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Autore: BloodyMoon    14/05/2006    7 recensioni
“É l'amore, non la ragione, che è più forte della morte.”
(Thomas Mann)
Dato che se non mi rovino la vita non sono contenta, cominciò a pubblicare questa nuova storia... Ditemi cosa ne pensate!^^ Baci.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Harry Potter, Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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A Story Of Love And Hate - parte III - cap1

.: A STORY OF LOVE AND HATE :.

by BloodyMoon

 

 

 

 

“La più grande felicità, dopo quella di amare,

è quella di confessare il proprio amore.”

(Andrè Gide)

 

 

 

 

*PARTE III: “When Love knocks on the Heart Door”*

- Capitolo 1 -

 

 

 

 

«Anjali!!» urlava disperato Draco, scuotendo il corpo inerte della ragazza, quasi con gli occhi lucidi.

Il rumore di passi di fece sempre più vicino, finché non spuntarono Severus Snape e Lucius Malfoy, attirati da quelle grida, che vedendo la scena si avvicinarono di corsa al biondino.

«Papà, ti prego, fa qualcosa… Qualsiasi cosa!» disse Draco agitato, rivolgendosi al padre, senza però lasciare il corpo della moretta.

«Draco, calmati! Portus! Noi prendiamo questo Port-key e la portiamo al San Mungo, tu stai qui tranquillo, e avvisa Dumbledore…»

«No!» urlò Draco «vengo anche io!»

Severus lo fissò per un attimo, valutandolo.

«D’accordo, sbrighiamoci, però.»

Detto questo toccarono il Port-key, e sparirono.

Tutto sembrava ripetersi, inevitabilmente. E il cerchio si stava chiudendo, ora che tutto sembrava essere tornato come prima.

 

~*~

 

Harry aprì di scatto gli occhi, sotto lo sguardo allibito del medico che ormai aveva decretato la sua morte.

Si tirò a sedere, frenetico, senza dire una sola parola, staccando veementemente tutti i fili che lo collegavano a varie macchine.

«Mio dio, è vivo…» sussurrò incredulo il Medimago «Signor Potter, si rimetta seduto!» disse poi, ma il ragazzo non gli diede ascolto e cercò di alzarsi mormorando frasi che sembravano sconnesse.

«Dov’è? Dov’è lei?»

D’improvviso, altri Medimaghi entrarono trasportando il corpo senza vita di una ragazza che Harry conosceva fin troppo bene.

«Anjali!» gridò, seguendo i medici che cercavano di rianimarla senza successo.

«Anjali! Ti prego, non abbandonarmi proprio adesso… Hai fatto tanto per me, e ora sono io che vorrei fare qualcosa per te, ma non so cosa fare… Per favore, non lasciarmi…» pregò Harry, dapprima urlando, poi riducendo la voce quasi ad un sussurro appena udibile, mentre le lacrime già gli pizzicavano gli occhi e minacciavano di sgorgare.

 

~*~

 

Draco, Severus e Lucius erano fuori dalla stanza, che aspettavano il responso della situazione.

Snape e Malfoy Senior erano seduti, che cercavano di stare calmi, Draco, invece, continuava a camminare avanti e indietro dinnanzi ai loro occhi.

«Draco, per favore, calmati!» esordì Snape. «Agitarsi non serve a niente.»

«Anjali!» gridò una voce dall’interno, che fece raggelare il biondino dov’era.

«Harry…» disse in un sussurro. «Harry si è svegliato!» si agitò ulteriormente lo Slytherin.

«Draco!» lo richiamo Lucius, fermandolo e scuotendolo per le spalle. «Quando potremo entrare potrai vedere sia Anjali che Harry ma ora devi calmarti. Anche se ti agiti non migliorerai la situazione.» cercò di farlo ragionare il padre.

Malfoy junior annuì, cercando di seguire il loro consiglio, prendendo un paio di respiri profondi.

 

~*~

 

I Medimaghi scossero la testa.

«Non ce l’ha fatta…» disse uno di essi dispiaciuto ad Harry, che fino all’ultimo aveva sperato in una ripresa.

Abbassò il capo, mentre i medici uscivano.

Doveva saperlo, avrebbe dovuto aspettarselo… Anjali gli aveva detto che non sapeva per quanto avrebbe resistito, e lui aveva permesso che soffrisse solo per un suo egoistico desiderio.

Una lacrima fuggì al suo controllo, rigando la sua guancia, come una singola goccia di pioggia caduta senza preavviso.

«Harry…» disse una voce davanti a lui, che lo portò ad alzare la testa, verso il cadavere dell’amica.

«Harry…» ripeté quello che – il moretto capì – era lo spirito dell’amica, lo stesso con cui aveva sempre parlato, in quella stessa stanza d’ospedale.

«Harry, non ho molto tempo.»

«Anji…»

«Voglio solo dirti che non devi sentirti in colpa. È stata una mia scelta aiutarti, e sono felice, perché… è stata una delle cose migliori che io abbia mai fatto…» continuò la ragazza, lasciandosi sfuggire anche lei una lacrima di un bagliore argenteo. «Anche se non ricordo nulla di come avevo vissuto fino al coma, sono contenta di averti conosciuto. Anzi, penso proprio che sia il Destino. Credo di essere una delle tante pedine del Fato, e sono contenta di esserti stata d’aiuto…» continuò, sempre commossa.

Poi alzò una mano per accarezzare la guancia di Harry, ma essa lo attraversò, facendo sospirare dispiaciuta la ragazza.

Chiuse gli occhi, come per concentrarsi, poi si chinò e diede un dolce bacio sulla guancia di quello che era diventato suo amico.

«Mi mancherai. Ci siamo conosciuti in poco tempo, e forse ti sembrerà strano, ma ti voglio davvero tanto bene, Harry… sei una persona speciale… E spero che la persona a cui vuoi tanto bene ti ami davvero come meriti, o potrei tornare dall’aldilà solo per infestarlo!» disse, per poi ridere. Una risata vera, felice, che fece sorridere leggermente il moretto.

«Te l’ho detto, non devi sentirti in colpa, né troppo triste per me. Io sarò sempre vicino a te, così come lo saranno le persone che amavi e che hai perso. Ciao, Harry.» enunciò infine, con un sorriso.

«Anjali!» esclamò Harry, protendendosi – come per afferrarla – ma ella sparì.

La porta si aprì di scatto, ed entrarono Draco, Severus e Lucius.

