Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: S e n    14/09/2011    7 recensioni
"Sei sicura di voler stare con me?" Elena fece per rispondere, ma lui parlò prima di lei. "Rifletti bene prima di darmi una risposta, perchè se mi dirai di si, non ti lascerò più, mai più, e non ti libererai mai di questo vampiro combina guai."
L'umana sorrise, premendo la sua fronte contro quella di lui. Il cioccolato e il ghiaccio. "Vorrà dire che imparerò a sopportarlo, lui e tutti i suoi guai."
Sorrisero insieme e poi Damon la baciò. Con tutta la malinconia e il dolore che aveva provato, con tutto il desiderio e l'amore che provava. Con tutto, tutto ciò che poteva darle.
... ... ... ... ... ... ... ... ... ...
Damon sta bene grazie a Stefan, il fratello che si è venduto al diavolo. Elena, sconvolta per la scomparsa del suo fidanzato, deve affrontare dei nuovi pericoli e ritrovarlo. Ma il problema più grande è un altro: quando inizia a capire che il vampiro dagli occhi di ghiaccio ha un'anima nobile e farebbe di tutto per lei, compare nella sua testa una nuova consapevolezza.
Un Delena che va alla ricerca di Stefan, subito dopo la fine della seconda stagione.
Genere: Azione, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Goodbye Brother cap 16

Goodbye Brother
Capitolo 17

"Mi stai dicendo che quella che avevamo trovato era la formula magica per evocare gli abitanti dell'altro mondo?"
"E che quel bastardo ha rubato." Damon era comodamente appoggiato al davanzale della finestra del salotto dei Salvatore.
"Quel bastardo, ti ha salvato la vita." Elena lo guardò con uno sguardo di rimprovero. Sarebbe rimasto sempre così? Damon sarebbe rimasto ciò che era, vale a dire il vampiro più egocentrico e beh, sexy del mondo. La ragazza lo sperava, amava il carattere del vampiro quando non era arrabbiato nè triste, solo Damon.
"Comunque sia, Vicki ha detto che ci proverà." Jeremy era seduto affinco alla sorellastra sul grande divano e guardava il vampiro con serietà. Ovviamente nessuno dei due, Elena e Damon, aveva detto a qualcuno che cosa era successo anche se il vampiro avrebbe voluto urlarlo a tutto il mondo, urlare che qualcuno lo amava.
"Non ci serve che lei provi, ci serve che lei riesca." Damon era calmo, quella frase l'aveva detta quasi sottovoce.
"Ce la farà."
"Speriamo." Elena guardò prima Jeremy e poi Damon. "E adesso che cosa facciamo?"
"Aspettiamo, è tutto ciò che possiamo fare. Intanto, io vado da Bonnie a raccontarle tutto. Elena vuoi venire?" Quando pronunciò quella frase, il ragazzo guardò il vampiro e non l'umana, come se dovesse chiedere il permesso a lui.
"No, io... Io resto qui. Ti accompagno fuori."
Elena e Jeremy si alzarono da divano e si diressero verso la porta di ingresso. Una volta fuori, Jeremy non riuscì a non porre una domanda alla sorellastra. "Elena, perchè hai dormito qui stanotte? E come mai non mi hai avvisato?"
"Jeremy.. senti... era tardi e mi sono addormentata."
"Va bene, ma magari avvisa in qualche modo la prossima volta, mi sono preoccupato."
"C'è Damon che mi protegge."
"Lo so. So che farebbe di tutto per te e lo apprezzo ma... una chiamata non fa mai male!" Jeremy sorrise. Era davvero bello quel sorriso, all'umana piaceva tanto.
"Hai ragione. Ci vediamo a casa stasera" Il ragazzo si allontanò a piedi e l'umana rientrò in casa Salvatore.

