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Autore: ElaCollins    17/09/2011    1 recensioni
Winona è ribelle, Winona non ascolta, preferisce fare di testa sua.
Josh è fin troppo maturo per la sua età e vorrebbe fermare il male che lo sta uccidendo.Possono due anime incontrarsi e cambiare il proprio destino? La travolgente storia di due ragazzi rinchiusi in un mondo di plastica.
Storia scritta con Giulia alias Poisoned_Eyes. Cap 1 scritto da lei, e a seguire alterneremo i capitoli.
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Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 5
 

" Mamma ma com'è la Florida? " - " Bella, tesoro! " .
" Mamma ma ci sono le tigri in Florida? " - " Non lo so Mike, lo scopriremo quando ci arriveremo! " - " Ma mamma, e le nuvole di zucchero? " - " Ma non lo so, Mike! Se mi prometti che non mi farai più domande, giuro che sarà la prima cosa che guarderemo appena scenderemo dall'aereo! ".
Winone osservava incuriosita il dialogo tra un bambino di circa quattro anni e la madre sulla trentina che aspettavano di imbarcarsi seduti giusto due posti più in là, di fianco a lei.
Anche lei era stata così? Anche lei aveva fatto tante domande ai suoi genitori? Forse si. O forse no. Molto probabilmente le faceva ma veniva zittita non appena iniziava e forse era stato proprio questo che aveva troncato sul nascere un possibile dialogo tra lei e i suoi genitori.
Seduta a gambe incrociate osservava il tabellone degli imbarchi ascoltando distrattamente " wish you were here " dei Pink Floyd nel suo piccolo iPod verde mela. Fra meno di mezzora sarebbero saliti sull'aereo diretto per la Florida e lei si sentiva in trappola, come se la vita la guardasse negli occhi e le dicesse: ecco, ora non hai altra scelta. Cosa pensi di fare?.
Cosa pensava di fare? Ah, lei proprio niente. L'unica soluzione era andare in Florida e sperare di trovare almeno là un po' più di tranquillità rispetto a quella che solitamente regnava a casa sua.
Chiuse gli occhi e si concentrò su una particolare forma di dispersione dello stress che aveva imparato da un insegnante di yoga qualche tempo prima. Consisteva nel concentrarsi su qualcosa che ci rendeva e ci rende ancora felici. A Win comparve improvvisamente nella mente l'immagine di un fiore di pesco.
Certo, l'aveva sempre resa felice e le aveva donato attimi di pura tranquillità che non avrebbe mai dimenticato.
" Winone, andiamo! " . La voce di sua madre irruppe nei suoi pensieri riportandola alla realtà. Si diressero vero l'imbarco e dopo circa mezz'ora erano saliti.
Dall'oblò dell'aereo osservava le nuvole color panna e si chiedeva se veramente erano fatte di zucchero come diceva quel piccolo bimbo. Mike. Un bel nome, tutto sommato. Probabilmente avrebbe chiamato così suo figlio, sperando che potesse essere un giorno come quel fantastico bambino felice e spensierato.
I suoi genitori dormirono per tutto il viaggio e lei non parlò con nessuno dei vicini, anche perchè erano tutti anziani e non avrebbero avuto argomenti di cui parlare.
L'aereo era partito alla sera e sarebbe arrivato circa tre dopo, lasciando Win a contemplare le nuvole per tutto il tempo.
Quando cominciò a sentire le palpebre chiudersi da sole decise di dormire un po'.

Fu svegliata dall'avviso del comandante poco tempo dopo che avvisava coloro che lui chiamava "gentili passeggeri" che erano arrivati a destinazione. Florida.
Una volta scesi lei e i suoi genitori passarono la notte in areoporto e la mattina uscirono, pronti per prendere il taxi che li avrebbe accompagnati a quella che sarebbe stata la loro futura casa delle vacanze per i successivi due mesi.
Appena uscì dal terminale dell'areoporto il suo viso fu investito dal caldo sole della Florida e Win fu costretta ad abbassare la testa per cercare di mettere a fuoco qualcosa.
La zona era molto trafficata e lei non si rendeva effettivamente conto di dove stava andando, si limitava semplicemente a seguire i suoi genitori.
Si sentiva spaesata e non si tranquillizzò finchè, una volta scesa dal taxi, vide la casa.
Era alta e imponente. Era strutturata come le classiche case della costa, con una terrazza e dei grandi balconi che permettevano di ammirare il panorama, tutta bianca con rifiniture in legno anch'esse bianche e azzurre.
Aveva uno stile molto elegante che si adattava perfettamente al paesaggio circostante, piuttosto arido e con qualche palma che offriva un po' di fresco sotto a quel caldo torrido e soffocante.
Winone osservò la staccionata bianca e mentre contemplava la visione di quella immensa dimora i suoi capelli vennero scompigliati da una leggera brezza di aria salmastra.
Istintivamente si voltò e le comparve davanti agli occhi una delle visioni più belle di tutta la sua vita. Un' immensa distesa d'acqua che rifletteva l'azzurro del cielo.
Ammaliata da quella visione sublime si avvicinò all'acqua e si tolse le scarpe. Voleva sentire per la prima volta cosa si provava a camminare scalzi nella sabbia.
Pensò che era come camminare su un tappeto, solo che era più morbida.
Le onde del mare le bagnarono i piedi fino alle caviglie e nonostante i suoi genitori la stessero chiamando lei non sentiva, la sua mente in quel momento era assente, persa com'era nel contemplare la sottile linea che separava il cielo dal mare che veniva comunemente chiamata orizzonte e ad assaporare fino in fondo il dolce profumo dell'aria salmastra.
Tutto sommato quel posto non era tanto male, si sorprese a pensare. Non aveva mai visto il mare e nel momento in cui l'aveva visto per la prima volta aveva provato una strana sensazione proprio al centro del petto.
Per la prima volta nella sua vita Winone si sentiva a casa.

 

Capitolo scritto da Poisoned_Eyes, il prossimo sarà di Dogenigia_Luna. Un bacio *-*


 
  
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