«Harry!» esclamò il biondino, correndo ad abbracciare l’amico, sotto lo sguardo dei due uomini, che rimasero silenziosi sulla porta.

Il moretto ricambiò l’abbraccio.

«Se n’è andata, per sempre…» mormorò, mentre si stringeva forte a Draco e un’unica stilla salata gli solcava il viso.

 

~*~

 

Harry rimase in ospedale sotto osservazione, e tutti gli amici andarono a trovarlo, ogni giorno.

All’inizio si era chiuso in un mutismo assoluto, ma piano piano sembrava stesse tornando tutto alla normalità.

«Quindi quando potrai andartene da questo maledetto posto?» chiese Ron.

«I Medimaghi dicono domani.» rispose semplicemente il moretto.

«Fantastico!» ribatté il rosso.

«Ehm… Harry, ragazzi, io e Luna volevamo dirvi una cosa – anche se so che non è il momento più adatto…» disse Pansy, arrossendo lievemente.

Il moretto osservò attentamente le due ragazze dal suo letto.

«Beh, ecco… lentamente abbiamo cominciato a conoscerci, rispettarci, e infine abbiamo fatto amicizia, anche se siamo di case diverse… e… beh…» balbettò la moretta.

«Quello che Pansy cerca di dirvi» prese la parola Luna, lanciando uno sguardo affettuoso e rassicurante alla ragazza in piedi vicino a lei, dandole la mano che ella strinse «è che abbiamo cominciato a frequentarci, e ora siamo fidanzate.» annunciò la biondina, con un sorriso felicissimo.

Per un attimo cadde il silenzio, che venne rotto da Harry per primo che si limitò a dire un «Congratulazioni!», ma con il primo vero sorriso dopo parecchio tempo.

«Ecco perché non vi si trovava mai!» commentò malizioso Blaise, facendo arrossire leggermente le ragazze, mentre anche gli altri amici facevano gli auguri alle due.

Harry osservò la scena, mentre notava Draco fissarlo per un attimo, prima di abbracciare felice Pansy.

Il moretto sapeva che il biondino voleva sapere come faceva a conoscere Anjali se non l’aveva mai vista, e sapeva che sarebbe arrivato il momento in cui avrebbe dovuto dirgli la verità.

Fino ad allora il dolore sarebbe rimasto dentro di lui, condiviso solo dalle poche persone che conoscevano la verità.

 

~*~

 

Appena Harry apparve ad Hogwarts grazie ad un Portkey, accompagnato da Severus, si diresse di corsa in quella che era stata la sua stanza negli ultimi tempi, senza curarsi minimamente degli studenti basiti dal suo ritorno, facendosi strada tra la massa di gente.

Entrò nella stanza e si lasciò cadere, sedendosi a terra, e tirando fuori tutto ciò che aveva usato in quel periodo di bugie.

Osservò i vestiti, sapendo che in realtà non erano di Anjali… Lui non aveva niente che potesse ricordarla, non aveva niente di suo.

La porta si aprì leggermente, e Draco Malfoy fece la sua comparsa nella stanza.

«Harry…» chiamò lentamente il biondino, avvicinandosi all’amico.

«Mi manca… se n’è andata da pochi giorni ma già sento la sua mancanza.»

Lo Slytherin sospirò, senza sapere bene come cominciare.

«Quando Anjali… beh… venne portata al San Mungo, io ero fuori, in attesa di poterla vedere, e dalla stanza sentii delle voci. Sentii la tua voce, e capii che ti eri svegliato.» disse lentamente.

Harry intanto annuiva, intuendo già cosa volesse chiedergli.

«In un primo momento non ci ho fatto caso, ma quando mi è venuto spontaneo chiedermelo non sono riuscito a trovare una risposta… Come hai conosciuto Anjali?» chiese il biondino sedendosi vicino al moretto.

«In realtà, quella che avete conosciuto voi non era la vera Anjali…» rispose Harry, dopo aver preso un respiro profondo. Per lui non era facile, era ancora una ferita aperta nel suo cuore, e non sapeva come Draco avrebbe preso la verità. Ormai confessare era l’unica soluzione: aveva fatto come Anjali gli aveva detto, ma all’ultimo aveva rovinato tutto tradendosi.

«Che cosa intendi dire?»

«In realtà ero io…»

«Cosa?! Che intendi dire? Non capisco…»

E così Harry cominciò a raccontare quell’incredibile storia, da come si fosse risvegliato nel corpo della ragazza, di come avesse scoperto cosa li legava e del perché avessero deciso di mantenere il segreto. Delle sue giornate a Hogwarts sotto quelle mentite spoglie, e di come alla fine tutto fosse tornato come prima.

«Qualcun altro era a conoscenza di questo tuo segreto?» chiese con voce incerta, dopo aver ascoltato senza fiatare la sua spiegazione.

Il moretto annuì.

«Dumbledore e Severus che erano al San Mungo quel giorno, perfino tuo padre, e…»

«Mio padre? Come diavolo ha fatto mio padre a venirne a conoscenza?!»

«Beh, quando abbiamo avuto quel… piccolo diverbio» disse Harry imbarazzato indicandosi vagamente il collo «ero andato da Severus, perché volevo parlare un po’ con lui e… beh, c’era anche Lucius Malfoy.» rispose vagamente il moretto, che non sapendo se Draco fosse a conoscenza della relazione tra suo padre e Snape, non voleva rovinare tutto. Se voleva gliene avrebbe parlato Lucius.

«E…? Chi altro?»

«Blaise.»

«E perché Blaise lo sapeva e io no?»

«In realtà è l’unico di voi che lo sapeva, ed è stato per un… incidente…» rispose arrossendo.

«Che incidente?» indagò il biondino inarcando un sopracciglio.

«Oh, beh… Dato che non andavamo molto d’accordo io te in quel periodo, ci ero stato molto male ed ero scoppiato a piangere, non riuscendo più a sopportare quella situazione, e Blaise… beh mi ha baciato.» rispose sentendo le guance arrossire sempre più.

«Cosa ha fatto lui?» disse incredulo.

Harry abbassò lo sguardo, imbarazzato.

«Io lo uccido…» sussurrò Draco, così flebilmente che il moretto non lo udì.

Poi, come un fulmine a ciel sereno, un pensiero balenò in mente al  biondino.

«Quindi…» cominciò incerto, come se non volesse davvero crederci «era tutta una presa per il culo?!»

