Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
Segui la storia  |       
Autore: littlemandz    16/09/2011    2 recensioni
Katherine è una ragazza abituata al lusso di Parigi, si ritroverà catapultata in un mondo completamente diverso dal suo, a cui dovrà imparare ad abituarsi e ricominciare tutto da zero, con l'aiuto di un'amica...e..chissà...
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

«Eddai Mike! È stupido stare qua a correggere il punch!» nonostante tutto mi venire da ridere.
«Non deve essere perfetto stasera? Me l'hai detto tu l'altro giorno a mensa... e tu hai mai visto una festa senza alcol?» mi guardò alzando il sopracciglio.
«No, hai ragione» lo guardai anche io, «ora possiamo andare a ballare però? Io sono innamorata di questa canzone!» dissi mettendo le braccia intorno al suo collo. Si morse il labbro. «Se me lo chiedi così...» mi prese per i fianchi e mi porto fino alla pista. Non mi aveva ancora staccato gli occhi di dosso da quando mi aveva vista scendere le scale, mi sistemai un po' il mio bel vestitino bianco e poi tornai vicina a lui, ballando.
«Abbiamo saltato il lento... non è che la nostra principessina francese si offende?» mi disse nell'orecchio per poi lasciarmi un bacio lì vicino.
«Hei la finite tutti di chiamarmi così? E poi... mi dispiace deluderti, ma preferisco andare per locali che prendere il tè con la regina, non sono mica inglese» accennò una risata. Non mi lasciò libera per le successive due canzone. Alla fine mi prese la mano.
«Ok, tu sarai anche una bomba, ma io mi devo riposare un attimo» scossi la testa.
«Si vede che sei poco allenato...» risi e lui mi guardò male.
«Che ne dici di una passeggiata?» annuii e mi feci guidare fuori dalla folla. Michael era stata una delle poche persone, forse l'unica, che mi aveva rivolto la parola quand'ero arrivata e quella sera mi stava trattando davvero come se fossi una principessa. Scoprii che era molto più tenero di quanto pensassi. Durante la passeggiata gli raccontai di Parigi, della mia famiglia, di Lucas, dei miei amici, di tutto quello che avevo combinato e lui mi raccontò un po' di casini che erano successi negli anni precedenti lì in città. Mi faceva ridere la maggior parte delle volte. Raggiungemmo la sabbia e mi tolsi le scarpe prendendole in mano, lui mi riprese per mano e continuammo a camminare, in silenzio. Mi guardai intorno, la luna, il mare, il silenzio. Sembrava tutto perfetto, sembrava di vivere in una specie di film. Sorrisi da sola e lui lo notò.
«Sai, sei ancora più bella quando sorridi» alzai lo sguardo verso di lui.
«Smith, non dire bugie» lui si fermò prendendomi nuovamente per i fianchi.
«Come potrebbe essere una bugia?» mi passò una mano sulla guancia, feci per rispondergli, ma in un attimo mi ritrovai le sue labbra sulle mie. Non potei che ricambiare il bacio. Era un bacio dolce, intenso, non riuscivo a staccarmi. Misi una mano sul suo collo.
Poi, in un attimo la situazione cambiò, sentii la sua mano scendere lungo il mio fianco, infilandosi sotto il vestito.
«Michael...no» mi bloccai quasi, tentai di allontanarmi, ma lui non me ne dava la possibilità.
«Mich..ael» tentai di dire tra le sue labbra, senza ottenere risultati. Mi tenne ferma e velocemente lo sentii abbassare i miei slip. Mi ritrovai a terra con lui sopra di me. Tentai di allontanarlo, ancora senza successo. Appena si staccò dalle mie labbra per prendere fiato cacciai un urlo. Sentivo le sue mani scorrere su tutto il mio corpo, ma volevo solo che smettesse. Mi divincolavo, cercavo di alzarmi, di scostarmi. Non mi capitava spesso, ma mi ritrovai con le lacrime agli occhi.
«Lasciami...» riuscii a dire. Mi baciò di nuovo per farmi stare zitta, fece ancora di più peso sul mio corpo. Gli diedi un morso forte sulle labbra e gridai aiuto. Mentre lui riprendeva controllo della situazione sentii dei passi. Chiusi gli occhi sperando che smettesse presto.
«Hei che diavolo le stai facendo?» in un attimo non sentii più il peso di nulla sul mio corpo. Aprii gli occhi sollevata.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers / Vai alla pagina dell'autore: littlemandz