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Autore: Tomma    14/09/2011    2 recensioni
-Non andartene- Gli disse con quella sua voce così dolce.
-Resta qui con me, almeno stanotte-
Axl si sdraiò accanto a lei e la guardò negli occhi, quegli occhi che lo rapivano sempre e che facevano fermare il tempo.
Mona gli prese le mani e se le porto vicino al viso. Le piacevano quelle mani, grosse e sempre calde. Le davano sicurezza, quelle mani erano il ramo su cui ci si aggrappa per non cadere nel burrone..
L' abbigliamento in pelle e l'aspetto da rocker si contraddicevano alla profondità di Axl. Mona l'aveva già capito, dai suoi occhi.
-Tu non credi che destino e casualità siano la stessa cosa? In ogni caso non sei tu a decidere.-
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Axl Rose, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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SOUND OF SILENCE

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Cap. 7 Funtime


Fun, hey baby we like your lips
Fun, hey baby we like your pants
All aboard for funtime
Fun, hey i feel lucky tonight
Fun, I'm gonna get stones and run around.

Funtime-Iggy Pop


Mona aveva rincontrato Axl. Non lo credeva possibile, eppure il caso l'aveva portata a lui, ed è stata una fortuna perchè se lui non fosse stato su quel bus, probabilmente lei non sarebbe mai arrivata al Roxy e in quel momento sarebbe stata in un qualche vicoletto buio. Così ha potuto di nuovo parlare con lui, mentre si dirigevano tutti insieme al locale. Heather li guardava curiosa, sopratutto Axl, perchè le sembrava una persona interessante ed era convinta di averlo già visto da qualche parte.

-Ti interessa anche a te quel gruppo, com'è che si chiamano, Heather?- aveva chiesto lei.
-Guns n' Roses-
E lui le aveva sorriso, gli faceva piacere sentir nominare il suo gruppo dagli altri, e gli fece ancora più piacere sentirlo nominare da Mona.
-Be', ho sentito dire che sono niente male.-

Spalancò occhi e bocca, poi, quando vide quel gruppo salire sul palco e constatò che lo stesso Axl, che cinque minuti prima era vicino a lei, stava cantando e si muoveva davanti a lei come un pazzo.
-Ecco dove l'avevo visto, questo Axl Rose! Allo Street Scene! Il 20 Settembre!- esclamò Heather, tutta soddisfatta di averli riconosciuti.
-Ehi, Mona, non mi avevi detto di aver conosciuto un musicista!
Mona nemmeno la ascoltava. Era rimasta incantata dallo stupore non appena aveva visto Axl salire sul palco. I lunghi capelli all'aria, i pantaloni di pelle attillati, la camicia che lasciava intravedere il petto. Stava guardando un Axl che ancora non aveva visto. Affascinante e... be' sì, sexy. “Cazzo” riuscì solo a pensare. Si risvegliò dopo che uno punkettone le era finito adosso, facendole anche male. Notò il casino che c'era in quella stanza.
Tutti pogavano, cantavano il ritornello assieme abbracciati, c'era tantissimo movimento e gli spintoni arrivavano anche in fondo, dove si erano messe lei e Heather. Sembrava proprio che Axl e il resto del gruppo riuscissero a trasmettere l'energia al pubblico che si scatenava.
Erano davvero molto bravi e l'impegno che ci mettevano in quell'esibizione era notevole.
Era appena finita una canzone e il pubblico era impegnato in un caloroso applauso. Mona poté vedere il sincero sorriso dei cinque capelloni sul palco: quello un po' trattenuto del chitarrista dai capelli corvini, Izzy
l'unico con i capelli un po' a posto, pensò; quello soddisfatto del biodo ossigenato alto come una montagna, che guardava il batterista, un altro biondino che in quel momento stava salutando le persone agitando le bacchette in aria. Slash, invece, stava parlando con Axl. Aveva un buffo cappello a cilindro in testa e la sua espressione si poteva distinguere ancora meno del solito. Dopo aver discusso di qualcosa con il cantante, si avvicinò al microfono.
-Hey Gente!- urlò- Come va stronzoni? Mi han detto che stasera c'è anche una certa persona e io ci tenevo a salutarla! Ciao Monaa!E questa che suoneremo l'ha scritta il nostro chitarrista Mr. Izzy Stradlin, si chiama Think about you!-
-Ahh Mona, due ne hai conosciuti!-
-Be', sì è una lunga storia... Non pensavo nemmeno di rivederli..-
Mona passò il resto del concerto a fissare Axl: non aveva gli occhi per nessun'altro.
Una parte del suo cervello si stava chiedendo perchè non gli era ancora saltata adosso e come avesse potuto stare calma vicino a un ragazzo come lui; nel frattempo l'altra parte del cervello si rispondeva che forse era stata troppo impegnata a guardare quei verdi occhi pieni di emozioni anziché concentrarsi sul fisico.