«Cosa?! No, Draco, non è così!» esclamò Harry alzando lo sguardo.

«E come lo chiameresti tu mentire a quello che era il proprio migliore amico, mettere in piedi una farsa e farlo preoccupare a morte per le proprie sorti?!»

«Draco, perché “era”?!»

Il biondino non rispose.

«Dimmelo in faccia, almeno, se pensi che la mia amicizia non valga niente! Mi spiace di averti fatto preoccupare, non era mia intenzione, ma dovevo mantenere la promessa fatta a Anjali, e non volevo farti soffrire, non volevo rischiare di rivelarmi, di farti illudere che ci fosse speranza che tornassi, quando magari, se ci fosse stato qualche problema, e io non sarei più potuto tornare, sarebbe stato solo più doloroso…» disse Harry, in un sussurro, ma fu come se avesse urlato, alle orecchie di Draco.

«Semplicemente credevo che ai propri amici non si mentisse!» esclamò alzandosi in piedi. «E credevo di valere di più per te, credevo fossi diverso.» urlò questa volta il biondino uscendo dalla stanza, sbattendo la porta.

Harry spostò lo sguardo da una parte all’altra della stanza, cercando di trattenere le lacrime, ma non ci riuscì, e scoppiò a piangere, dando libero sfogo al suo dolore, per aver perso Anjali – anche se sapeva che quello era inesorabile, e solo il parte colpa sua – e per aver perso Draco, a causa di uno stupido errore, una cosa di cui non aveva tenuto conto: gli voleva troppo bene, e aveva cercato di proteggerlo, riuscendo solo ad allontanarlo di più.

E si sa, si riconosce il vero valore di una cosa, solo quando la si ha persa…

 

~*~

 

Da quel momento Draco evitò Harry come il diavolo con l’acqua santa…

Harry sapeva di averlo ferito, ne era cosciente, ma sapeva anche che non era sua intenzione, lui l’aveva fatto solo per proteggerlo.

E sapeva che era stato un’azione sbagliata tenerlo all’oscuro di tutto, perché era la stessa cosa che Dumbledore aveva fatto con lui, e sapeva che probabilmente il biondino ora l’avrebbe odiato – come lui aveva odiato il Preside tempo prima – eppure Harry aveva accettato quel compromesso con Anji solo perché non voleva illudere il bel biondino che attendeva solo il suo ritorno.

Così ora doveva accontentarsi di osservarlo da lontano durante le ore di lezione – e vederlo allontanarsi velocemente una volta finite – e di lanciargli occhiate durante i pasti in Sala Grande.

Occhiate che rievocavano malinconia, amarezza e richiesta di perdono, pur sapendo che probabilmente non sarebbe stato possibile.

 

~*~

 

Harry sbuffò, camminando con passo lento, stanco, senza sapere precisamente perché.

Ma era comprensibile, dato che non accadeva tutti i giorni di cambiare corpo e conseguentemente perdere l’amicizia di una persona a cui – anche se l’avevi conosciuta e apprezzata da poco – volevi infinitamente bene.

Al contrario, il ragazzo moro vicino a lui ostentava un enorme sorriso – tendente all’ebete – e sembrava camminare a tre metri dal suolo.

«Blaise, per favore, ora saresti così gentile da confessarmi perché da tempo sei così felice?!» chiese Harry, portandosi una mano alla testa. Sentiva che un’emicrania incombente l’avrebbe colpito…

«Oh, beh… non credo sia il caso… e poi non so se tu… insomma, capito, no?!» balbettò il moretto Slytherin.

Il Gryffindor arcuò un sopracciglio.

«No!»

«Harry, non so se sei d’accordo con quello che sto per dirti, anche se in effetti non credo che la cosa possa cambiare, perché non dipende da me, e…»

«Ok, Blaise, ok… Calma! Ora, non fai prima a dirmi questa cosa? Ti assicuro che non mi prenderò gioco di te, né ti insulterò, né ferirò, eccetera, eccetera…» commentò, concludendo con un gesto e un tono noncuranti.

In quel periodo – precisamente dopo la “discussione” con quello che era uno dei suoi migliori amici – era diventato particolarmente lunatico: passava da uno stato di apatia, a uno di depressione, e a uno di scontrosità senza alcuna difficoltà apparente.

Il fatto positivo, probabilmente, era che tutti i suoi amici – esclusi i due bei Slytherin, ovviamente – non avevano compreso quanto successo, e non gli avevano posto domande che avrebbero sicuramente solo incrementato la sua scontrosità, anche se erano stati sinceramente molto dispiaciuti per la perdita di Anjali.

«D’accordo…» sospirò Blaise, prendendo un profondo respiro. «Penso di essermi i…n… mo…ato di …mus L..in…» mugugnò arrossendo sensibilmente.

«Scusa?! Non ho capito niente… puoi ripetere?»

«Oh, e va bene, e va bene! Mi sono innamorato di Remus Lupin, hai presente il nostro attuale professore di DADA?!» chiese sarcastico, parendo molto agitato.

«Davvero?! Non mi stai pigliando per il culo?» chiese stupito Harry.

«No, te lo giuro! Perché dovrei mentirti?»

«Scusa, solo che sono molto sorpreso, non l’avrei mai detto! E… ehm… beh, come va?»

«Beh, io gli ho dichiarato ciò che provo, ma gli ho detto anche che non doveva rispondermi, so che è ancora ferito per la perdita di Sirius Black, ma volevo confessarglielo, perché non riuscivo più a tenermi tutto dentro! E gli ho fatto capire che posso aspettare tutto il tempo necessario, e che non è solo una cotta adolescenziale…»

Harry annuì, concorde.

Voleva molto bene a Remus, e sapeva quanto la perdita di Sirius l’avesse ferito, lasciando una cicatrice indelebile nel suo cuore. Per questo, sapeva che, quando Moony avrebbe capito che nessuno avrebbe mai potuto sostituire ciò che aveva passato con Sirius – né avrebbe mai voluto farlo – ma che doveva voltare pagina su quella perdita dolorosa, Blaise sarebbe stata la persona giusta.

«Però sono felice, perché continua a trattarmi come prima, sorridendomi calorosamente! Come sono contento! Sono il ragazzo più felice dell’universo!»

«Esagerato!» rise il Gryffindor divertito.

«Davvero, è troppo bello essere innamorati! Anche se ogni volta che sorride agli altri studenti – come è normale che sia, perché tu sai benissimo quanto sia disponibile – devo farmi violenza per non alzarmi e andare a picchiare il suddetto studente!» ringhiò il bel Slytherin, facendo sorridere nuovamente l’amico.

