare con Sendoh. Allora?”- disse Mitsui sottovoce.
-“Allora, cosa?”-
-“Cosa vi siete
detti? Riguarda Kire, vero?”-
-“Hmn…”- disse lui
annoiato.
-“Quindi..”- chiese
Mitsui ansioso di ricevere una risposta.
-“Quindi cosa?”-
-“Ma è possibile che per farti parlare ci
voglia una laurea in logopedia!!! Vuoi dirmi cosa ti
ha detto!”-
-“Niente di particolare. Ma non preoccuparti
le cose si aggiusteranno.”- aggiunse mentre decise di
andarsene.
-“In che senso...”- stava per aggiungere
qualcos’altro ma fu interrotto dalla vista delle
ragazze che stavano entrando in sala.
Erano davvero belle e molto diverse dal
solito. Erano state quasi tutto il pomeriggio a
prepararsi per l’evento e si vedevano i frutti. I ragazzi erano attoniti.
La prima che entrò in sala era Shibahime, con la sua solita sicurezza si diresse
immediatamente da Ruakawa. Indossava un corsetto nero
con dei richiami rosa e un pantalone nero, il tacco molto alto ovviamente per
pareggiare l’altezza del bel numero 11 che alla sua
vista rimase senza parole (Come sempre!). I capelli mossi e il trucco meno
leggero del solito. Dietro di lei vi erano le due ragazze del Kainan, una con un vestito seta viola che scendeva
morbidamente e l’altra con un vestito con scollo alla coreana verde acqua. Akane indossava un vestito azzurro a monospalla
che si intonava con i suoi occhi .Nami
invece indossava un abito a tubino rosso, i capelli biondi raccolti in una
acconciatura particolare. Nonostante avesse fatto di
tutto non riuscì a coprire del tutto i segni della zuffa con Kirei. Subito dopo
entrò Ayako che aveva insolitamente i capelli
lisci raccolti in una coda di cavallo e un vestito fucsia molto scollato, e Aruko con un vestito rosa molto semplice che lasciò Hanamici senza parole.
Ma rimasero tutti davvero incantati
quando videro kirei arrivare per ultima.
Avanzava elegante con sicurezza, nel suo
abito nero che le scendeva morbido sui fianchi e le lasciava la schiena nuda,
un’ampia scollatura che dal collo arrivava fino alla bocca dello stomaco si
profilava in mezzo ai due seni coperti morbidamente. I capelli, lisci come la
seta, erano sciolti ed arrivavano fino alle spalle. Il trucco valorizzava
ancora di più i suoi occhi verdi che quella sera erano davvero fantastici.
Era davvero bellissima, nessuno immaginava
che potesse essere così affascinante e avvenente.
-“Ciao”- disse lei allegra. Aveva deciso che
quella sera non avrebbe pensato a nessuno ma solo a se stessa e si sarebbe divertita un mondo. Anche
se nel vedere Sendoh, bellissimo come non mai, non
poté fare a meno di provare una fitta allo stomaco.
Shibahime, Ayako e Haruko la guardavano soddisfatte, avevano fatto di tutto
per farla diventare bellissima e per far schiattare tutte le ragazze dall’invidia,
e ci erano riuscite. Inoltre i ragazzi la guardavano
non poco estasiati.
-“Ciao ragazzi”- aggiunse Shibahime –“Non siamo bellissime stasera?”- disse guardando
i ragazzi che ancora erano rimasti stupiti.
-“Si-siete davvero
magnifiche, soprattutto tu Kirei.”-
si decise finalmente a dire Koshino.
-“Grazie”- disse timidamente kirei che si sentiva in imbarazzo avendo tutti gli occhi
addosso.
-“Ehi, sai che potrei offendermi!”- disse Shibahime offesa.
-“Non preoccuparti se hai bisogno di
qualcuno che ti aduli ci sono io.”- intervenne Sendoh
ironicamente, nonostante non riuscisse a staccare gli occhi di dosso a Kirei che stava arrossendo a vista d’occhio.
-“Ehi”- disse Rukawa svegliatosi bruscamente dal letargo –“Non ti
azzardare nemmeno”- intimò a Sendoh.
