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Autore: Lilith of The Thirsty    15/09/2011    0 recensioni
Lucia crede di essere una ragazza normale. Un giorno viene rapita da chi lei riteneva essere sua amica e le verrà rivelata una mostruosa verità sulla sua esistenza e su colui che ama. E’ perverso amare il tuo negativo, il tuo opposto, colui che può distruggerti ma che può farti anche risorgere.
Eppure amore significa morte e morte significa amore.
Questa storia ha partecipato al contest "Not strong enough - Rinunciare all'amore" indetto da visbs88, classificandosi al quarto posto vincendo il premio Originalità.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo

 
Ormai era da tre anni che vagavo sulla terra. Non volevo ritornare in Paradiso e venire accolto come colui che aveva estirpato il male.
Loro non capivano cosa significasse perdere qualcosa di prezioso, anche se marcio.
Lilith non era mai stata crudele e solo io me ne ero accorto.
Anche se era stata generata dal male stesso, lei aveva una luce brillante che mai mi sarei aspettato. Squarciava le tenebre che si annidavano nel mio cuore e i dubbi che avevo.
Quella notte mi era scivolata via dalle dita senza che io potessi fare nulla.
L’avrei amata fino alla fine dei tempi, questo era l’unica cosa di cui ero certo.
Migliaia di perone mi passavano vicino e mi urtavano come se io non esistessi ma non mi importava.
Senza di lei l’eternità era insopportabile.
L’amore è un distillato di rose che profuma di morte.
Deviai verso un piccolo parco dove l’avevo incontrata per la prima volta in quell’epoca, il ricordo era doloroso.
Forse avrei potuto averla con me adesso, stringerla tra le mie braccia senza preoccupazioni ma non era così.
Le guerre sarebbero arrivate lo stesso, tutto per colpa della crudele maledizione di Lucifero.
Era solo nata nel posto sbagliato e aveva rinunciato a tutto per salvare me. Io che cominciavo a dubitare persino di Dio ero stato salvato da qualcuno che non ci credeva nemmeno e che non poteva mai raggiungerlo.
Ero patetico e sbagliato, la morte non poteva arrivare per creature senza fine come la mia.
Lilith…
Perdonami, non sono riuscito a fare nulla. 
Hai rinunciato al mio amore con coraggio anche se sapevi che ti teneva in vita, hai rinunciato al mio cuore per proteggerlo.
Non so quando tu mi sia piaciuta, forse da sempre ma darei ogni istante della mia esistenza per riaverti indietro.
Era sorprendente come senza dire una parola riuscivi a parlare al mio animo, loro non potranno mai capire che legame c’era fra me e te.
Il sorriso sul tuo viso mi faceva intuire che avevi bisogno di me, la verità nei tuoi occhi diceva che non mi avresti mai abbandonato a me stesso.
Il tocco gentile delle tue mani comunicava che mi avrebbe preso se fossi caduto.
Non ci sei più, non esisterai mai più in nessun mondo e mi hai lasciato solo. Mi hai mentito Lilith!
Alzai i miei occhi colmi di lacrime verso l’albero di fronte a me.
Il cuore accelerò i suoi battiti e il mio respiro non riusciva a tenere il passo del mio muscolo cardiaco. Stavo per soffocare.
Una piccola bambina sostava ai piedi della maestosa quercia, indossava un abito azzurro finissimo.
Aveva i capelli ramati come i miei e gli occhi azzurri come i suoi.
Mi sorrideva, aveva quel dolce riso che avevo disperatamente cercato per tre anni.
“Lilith?” sussurrai stupito avvicinandomi a quella piccola creatura.
La piccolina rise e mi corse incontro raggiante “Mi chiamo Luce, sono il desiderio della mamma!”.
“Papà!” esclamò poi la bambina afferrandomi con grazia la mano “ Torniamo a casa?”.
Sorrisi alla piccola bimba che mi stringeva le dita con forza e bontà.
L’amore non è la più grande delle bugie come avevo pensato.
Mi aveva ridato qualcosa per cui valeva la pena vivere e lottare, qualcosa che non avrei mai creduto possibile.
Forse anche qualcun altro si era accorto della umanità del cuore di Lilith.
Lacrime di gioia mi rigarono il viso mentre prendevo in braccio mia figlia e la baciavo.
Quella piccolina brillava di una luce argentata purissima, mi calmava e mi risanava come mai avrei creduto possibile.
“Sì Luce, torniamo a casa…”dissi a mia figlia mentre le mie ali bianche si spiegavano verso l’azzurro del cielo.
Grazie Lilith, ti amerò per sempre. Questo è il mio regalo più grande.
Ne avrò cura per entrambi.
Perché lo so che nel tuo cuore non c’era vergogna ma solo amore per il mondo e per me.
Ti amo Lilith, grazie.





Ed Ecco a voi il banner del concorso!!!!  Ringrazio di cuore Sayuri_88 e visbs88 per tutto!!!!

 

   
 
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