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SOUND OF SILENCE
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Cap. 7 Funtime
Fun,
hey baby we like your lips
Fun,
hey baby we like your pants
All
aboard for funtime
Fun,
hey i feel lucky tonight
Fun,
I'm gonna get stones and run around.
Funtime-Iggy Pop
Mona aveva rincontrato Axl. Non lo credeva possibile, eppure il caso l'aveva portata a lui, ed è stata una fortuna perchè se lui non fosse stato su quel bus, probabilmente lei non sarebbe mai arrivata al Roxy e in quel momento sarebbe stata in un qualche vicoletto buio. Così ha potuto di nuovo parlare con lui, mentre si dirigevano tutti insieme al locale. Heather li guardava curiosa, sopratutto Axl, perchè le sembrava una persona interessante ed era convinta di averlo già visto da qualche parte.
-Ti
interessa anche a te quel gruppo, com'è che si chiamano,
Heather?-
aveva chiesto lei.
-Guns
n' Roses-
E
lui le aveva sorriso, gli faceva piacere sentir nominare il suo
gruppo dagli altri, e gli fece ancora più piacere sentirlo
nominare
da Mona.
-Be',
ho sentito dire che sono niente male.-
Spalancò
occhi e bocca, poi, quando vide quel gruppo salire sul palco e
constatò che lo stesso Axl, che cinque minuti prima era
vicino a
lei, stava cantando e si muoveva davanti a lei come un pazzo.
-Ecco
dove l'avevo visto, questo Axl Rose! Allo Street Scene! Il 20
Settembre!- esclamò Heather, tutta soddisfatta di averli
riconosciuti.
-Ehi,
Mona, non mi avevi detto di aver conosciuto un musicista!
Mona
nemmeno la ascoltava. Era rimasta incantata dallo stupore non appena
aveva visto Axl salire sul palco. I lunghi capelli all'aria, i
pantaloni di pelle attillati, la camicia che lasciava intravedere il
petto. Stava guardando un Axl che ancora non aveva visto.
Affascinante e... be' sì, sexy. “Cazzo”
riuscì solo a
pensare. Si risvegliò dopo che uno punkettone le era finito
adosso,
facendole anche male. Notò il casino che c'era in quella
stanza.
Tutti
pogavano, cantavano il ritornello assieme abbracciati, c'era
tantissimo movimento e gli spintoni arrivavano anche in fondo, dove
si erano messe lei e Heather. Sembrava proprio che Axl e il resto del
gruppo riuscissero a trasmettere l'energia al pubblico che si
scatenava.
Erano
davvero molto bravi e l'impegno che ci mettevano in quell'esibizione
era notevole.
Era
appena finita una canzone e il pubblico era impegnato in un caloroso
applauso. Mona poté vedere il sincero sorriso dei cinque
capelloni
sul palco: quello un po' trattenuto del chitarrista dai capelli
corvini, Izzy l'unico
con i capelli un po' a posto, pensò;
quello soddisfatto del biodo ossigenato alto come una montagna, che
guardava il batterista, un altro biondino che in quel momento stava
salutando le persone agitando le bacchette in aria. Slash, invece,
stava parlando con Axl. Aveva un buffo cappello a cilindro in testa e
la sua espressione si poteva distinguere ancora meno del solito. Dopo
aver discusso di qualcosa con il cantante, si avvicinò al
microfono.
-Hey
Gente!- urlò- Come va stronzoni? Mi han detto che stasera
c'è anche
una certa persona e io ci tenevo a salutarla! Ciao Monaa!E questa che
suoneremo l'ha scritta il nostro chitarrista Mr. Izzy Stradlin, si
chiama Think about you!-
-Ahh
Mona, due ne hai conosciuti!-
-Be',
sì è una lunga storia... Non pensavo nemmeno di
rivederli..-
Mona
passò il resto del concerto a fissare Axl: non aveva gli
occhi per
nessun'altro.