-Axl! Più tardi io e gli altri ragazzi andiamo alla Hell House..-
-Che novità!-
-... tu vieni?-
-No.. sono stanco... mi cambio, vado a salutare Mona e torno al magazzino!-
-Eddai!-
-Niente storie oggi Slash!-

Finito il concerto Mona e Heather decisero di fermarsi un po' nel bar che era in una stanza adiacente a quella dove si tenevano le esibizioni.
-Hey Mona che ne pensi allora? Non mi presenti la tua amica?- le chiese Slash, dopo essersi avvicinato al bancone e aver ordinato un Jack Daniel's.
-Oh! Slash!- prese un colpo quando sentì la sua voce, non l'aveva notato, e girandosi si spaventò ancora di più: certo c'era gente strana in quel locale, ma Slash... sicuramente le sarebbe venuto un infarto se l'avesse incontrato per strada durante la notte.-Siete stati fantastici, complimenti! Lei è Heather... Heather, lui è Slash!- Li presentò lei.
Sembrava sobrio o meglio, sicuramente non era come la prima volta che l'aveva incontrato! Le sembrava molto strana quella sua confidenza, dopotutto si erano visti solo una volta.
-Hey Slash! Vedo che sei in buona compagnia...-
Il bassista si unì a loro, presentandosi. Heather era entusiasta! Adorava i musicisti, secondo lei erano tutti molto simpatici e socievoli, li rispettava e credeva in tutti loro.
Avrebbe voluto, un giorno, dare un opportunità ai gruppi emergenti in qualche modo.
-Senti Mona, c'è un specie di festino, vuoi venire? Ovviamente sei invitata anche tu, honey- disse facendo l'occhiolino alla moretta.
-Io non credo che sia...-
-Certo che veniamo!-
-... una grande idea! Cosa? Heather no!-
-Mona, parliamo un attimo sole solette...-
Le due si allontanarono da Slash e Duff, lasciandoli al bar a bere i loro alcolici.

Ahh.. meno male che c'è quella Heather... “
-Hey Duff...Axl?-
-Si stava cambiando... ma che importa? Tanto non viene, no?-

-Heather, domani parto... sono stanca, vorrei riposarmi-
-Ma appunto che parti che dobbiamo andare! Dobbiamo divertirci, dai Mona, ti prego! Non vedi? Loro sono adorabili, la festa sarà una figata, tu ti divertirai e domani parti.-
-No! No, no, no, no e no!-
-Per favore, chissà per quanto tempo non ci vedremo-
Mona ci pensò su, è vero, non si sarebbero viste per un po'.. dopo tutto era solo una festa, potevano fare presenza, bere qualcosa e andarsene.-
-E va bene, ma non ci stiamo tanto, ok?-
-Oh io ti adoro! Ok ok, promesso, non ci staremo tanto!-