-“Stavo scherzando! Mi basta la rivalità in
campo non voglio anche quella in amore.”-
-“Anche perché non
avresti scampo, il mio Kaede è molto meglio di te,
don Giovanni da strapazzo!”- disse Shibahime.
-“Kaede, posso
dirti una cosa?”- disse Kirei –“ Non ti offendere, ma
vestito tutto di nero mi sembri proprio un becchino (Schiattamuorto
in napoletano!!!ndAutrice)!!!”-
-“MA COME OSI!!!
Non capisci niente, è così elegante!!! Sei peggio di questo porcospino!!!
Secondo me fareste proprio una bella coppia insieme!”- disse Shibahime.
Vediamo
se così lo capiscono. Sono perfetti insieme e nemmeno si decidono. Secondo me Sendoh però stasera farà sicuramente qualcosa, non smette
di fissarla, gli ha fatto una radiografia completa!!!
-“Non credo, siamo troppo diversi.”- disse Kirei con la calma di una persona rassegnata, lasciando
sorpresi i suoi compagni.
Ma è
cretina!!! Così lui non le verrà mai vicino!!!
-“Scusate, vado a salutare gli altri”- disse
Kirei per evitare l’argomento vedendo che la sua amica
già era sul fronte di guerra.
La serata trascorse piacevolmente, i ragazzi
si stavano divertendo un mondo, molti si erano dati alle danze e non erano
mancate le risate quando il signor Anzai
in smoking ballò un tango passionale con Kirei.
-“Lei è un ballerino perfetto”- disse lei mentre lui la guidava con maestria.
-“Oh oh oh”-
Più in la qualcuno
stava confabulando.
-“Hai visto la nonnetta
con Kirei?”- disse Hanamici
agli amici.
-“Già, fortunato. Hai visto come è bella stasera?”-
Intanto però c’era qualcuno che era più silenzioso del
solito. Sendoh, nonostante sembrasse allegro come al solito stava riflettendo sulle parole di Rukawa. Avrebbe dovuto parlarne…
-“Ehi”- disse Rukawa
interrompendo tutti i suoi pensieri.
-“Ehi”-
-“Hai pensato cosa fare?”- domandò il numero
undici sorprendendo il suo più acerrimo rivale.
-“Penso di si”-
rispose lui dopo qualche secondo di pausa.
-“Falla soffrire e ti ammazzo”-
-“Ma cosa…”-
-“Hai capito. Adesso non rimanere così
pensieroso, non riesco a guardarti così, senza fare il cascamorto con
nessuno.”-
-“E’ la seconda volta che ti ringrazio oggi”-
-“Hmn”-
La serata per Sendoh
procedette molto meglio, tornò l’allegro burlone di
sempre.
Anche Kirei si divertì molto,
evitava di pensare al bel numero sette, solo che era difficile avendolo avanti
ogni 5 secondi.
Sotto suggerimento di Rukawa,
Mitsui le si avvicinò e le
chiese:
-“Senti, cos hai
intenzione di fare con …”-
-“Niente”- disse lei a bruciapelo.
-“Secondo me
dovresti parlargli. Prima lo fai, prima puoi dimenticarlo…se vuoi farlo”-
Kirei parve convinta.
-“Grazie Mischi, sei
un vero amico!”-
-“Sono sempre al vostro servizio mia donzella.
Ti va di ballare?”- disse Mitsui
porgendole la mano.
-“Con molto piacere.”- disse allegramente.
-“Eh no . Mi
dispiace messere. Questa volta questa donzella ballerà
con me”- disse Sendoh lasciando i due senza fiato
–“Mi concede questo ballo?”- disse facendo un inchino.
Senza parole Kirei
annuì e gli porse la mano che lui baciò, come la prima volta che si erano
presentati.
L’intera sala parve immobilizzarsi, tutti
gli sguardi erano per loro, solo la musica scorreva…una canzone di Frank Sinatra.
Strangers in the night exchanging glances… Wond'ring in the night what were the chances
We'd be sharing love before the night was through*
I loro corpi avvicinandosi non poterono fare
a meno di provare un brivido…
Something in your
eyes was so inviting….