Una
parte del suo cervello si stava chiedendo perchè non gli era
ancora
saltata adosso e come avesse potuto stare calma vicino a un ragazzo
come lui; nel frattempo l'altra parte del cervello si rispondeva che
forse era stata troppo impegnata a guardare quei verdi occhi pieni di
emozioni anziché concentrarsi sul fisico.
-Axl!
Più tardi io e gli altri ragazzi andiamo alla Hell House..-
-Che
novità!-
-... tu vieni?-
-No..
sono stanco... mi cambio, vado a salutare Mona e torno al magazzino!-
-Eddai!-
-Niente
storie oggi Slash!-
Finito
il concerto Mona e Heather decisero di fermarsi un po' nel bar che
era in una stanza adiacente a quella dove si tenevano le esibizioni.
-Hey
Mona che ne pensi allora? Non mi presenti la tua amica?- le chiese
Slash, dopo essersi avvicinato al bancone e aver ordinato un Jack
Daniel's.
-Oh!
Slash!- prese un colpo quando sentì la sua voce, non l'aveva
notato,
e girandosi si spaventò ancora di più: certo
c'era gente strana in
quel locale, ma Slash... sicuramente le sarebbe venuto un infarto se
l'avesse incontrato per strada durante la notte.-Siete stati
fantastici, complimenti! Lei è Heather... Heather, lui
è Slash!- Li
presentò lei.
Sembrava
sobrio o meglio, sicuramente non era come la prima volta che l'aveva
incontrato! Le sembrava molto strana quella sua confidenza, dopotutto
si erano visti solo una volta.
-Hey
Slash! Vedo che sei in buona compagnia...-
Il
bassista si unì a loro, presentandosi. Heather era
entusiasta!
Adorava i musicisti, secondo lei erano tutti molto simpatici e
socievoli, li rispettava e credeva in tutti loro.
Avrebbe
voluto, un giorno, dare un opportunità ai gruppi emergenti
in
qualche modo.
-Senti
Mona, c'è un specie di festino, vuoi venire? Ovviamente sei
invitata
anche tu, honey- disse facendo l'occhiolino alla moretta.
-Io
non credo che sia...-
-Certo
che veniamo!-
-...
una grande idea! Cosa? Heather no!-
-Mona,
parliamo un attimo sole solette...-
Le
due si allontanarono da Slash e Duff, lasciandoli al bar a bere i
loro alcolici.
“Ahh..
meno male che c'è quella Heather... “
-Hey
Duff...Axl?-
-Si
stava cambiando... ma che importa? Tanto non viene, no?-
-Heather,
domani parto... sono stanca, vorrei riposarmi-
-Ma
appunto che parti che dobbiamo andare! Dobbiamo divertirci, dai Mona,
ti prego! Non vedi? Loro sono adorabili, la festa sarà una
figata,
tu ti divertirai e domani parti.-
-No!
No, no, no, no e no!-
-Per
favore, chissà per quanto tempo non ci vedremo-
Mona
ci pensò su, è vero, non si sarebbero viste per
un po'.. dopo tutto
era solo una festa, potevano fare presenza, bere qualcosa e
andarsene.-
-E
va bene, ma non ci stiamo tanto, ok?-
-Oh
io ti adoro! Ok ok, promesso, non ci staremo tanto!-
Nel
frattempo anche Axl era uscito dal camerino e aveva raggiunto gli
amici al bar... si stava informando di dove fossero Steven e Izzy,
quando vide avvicinarsi Mona e non ascoltò nemmeno la
risposta.
-Sono
già andati alla Hell.. allora avete deciso voi due?-
Mentre
camminava verso i ragazzi, Mona aveva uno strano peso dentro di
sé e
si irrigidì appena lo sguardo di Axl si posò sul
suo.
-Sì,
veniamo!- informò Heather gli altri.
Vide
lo sguardo di Axl cambiare, mentre si girava verso il riccio.
Cosa?
No, lei no, non poteva. Axl
non
voleva far andare Mona lì.