Nel frattempo anche Axl era uscito dal camerino e aveva raggiunto gli amici al bar... si stava informando di dove fossero Steven e Izzy, quando vide avvicinarsi Mona e non ascoltò nemmeno la risposta.
-Sono già andati alla Hell.. allora avete deciso voi due?-
Mentre camminava verso i ragazzi, Mona aveva uno strano peso dentro di sé e si irrigidì appena lo sguardo di Axl si posò sul suo.
-Sì, veniamo!- informò Heather gli altri.
Vide lo sguardo di Axl cambiare, mentre si girava verso il riccio.
Cosa? No, lei no, non poteva. Axl non voleva far andare Mona lì.
-Cosa? Non le avrai invitate in quel posto Slash!-
Axl non voleva credere che lo avesse fatto, avrebbe dovuto lasciarle stare.
-Sì, amico, sicuro che non vieni?-
Gli rispose innocentemente, come se non sapesse di aver fatto qualcosa di sbagliato, ma riusciva a intuire un certo fastidio, anche se la cosa non lo preoccupava.
-Forse è meglio che loro non vengano!-
-Secondo me è meraviglioso, ormai han detto di sì, non lasciatevi intimidire da questo musone!- Aggiunse rivolgendosi alle ragazze, che sorrisero.
No! Non l'avrebbe lasciata, quella ragazzina dolce in quell'inferno. No, non se ne parlava nemmeno. Ma che cosa ti salta in mente, eh Mona? Prima vai sugli autobus notturni di Los Angeles vestita così.. così... COSI'. E poi accetti l'invito di 'sto maniaco qua. Indossa pure un cappello a cilindro, ti sembra rassicurante?
-Ok, vengo anche io!-
-Bene andiamo.-
Già nell'immaginazione di Axl vedeva una Mona ubriaca e un Slash fatto mentre scopano. Non gliel' avrebbe permesso, no, di scoparsi Mona, non lei.

Quel posto era un casino unico. Rocker fatti e ubriachi ovunque, bottiglie vuote, semivuote e piene a terra, vetri rotti, musica alta, prostitute, spogliarelliste e puttane. Era orribile. Le due ragazze non erano mai stati in un posto del genere. Slash si era allontanato, dirigendosi verso il bagno e Duff era andato a salutare qualche amico. Axl cercava di star vicino a Mona il più possibile, e di proteggerla da sguardi pieni di eccitazione degli uomini che c'erano. Videro un uomo collassato in un angolo della stanza, con l'ago ancora conficcato nel avambraccio. A parte la stanza in cui erano e quello che avevano capito essere il bagno, c'erano una cucina, piena di piatti da lavare e bidone della spazzatura stra-pieno, e altre tre stanze. Due erano chiuse l'altra no: si intravedeva un letto nel quale di sicuro ci stava dando dentro qualcuno e per terra era stesa una donna, che rideva da sola e si rotolava sul pavimento. Guardò Axl: lui a malapena riusciva a ricambiare il suo sguardo per la vergogna e i suoi occhi dicevano “Questo posto è una merda, lo so...” In verità Axl era anche arrabbiato , deluso. Vedere quelle due ragazze che non centravano assolutamente niente con quel posto, la differenza che c'era tra loro, gli faceva notare quanto in basso fosse caduto negli anni. Frequentare una casa dove succedeva di ogni davanti ai tuoi occhi, un posto dove la gente veniva per collassare, osando chiamarlo divertimento. Eppure entrato dentro nel giro e qualcosa gli impediva di uscirne. La cosa che lo preoccupava ancor di più, però, era capire che gli importava di quella ragazza biondina, o almeno gli importava il modo in cui appariva e quello che stava vedendo in quel momento sicuramente lo stava sfigurando.
-Hey Axl Amico! Vieni con me... dobbiamo discutere di cose importanti noi!-

