Dopo tutte le varie
spiegazione del presidente Calderines, uscimmo dal suo studio avvolti in un
silenzio tesissimo. Avrei voluto parlargli.
-Kei...-
Rei si era avvicinato al
soggetto dei miei pensieri, cercando un'argomentazione plausibile per attaccar
bottone: ma ce n'era bisogno? In fondo bastava solo un grande abbraccio!
Sorrisi felice e mi avvicinai a lui, ma la sua risposta gelida mi freddò di
colpo.
-Che vuoi?!-
Mi si gelò il sangue nelle
vene. Pensai, sperai, di aver capito male...
Yuri prese in mano la
situazione.
-Che razza di risposta è,
Kei?! Non ci vediamo da 2 anni e la prima cosa che ti esce dalla bocca è uno
schifosissimo -Che vuoi?!- Che vogliamo? Te lo dico subito!-
Si avvicinò a Kei e gli mise
una mano sulla spalla.
-Ci sei mancato...- disse
con occhi languidi.
Rimanemmo immobili,
guardando Aquila di Fuoco speranzosi.
-Non è vero...- bisbigliò
Kei.
Il suo sussurro mi fece
tremare e non riuscii a trattenermi.
-Ma che stai dicendo?!
Perchè dici così?! Si che ci sei mancato! Tantissimo!!! Io non ho fatto altro
che pensare a t...!-
-STAI ZITTA!!!!!! NON E'
VERO!!!-
Gridò Kei voltandosi verso
di me e fissandomi iroso: i suoi occhi erano grandi, rossi, fiammeggianti.
Ammutolii, impietrita.
-Che sia ben chiaro! Sono
qui solo per il video!! Non per voi! In tutto questo tempo ho imparato
benissimo a fare a meno di voi, e adesso non contante niente per me!! E tu!-
gridò, indicandomi -Non mi toccare! Non mi parlare! Non mi guardare! Fai come
se non esistessi!! Io farò altrettando, non preoccuparti!- si voltò e fece per
andare via.
Sconvolta, mi avvicinai a
lui e gli sfiorai il braccio, timorosa.
-Ma Kei...- sussurrai.
La sua reazione mi spaventò.
Si voltò di scatto e urlò.
-Ti ho detto non mi
toccarmi!!! Stammi lontana!-
Ritirai la mano molto velocemente,
non riuscendo a staccargli gli occhi di dosso. Mi sentii mancare
all'improvviso. Tirai un lungo e profondo sospiro, mettendomi una mano sul
petto all'altezza del cuore. Non vidi più niente. Prima leggermente sfuocato.
Poi decisamente annebbiato. E infine non vidi più niente. Non volevo vedere.
Chiusi gli occhi di colpo facendo scivolar via dai miei occhi tante lacrime,
senza freno, senza restrinzione, senza niente.
E chi mi fermava più
adesso...
-Kei!!! Perchè??? Che cosa
ti ho fatto???- gridai nella disperazione.
Sgranò gli occhi e mi guardò
allibito. E invece lo sapevo...
-Sei solo un'ipocrita...-
disse lui.
Lo sapevo bene... il motivo
di quel comportamento...
-Ti prego...-
L'avevo sempre temuto...
-Ti
supplico...-
Il mio peggiore incubo...
-Se mi ami...-
Era proprio davanti ai miei
occhi...
-Non
partire...-
E si era concretizzato.
Ero in ginocchio, davanti a
lui. Occhi chiusi. Singhiozzi sommessi.
-P-perd-donami...-
Non mi rispose.
Te ne pentirai...
Mi sono già pentita!!! Non
solo grazie alla mia stupenda trovata ho sofferto come un cane, ma Kei adesso
mi odia! Posso solo immaginare cosa abbia provato in tutti questi anni...
Eri stata
avvertita...
Lo so. Lo so...
Sapevi che non
ti avrebbe perdonata se fossi partita. Questo è ciò che ti meriti per averlo
fatto soffrire. Tu sapevi tutto, ma non hai voluto crederci... e questa è la
tua punizione...
-M-mi dis-spiace tanto...-
Non ti
perdonerà mai...
-Non potrò mai
perdonarti!!!-
Quelle due voci mi stavano
uccidendo.
Lui ti odia...
-Ti odio. Ti odio Occhi di
Ghiaccio. Se non ti avessi mai incontrata...-
Non avrebbe
mai sofferto...
-... non avrei mai
sofferto.-
Avevano una sintonia
mortale. Mortale per me. E per il mio cuore.
Sentii un fruscio vicino a
me e la sua voce mi accarezzò l'orecchio.
-Forse non ti ho mai amato
veramente...-
-BASTA!!!!!!!!-
Un urlo. Un rumore di
schiaffo. Ma io non mi ero mossa e non avevo fiatato. Alzai lentamente gli
occhi colmi di lacrime. Rei... Yuri...
Yuri, sconvolto per quelle
parole, aveva gridato. Rei era corso da lui e lo aveva schiaffeggiato tanto
forte da rivoltargli la faccia. Ammutolii.
-Smettila Kei!!! Non è
vero!!! Tu sai che non è vero!!! Niente, assolutamente niente di quello che hai
detto è vero!!! E tu lo sai!!!-
Rei e la sua voce mi
scaldarono per un'istante il cuore...
Percepii il disagio di Kei e
mi sembrò di vederlo tremare, dicendo.
-Pensa quella che ti pare,
Rei...-
E se ne andò, non riuscendo
a nascondere le sue piccole lacrime...