-Cosa?
Non le avrai invitate in quel posto Slash!-
Axl
non voleva credere che lo avesse fatto, avrebbe dovuto lasciarle
stare.
-Sì,
amico, sicuro che non vieni?-
Gli
rispose innocentemente, come se non sapesse di aver fatto qualcosa di
sbagliato, ma riusciva a intuire un certo fastidio, anche se la cosa
non lo preoccupava.
-Forse
è meglio che loro non vengano!-
-Secondo
me è meraviglioso, ormai han detto di sì, non
lasciatevi intimidire
da questo musone!- Aggiunse rivolgendosi alle ragazze, che sorrisero.
No!
Non l'avrebbe lasciata, quella ragazzina dolce in quell'inferno. No,
non se ne parlava nemmeno. Ma che cosa ti salta in mente, eh
Mona?
Prima vai sugli autobus notturni di Los Angeles vestita
così..
così... COSI'. E poi accetti l'invito di 'sto maniaco qua.
Indossa
pure un cappello a cilindro, ti sembra rassicurante?
-Ok,
vengo anche io!-
-Bene
andiamo.-
Già
nell'immaginazione di Axl vedeva una Mona ubriaca e un Slash fatto
mentre scopano. Non gliel' avrebbe permesso, no, di scoparsi Mona,
non lei.
Quel
posto era un casino unico. Rocker fatti e ubriachi ovunque, bottiglie
vuote, semivuote e piene a terra, vetri rotti, musica alta,
prostitute, spogliarelliste e puttane. Era orribile. Le due ragazze
non erano mai stati in un posto del genere. Slash si era allontanato,
dirigendosi verso il bagno e Duff era andato a salutare qualche
amico. Axl cercava di star vicino a Mona il più possibile, e
di
proteggerla da sguardi pieni di eccitazione degli uomini che c'erano.
Videro un uomo collassato in un angolo della stanza, con l'ago ancora
conficcato nel avambraccio. A parte la stanza in cui erano e quello
che avevano capito essere il bagno, c'erano una cucina, piena di
piatti da lavare e bidone della spazzatura stra-pieno, e altre tre
stanze. Due erano chiuse l'altra no: si intravedeva un letto nel
quale di sicuro ci stava dando dentro qualcuno e per terra era stesa
una donna, che rideva da sola e si rotolava sul pavimento.
Guardò
Axl: lui a malapena riusciva a ricambiare il suo sguardo per la
vergogna e i suoi occhi dicevano “Questo posto
è una merda, lo
so...” In verità Axl era anche
arrabbiato , deluso. Vedere
quelle due ragazze che non centravano assolutamente niente con quel
posto, la differenza che c'era tra loro, gli faceva notare quanto in
basso fosse caduto negli anni. Frequentare una casa dove succedeva di
ogni davanti ai tuoi occhi, un posto dove la gente veniva per
collassare, osando chiamarlo divertimento. Eppure entrato dentro nel
giro e qualcosa gli impediva di uscirne. La cosa che lo preoccupava
ancor di più, però, era capire che gli importava
di quella ragazza
biondina, o almeno gli importava il modo in cui appariva e quello che
stava vedendo in quel momento sicuramente lo stava sfigurando.
-Hey
Axl Amico! Vieni con me... dobbiamo discutere di cose importanti
noi!-
Slash
era appena uscito dal bagno. Si era fatto ed era felice. Aveva goduto
a pieno quei primi minuti da orgasmo che l'eroina gli aveva dato. Ora
era calmo e ogni problema del mondo sembrava non riguardargli,
compreso quello schifo di posto in cui era. Lui non era affatto
contento di essere tossico e molte volte si lamentava, mentalmente o
con altri tossici, per esserlo, non era nemmeno contendo di
frequentare quel posto, però alla fine c'erano i suoi amici
e quella
era la sua vita. Poi, in ogni caso, si faceva e tutte le sue
preoccupazioni cessavano di esistere.
