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Autore: Tecla Sunrise    17/09/2011    2 recensioni
Harry Potter ci ha regalato milioni di emozioni: ci ha fatto ridere, stare in ansia, arrabbiare, stupire, meravigliare e vivere un sogno. Ma soprattutto, ci ha fatto piangere. Cedric, Sirius, Silente, Fred, Tonks, Lupin... una carneficina, e questi sono solo i più importanti.
Sappiamo tutto della loro morte... ma della vita DOPO la morte?
In questa raccolta di Drabble/One-shot ricostruirò l'arrivo nell'Aldilà di tutti i caduti di Harry Potter, dal primo all'ultimo libro. E magari con un pizzico di umorismo :)
-Tratto dal Primo Capitolo:
Era una normale mattina di Giugno, nell’Aldilà.
Quando… Beh, quando accadde.
Un forte rumore spezzò la tipica tranquillità del luogo, attirando l’attenzione della stragrande maggioranza delle anime; ricordava vagamente un risucchio, come quando si toglie un tappo da una confezione sottovuoto.
SPLASH.
“Ma che cazz-?!”
“Tsk!” fece un’anima poco lontano, con un sorrisetto di superiorità stampato in faccia “Pivello”
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred Weasley, James Potter, Lily Evans, Sirius Black
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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~Just Like Heaven
 


