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Autore: AllieSanders    14/09/2011    1 recensioni
Una ragazza ed il suo amore per la musica. I Paramore. Un amore improvviso, e poi? Una nuova band, un nuovo amore. Chi occuperà il cuore di Caroline?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi Tutti
Note: Cross-over, Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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“Faccio una doccia” mi disse Taylor dandomi un bacio.
“Va bene” sorrisi.
“Poi andiamo da Jared.”
“Tay, non è necessario che tu venga solo per farmi un favore.”
“No, voglio chiarire con lui. Ah amore, se non ti chiedo troppo, potresti trovarmi qualcosa per il mal di testa da qualche parte?”
“Certo”.
Premetti il tasto dell’ascensore e scesi alla  reception; mi diedero delle pillole e risalì.
“Amore ho preso delle pillole, ma siamo sicuri che puoi prenderle? Non è meglio andare in ospedale?”
“Non preoccuparti”
“Va bene”
Gli saltai addosso, aggrappandomi come una scimmietta e gli diedi un altro bacio. Le sue labbra erano bagnate, e soffici.
“Amore scivolo, scivolo, scivolo.”
Boom! Caddi a terra.
Cominciò a ridere come uno scemo, e feci un altro salto.
“Tienimi bene stavolta, se cado di nuovo rovinerai questo momento così romantico” risi.
“Sei pesanteee!”
“E tu non sei per niente virile” risposi facendo la linguaccia.
Mi buttò nuovamente sul letto.
“Chi non è virile?”
 
 
 
Dopo una buona mezz’ora, mi voltai, e lo guardai dritto negli occhi.
“Ti ho mai detto che i tuoi occhi sono bellissimi?”
“No” sorrise
“Beh, lo sono” mi diede un bacio, e poi un altro, e un altro ancora.
“Ti amo!” gli dissi.
Mi alzai dal letto e mi rivestì. Avevo la sensazione di aver dimenticato qualcosa, ma non ricordavo niente di importante. Improvvisamente, mentre legavo i capelli, ebbi un flash.
“Amore devi chiamare quella ragazza che ti ha aiutato, la tua fan.”
Ecco cosa dimenticavo. La sera prima quella ragazzina era stata la sua ancora di salvezza; lo guardava con una strana ammirazione, anche se lui era ridotto in quel modo.
 
 
 
Uscimmo in strada mano nella mano; avevamo deciso di andare prima a ringraziare Cristine, e poi da Jared.
Arrivammo in un parco, dove ci aspettava.
“Ciao Cristine! Hai visto? Eccolo qui, bello e sobrio come non mai!” le dissi entusiasta.
“Eh, lo vedo, che è bell.. sobrio, voglio dire, lo vedo che è sobrio. Menomale!” la guardai male; era solo una ragazzina, quindi, ci passai su.
Passamo un’ora con lei; dopo feci capire a Tay che era giunto il momento di andare. 
“Cristine, non so come ringraziarti per ieri, per ogni cosa, se vuoi qualche biglietto, un autografo, una maglia, qualcunque cosa, puoi chiamare. Il numero con cui ti ho telefonato prima è il mio, a presto!”
Il telefono di Taylor squillò.
“Pronto?”
“Taylor! Ma dove ti eri cacciato?”
“Hei, Jerm. Beh, lunga storia, poi ti spiego. Dove siete?”
“Stiamo andando da Jay, voi?”
“Anche. Ci vediamo lì. Salutami Hayls”
Camminavamo, tranquilli, e il mio cellulare vibrò. Un messaggio.
“Mi manchi. Quando hai intenzione di venirmi a trovare?”.
Era Jared. Il mio cuore cominciò a battere forte, e credo anche che arrossì, il mio volto era in fiamme.  Strinsi più forte la mano di Taylor, fu istintivo.
“Chi è?”
“Mia madre.”
“Problemi?”
“No no. Ti saluta”.
Ovviamente, mentii. Io e Tay ci eravamo ripromessi di dire sempre la verità, ma volevo che lui e Jay chiarissero questa brutta  situazione, così eliminai il messaggio e continuai a camminare.
 
 
 