Dopo tre coniglietti bianchi, Stefan era sufficientemente sazio. Certo, il sangue umano gli mancava moltissimo e molte volte aveva delle vere e proprie crisi di nervi, ma in linea di massima, ce la stava facendo. Sperava con tutto se stesso che Klaus non sospettasse nulla e cercava di uscire a caccia quando anche l'originario faceva lo stesso. I vampiri non erano soliti cacciare insieme e questo rendeva molto più semplice il piano di Stefan.
Quando tornò alla pensione dove lui e Klaus si erano fermati per qualche giorno, trovò originario ad aspettarlo.
"Stasera partiamo, dobbiamo muoverci."
"Dove? Perchè?"
"Andiamo in una vecchia cittadina vicino Mystic Falls, da dove finalmente potremo iniziare a scatenare il panico. Questi stupidi umani non sono altro che il nostro cibo, e così devono essere trattati. Da lì, prenderò il potere."Stefan, in quel momento, si ricordò che dopo due notti, sarebbe arrivata la luna piena e si chiese se Klaus, sapesse che cosa l'avrebbe aspettato. Molto probabilmente, l'unico a non saperlo era lui. Sarebbe diventato un lupo? Il vampiro non ne aveva la minima idea, e, in un certo senso, aveva paura.
"Continuo a non capire questo tuo odio per gli umani."
"Vedi Stefan, ci sono molte cose nella vita che non si comprendono. L'odio è un istinto, non si può capire, solamente percepire. Siamo le creature più forti su questo pianeta, e di diritto ci spetta il potere."
Il più giovane dei fratelli Salvatore si avviò verso la porta di uscita "Vado a fare una passeggiata tra questi 'stupidi' umani, come li chiami tu. A stasera." Disse, sbattendo rumorosamente la porta.

La scena era alquanto strana, ma anche triste.
Damon Salvatore era seduto, a gambe incrociate, in mezzo a tutti i libri sparpaiati sul pavimento, che la sera prima erano caduti insieme alla libreria. La testa china, appoggiata al braccio sul ginocchio. Un silenzio che faceva rabbrividire. L'umana si avvicinò a lui con passo felpato, anche se sapeva perfettamente che il vampiro poteva sentire perfino i suoi respiri.
Si sedette di fronte a lui, sulle ginocchia. I suoi occhi color cioccolato fondente cercarono il mare. Inespressivi, quegli occhi la fissarono per minuti che sembrarono interminabili.
Damon, per la prima volta nella sua vita, era triste. Era triste e lo sentiva, sentiva la maliconia e la tristezza in ogni parte del suo corpo. Non aveva represso nemmeno quell'emozione, aveva imparato a non reprimere più nemmeno i sentimenti negativi. Sapeva che le probabilità di riportare Stefan a casa erano poche, anche se avrebbe dato tutto se stesso per riuscire nell'impresa. Sapeva, di amare Elena alla follia, ma si sentiva un po' in colpa per ciò che era successo, anche se l'avrebbe rifatto altre mille volte. Sapeva, infine, che tutta la sua vita era stata una sofferenza, si, perchè quando riaccendi l'interruttore, non solo le emozioni di quel momento ti scorrono dentro, ma anche tutte quelle sofferenze di una vita, ritornano da te.
E come se la giovane e bellissima umana avesse letto dentro quella testa così complicata, posò la sua fronte su quella del vampiro, chiuse gli occhi e posò le braccia sulla sua schiena, per abbracciarlo.
"Fa' schifo." Dopo due o tre minuti in quella posizione si guardarono di nuovo negli occhi. "Soffrire, fa schifo, Elena." Quasi lo vide piangere. Non riusciva nemmeno a credere che Damon Salvatore stesse piangendo.
"Lo so." Questa volta fu il vampiro ad abbracciarla, così forte da farle male. Poi, posò le labbra su quelle della ragazza, per un brevissimo istante e dopo. una lacrima uscì da quegli occhi. Come una lenta goccia che scivola via da un mare di ghiaccio.
"Mi manca essere umano, Elena. Mi mancano i miei genitori, mi manca Stefan. Io.. io ho paura di non riuscire..."
Elena gli mise un dito sulle labbra e poi, posò la testa del vampiro sul suo petto. Lui poteva sentirne i battiti del cuore e il profumo dolce che emanava quello splendido corpo. Rimasero così per minuti interi, forse ore. Fin quando tutto quel dolore non scomparve.


YukikoSen
   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: S e n