-Dedicata a Love_music, per ridere un'altra volta 



James Potter era incollato allo specchio sopra il lavandino e saltellava, infervorato. Aveva i capelli completamente sparati in aria e gli occhiali storti sul naso. Se li raddrizzò con un gesto impaziente, senza staccare gli occhi dalla scena riflessa nello specchio.
“Avanti, Harry, fai il culo a strisce a quei Mangiamorte!” urlò, facendo inavvertitamente cadere nella foga del momento la boccetta di profumo di Lily.
Non se ne curò minimamente, fissando senza fiato Harry che, aiutando Neville, distruggeva inavvertitamente la Profezia.
“Nooo! Dai cazzo, Harry, questi errori da dilettanti!” s’incazzò Prongs, guardando impotente la Cooman sbucare fuori dai resti della sferetta. Sbatté il pugno contro il muro, per poi bestemmiare quando sentì un dolore indicibile. Odiava questo nuovo aspetto del suo stato di non-morto: dopo dieci anni dalla data di decesso si riprendeva a sentire il dolore. Il prossimo passo sarebbe stato il trentuno ottobre dopo, quando avrebbe potuto ricominciare a sentire il sapore del cibo.
“James, vieni?” urlò Lily dal salotto per farsi sentire.
“Sì, arrivo!” le rispose lui, senza però muovere un passo.
Si avvicinò tanto che ormai il suo naso sfiorava la superficie riflettente, ipnotizzato.
“Padfoot! Sì, fagliela vedere a quella put-…!”
“Jaaames?!”
“Arrivo! Un attimo!”
James trattenne il fiato quando Hermione fu atterrata da Lucius e distolse per un attimo l’attenzione dal suo migliore amico.
“Brutto figlio di puttana! La migliore amica di mio fig-…”
“Jaaaames?! È arrivata Mary, muoviti!”
“ARRIVO, ARRIVO!”
Proprio in quel momento una scena agghiacciante gli si parò davanti: un lampo di luce verde era appena partito dalla bacchetta di Bellatrix Lestrange.
“Cos-… SIRIUS!” ruggì, sconvolto, imitato dal figlio, mentre Sirius cadeva all’indietro e spariva attraverso l’arco.
“JAMES! MA DOVE DIAVOLO TI SEI CACCIATO? VIENI!”
James non rispose, mentre una lacrima gli solcava il viso. Allibito, si toccò la guancia e osservò la gocciolina salata: non piangeva più da quindici anni.
Non era possibile, nell’Aldilà nessuno riusciva più a piangere. Ma non poteva essere gioia.
Eppure, egoisticamente, scoprì che una piccola parte di sé era felice: suo fratello stava arrivando.
Si maledì, pensando a cosa avrebbe dovuto passare Harry, ed immediatamente quella piccola parte sparì; era sicuro che Harry avrebbe sofferto davvero troppo, questa volta.
TOC“JAMES” TOC“APRI”TOC“QUESTA MALEDETTA” TOC “PORTA! BOMBARDA!”
La porta venne giù, sollevando detriti e polvere. James era seduto sul gabinetto, sofferente. Pensare alla continua mala sorte di Harry lo straziava.
“James?” chiese Lily, guardando stranita suo marito che non aveva fatto una piega all’esplosione.
Dopo poco alzò lo sguardo e notò il suo profumo preferito per terra.
Divenne rossa di rabbia “Jame-…” disse, pronta a scoppiare, quando vide suo figlio che, riflesso nello specchio, veniva posseduto da Voldemort.
“HARRY!” urlò, risvegliando suo marito dalla trance in cui era caduto.
“Che c’è? Che succede ancora?” chiese preoccupato, raggiungendo la donna davanti allo specchio.
James trattenne rumorosamente il fiato quando Harry parlò con la voce di Voldemort, mentre Lily fece uno strillo spaventato.
Guardarono lo specchio finchè non arrivarono gli auror, dopodiché Lily fece per parlare “James… avevamo detto niente più sbirc-…”
“Sirius!” la interruppe, correndo fuori dal bagno, scavalcando agilmente i detriti dell’uscio “Sta arrivando!”
“Chi?” chiese Mary, sporgendo la testolina dal corridoio.
“Sirius!” rispose James, correndo fuori.
“James aspettaci! Ah, quando fa’ così lo odio!” sbottò Lily, seguendolo.
Mary fece un gesto e la porta si chiuse, dopodiché usci anche lei “Dai, Lily… vorrei vedere se arrivasse Alice! Saresti anche più impaziente! Anzi, saremmo. Quanto mi manca la nostra timidona!”
“Già” sorrise Lily, camminando velocemente verso il pozzo. “in effetti anche io non vedo l’ora di poter vedere Sirius. Sono passati, quanto, quindici anni? Troppo tempo, assolutamente!”
Lily e Mary raggiunsero il pozzo, ma non c’era traccia di Sirius.
“James” esordì la prima, guardandosi intorno “Sicuro di aver visto bene?”
“Ti pare che non riconosca quando muore mio fratello? Dev’essere qua, da qualche parte”
James setacciò il pozzo, il lago, il bosco e le case accanto, ma di Sirius neanche l’ombra.
“Non è che magari ha deciso di essere un fantasma?” azzardò Mary, venendo subito fulminata da Lily.
James si sgonfiò come un palloncino, deluso. “Hai ragione… è sicuramente un fantasma.”
Lily alzò gli occhi al cielo esasperata, mentre Mary mimava uno “scusa” silenzioso. “Andiamo, tesoro, Mary stava facendo delle supposizioni. Stupide, per’altro”
“Hey!”
“Ti pare che un personaggio come Sirius possa essere così codardo? Non essere sciocco!”
“Esatto, Prongs, non essere sciocco!”
Lily si voltò di scatto, così come Mary, ed entrambe si aprirono in un sorriso ridente e felice: Sirius, sexy come non mai nei suoi trentacinque anni, stava davanti a loro e sorrideva anch’esso.
Le due donne corsero ad abbracciarlo, felicissime e Sirius, dopo che ebbe salutato entrambe con baci e palpatine al culo, riportò la sua attenzione al suo migliore amico.
James, che aveva alzato il capo lentamente quando aveva udito la sua voce, adesso lo fissava con uno sguardo indecifrabile.
“Prongs?” chiese, preoccupato da quell’assenza di reazioni.
James si alzò, calcolando ogni movimento. Gli si avvicinò lentamente, sotto gli sguardi straniti dei tre.
“Potter?” fece Mary, titubante.
James, ormai davanti a Sirius, non la degnò di uno sguardo.
Sirius inarcò un sopracciglio, beffardo “Adesso cosa farai, “bu!”?”
James continuò a fargli la radiografia, partendo dai piedi e risalendo tutto il corpo.
Si soffermò poi sul viso, avvicinandosi lentamente.
Aprì la bocca e prese fiato, come per parlare, e tutti e tre si sporsero inconsapevolmente in avanti.
“Dio, come sei invecchiato”
Come gli era mancata, quella testa di cazzo del suo migliore amico.

 
 
Me, Myself and I
Buongiornoo! Allora, che ne dite dell’arrivo di Sirii?! Sinceramente non mi convince molto la fine, non sapevo come svilupparla bene. Anyway, the next chapter sarà..
Devo controllare sul libro, lo scoprirete solo vivendo. E non ditemi silente, prima di lui muoiono tipo amelia bones e un’altra! Baci 
  
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