«Sarà meglio che tu vada, Blay» disse fermandosi davanti alla Sala Comune delle Serpi «Non posso sempre portarti via da Draco, non ne potrà più…» continuò, abbassando leggermente lo sguardo.

«Ah, non preoccuparti per lui, ha trovato una compagnia alternativa che gli prende molto del suo tempo libero… Ora non mi parla quasi più, anche se non mi ha spiegato molto dettagliatamente perché ce l’abbia con me… cosa posso avergli fatto?!»

«Come “ha trovato una compagnia alternativa che gli prende molto del suo tempo libero”?!» chiese sorpreso, sentendo una fitta al cuore. Era così facilmente rimpiazzabile la sua amicizia, si chiese con delusione.

«Oh, Theodore Nott soddisfa in pieno i suoi desideri, quindi…» ma Blaise non poté continuare, interrotto dall’amico.

«Cioè?»

«Beh, ora si frequentano, li ho pure beccati mentre si scambiavano un paio di baci con molta lingua… una gastroscopia completa, direi!» commentò il bel Zabini, senza notare il lampo che passò per gli occhi del Salvatore-del-Mondo-Magico.

La delusione di Harry fu sostituita da una rabbia cieca.

«Portami da lui, Blaise. Subito!» tuonò il Gryffindor.

«Ma non so dove sia, e potrebbe…»

«Non mi interessa, fammi entrare immediatamente nel vostro Dormitorio.» e sentendo quel tono, lo Slytherin non poté che citare la parola d’ordine, e seguire l’amico all’interno, senza capire bene ciò che stava succedendo, ma con un presentimento che non voleva abbandonarlo.

Non appena entrarono, notarono la Sala Comune verde-argentata completamente vuota. Eccezion fatta, ovviamente, per due figure sdraiate su uno dei divani, che non sembravano neanche aver notato la loro entrata.

«Draco Malfoy!» ringhiò il bel Potter, anche se in quel momento una smorfia di rabbia gli rabbuiava il viso.

A sentire il suo nome, il biondino alzò di scatto il volto dal suo intrattenimento momentaneo, conosciuto anche come la bocca di Theodore Nott.

«Oh, buongiorno Potter, qual buon vento ti porta qui?» chiese gelido.

«Voglio parlarti. Ora.» precisò il moretto, mentre innumerevoli sensazioni stavano per prendere il sopravvento sulla ragione.

«E perché mai dovrei ascoltare ciò che tu hai da dire?» chiese alzandosi, senza però mutare tono di voce.

E a Harry, quella situazione, ricordò orribilmente i tempi in cui non avevano ancora fatto amicizia.

In quel momento dal Dormitorio femminile dell’ultimo anno, fecero la loro apparizione Pansy e Luna, che si bloccarono istantaneamente sentendo la tensione palpabile nella stanza.

«Perché, se non hai dimenticato, fino a poco tempo fa eravamo amici.»

«Ragazzi che succede?» chiese la moretta, ma non udendo risposta si avvicinò a Blaise, che osservava la scena senza parlare, e gli chiese spiegazioni; cosa che il moretto Slytherin fece velocemente.

«Amici! Che eresia, Potter! Non hai ancora capito che era tutta una farsa, quella di Draco?! Non era vero niente, Potter, sveglia!» rise malignamente Nott, alzandosi, senza allontanarsi dal biondino.

«Taci, Nott. Non sai una cazzo e non devi neanche pensare di poter intrometterti. È una discussione tra me e Draco.» ribatté, lanciando un’occhiata a Nott talmente carica di odio, che il ragazzo non seppe che aggiungere, intimorito dal Ragazzo-Che-Aveva-Sconfitto-Voldemort.

«Ragazzi, calmatevi, siete arrabbiati, non vi rendete conto di quello che state dicendo…» cercò di tranquillizzarli Luna, ma i tre ragazzi sembrarono non averla neanche sentita.

«È qui che ti sbagli, Potter!»

«Draco, smettila di fare il coglione!»

«Sta zitta, Pansy!» la zittì il biondino. «Theodore ha ragione, Potter, tu non hai mai significato niente per me, e se permetti ero molo occupato, prima che tu mi disturbassi.» rispose il bel biondo, afferrando Nott per la divisa e baciandolo appassionatamente, sotto lo sguardo di Harry, che non seppe cosa dire né cosa fare, poté solo assistere alla scena – a vedere le lingue che si cercavano, in un tocco affamato e pieno di passione – e a sentire gli occhi pizzicare, mentre diventavano sempre più lucidi.

Abbassò lo sguardo, senza aggiungere altro, mentre il cuore prendeva il sopravvento sulla mente, suggerendogli di fuggire via, scappare il più lontano possibile, senza ascoltare i richiami di Blaise, Luna e Pansy; di correre via da quello che era il suo migliore amico, e che era diventato recentemente l’oggetto dei suoi desideri, la persona che amava… e che in un momento aveva rovinato tutto.

 

~*~

 

Se fino a quel momento Harry aveva cercato di riguadagnare la fiducia di Draco ­– o almeno uno sguardo – mentre il biondino lo evitava come la peste, ora entrambi si ignoravano, quasi non sapessero dell’esistenza l’uno dell’altro.

Nessuno comunque si intromise in quella situazione, seppure – appena i diretti interessati non prestavano attenzione – tutti spettegolassero e sussurrassero alle loro spalle.

Hermione e Ron, invece, chiesero spiegazioni a Harry, ma inutilmente, perché non una parola uscì dalla sua bocca – e avevano notato che l’amico si confidava, ormai, sempre meno con loro; anzi, in quel periodo era già tanto se parlava. Le poche volte in cui si riusciva a vederlo in giro fuori dall’orario delle lezioni – il che accadeva nella parte più remota del giardino o sugli spalti del campo di Quidditch, quando voleva stare, tanto per cambiare, un po’ da solo – appariva sempre in uno stato più apatico che rabbioso – il che era strano, dato che tutti sapevano che lui e Draco avevano litigato – con un espressione molto pensierosa, malinconica, triste, quasi delusa, anche se lui si ostinava a cercare di mantenere una facciata da “va tutto bene”.

Anche i pochi che sapevano cosa era accaduta realmente – cioè Blaise, Luna e Pansy – non accennavano mai l’argomento.