Something in you smile was so exciting ….
Something in my heart told me I must have you…
Erano vicinissimi tanto che potevano avvertire l’uno il respiro dell’altro…
Strangers in the night …
Two lonely people, we were strangers in the night …
Up to the moment when we said our first hello little did we know…
Love was just a glance away, a warm embracing dance away…
-“Riesci a capire le parole di questa
canzone?”- chiese lui sottovoce interrompendo il silenzio tra i due.
Lei ascoltò un po’ la canzone e iniziò a tradurre
-“ Sconosciuti nella notte, due persone
sole…
Eravamo sconosciuti nella notte fino al momento
in cui ci siamo detti il nostro primo ciao …
Sapevamo poco
L'amore era lontano un'occhiata
Un caldo abbraccio, abbiamo ballato e …”- Si rese conto di ciò che stava
dicendo.
Sembrava parlasse di loro.
Ever since that night we've been together
Lovers at first sight, in love forever
It turned out so right for strangers in the night
-“ Da quella notte
siamo stati insieme…
Amanti a prima vista, innamorati per sempre…
E' finito col funzionare così bene…
Per due sconosciuti nella notte…”- continuò lei lasciando trasparire un po’ di emozione. –“E’ bellissima”-
-“Già”- disse anche lui anche se non pareva
riferirsi alla canzone.
Continuarono a rimanere in
silenzio fino alla fine della canzone, poi si allontanarono entrambi. Come se avessero capito che stare vicini
li facesse star male.
-“Ragazzi, li avete visti
insieme?”- disse Ayako ai suoi compagni.
-“Mi sono venuti i brividi solo a guardarli!”-
disse Koshino.
-“Mi dispiace che non riescono ad
abbandonare le loro incomprensioni.”- disse Haruko.
-“No, io non mi arrendo. Quei due sono fatti
l’uno per l’altra. Se almeno lui la smettesse di fare
il casanova!”- disse Fukuda.
-“La scommessa la vinco io, stupido!”- disse
hanamici.
-“Idiota, questa è una cosa che va oltre la
scommessa! Quei due devono stare insieme.”- disse Shibahime.
Kirei intanto si stava auto convincendo.
Adesso
vado lì e gli parlo…
No,
non posso…mi manca il coraggio.
Ma
devo farlo, si devo farlo, per me, per lui, per tutti!!!
Respira.
Allora
cervello, adesso tu devi connettere, ordina alle gambe di dirigersi verso di
lui e alla lingua di non incagliarsi!!!
Ecco
adesso vado.
-“Sendoh, puoi
venire un attimo… dovrei parlarti.”- gli disse catturando l’attenzione dei suoi
compagni.
-“E’ urgente.”- aggiunse
mentre lui la guardava perplesso.
Dimmi
di no, dimmi di no!!!
-“Ok”-
Ma perché
non mi faccio gli affari miei!?!
Lo trascinò nel posto più tranquillo dei
paraggi, cioè all’esterno. Adesso sembrava meno
sorpreso e il solito sorriso era stampato sul suo volto.
-“Allora…siediti per favore. Si, ecco. Volevo dirti una cosa… non so come iniziare. Solo ti prego
non interrompermi, per me è già molto difficile.” Prese
un bel respiro e continuò.
-“Vedi, prima di venire qui,
tra …noi, beh, c’era qualcosa… io ti ho chiesto di fare finta di niente qui, e
lo hai fatto…in modo impeccabile. Solo che in questa settimana.. mi sono accorta che così non può continuare…non possiamo.
Quindi forse sarebbe meglio smettere di vederci, come abbiamo fatto per tutta
la settimana.”- disse lei con uno sforzo enorme mentre
si torturava le mani.
Aveva la testa bassa,
temeva la sua risposta.
-“Hai ragione, non possiamo continuare così.”-
disse lui tranquillo.
Non poteva crederci, lui aveva accettato
senza chiedere spiegazioni, ne niente. Non sapeva perché
ma adesso stava male. Aveva iniziato lei ma in cuor
suo sperava che forse lui avrebbe almeno obiettato…invece niente.
-“Ok, allora ci
vediamo”- disse voltandogli le spalle.