Slash era appena uscito dal bagno. Si era fatto ed era felice. Aveva goduto a pieno quei primi minuti da orgasmo che l'eroina gli aveva dato. Ora era calmo e ogni problema del mondo sembrava non riguardargli, compreso quello schifo di posto in cui era. Lui non era affatto contento di essere tossico e molte volte si lamentava, mentalmente o con altri tossici, per esserlo, non era nemmeno contendo di frequentare quel posto, però alla fine c'erano i suoi amici e quella era la sua vita. Poi, in ogni caso, si faceva e tutte le sue preoccupazioni cessavano di esistere.
Così non esitò, quando le vide, di andare da Mona e dalla sua amica e a provarci così spudoratamente, nonostante avesse visto il comportamento di Axl, lo sguardo che riservava alla dolce Mona, appena la vedeva.

-Heather dobbiamo andare via!- sussurrò nell'orecchio dell'amica, per niente tranquilla. L' assenza di Axl si faceva sentire.
-Hey, dolcezza, sei sola?-chiese a Heather un bel moretto che sembrava loro coetaneo, probabilmente sarebbe stato carino, ma l'ambiente in cui si trovava e lo sguardo annebbiato da chissà quale sostanza lo faceva sembrare solo un tossico pervertito.
-Ehi smamma bello...-
-Slash! Per fortuna! Noi ce ne stavamo andando...- si interruppe sentendo la risata di Slash, che teneva in una mano una bottiglia di Jack, nell'altra quella che sembrava una sigaretta, ma era certo che non fosse qualcosa di tanto legale.
-Ehi, aspetta aspetta.. Siete appena arrivate! Perchè non bevi un po'!- le propose allungando la bottiglia.
-Eh tu, tesoro, vuoi un tiro? Ehi Duff!- si rivolse all'amico che stava passando di lì -Le signorine hanno bisogno di compagnia, se ne vorrebbero già andare, ma è presto, non credi anche tu, man?-
-No veramente... non è una buona idea..-
-Shh.. è soltanto un goccio, tranquilla..-

Axl si era promesso che sarebbe tornato subito. Del l'aveva trascinato via per parlargli e farsi una bevuta con lui. Si stava fumando una canna, era preoccupato, ma non si ricordava il perchè... vedeva la bottiglia di Vodka che teneva in mano farsi sempre più vuota e a malapena sentiva l'effetto, almeno così credeva prima di alzarsi e subito dopo trovarsi per terra, mettendosi a ridere. Si stupiva ogni volta di quanto fosse divertente l'effetto dell'alccol. Continuò a fumare la sua canna per terra, appoggiato all'armadio dell'unica camera da letto. La coscienza dei gesti che faceva per fumare gli arrivavano in ritardo al cervello: riuscì a buttare per terra la canna almeno tre volte prima di finirla e per fortuna non gli si era spenta, perchè in quello stato non sarebbe riuscito a riaccendersela.
Guardava Del disteso sul pavimento insieme a una rossa. Decretò che non aveva altro di cui chiacchierare con Del quindi uscì dalla stanza.
A malapena riusciva a distinguere le persone, tutto era sfocato.

Mona stava ridendo come una pazza mentre Slash le raccontava una storia per niente buffa.
Poi volle bere ancora un goccio della sua bottiglia di Jack, ma si accorse che era vuota.

Non ho bevuto tanto, ho d-diviso metà con S-slash. Ahah che buffo il nome Slash!”
Si consolò lei. Aveva accettato di bere un goccio perchè era molto agitata, poi Slash continuava a parlarle e lei continuava a bere, aveva perso la cognizione del tempo ed Heather se n'era andata con quel biondo ossigenato.
-Aspetta vado a cercare un'altra bottiglia!- poi si alzò e la lasciò sola e lei non aveva proprio voglia di stare da sola. Si sollevò dal pavimento e poi tutto iniziò a girare e girare.

Ecco, e vaffanculo ad Axl! Chissenefrega, poi perchè lo sto pensando? Però, cazzo, quei pantaloni di pelle, mmm...! Dov'è Heather?”
Sì girò e la vide, non pensava potesse essere così vicina. Si avvicinò un attimo, ma poi notò che era abbastanza occupata con quel Duff, così si mise semplicemente a ridere e si allontanò.

