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DALLA PELLE, AL CUORE.
CAPITOLO 12
BETTER THAN LOVE
And you see nothing but
the red lights
You let your body burn like never before.
And it feels better than
love.
Yeah it feels better than love.
- Spalanco
gli occhi con la consapevolezza di non trovarmi sola in quel letto. Il cuore
inizia a battere furiosamente mentre il sangue scorre placido nelle mie vene.
Ho paura di voltarmi e trovare il suo viso a meno di una spanna dal mio.
- E’
notte fonda e sento un leggero fastidio alle cosce. La causa delle mie gambe doloranti però, non
è la palestra ma bensì un’altra specie
di attività fisica, ripetutasi più volte durante queste ore.
- Non
posso credere di essere andata a letto con lui, non posso credere di aver
mandato all’aria tutti i piani fatti con Rosalie, non posso credere di aver
mormorato più volte il suo nome durante l’orgasmo.
- L’alcool
e la mia astinenza mi hanno portata qui, a fare sesso con Edward Cullen, tre
volte di seguito.
- Ovviamente non ci sarà
una quarta.
- Respiro
piano cercando di fare il meno rumore possibile, se lo svegliassi dovrei
parlare con lui e parlare mi risulta davvero molto difficile visto che si trova
a cinque centimetri dal mio corpo, completamente nudo.
- Vorrei
tanto che un’incudine, simile a quella dei cartoni animati, mi cadesse in testa
mettendo fine a questi miei sproloqui
interiori e all’ansia che sento crescere lentamente.
- Relazionarsi
con Edward è difficile visto il suo carattere da perfetto menefreghista, stronzo
e misogino ma farci sesso… sono due altre paia di maniche.
- Non
è irruento ma nemmeno tranquillo, è
stato un perfetto equilibrio tra passione e dolcezza. C’è stato il bisogno di sentirsi , di toccarsi, di
scoprirsi e credo di non aver mai provato nulla di più potente in tutta la mia
vita.
- Mi
ha guardato negli occhi con un desiderio tale da mettermi quasi in soggezione e
questo non è successo con nessun altro.
- Consiglio
davvero a tutti di andare a letto con la persona che odi di più , perché.. beh,
wow.
- L’affinità
sessuale è davvero molto forte.
- Tutto
qui, tra me e lui c’è solo affinità sessuale ed è proprio per quel motivo che
quando mi trovo in sua presenza sento le farfalle nello stomaco.
- D’altronde
stento a credere che nessuna ragazza riesca a non buttare l’occhio su quei
muscoli, quelle gambe, quel sedere…
- Inizio
a mordermi il labbro ancora più agitata e irrequieta quando sento qualcosa
sfiorare la mia anca destra, una leggera carezza capace di procurarmi brividi
in tutto il corpo.
- «Sei
sveglia.. »
- Paralizzata
cerco di ricordare come si fa a muovere la lingua.
- Mi
schiarisco la gola prima di parlare e girarmi per guardarlo negli occhi. «Già.
»
- Pessima
mossa quella di avere il suo viso davanti al mio, ma d’altronde dovevo
immaginarlo che non avrebbe giocato a favore dei miei bollenti spiriti.
- Le
sue guance sono arrossate, le labbra tendenti al rosso per i troppi baci
scambiati con foga, i capelli arruffati che gli donano quell’aria da bambino
indifeso e gli occhi …
- Gli
occhi sono liquidi, liquidi di desiderio ancora non del tutto placato.
- Le
farfalle nel mio stomaco non stanno svolazzando, stanno decisamente ballando la
macarena o andando sulle montagne russe.
- «Io
credo che dovremmo parlare », dico allontanandomi di qualche centimetro dal suo
corpo caldo e dannatamente invitante.
- Lui
annuisce con un sorrisetto malizioso stampato sulla sua bocca.
- «E’
solo sesso » , continuo sentendo le mie gote imporporarsi.
- «Ovvio
che è solo buon sesso » , risponde
facendomi tirare un sospiro di sollievo, anche se subito dopo sento qualcosa
premere sulla mia coscia e questa volta è il mio turno di sorridere con un velo
di malizia.
- «Non
ti facevo così resistente signor Cullen. »
- I
suoi occhi si sgranano in segno di sorpresa ma le sue mani finiscono sui miei
fianchi iniziando a solleticarli e facendomi scoppiare in una grossa risata.
- «Sm..
smettila immediatamente! » , urlo cercando di divincolarmi dalla sua stretta.