Solo che nel voltarsi vide
che Nami le si stava avvicinando, era venuta a
cercare Sendoh.
Era ancora più ferita, aveva ragione, era
stata patetica a credere che forse tra di loro ci sarebbe
potuto essere qualcosa…
-“Ciao”- disse ad entrambi.
-“Ciao”- risposero i due,
solo che nel vedere la sua perplessità, Kirei aggiunse
con un sorriso triste –“Vi lascio soli, tanto stavo per andare…”-
In risposta Nami sfoggiò un
sorriso soddisfatto.
-“Aspetta Kirei. Nami, forse c’è stato un equivoco. Forse non siete state
presentate nel modo adeguato…”-
Cosa vuole adesso, vuole continuare a farmi
del male…
-“Nami ti presento
Kirei, la mia ragazza…”-
-“La tua ragazza?”-
-“
-“Ma cosa succede?”- disse Nami mentre
uscivano dal loro nascondiglio i loro compagni di squadra che fino a due minuti
prima erano intenti ad ascoltare. Sembrava la scena di una
sitcom, Kirei era senza parole.
-“Ho vinto la scommessa”- disse Rukawa.
-“Quale scommessa?”- disse Sendoh.
-“E’ una lunga storia”- disse Hanamici –“ma come sarebbe a dire
la tua ragazza?”-
-“Si, come sarebbe a dire la tua ragazza?”- disse Nami furibonda.
-“Beh, vedi, io e lei abbiamo
iniziato a frequentarci prima di questo ritiro. E’ nato tutto all’improvviso.”-
disse come se fosse una cosa di una semplicità inaudita.
-“Ma questa settimana…”-
tentò di ribattere la biondina.
-“Questa settimana lei mi aveva chiesto di fingere
che non ci fosse stato niente… e a quanto pare ci sono
riuscito.”-
Kirei era ancora attonita, non riusciva
a comprendere il significato delle parole del numero sette. Poi prese un attimo
la forza per parlare e disse
-“Ma poco fa hai detto…”
-“Si, poco fa ho detto
che così non poteva continuare. E lo penso.”- disse
finalmente rivolgendo l’attenzione verso di lei. –“Sai perché? Perché questa
settimana mi sono accorto di essermi innamorato di te…”-
Tutti erano sbalorditi, non potevano
crederci, Akira Sendoh che
diceva a una ragazza di essersene innamorato. Follia!!!
-“…di te, quando diventi capricciosa come
una bambina, quando dormi beata, quando sorridi e sembra che nessuno possa fare
a meno di essere felice, quando ti arrabbi, quando mi
mostri cose di te che ancora non conosco e che vorrei tanto condividere con te.
Sono innamorato di te dal nostro primo ciao ma solo
adesso me ne sono accorto.”-
Le amiche di Kirei
erano commosse, avrebbero voluto una dichiarazione
così dal loro ragazzo dei sogni. Kirei da parte sua
non parlava, pensava di vivere un assurdo sogno.
-“E io che pensavo fosse
una cosa solo di…sesso!”- disse Hanamici.
-“Sesso!?!”- disse Sendoh –“No, niente sesso. Magari!”- disse pensandoci.
-“Ehi, Casanova, ma chi ti dice che lei voglia essere la tua ragazza? Se non sbaglio
poco fa ti aveva detto che avete chiuso”- disse Maki.
-“Hai ragione.”- rifletté sendoh.
Kirei avrebbe voluto essere dall’altra parte del mondo. Già
s’immaginava cosa di lì a poco Sendoh
avrebbe detto.
Lui le prese le mani e disse
-“Vuoi essere la mia ragazza?”-
Silenzio. I ragazzi erano tutti immersi
nella scena. Shibahime, Haruko,
Camille erano commossi, anche Kyota,
Miyaghi e Hanamici erano in
lacrime, Mitsui, Koshino, Uozumi, Rukawa e tutti gli altri
erano soddisfatti.
Ora spettava solo la risposta di kirei.
Il suo cervello correva veloce…
Ma invece di dare una risposta fuggì.
Ennesimo colpo di scena della serata.