Così
non esitò, quando le vide, di andare da Mona e dalla sua
amica e a
provarci così spudoratamente, nonostante avesse visto il
comportamento di Axl, lo sguardo che riservava alla dolce Mona,
appena la vedeva.
-Heather
dobbiamo andare via!- sussurrò nell'orecchio dell'amica, per
niente
tranquilla. L' assenza di Axl si faceva sentire.
-Hey,
dolcezza, sei sola?-chiese a Heather un bel moretto che sembrava loro
coetaneo, probabilmente sarebbe stato carino, ma l'ambiente in cui si
trovava e lo sguardo annebbiato da chissà quale sostanza lo
faceva
sembrare solo un tossico pervertito.
-Ehi
smamma bello...-
-Slash!
Per fortuna! Noi ce ne stavamo andando...- si interruppe sentendo la
risata di Slash, che teneva in una mano una bottiglia di Jack,
nell'altra quella che sembrava una sigaretta, ma era certo che non
fosse qualcosa di tanto legale.
-Ehi,
aspetta aspetta.. Siete appena arrivate! Perchè non bevi un
po'!- le
propose allungando la bottiglia.
-Eh
tu, tesoro, vuoi un tiro? Ehi Duff!- si rivolse all'amico che stava
passando di lì -Le signorine hanno bisogno di compagnia, se
ne
vorrebbero già andare, ma è presto, non credi
anche tu, man?-
-No
veramente... non è una buona idea..-
-Shh..
è soltanto un goccio, tranquilla..-
Axl
si era promesso che sarebbe tornato subito. Del l'aveva trascinato
via per parlargli e farsi una bevuta con lui. Si stava fumando una
canna, era preoccupato, ma non si ricordava il perchè...
vedeva la
bottiglia di Vodka che teneva in mano farsi sempre più vuota
e a
malapena sentiva l'effetto, almeno così credeva prima di
alzarsi e
subito dopo trovarsi per terra, mettendosi a ridere. Si stupiva ogni
volta di quanto fosse divertente l'effetto dell'alccol.
Continuò a
fumare la sua canna per terra, appoggiato all'armadio dell'unica
camera da letto. La coscienza dei gesti che faceva per fumare gli
arrivavano in ritardo al cervello: riuscì a buttare per
terra la
canna almeno tre volte prima di finirla e per fortuna non gli si era
spenta, perchè in quello stato non sarebbe riuscito a
riaccendersela.
Guardava
Del disteso sul pavimento insieme a una rossa. Decretò che
non aveva
altro di cui chiacchierare con Del quindi uscì dalla stanza.
A
malapena riusciva a distinguere le persone, tutto era sfocato.
Mona
stava ridendo come una pazza mentre Slash le raccontava una storia
per niente buffa.
Poi
volle bere ancora un goccio della sua bottiglia di Jack, ma si
accorse che era vuota.
“Non
ho bevuto tanto, ho d-diviso metà con S-slash. Ahah che
buffo il
nome Slash!”
Si
consolò lei. Aveva accettato di bere un goccio
perchè era molto
agitata, poi Slash continuava a parlarle e lei continuava a bere,
aveva perso la cognizione del tempo ed Heather se n'era andata con
quel biondo ossigenato.
-Aspetta
vado a cercare un'altra bottiglia!- poi si alzò e la
lasciò sola e
lei non aveva proprio voglia di stare da sola. Si sollevò
dal
pavimento e poi tutto iniziò a girare e girare.
“Ecco,
e vaffanculo ad Axl! Chissenefrega, poi perchè lo sto
pensando?
Però, cazzo, quei pantaloni di pelle, mmm...!
Dov'è Heather?”
Sì
girò e la vide, non pensava potesse essere così
vicina. Si avvicinò
un attimo, ma poi notò che era abbastanza occupata con quel
Duff,
così si mise semplicemente a ridere e si
allontanò.
Axl
la vide e all'improvviso si ricordò per cosa era
così preoccupato.