«Mi sentiranno urlare! »
- Lentamente
lo sento abbandonare la mia pelle per poi chinarsi vicino al mio orecchio.
- «Hai
ragione.. credo che ti abbiano sentito urlare già abbastanza stasera. »
- Faccio
per tirargli un pizzicotto ma mi ferma.
- «Io
sono molto silenziosa » , sibilo assottigliando gli occhi. «E poi con tutti gli
schiamazzi di Jessica credo che… beh potrei urlare quanto voglio. »
- Sento
il suo corpo muoversi per poi adagiarsi sopra il mio facendo fermare sia il mio
respiro, sia il mio cuore per un paio di secondi buoni.
- «Ch..
che cosa stai facendo? » , gli chiedo sgranando gli occhi sentendolo interamente sopra di me.
- «Non
penso sia giusto lasciare il primato a Jessica,mh? Tu che dici? »
- Dal
momento che la sua mano inizia ad accarezzare un mio seno non riesco a
rispondere con decenza, per cui mi limito a mugolare un flebile “si”.
- Anche
se mi avesse chiesto di sposarlo, in quel momento probabilmente avrei risposto
positivamente.
- «Bene.
» Sussurra prima di chinarsi a baciare
il mio collo con assoluta lentezza lasciandomi in preda a mugolii e gemiti di
piacere.
- «Il
profumo dei tuoi capelli mi fa .. impazzire. »
- E
non resistendo più con il viso cerco il suo per mettere fine alle sue parole
con bacio decisamente possessivo e irruento.
- Le
nostre lingue ormai si attorcigliano come se fossero pratiche da anni,
alternate da morsi lasciati sulle labbra inferiori.
- Ciò
che sentivo premere sulla mia coscia poco fa è più che pronto ora. Incapace di
aspettare attorciglio le mie gambe ai suoi fianchi e lui lasciandosi andare ad
un gemito di puro piacere inizia a spingere dentro di me.
- Cos’è
che avevo detto prima?
- Ah
si, non ci sarebbe mai stata una quarta volta quella notte.
- Ritiro
ogni cosa e inizio a dondolarmi avanti e indietro affondando il viso nella sua
spalla e lasciandoci un piccolo morso.
- «Edward…
» e subito dopo averlo detto vorrei
mordermi la lingua ma il piacere che mi
coglie è più grande di qualsiasi altra cosa.
- .
- Siamo
distesi sul mio letto, ancora nudi, dopo un'altra estenuante manche di “attività
fisica”.
- Credo
di aver perso il conto, ormai.
- «Wow.
» , mormora lui sbadigliando per poi voltarsi verso di me.
- «Chi
l’avrebbe mai detto… »
- Assottiglio
gli occhi per capire cosa intenda. «Cosa? »
- «Che
tu fossi così brava. » E detto ciò mi
pizzica un fianco facendomi ritrarre.
- «Avevi
dei dubbi, forse? » , domando acida cercando di non far vedere quanto ciò mi abbia colpito nell’orgoglio.
- Non
faccio cose strane ma di certo non sono una novellina.
- «No
assolutamente, solo non credevo che fossi così… passionale, tutto qui. »
- Alzo
un sopracciglio perplessa per poi alzarmi finalmente da quel letto diretta in bagno
ma la sua mano mi ferma prima che possa anche solo scoprirmi dalle coperte.
- «Dove
credi di andare? » , sussurra roco riportandomi alla mente altre sue
espressioni colorite dette con lo stesso esatto tono di voce. Un brivido mi
percorre la schiena nuda.
- «Sto
andando in bagno e sto per cacciarti da qui» , rispondo incrociando le braccia
sotto il seno assumendo come al solito l’aria da persona responsabile che non fa sesso per divertirsi.
- Il
sorriso sulle sue labbra si fa divertito tanto che gli si formano due fossette
simpatiche ai lati della bocca che.. sono quasi tenere e infantili.
- «Strano.
Di solito sono io quello che se ne va per primo dal letto di una ragazza. »
- Si
porta una mano sui capelli per poi
grattarsi leggermente la nuca e passarsela attraverso quei fili di rame
arruffati.
- «Non
penso di essere minimamente paragonabile alle tue amichette. »
- «Infatti non ti stavo paragonando a loro. Sei diversa
e mi piaci proprio per questo. »
- Se
la sua espressione non si fosse fatta improvvisamente seria probabilmente sarei
scoppiata in una risata fragorosa.
