Anime & Manga > Sailor Moon
Segui la storia  |       
Autore: giu840    16/05/2006    9 recensioni
"Comincio a sbattere i pugni sul cuscino e a piangere come una pazza: sembro una bambina che fa i capricci, è come se fossi tornata indietro nel tempo. Ma ora mi dispero per qualcosa di importante: da domani sarò tagliata fuori dal mio mondo, sarò a fianco di un pazzo che nemmeno conosco: perderò tutto, le mie amiche, la mia famiglia. E poi lui? Come farò a vivere senza averlo al mio fianco?"
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ci sono persone che

 

 

 

 

 

 

 

Ci sono persone che, con il loro carisma e la loro gioia di vivere, riescono a trascinare gli altri e a diventare un punto di riferimento per chi sta loro vicino. Usagi è una di queste persone: grazie alla sua semplicità e vivacità è sempre stata la colonna portante della sua compagnia. È per questo che, adesso che non c’è più, le cose stanno cambiando nella cerchia dei suoi intimi.

 

La madre non riesce ad accettare la scomparsa della sua bambina: ha mosso mezza città per scoprire che fine ha fatto, si è rivolta anche alle forze dell’ordine ma non è riuscita a cavarne niente. È come se si fosse volatilizzata: sono stati passati al setaccio gli aeroporti, le stazioni, ogni punto da cui lei avrebbe potuto lasciare la cittadina, ma tutto è risultato vano. Sono passati due mesi ma Ikuko non si arrende, sente che deve trovarla perché se no non potrà più vivere serenamente. Ogni volta che entra nella sua stanza si sente mancare e comincia a piangere disperatamente, tocca le poche cose che sono rimaste e guarda di continuo le sue vecchie foto come se, fissandole, potesse riportare indietro Usagi. Si sente impotente ed ha paura: non sa dov’è, con chi e come sta; forse preferirebbe saperla morta perché almeno avrebbe una tomba su cui poter versare le sue infinite lacrime. Ogni giorno si alza dal letto sperando che ci sia qualche novità ma, puntualmente, si ritrova alla fine della giornata senza sapere nulla di più.

Il padre si è attaccato ancora di più al suo lavoro, cerca di rientrare a casa il meno possibile perché non riesce a sostenere il clima teso e triste che si è creato nella sua famiglia. Si sente in colpa, è cosciente che questo suo comportamento è egoistico e controproducente, ma non riesce a farne a meno. I rapporti con la moglie si stanno deteriorando sempre di più. Lei lo accusa di disinteressarsi della figlia, di tenere più al suo lavoro che a lei e lui non sa mai cosa risponderle. È torturato dai sensi di colpa perché, in fondo, anche prima di questa storia, non è mai stato presente nella sua casa, non ha mai trascorso molto tempo in compagnia di Ikuko e dei suoi figli. Non sa nemmeno da dove cominciare a cercare Usagi perché, in fondo, lui non conosce quasi niente di lei. Ha visto un paio di volte il suo ragazzo e quelle scalmanate delle sue amiche, ma non sa quanto possano essere importanti per lei. È sempre stato troppo occupato a fare carriera e a guadagnare sempre di più e ciò lo ha portato a staccarsi piano piano dalle cose veramente importanti della vita.

Shingo sente una profonda solitudine ed è sempre molto triste. Ha passato l’intera vita a litigare con sua sorella ed ora, invece, darebbe qualsiasi cosa per poterla avere di nuovo al suo fianco. Anche lui, come il padre, mal sopporta la tensione che si è posata sulla loro famiglia e che, col passare del tempo, li sta schiacciando come una morsa. Per sua fortuna, sta per partire: i genitori hanno deciso che per lui è meglio trascorrere un po’ di tempo lontano, privo di pensieri e preoccupazioni. Andrà a studiare in Europa e avrà la possibilità di distrarsi un po’. Ne è contento perché così non dovrà più vedere le lacrime di sua madre e gli occhi colpevoli del padre; potrà liberarsi del fantasma di sua sorella.

 

Rei maledice sé stessa per non essere stata capace di proteggere Usagi. Si sente un verme perché si è sempre divertita a stuzzicarla e a prenderla in giro e non si è mai preoccupata di capire se avesse qualche problema. Avrebbe potuto accorgersi di qualche suo cambiamento, ma era troppo occupata a fare altro. Ora passa la maggior parte della giornata al tempio, chiede al fuoco amico una risposta o un indizio che la aiuti a trovare la ragazza. Ma neanche quello sembra volerla aiutare: per la prima volta non riesce a percepire niente. Solo di una cosa è sicura: Usagi non è scappata da sola e probabilmente non l’ha fatto di sua spontanea volontà. La conosce benissimo e sa che è troppo innamorata del suo Mamoru e vuole troppo bene alle sue amiche per abbandonare tutto così. Non si darà pace finche non l’avrà ritrovata, finchè non sarà sicura che sta bene.

Minako ha abbandonato tutti i suoi sogni di diventare una idol. Se già prima non era una cima a scuola, ora sta addirittura peggiorando: deve ringraziare solo Ami se riuscirà a non perdere l’anno. Tra tutte le amiche è sicuramente quella più simile a Usagi e per questo ne sente forte la mancanza: a volte sorride ripensando a quando si disperava con lei per i loro pessimi voti. Ora non ha più una compagna di sventure, non potrà più sognare con lei di diventare famosa. Chi la aiuterà nei suoi appuntamenti galanti? Chi riderà con lei quando storpia i proverbi? A scuola resta ore a fissare il banco della sua amica: è sicura che è in vita ma non riesce proprio ad immaginare dove possa essere finita. Ricorda che poco prima di sparire le aveva accennato qualcosa a proposito di un incontro con qualcuno, ma quel giorno aveva fretta e non aveva potuto ascoltarla. E se fosse stato importante?

Ami si è chiusa ancora di più in sé stessa. È sempre stata grata ad Usagi perché è stata la sua prima vera amica, l’unica che non la allontanava perché passava le giornate a studiare, che non la considerava una secchiona come il resto della scuola. Lo deve a lei se conosce le altre ragazze, grazie a lei ha trovato uno scopo nella vita. Continua ad impegnarsi con i libri, però le riesce tutto più difficile perché pensieri negativi la interrompono spesso. Ha provato a cercare di trovarla utilizzando tutta la tecnologia di cui dispone e che conosce così bene ma non è servito a nulla. Anche lei però è convinta che non sia fuggita e insieme alle altre è decisa a trovarla.

Makoto nasconde il dolore come ha sempre fatto. Prima di conoscere Usagi è sempre stata sola: i suoi genitori sono morti quando lei era ancora una bimba, il suo grande amore l’ha perso quando si è trasferita nella scuola delle ragazze. