Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Segui la storia  |       
Autore: Hidden Writer    15/09/2011    2 recensioni
Perché ero stata così impulsiva?
Dovevo pensarci meglio.
Ma ormai il danno è fatto.
Rimane una sola cosa da fare.
Cercarti.
Il tanto atteso seguito della saga "Ricordami".
Se non avete letto la storia "Ricordami" non leggete questa fanfic, vi rovinerebbe la sorpresa.
Ripeto, se volete leggere questa fanfic PRIMA LEGGETE LA FANFIC "RICORDAMI"
Buona lettura! ;)
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 3

Verso casa

 

Sono atterrata tre ore fa, sto ancora alla stazione per arrivare a casa, se ancora riuscirò a farmi accettare in quella casa. Il volo più economico era per una cittadina a duecentoquaranta chilometri da casa, ovvero otto ore di treno ad alta velocità. Già è in ritardo di mezz'ora, e io sto qui a marcire, mentre tu magari stai con chissà chi altro! O forse sarebbe meglio dire chi altra! Non è possibile che alle undici di sera ci siano così poche persone ad aspettare. Eppure saremo in tre... no, quattro, forse cinque, non riesco a capire se là in fondo ci sono due o tre persone. Basta, non ne posso più, devo andarmene. A costo di farmi i duecento e passa chilometri a piedi.

Mi avvio verso l'uscita, lo so, è una stupidaggine, ma se serve per trovarti... insomma, sono disposta a farlo. Sto uscendo, ma urto qualcuno e finisco per terra. No, non è possibile che sia lui. No, non è possibile. Non lui!

-D...Duncan?-

-Gwen, ascolta, ho sbagliato, io...-

-Vattene! Cosa sei venuto a fare?-

-A farmi perdonare! Andiamo...-

-Cosa... scusa? Che vuol dire "andiamo"?-

-Su, non fare la difficile, piccola.-

-Non ti azzardare a chiamarmi così, io per te sono Gwen, anzi, Gwendolyn!-

-Non dire sciocchezze ora.-

-Sciocchezze? Altro che sciocchezze!-

-Ero arrabbiato... sono stato impulsivo!-

-Oh, anch'io sono stata impulsiva, qualche mese fa!-

Lo zittisco così. Evidentemente l'ho ferito. Ora devo solo immergere la lama più in profondità.

-Dovevo capirlo da prima...-

-Beh, allora svegliati, punk! È tutto finito! Io dovevo accorgermi prima del mio sbaglio!-

Altra pugnalata che va a segno, lui simula il dolore contraendo il viso.

-E poi... mi ricordo il dolore di quando ho visto Trent guardarmi alla porta! Con te non è la stessa cosa che con lui!-

Sempre più a fondo. Ora immergo del tutto.

-Io non ho mai amato nessuno come lui, neanche te!-

È tutto maledettamente vero! C'è una certa soddisfazione nel liberarsi di questi pesi, ma l'averlo ferito mi dispiace. Ora non mi resta che ritirare la lama e aspettare che il sangue cominci a sgorgare.

-Credimi, mi piacerebbe che le cose non fossero andate così, ma io lo amo...-

E a quanto pare sgorga abbastanza in fretta.

-Posso anche accettare che lui sia migliore di me, ma perché allora il freno non lo hai usato prima? Perché mi hai fatto credere di amarmi?-

-Perché anch'io credevo di amarti, ma ora mi sono resa conto...-

-Dopo tre mesi? E allora, cara mia, o meglio, Gwendolyn, non essere impulsiva, cavolo!-

Sgorga sempre più in fretta...

-Mi pare che tu non sia meglio di me in ilarità, prendi tutto troppo alla leggera! Non pensi che dietro la porta c'è un mondo un tantino troppo difficile per te? Ti si impone davanti con tanta crudezza che non hai il coraggio di affrontarlo, Duncan!-

-Ah, certo, ora non vado bene? Ma prima sì, non è vero? E ora starai pure pensando che mi comporto da bambino capriccioso, no?-

Sì, esattamente.

-E invece, Gwendolyn, Qui la bambina sei tu, che non hai il coraggio di dirmi in faccia le cose!-

Sta crollando. Devo infliggere il colpo di grazia. Perciò calmo il tono di voce.

-Sai, Duncan, a volte vorrei veramente dirtele in faccia, le cose, ma vedi, non le reggeresti. Ti sto dicendo neanche un decimo di quello che veramente vorrei spiattellarti in faccia! Su quella tua brutta faccia!-

Colpito e abbattuto. Certo, magari potevo essere un po' più delicata.

Lui sgrana gli occhi. Poi abbassa lo sguardo mestamente. Mi sento schifosa, non riesco a sentirmi triste per le porcate che ho fatto, non ci riesco!

Perciò, addio, Duncan. Per la seconda volta.

Mi volto di spalle e me ne vado a passo spedito. Giusto in tempo, Trent, il treno arriva.

E arriverò anch'io, stanne certo.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Hidden Writer