Ma non riuscendo più a stare con le mani in mano, un giorno, appena finite le lezioni, Luna si diresse di corsa verso l’aula di Trasfigurazione, l’ultima lezione del giorno di Harry.

«Ah, ciao Luna!» la salutò Harry con un piccolo sorriso.

«Ciao, Harry, posso parlarti un attimo, faccia a faccia?» chiese gentilmente l’amica.

Il moretto sospirò, immaginando che l’amica avrebbe voluto sentire cosa pensava riguardo a quell’argomento.

«D’accordo… Herm, Ron, ci vediamo in Sala Comune, io devo parlare un attimo con Luna. Ciao.»

«Ok, ciao!» acconsentirono gli amici, seguendo con lo sguardo i due, sperando che la ragazza riuscisse a far tornare il sorriso a Harry.

«Quindi?» chiese il moretto, una volta arrivati in una delle aule in disuso, dopo essersi seduto su un banco mezzo rotto.

«Beh, voglio sapere cosa ne pensi. Voglio sentirti sfogare, perché invece tu continui ad ostinarti a tenerti tutto dentro, Harry. Voglio aiutarti.»

«Grazie, Luna… Te ne sono veramente grato, ma non c’è nulla di cui parlare.»

«Sì, invece. Draco.» disse semplicemente l’amica, determinata.

Il moretto sopirò, chiudendo gli occhi per un attimo, come se solo sentire quel nome gli procurasse un dolore immenso, un dolore silenzioso, solo suo.

La biondina si avvicinò all’amico, prendendo le sue mani nelle proprie.

«Harry, devi perdonarlo, lo sai che è impulsivo… Non voleva ferirti! Lui…»

«Però l’ha fatto! Anche se non voleva c’è riuscito benissimo…» replicò Colui-Che-Aveva-Sconfitto-Voldemort con amarezza.

«E cosa vorresti fare, non parlargli più, per il resto della tua vita?!»

«Forse.»

«Harry, capisco che ti ha fatto soffrire profondamente, ma devi dargli un’ altra possibilità…»

«Non mi sembra che lui mi sia venuto a cercare o altro, evidentemente non gli interessa poi molto di me.»

«Sai che non è così.»

«E comunque lui non ha fatto proprio niente, è colpa mia: io sono andato nel suo Dormitorio… e poi non deve essere affare mio chi si sbatte. È la sua vita, ed è benissimo capace di prendere le sue decisioni.»

«Ma lui è tuo amico.»

«Lo era. Gli ho voluto molto bene…» rispose lentamente, mentre per un attimo cadeva il silenzio nella stanza.

«… L’ho amato…» continuò in un sussurro, mentre una prima lacrima sfuggiva al controllo dei suoi bellissimi occhi tristi, percorrendo tutta la guancia, senza che lui provasse nemmeno a fermarla. «Ma evidentemente non era abbastanza. Ma non è colpa sua. Dopotutto non gliel’ho mai detto, sono stato uno stupido perché l’ho capito troppo tardi, quando ormai l’avevo perso…» un seconda stilla salata gli bagnò il viso.

Luna l’abbracciò, affettuosamente.

«Finalmente l’hai ammesso…» disse con uno sguardo triste, mentre i suoi occhi azzurri divenivano lucidi per la commozione e la tristezza nel vedere soffrire una delle persone a cui voleva più bene. «Ma non pensare nemmeno per un attimo che sia colpa tua!»

«Non so, Luna, forse non lo merito, forse Nott è davvero la persona adatta a lui, con cui è giusto che passi il resto della sua vita…»

«Non dire cazzate!» esclamò la biondina con un sorriso, accarezzandogli i capelli.

Anche Harry sorrise, sentendosi un po’ meglio per quella chiacchierata. Si staccò dall’abbraccio dell’amica, asciugandosi i residui di lacrime.

«Digli cosa provi, confessagli i tuoi sentimenti… tanto se – come pensi te – lui non ricambia non cambierà niente, no?, l’avrai perso senza nemmeno tentare. Anche se, secondo me, non gli sei poi così indifferente… e poi come si fa a resistere a te?» disse Luna, concludendo con una nota di malizia, che fece ridacchiare Harry, un po’ imbarazzato.

Il Gryffindor annuì, mentre la Ravenclaw sorrideva in risposta.

«Grazie.» disse semplicemente.»

«Figurati! Con tutte le volte che tu hai aiutato me…» rispose la biondina con un gesto noncurante della mano. «Ma ora devo andare a tranquillizzare gli altri e correre dalla mia ragazza, prima che si ingelosisca, e devo e raccontare i minimi dettagli di questa conversazione a lei e Blaise!» rise.

«Immagino che Pansy e Blaise non aspettassero altro!» rise anche Harry. «Vai, dai! Io vi raggiungo tra poco, devo andare a parlare con un certo biondino…»

«Ok, a dopo, e forza e coraggio! Se non ti vuole è proprio un coglione e dovrò rivalutarlo! Ciao ciao!» salutò, baciando la guancia del ragazzo e uscendo dall’aula.

Harry uscì dalla stanza dirigendosi in biblioteca. Sapeva che Draco di solito andava lì dopo le lezioni per portarsi avanti con in compiti…

Prese qualche respiro profondo, cercando di calmarsi. Ora non sembrava più tanto facile…

Pensò a come poteva far capire i propri sentimenti a Draco, in modo sincero, ma prima che potesse trovare precisamente cosa dire era già arrivato alla Biblioteca.

Stava già per fare dietro-front (“e poi noi Gryffindor saremmo coraggiosi, eh…”), quando lo vide lì, ad un tavolo vicino alla finestra, chinato su un libro.

Splendido.

Questo era l’unico aggettivo che veniva in mente a Harry. E capì di amarlo davvero, profondamente, da tempo, anche se se n’era accorto solo da poco. Ricordò tutti i momenti passati, quando ancora bisticciavano nei corridoi e s’insultavano, e i momenti di quell’anno, che avevano preso una piega notevolmente straordinaria. I sorrisi di Draco, la sua risata, i litigi, il suo sguardo triste…

Tutto. Amava davvero tutto di lui. Anche la sua testardaggine, la sua suscettibilità, la barriera di freddezza che erigeva intorno a sé per non soffrire a causa delle altre persone…

Lo amava per quello che era, nonostante quello era, e giurò a se stesso che – se mai si fossero fidanzati lui e Draco (al che arrossì leggermente, ma i suoi occhi continuarono a brillare di una luce di determinazione, che forse nemmeno lui si era accorto di avere) – avrebbe lenito le sue sofferenza, avrebbe fatto di tutto per renderlo felice, avrebbero condiviso tutto, avrebbe cercato di levigare il suo carattere, così come Draco avrebbe fatto con lui.