- «Quindi
io.. ti piacerei? »
- «Direi
che ti ho apprezzata molto questa notte. »
- Si
riferisce al sesso, bene.
- Mi
sento quasi sollevata. Non che potessi realmente pensare il contrario ma sta
sempre parlando con una donna.
- «Anche
io... » , cerco le parole giuste ma al momento la mia gola è più asciutta del
deserto del Sahara. «Beh, anche tu non sei.. male. »
- Scoppia
a ridere lasciandomi completamente spiazzata ma anche innervosita. Quel
gioiellino, e che gioiellino, che si ritrova fra le gambe non gli durerà ancora
per molto se continua così.
- «Si
può sapere perché stai ridendo? » , sbotto trucidandolo.
- «Perché
nessuna donna mi aveva mai detto il contrario. »
- La
castrazione è l’unica risposta che so dare alla sua frase, perfettamente
conscia che dopo averlo fatto avrò un sacco di ragazze scontente, me per prima.
- «Beh… ho detto che non sei male, di certo ho avuto compagni di letto migliori. »
- I
suoi occhi si sgranano in maniera
allucinante e capisco di aver colpito il suo ego maschile molto
pesantemente.
- «Dici
sul serio? »
- «Perché
dovrei scherzare su una cosa del genere? La quinta volta se devo essere
totalmente sincera con te non sono venuta. »
- In
questo momento vorrei tanto avere una macchina fotografica per immortalare la
sua espressione epica.
- «Tu…
hai… », gli manca l’aria. «Hai finto? »
- Annuisco
sorridendo e avvicinandomi a lui gli do un piccolo buffetto sulla guancia.
«Capita a tutti Edward, stai tranquillo. La eiaculazione precoce capita dopo un
po’ di round, non sei mica più un ragazzino. »
- «Mi
prendi in giro! Io… non è mai successo. »
- «Che
tu sappia» , rispondo facendogli l’occhiolino ma purtroppo non riesco più a
contenere le risate e scoppio a ridere istericamente cercando di non cadere dal
letto.
- «Do..
dovevi vedere la tua faccia! » , e mi tengo la pancia sghignazzando e
rasentando l’isteria.
- «Mi
hai preso in giro? »
- Annuisco
buttandomi contro la sua spalla senza smettere di ridere.
- Un
secondo dopo però mi ritrovo schiacciata contro il materasso con i polsi
bloccati sopra la mia testa.
- Le
sue labbra si distanziano dalle mie da una decina di millimetri.
- «Sei
impossibile » , soffia sulla mia bocca e
come una scarica elettrica sento il mio corpo rispondere alle sue
carezze.
- E’
incredibile che mi faccia quest’effetto.
- «Sei
tu che ti credi un porno star. »
- Ridacchia.
«Non è colpa mia se sono uno degli scapoli più ambiti di Harvard, se fossi una
donna verrei subito a letto con me. »
- «Per
la tua modestia, immagino… »
- Sfodera
un sorriso sghembo che procura al mio cuore qualche problema. « Non solo
quella. »
- «Quindi?
»
- «Quindi
cosa? » , continua a chiedere con quel tono di voce basso e soffiato sulle mie
labbra.
- «E’
un rapporto di … » , cerco le parole che aveva usato la famosa sera con
Jessica. «Solo sesso, solo buon sesso? »
- «Non
posso crederci… Una donna che mi propone questo? »
- «Perché
questo tono sorpreso? »
- «Nessuna
implicazione sentimentale? Non ti innamorerai di me, vero? »
- Okay,
se non avessi il petto schiacciato dal suo, scoppierei in una risata molto
simile a quella di prima.
- «Solo
se mi colpisse un mattone in testa procurandomi dei seri danni cerebrali. »
- «Ehi»
, mi pizzica il fianco. «Così non sei gentile. »
- «Perché?
Credi davvero che qualcuno possa innamorarsi di te? »
- Si
allontana dal mio corpo e si mette al mio fianco appoggiando la testa contro la
sua mano guardandomi negli occhi. «No,
ma non voglio nemmeno che nessuno si innamori di me. »
- Non
so come rispondere per cui rimango zitta per una manciata di minuti contando i
miei respiri.
- «Per
cui se vuoi replicare l’esperienza… significa che sono stato all’altezza? »
- Porto
gli occhi in gloria per poi coprirmeli con le mani in un gesto disperato. «Oh
Signore… »
- «Sii
seria, io lo sono. »
- «Ma
cosa siamo all’asilo? Vuoi un voto? »
- «Voglio
solo sapere se non hai finto. »
- Quel
ragazzo ha dei problemi. «No, non ho finto! Sono abbastanza appagata al momento,
ma ora fammi il favore di sloggiare dal mio letto che ho altro da fare invece
di preoccuparmi di un ragazzino
sessualmente frustrato.»