Arrivati in ospedale, salutai Jared, e lo stesso fece Taylor.
C’eravamo solo noi tre, chissà dov’erano gli altri. Io e Tay ci sedemmo, e lui, schiarendosi la voce, iniziò a parlare.
“Jared ascolta, sono stato stupido, e geloso. Credevo che tu ci stessi provando con Care, ma so che non lo faresti mai perché sei mio amico, e poi, mi fido di lei. Quindi scusa, di tutto. Spero che riuscirai a perdonarmi, e che tutto ritornerà come prima. Cerca di metterti nei miei panni, sono solo innamorato.”
Taylor era nervoso. Lo capivo dai suoi occhi, non guardava in faccia Jared, le sue gambe tremavano, e mi stringeva forte la mano.
“Tutto come prima.” Disse Jared, amaramente.  Non era “soddisfatto” di quello che aveva detto Taylor, ma non capì perché.
“Arrivo subito, scendo a prendere un caffè, vuoi qualcosa?”
“No.”
“Okay.” Taylor si alzò, e si avviò verso la macchinetta. Guardai in viso Jared, sembrava nervoso.
“Perché non hai risposto al mio messaggio?”
“Me lo sono dimenticata, scusami.”
“Domani esco di qui, non sarai più costretta a venirmi a trovare tutti i giorni. Non sarò più un peso per nessuno.”
“Jay, tu non sei un peso. Per me è un piacere stare qui.”
Stava per rispondermi, ma si trattenne.
“Hei bro! Ciao anche a te Care!” disse con un sorrisone Shannon.
“Ciao bro.”
“Ciao Shan!”
“Care, ho bisogno di parlarti, vieni un attimo?”
“Certo.”  Dissi confusa.
“Scommetto che sai che domani Jay uscirà da qui.”
Annuì.
“Il medico ha detto che ha bisogno di qualcuno che stia con lui a Los Angeles. Come devo fare Care? Lì io e Tomo abbiamo le nostre abitudini, io starei con Jay, ma diventeremmo pazzi entrambi. Non posso costringere Tomo, lui ha anche la sua vita, idem i ragazzi. Devo pagare qualcuno per fargli compagnia?  Ho chiamato Ruby, Curtney, Carine. Nessuno vuole stare con Jared Leto malato. Mi hanno detto che loro non sono badanti. Dimmi tu cosa fare, ti prego.”
Shannon era in preda al panico, lui era abituato a stare sempre fuori, le serate con Antoine,  le interviste, i pub, e tutte quelle cose da rockstar. Ci pensai, e respirai a fondo.
“Starò io con lui. Verrò da voi, a Los Angeles. Fammi solo parlare con Taylor.”
Gli si illuminarono gli occhi, mi prese in braccio e mi fece girare.
“GRAZIE!” urlò.
Sorrisi. Dovevo dirlo ai ragazzi.
Vidi Hayls in lontananza, e la chiamai. Le raccontai tutto.
“Te la senti, Care?”
“Sì, credo di si. Non voglio perdere Taylor. Hayley io lo amo.”
“Taylor è il ragazzo più fedele che io abbia mai conosciuto. E poi, è innamorato. Quando ti guarda, quando parla di te, gli si illuminano gli occhi. Capirà, stai tranquilla.”
“E voi? Io dovrei stare con te, Jerm. Con i Paramore.”
“Ce la caveremo.”
“Grazie di tutto.”
La abbracciai forte.
“Ti voglio bene, e su di me puoi sempre contare, sempre.” Mi sorrise.
Chiamai Jeremy, e riferì la mia scelta anche a lui. Mi abbracciò, e mi disse che lui ci sarebbe stato sempre. Infine, dovetti parlare con Taylor.
“Taylor, io ti amo, ma lui è un mio amico, e non posso lasciarlo solo. Potrebbe cadere in depressione e non reagire più. Non può nemmeno muoversi. Tu non immagini quanto mi mancherai, ma io devo farlo.”
Cercai di capire la sua espressione. Sembrava deluso, e triste.
“Ne sei sicura, Care?” mi disse, guardandomi dritto negli occhi.
Per un nanosecondo, a causa di quegli occhi, stavo per cambiare idea.
“Sicurissima.” Dissi, a malincuore.
“Va bene. Però, quando potrò verrò lì, il tour sta per finire, e poi potremo stare sempre insieme.”
“Non vedo l’ora.”
Mi scese una lacrima e l’abbracciai.
 
 
 
Fu difficile fare le valigie e lasciare Parigi. Andammo tutti insieme all’aereoporto; i Paramore però, presero l’aereo per l’Asia e noi, per l’America. Salutare Taylor fu la cosa più difficile di tutte, già mi mancava. Sull’aereo piansi in silenzio; non volevo che vedessero quant’ero debole.
Quando arrivammo a Los Angeles, salimmo su una macchina che ci portò davanti all’enorme casa dei Leto. Vicky era già lì che ci aspettava. La salutammo, e dopo un po’ lei e Tomo andarono via.
Shannon rimase per molto al telefono con Antoine; sarebbe uscito la sera stessa.
Quando staccò mi disse “Mi mancava tutto questo.”
Io e Jay saremmo rimasti in casa, quindi, ordinai una pizza. La loro casa era immensa, e feci fatica per ricordare quale fosse la mia stanza. Jared sembrava più contento ora che era nella sua città. Stavamo guardando uno dei film in cui recitava, quando ci addormentammo sul divano. Dopo un po’ mi svegliai. Lo guardai a lungo, e, anche se non l’avevo mai pensato, Jared era bellissimo.
Sembrava un ventenne, ma non era questo che lo rendeva così affascinante. Erano i suoi lineamenti, la sua voce, le sue labbra. E anche le sue mani, il suo corpo. Scossi la testa e decisi di mandare un messaggio a Taylor.
“Già mi manchi, amore mio. Sento la tua mancanza  ogni minuto che passa, divertiti, e pensami. Ti amo tanto.”
Mi riappoggiai sul divano, e chiusi gli occhi, addormentandomi.
 
 
If i could end the quest for fire
For truth, for love, for my desire
my desire...
And i fell apart
But got back up again …”

 
 
Fui svegliata da quella fantastica melodia; Jared aveva ricominciato a cantare.
  
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