Axl la vide e all'improvviso si ricordò per cosa era così preoccupato. Vide Mona che cercava di reggersi in piedi, sorridente, spettinata, col trucco sbavato e le guance rosse per il caldo. Le andò in contro, lei lo osservava, capì che era lui solo quando si trovo tra le sue braccia e il viso a un centimetro dal suo. Si strinse a lui, mettendo una mano nei suoi capelli e lo baciò.
Era ubriaca e pensò solo: “Basta fare la santarellina depressa con lui!”
Axl non era verto il tipo da scansarsi in quelle situazioni, così non fece altro che farsi prendere da quel bacio. Ben presto si ritrovarono in cucina e Mona era in trappola tra il corpo di Axl e il tavolo, le mani di Axl le accarezzavano il fianchi con tocco bramoso e quando iniziarono a curiosare anche sotto la maglietta, Mona capì che stavano andando oltre il bacio, ma non voleva fermarsi. Voleva sentire le mani del ragazzo su di sé e sorrise soddisfatta quando constatò di non sentire più il peso della maglietta del reggiseno e il tocco del ragazzo si concentrò sul suo seno. Impazziva con le calde e sicure carezze di Axl. Si convinse che era giusto quel che stava facendo. Adorava i brividi di piacere che le attraversavano il corpo non appena le sue labbra si appoggiavano sul collo e sulle spalle, mentre la sua lingua lasciava scie bollenti. Axl non si poteva fermare, la desiderava, ora era certo. Aveva passato giorni a pensare a lei, poi se n'era quasi dimenticato e l'aveva rivista, più bella che mai, più bisognosa che mai, aveva cercato di tenerla lontano da quel casino della Hell House ed ora si rendeva conto che il più grosso pericolo era lui. In ogni caso non voleva smettere e quelle piccole manine che si muovevano su e giù sul suo petto, sulla sua schiena non lo incitavano a farlo. Si ritrovò anche lui senza maglietta e si accorse che non era più comodo continuare in piedi. Non ci pensò molto prima di prendere Mona per le natiche, alzarla e adagiarla sul tavolo, facendola stendere. Soddisfatto del risultato continuò a baciarla sul ventre , fermandosi a giocare con l'ombelico. Ormai impaziente le tolse gli shorts che indossava e si abbassò i suoi pantaloni. Aveva fretta, la desiderava quindi le tolse subito gli slip. Stava andando contro ogni suo regolamento per come far impazzire le ragazze, ma era ubriaco, e non gliene fregava più niente, vedeva Mona e la voleva quindi senza tante cerimonie, tenendo le mani sui suoi fianchi, le entrò dentro e subito rimase soddisfatto del piacere che gli dava e del gemito della ragazza. Continuò: spingeva, spingeva sempre più forte, per sentirla gemere e urlare. Appoggiò le mani sul tavolo per aumentare la forza delle spinte. Era in piedi e poteva vedere la ragazza mentre graffiava il tavolo, presa dal piacere, la testa che dondolava da una parte all'altra, gli occhi chiusi, il ventre che si alzava e si abbassava. Gli scappò un gemito, ci era quasi. La adoro, oddio, sto morendo. Poi venne e subito lei lo seguì. Si staccò da lei, che non aveva alcuna intenzione di alzarsi dal tavolo. Si infilò i pantaloni e poi non ebbe più forze, nemmeno per stare in piedi. Si sdraiò sul tavolo e tirò su per bene anche Mona, che ormai era mezza addormentata, chiuse gli occhi e si lasciò sedurre da Morfeo.

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Mi sono trattenuta un po' nell'ultima parte, sperando di non aver superato il rating arancione. 
Ringrazio quelli che hanno avuto la pazienza di leggere questi primi sette capitoli e specialmente ( ed ovviamente XD) iLaRose :)

  
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