Si riscosse, accorgendosi che ora Draco lo stava fissando – lui ancora all’entrata delle biblioteca – con i suoi occhi color argento profondi e affilati.

Lentamente si avvicinò al tavolo del ragazzo, dove il debole sole che entrava dalla finestra illuminava Draco, facendo risplendere ogni cosa di lui, dai capelli dorati agli occhi.

«Ciao.» disse semplicemente, fermandosi davanti al suo tavolo, sperando che il biondino non lo allontanasse.

«Ciao.» rispose l’altro ragazzo, tornando al suo compito, quasi non gli interessasse che una delle persone a cui voleva più bene e con cui aveva litigato, era ora lì, forse per far pace.

«Beh, Draco, io volevo solo…» bisbigliò piano, senza sapere precisamente cosa dire, ma si bloccò vedendo che il biondino continuava a scrivere, facendo il finto disinteressato.

Allora prese la sedia lì vicino e ci si sedette; prese la piuma d’aquila dalle mani del ragazzo che protestò coloratamente, mettendola da parte, e gli mise una mano dolcemente sotto al mento, facendo in modo che lo guardasse, e l’altra sul suo ginocchio

«Guardami mentre ti dico questo, Draco, per favore, perché non so se saprei ripeterlo.» lo Slytherin si mosse un po’ a disagio, per quella posa così intima e un po’ strana.

«Voglio fare pace con te, Draco, lo voglio con tutto il cuore, perché non riesco più a stare lontano da te senza pensarti almeno ogni minuto; perché non riesco a starti lontano senza lasciarmi prendere dai ricordi; perché voglio costruirne altri insieme a te. E mi spiace tantissimo di aver litigato con te: prima di tutto non volevo assolutamente farti soffrire con la storia di Anjali – e anche se forse non ci crederai anche io ho sofferto, per aver perso lei e per poi aver perso anche te – non era mia intenzione. E mi spiace essermi infiltrato così nel tuo dormitorio, ma Blaise mi aveva appena detto che frequentavi qualcuno, e volevo vedere con i miei occhi quello stronzo. Mi spiace di essermene andato così, ma non riuscivo più a rimanere in quella stanza, perché avevo il cuore in frantumi – anche se naturalmente ce l’ho ancora a pezzi, ma questa è un’ultima speranza. E sappi che Nott non è la persona adatta per te, perché secondo me lui ha solo un secondo fine – ho visto come ricambiava il bacio… E vorrei tanto essere io quella persona che passerà con te il resto della propria vita – naturalmente so che è un discorso un po’ egoista, ma non ci posso fare niente – e vorrei tanto baciare le tue fantastiche labbra, lo vorrei con tutto me stesso… Ti dico tutto questo perché ti amo e vorrei passare il resto della mia vita con te. Ti amo da impazzire. Ti amo senza voler nulla in cambio. Ti amo.» disse Harry tutto d’un fiato.

L’attimo prima non aveva saputo cosa dire, ed ora le parole erano praticamente uscite per conto loro.

Fissò il suo sguardo smeraldino sul viso dello Slytherin, e quasi inconsciamente gli sorrise trasmettendogli tutto il suo amore.

Draco era lì, impalato, con il viso – solitamente pallido – ora leggermente arrossato, e la bocca aperta in una piccola “o” di sorpresa. Ricambiò lo sguardo per un attimo, prima fiondarglisi addosso, posando le sue labbra su quelle dell’altro. Per un attimo Harry rimase immobile dalla sorpresa, poi ricambiò volentieri.

Dapprima il bacio fu famelico, le lingue che si esploravano, come per conoscersi, poi divenne più lento, calmo, dolce, sensuale.

Senza accorgersene, Draco si era praticamente seduto sul bacino dell’altro ragazzo, e quando si staccarono appoggiò il viso in fiamme nell’incavo tra il collo e la spalla del Gryffindor.

«Lo posso prendere come un sì?» chiese dolcemente il moretto, accarezzando con lenti movimenti i capelli dorati dell’altro.

Il biondino annuì, ancora imbarazzato.

«Tu mi fai sempre sentire indifeso, come se riuscissi a vedere dentro di me…» mormorò poi più sicuro, alzando lo sguardo e guardandolo negli occhi.

Harry gli posò un tenero bacio sulla fronte, poi un altro sulla guancia, uno sull’angolo delle labbra, uno sullo zigomo… poi divennero più sensuali, sul collo – lasciando un piccolo segno rosso («Ops…» mormorò finto dispiaciuto Harry, ma Draco non badava neanche a quello che il moretto gli diceva, troppo preso da quella dolce tortura.) – sulla giugulare, risalendo poi per lambire il suo orecchio, poi ridiscese di nuovo seguendo il profilo della mandibola per tornare al viso, ma soprattutto alle labbra del suo neo ragazzo, che mordicchiò e poi baciò con trasporto, cosa che Draco ricambiò con piacere, non appena sentì quelle belle labbra carnose e morbide sulle sue, indicendo una silenziosa lotta d’amore.

 

~*~

 

Era l’ultimo giorno di scuola, e il caldo si faceva sentire.

Mancavano poche ore alla partenza dell’espresso che avrebbe riportato i ragazzi a casa, e per i ragazzi del settimo anno sarebbe stata l’ultima volta. Harry e i suoi amici avevano tutti passato gli esami, e ora entravano nel “Mondo degli Adulti”.

Harry Potter stava camminando per i corridoi di Hogwarts – finalmente senza l’obbligo di portare la divisa – vestito con i vestiti neri che gli aveva regalato sua zia e che tanto amava e i vari abbellimenti tra cui i bracciali di borchie, la collana che gli aveva regalato Luna e il collare.

Era diretto allo studio di Severus, per salutarlo un ultima volta. Arrivato, bussò un paio di colpi e aprì la porta.

«Ciao, Sev!» salutò il moretto con un sorriso.

«Ciao, Harry.» ricambiò Snape, alzandosi dalla sua scrivania.

«Allora, con Draco come va? Avete scoperto altri nuovi anfratti della scuola in cui farlo come ricci?» chiese senza la minima discrezione, ma Harry non arrossì, anzi, assunse un’aria innocente.