Vide Mona che cercava di reggersi in piedi, sorridente, spettinata,
col trucco sbavato e le guance rosse per il caldo. Le andò
in
contro, lei lo osservava, capì che era lui solo quando si
trovo tra
le sue braccia e il viso a un centimetro dal suo. Si strinse a lui,
mettendo una mano nei suoi capelli e lo baciò.
Era
ubriaca e pensò solo: “Basta fare la
santarellina depressa con
lui!”
Axl
non era verto il tipo da scansarsi in quelle situazioni,
così non
fece altro che farsi prendere da quel bacio. Ben presto si
ritrovarono in cucina e Mona era in trappola tra il corpo di Axl e il
tavolo, le mani di Axl le accarezzavano il fianchi con tocco bramoso
e quando iniziarono a curiosare anche sotto la maglietta, Mona
capì
che stavano andando oltre il bacio, ma non voleva fermarsi. Voleva
sentire le mani del ragazzo su di sé e sorrise soddisfatta
quando
constatò di non sentire più il peso della
maglietta del reggiseno e
il tocco del ragazzo si concentrò sul suo seno. Impazziva
con le
calde e sicure carezze di Axl. Si convinse che era giusto quel che
stava facendo. Adorava i brividi di piacere che le attraversavano il
corpo non appena le sue labbra si appoggiavano sul collo e sulle
spalle, mentre la sua lingua lasciava scie bollenti. Axl non si
poteva fermare, la desiderava, ora era certo. Aveva passato giorni a
pensare a lei, poi se n'era quasi dimenticato e l'aveva rivista,
più
bella che mai, più bisognosa che mai, aveva cercato di
tenerla
lontano da quel casino della Hell House ed ora si rendeva conto che
il più grosso pericolo era lui. In ogni caso non voleva
smettere e
quelle piccole manine che si muovevano su e giù sul suo
petto, sulla
sua schiena non lo incitavano a farlo. Si ritrovò anche lui
senza
maglietta e si accorse che non era più comodo continuare in
piedi.
Non ci pensò molto prima di prendere Mona per le natiche,
alzarla e
adagiarla sul tavolo, facendola stendere. Soddisfatto del risultato
continuò a baciarla sul ventre , fermandosi a giocare con
l'ombelico. Ormai impaziente le tolse gli shorts che indossava e si
abbassò i suoi pantaloni. Aveva fretta, la desiderava quindi
le
tolse subito gli slip. Stava andando contro ogni suo regolamento per
come far impazzire le ragazze, ma era ubriaco, e non gliene fregava
più niente, vedeva Mona e la voleva quindi senza tante
cerimonie,
tenendo le mani sui suoi fianchi, le entrò dentro e subito
rimase
soddisfatto del piacere che gli dava e del gemito della ragazza.
Continuò: spingeva, spingeva sempre più forte,
per sentirla gemere
e urlare. Appoggiò le mani sul tavolo per aumentare la forza
delle
spinte. Era in piedi e poteva vedere la ragazza mentre graffiava il
tavolo, presa dal piacere, la testa che dondolava da una parte
all'altra, gli occhi chiusi, il ventre che si alzava e si abbassava.
Gli scappò un gemito, ci era quasi. La adoro,
oddio, sto morendo.
Poi venne e subito lei lo seguì. Si
staccò da lei, che non
aveva alcuna intenzione di alzarsi dal tavolo. Si infilò i
pantaloni
e poi non ebbe più forze, nemmeno per stare in piedi. Si
sdraiò sul
tavolo e tirò su per bene anche Mona, che ormai era mezza
addormentata, chiuse gli occhi e si lasciò sedurre da
Morfeo.
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Mi sono trattenuta un po'
nell'ultima parte, sperando di non aver superato il rating
arancione.
Ringrazio
quelli che hanno avuto la pazienza di leggere questi primi sette
capitoli e specialmente ( ed ovviamente XD) iLaRose :)