- Sorride
soddisfatto alzandosi completamente nudo e dandomi l’ennesimo colpo al cuore.
- «Non
guardi perché non ti piace il panorama o per un tuo eccessivo senso del pudore?
»
- «Sparisci!
» , afferro i suoi boxer a lato del letto e glieli tiro in faccia prima che si
chiuda in bagno sghignazzando.
- Mi
ributto a letto portando una mano sulla testa cercando di non pensare alle mie
azioni di cui sicuramente mi sarei pentita all’istante.
- -
- La
porta della mia camera, non quella del bagno, si apre con un sonoro tonfo
facendomi sobbalzare.
- Rosalie
Hale con i capelli per aria, gli occhi sgranati e un paio di calzini in mano mi
guarda con un ‘espressione perplessa in volto.
- «Perché
Edward Cullen è sotto la mia doccia e mi ha chiesto di lavargli i calzini?! »
- «Abbassa
la voce! » Sussurro alzando gli occhi al
cielo e facendole segno di avvicinarsi ma quando il suo sguardo si sofferma sul
mio corpo capisco di aver commesso un errore.
- «E
perché la mia migliore amica è nuda?! » , stride dandomi una sberla sulla
spalla.
- «Dimmi
che non avete fatto sesso, dimmelo. »
- «Abbiamo
fatto sesso ma vuoi abbassare quella voce? E’ dietro la porta. »
- Ma
in quel preciso momento la mia altra coinquilina pensa bene di fare irruzione
in camera mia.
- «Bella
stanotte o ti stavi guardando un film porno oppure ti sei comprata un
vibratore. Che cosa erano tutti quegli schiamazzi? »
- Il
mio viso si fa subito violaceo e come se le cose non potessero andare peggio
non sento più lo scrosciare dell’acqua.
- «Io..
»
- Edward
Cullen fa il suo bell’ingresso con un asciugamano striminzito stretto in vita e
i capelli grondanti d’acqua.
- «Oh
non era un vibratore… » , balbetta
Jessica con le labbra spalancate e completamente impreparata a quella visione,
come lo eravamo tutte d’altronde.
- «Oh…
Buongiorno. » , saluta lui con un cenno.
- Le
mie coinquiline escono silenziosamente dalla camera mentre sento le mie guance
andare ancora più a fuoco, se il terreno si aprisse e mi inghiottisse mi
farebbe un immenso favore.
- Rimango
con lo sguardo perso nel vuoto mentre sento al mio fianco Edward recuperare i
vestiti sparsi per la camera.
- «Ehi…
lentiggini, ci sei? »
- Annuisco
placidamente.
- «Pensavo
che domani potremmo pranzare insieme. »
- «
E per quale motivo? » , rispondo fissandolo negli occhi.
- «Per
parlare circa il rapporto di sesso, buon sesso. »
- Non
so che cosa dire per cui rimango impassibile mentre mi passa davanti
chiudendosi la porta alle spalle.
- Credo di essermi appena messa in un grande casino.
Note:
In questi giorni non riesco a scrivere, ho troppi pensieri per la testa, troppe preoccupazioni e troppi impegni. Mi dispiace per il ritardo con cui sto aggiornando ma prometto che dovrete pazientare ancora per poco, ho bisogno solo di trovare un equilibrio e sgombrare la mente.
Parlando del capitolo... beh, io ho adorato scriverlo. So che probabilmente non vedrete in buon occhio le decisioni di Bella, che per altro verranno spiegate meglio nel prossimo capitolo, ma ha agito d'istinto, si è lasciata andare senza pensare alle conseguenze.
A voi è mai capitato di lasciare da parte i sentimenti e agire per un istinto puramente fisico? Non dico che sia giusto ma ovviamente i miei personaggi sono umani sbagliano proprio come tutti noi.
Vorrei ricordarvi che ho postato una storia ORIGINALE / ROMANTICA, intitolata HIC ET NUNC, se volete passare mi fareste un piacere enorme. E' la prima LONG originale che scrivo e gradirei davvero conoscere il vostro parere :)
Bene, grazie di tutti come sempre :************************
Un bacio grandissimo, spero a presto :*
Marti.