«Noi?! Ma cosa dici, come ti viene in mente?» chiese con i suoi occhioni verde smeraldo.

«Con me non attacca, Harry… e comunque, guarda che a me non è che interessi più di tanto, anzi, buon per voi, fa anche bene alla salute. Più che altro è per Lucius… sai com’è iperprotettivo con Draco…»

Harry abbandonò l’espressione da cucciolo abbandonato, assumendone una divertita.

«Senti…» cominciò con tono ragionevole «Per caso io e Draco vi abbiamo detto qualcosa quando vi abbiamo praticamente beccato in atti osceni in luoghi pubblici?» chiese, inarcando un sopracciglio, con un sorrisetto da vero Marauder.

«No, ma che c’entra?»

«Ho capito, è una battaglia persa, lasciamo perdere…»

Per un attimo scese il silenzio.

«Ascolta, come ti senti? Stai ancora male per la storia di…Anjali?» chiese il docente preoccupato.

«No, Sev… tutto a posto…» rispose l’ex-Gryffindor, rabbuiandosi.

«Senti, qual è il problema? Capisco che ti manca, ma…»

«Lo so, non posso farci niente… La cosa che più mi dispiace, però, è che non ho niente di suo con cui possa ricordarla, e pochissimi ricordi di momenti passati assieme …»

«Vieni, Harry.» disse il professore di Pozioni, portandolo davanti allo specchio a figura intera che aveva in camera.

«Cosa vedi?» chiese gentilmente.

«Me.»

«Esatto, Harry!» esclamò Snape, ma vedendo lo sguardo perplesso del ragazzo continuò.

«Anjali vive dentro di te, Harry, e ci sarà sempre, nel tuo cuore. E poi siete uno la metà dell’altra, se no come sarebbe possibile che sia successo tutto quel casino dello scambio di corpi?»

Harry rimase in silenzio, fissando il suo riflesso, pensieroso.

«Secondo me tutto questo casino è successo perché voi dovevate incontrarvi. Anjali ti aveva detto che avresti potuto capire molte cose di te stesso, e non è forse stato così? è stata un po’ come il tuo angelo, no?»

Il moretto annuì.

«Ed è stato grazie al nostro incontro, grazie a lei, se io e Draco ora stiamo insieme…»

«Esatto. Lei vivrà in te, Harry, se vorrai. Quando ti guarderai allo specchio rivedrai anche lei.»

«E ogni volta mi ricorderò della sua morte a causa del mio egoismo, Sev…»

«Solo se tu vorrai vedere quello, Harry. Mi hai detto che non hai niente che la ricordi… beh, ogni volta che ti guarderai allo specchio potrai ricordarti di lei.»

Il moretto fissò l’uomo e annuì.

«Hai ragione, Sev…»

«Come sempre d’altronde!» ironizzò Snape, facendo ridere l’ex-Gryffindor.

«Già… Beh, che dire? Grazie!»

«Di nulla! Spero di sentirti presto, Harry.»

«Certo! E poi io e Draco per adesso staremo a Grimmauld Place, quindi tutte le volte che tu e Lucius vorrete vederci potete passare, no?» chiese ammiccando. «E poi ho idea che sarà piuttosto occupata quella casa…» rise il moretto.

«Perché, chi altro ci sarà?» chiese il professore, quasi con la paura di sapere.

«Beh, diciamo praticamente tutti! Remus, e quindi Blaise; Hermione e Ron, ovviamente; Pansy e Luna si aggiungeranno. Anche perché quelli che erano gli Slytherin oramai non hanno neanche più una casa, dato che il Ministero ha confiscato tutto, i loro padri sono morti, e le loro madri scappate – tranne Draco e Lucius, ovviamente, che sono ancora ricchi da far schifo, e la madre di Pansy qualche volta passerà a trovarla.»

«Sì, in effetti è un bel po’ di gente… Però non ci sarà più l’Ordine per casa, ora che quasi tutti i Death Eater sono stati o uccisi o incarcerati.»

«E meno male! Beh, ora devo andare dal mio ragazzo – ma quanto mi piace dirlo! – ci vediamo!» salutò il moretto.

«Sai che hai gli occhi a cuoricino, vero?» rise l’uomo.

Harry fece una linguaccia, per poi uscire, chiudendosi la porta alle spalle.

 

 

– FINE –

 

 

 

 

Note dell’Autrice: Ed è finita pure questa!! ç__ç Ovviamente, come al solito, la fine non l’avevo programmata proprio così, ma va beh… Ho fatto anche un cap più lungo del solito, non siete contenti?! ^^

Dai, diciamo che non è proprio finita, per la vostra felicità (?!)! ;)

Ho intenzione di aggiungere qualche capitolo extra, con qualche episodio carino, magari, quando mi viene l’ispirazione… ma non assicuro niente. Diciamo che, adesso come adesso è finita (noooo!! ç__ç)!

Ora passiamo ai ringraziamenti, doverosi, ovviamente! ^^

 

Little Fanny: Già, purtroppo Anjali è morta… u.u Ed Harry è tornato! ^^ Peccato sia lui quello in lacrime, praticamente! ^^’’’ L’ho fatto un po’ troppo sensibile?! ?_? Cmq Blaise nascondeva qualcosa, ed era questa sua “cotta stratosferica” per Remus! Come coppia non l’ho mai trovata, e forse non ha senso, ma spero non sia tanto male… Purtroppo per adesso la storia è finita, ma come ho detto magari aggiungerò qualche episodio extra! ;) Grazie mille per aver commentato! ^^ Bacio!

 

Tinachan: Per prima cosa ti chiedo di non uccidermi per il ritardo! ^^’’’ Poi… Come ti sembra il cap? Anche a me dispiace per Anjali, ma non potevo fare altrimenti… e poi con chi la mettevo?! ^^ Eh sì, è l’ultimo cap… per adesso! ^o^ Per quanto riguarda altre fic, non ti immagini quante idee ho, il problema è scriverle… -__-‘’’ Spero che il cap sia abbastanza lungo e che ti sia piaciuto! ^//^ A presto (magari ci sentiamo sul forum di NA, no?! ^^) e Grazie infinite! Kisses!!

 

Bea_MissSnape: Sono felice ti sia piaciuta e grazie, grazie, grazie!! ^//^ Spero ti piaccia anche questo ap, anche se la fine non è proprio una fine… u.u Baci!