Lei stava fuggendo in lacrime, non sapeva perché,
ne dove, voleva solo andarsene. Ma
fu presto raggiunta da Sendoh.
-“Ehi, perché stai piangendo?”- disse
teneramente.
La tensione di quei giorni si era sciolta
tutta in lacrime e ora non riusciva a smettere di singhiozzare.
-“N-no-n
l-lo s-s-o!”-
-“Vieni qui”- disse
abbracciandola.
Lei avrebbe voluto dirgli
che quella era stata una settimana terribile, che si era comportata come una
stupida, che si era subito pentita di avergli chiesto di fingere e che era
innamorata di lui.
-“Promettimi che non piangerai più per me,
mai.”-
Lei annuì anche se
continuava ad avere le lacrime agli occhi, ripreso un po’ di coraggio disse
-“E’ stata una settimana terribile questa!”-
-“Lo so, lo so!”-
disse continuando a consolarla.
-“Ehi Kirei, lo
stai facendo penare questo povero ragazzo! Hai intenzione di farlo aspettare in
eterno? Che aspetti a dargli una risposa!”- disse Mitsui.
Kirei sorrise, fece finta di pensare, poi disse
-“Dovrei pensarci…”-
-“Cosa!?! “- disse Sendoh.
-“Scherzo.” Aggiunse lei –“Si,
Akira, la mia risposta è si. Voglio essere la
tua ragazza!”-
-“Non vedevo l’ora di sentirtelo dire”-
Le mise una mano tra i capelli e la baciò.
Una musica si sentì da lontano. Rukawa aveva richiesto il lento che avevano ballato prima.
Sembrava una scena di un
film, era tutto perfetto.
Rimasero lì sotto la luna per molto tempo…
Ever since that night we've been together
Lovers at first sight, in love forever
It turned out so right for strangers in the night
6° Giorno Sabato. Ritorno a casa.
Un raggio di sole si infiltro
nella camera buia.
Kirei non riuscì a non svegliarsi, gli pareva di aver
trascorso una lunga notte piena di sogni ma poi si
accorse che era tutta realtà.
Akira dormiva beato accanto a lei.
Non le sembrava vero tutto quello che le era
successo quella settimana…
-“Buongiorno, dormito bene?”- disse lui
risvegliandola dai suoi pensieri.
-“Magnificamente”- rispose lei con un
sorriso.
Ormai l’imbarazzo iniziale era superato.
-“Akira…”- disse
lei dopo varie coccole tra i due.
-“Cosa c’è?”-
-“Siamo in ritardo!!!”-
I ragazzi aspettavano i due ritardatari
vicino il pullman.
-“A quanto pare Sendoh
ha influenzato anche Kirei”- disse Maki.
-“Già “- disse Uozumi.
–“eccoli che arrivano.”-
-“Scusate ragazzi, non abbiamo sentito la
sveglia!”- disse lui.
-“Finalmente i due piccioncini
sono arrivati!Come andata ieri ?”- disse Hanamici.
-“Ehi, a proposito, devi spiegarmi ancora la
storia della scommessa!”- disse Kirei.
-“Su dai, adesso è
tutto passato, perché ricordarlo!”-
-“Questa volta ti perdono!Solo perché sono
troppo felice. “-
-“Ehi Kirei, devi
raccontarci tutto!”- intimò Shibahime.
-“Non c’è niente da
raccontare… siamo rimasti tutta la notte a coccolarci!”-
-“Cavoli avrei voluto anch’io una cosa così,
sembrava un film!”- disse Akane.
-“Ragazzi, forza dobbiamo partire!”- urlò Taoka
-“E’ stato indimenticabile!”- disse Ayako mentre
salivano nel pullman.
-“Già, tutta questa settimana è stata
indimenticabile!”-
Fine 10° capitolo.
* Strangers in the night Frank
Sinatra.
Ciao ragazzi, scusate se ho aggiornato
tardi, ma questo capitolo era molto impegnativo!!! Ringrazio
tutte quelle persone che mi scrivono dei commenti e che seguono la fic dall’inizio. Spero che questo capitolo vi piaccia anche se è un po’ funghetto. Un bacione
la vostra Scorpy