 

Michelle Malfoy: Ciao! ^^ Scusa il ritardo!! ^//^’’’ grazie, spero ti sia piaciuto questo cap, e spero di scrivere qualche altro episodio extra, ma non so ancora… Kiss!

 

_Eleanor_: Ma quanto adoro i tuoi commenti chilometrici!! ^^ Anche se all’inizio, in effetti, mi hai fatto un po’ paura! XD Dai, non sono tanto cattiva… In fondo devo avere il cuore tanto tenero se concludo la storia con un lieto fine come questo, in cui tutti sono felici, no? *-* Beh, mi spiace di essere sempre in ritardo, il fatto è che i cap non ce li ho ancora pronti, e devo scriverli di sana pianta, riuscendo poi a dare un filo logico e coerente alla storia, cosa non facile se scrivo capitolo per capitolo… sorry… _ _ (me s’inchina…) Però sono felice di averti incuriosita almeno un pochino! ^^ E forse un buchetto per continuare la storia lo troverei anche (dato che tra poco la scuola finisce… EVVIVA!! ^o^), ma… beh… la storia è TEORICAMENTE finita… ^^’’’ magari rimedio scrivendo qualcos’altro, no?! *-* Mi è piaciuta tantissimo la tua “analisi del capitolo”, e non commento, dato che leggendo questo spero che tu abbia trovato le risposte che cercavi! ^^ A proposito, nel caso mi sia dimenticata di “sbrogliare qualche quesito della storia, avvisami, perché io non so se me ne accorgerei… ^^’’’ Cmq chiedo infinitamente perdono per il ritardo!! _ _

Mi piace davvero tantissimo leggere le tue recensioni, scriverei solo per questo!! ^^ Cmq per Blaise… beh, si è capito in questo cap: è innamorato perso del nostro lupacchiotto (come coppia non l’ho mai trovato, ed è assolutamente improbabile, ma con il carattere che ho appioppato ai personaggi si potrebbe anche fare! ^^) Spero di aver fatto un “salto di qualità” (ma dove la vedo la qualità?! Eppure AMO questa storia! *-*) con questo capitolo, e di averti deluso, non reggerei il colpo e mi suiciderei… grazie mille per la recensione! Bacioni!! ^^

 

Ekslytherin: Ma che bello trovarti qui!! ^^ Come spero avrai visto ti ho lasciato un commentino a AP, quindi aspetto un aggiornamento! (io non dovrei parlare visti i miei tempi, ma tralasciamo l’argomento che è meglio… -__-) Mi dispiace tantissimo per il ritardo, ma spero ne sia valsa almeno un pochino la pena… *-* Magari ci becchiamo su NA, anche se non ho più neanche molto tempo per lasciare un messaggino sul forum, ma va beh… ah, e magari posterò questa storia anche su NA!! ;) Grazie mille! Kisses!!

 

Maho_Lupin: Grazie! ^///^ (me arrossisce incredibilmente…) Sono felice di riuscire a trascinare con le mie storie, io ci provo in ogni cosa che scrivo, ma non sempre mi viene (diciamo pure raramente… -__-)… Come sempre mi fa tantissimo piacere leggere i tuoi commenti! ^^ Grazie, e per la parte di zio Voldy so che lo fatta un po’ troppo, come dire?, veloce?! Beh, cmq era ora che Voldy tirasse le cuoia, e così è stato!! ^^ ma la prossima volta cercherò di migliorare ancora! ^o^ Povero Draco davvero, si sente tanto solo il povero piccolo!! ^^ Pire Harry qua, però, ne passa di tutti i colori, emotivamente parlando, spero di non averlo fatto troppo… sensibile… ma poverino, che pucci!! ^^ in effetti, ora che mi ci fai pensare, non ho specificato se Draco sappia o no di Sev e Lucy (…perché storpiate sempre il mio bellissimo nome al femminile?! N.d.Lucius) (Cuccia, caro, torna a copulare con Sev! N.d.Me) (E il mio nome è Severus, non Sevi, Sev, Snapino, o altre cose strane! N.d.Severus) (ahahah!! N.d.Me_che_si_diverte_un_mondo! xP) ma cmq si capisce che alla fine Draco sa! ^^ per Lucius che non ha detto niente della “pseudo-dichiarazione” (e in questo cap c’è una bella dichiarazione vera e propria! Che dolce che è Harry!! *-*)… beh, è un uomo comprensivo!! See, come no! XD cmq, scherzi a parte, credo sia perché non hanno mai avuto un bellissimo rapporto, e quindi Lucius pensa che non abbia senso intromettersi, sapendo che Draco non vorrebbe… ma credo che alla fine abbiano “fatto pace” Lucius e Draco… ^^ L’ho fatto davvero sbav Harry, concordo, anche se non so precisamente coma mi è venuto fuori! ?_? Grazie mille ancora per aver commentato e criticato la mia storia, mi piace sempre leggere le tue recensioni! ^^ Bacioni!

 

Mistress Lay: Cara Lay, che bello trovarti anche qui! *-* Cmq non c’era bisogno di tentare il suicidio leggendola tutto d’un fiato, ma mi fa piacere saperlo! ^^

Che dire? Spero ti piaccia questo cap (per adesso) conclusivo, e di trovare le tue recensioni anche in mie possibili fic future! ;) Grazie mille! Baci8!

 

 

Piccola nota: dato che io non do quasi mai i nomi a caso, ho dato ad Anjali questo nome come per sottolineare il fatto che fosse un messaggero, un angelo venuto a proteggere Harry, per seguire una storia già decisa dal Destino… come sono poetica… -__-

 

Inoltre ringrazio, nome per nome (in ordine cronologico) tutte le persone che hanno lasciato anche solo un commentino alla mia storia: ekslytherin, Platone, Rowan_MayFair, Michelle Malfoy, Elisabetta, _Eleanor_, Isult, mimmyna, Diego, mistica, Aviendha, Judeau, Little Fanny, tinachan, lauriefin_greenleaf, Bea_MissSnape, Maho_Lupin, Mistress Lay.

Beh, 18 persone per sette capitoli sono tanti per me, e non vi ringrazierò mai abbastanza!! ^^

Nel caso io non scriva un episodio extra di questa storia al più presto, provvederò a rispondere qui a possibili altri commenti su questo capitolo…

Grazie mille ancora a tutti, anche a chi ha solo letto! ^^

 

 

 

 

-_ThAnKs_&_KiSsEs_-

 

 

٭BloodyMoon٭

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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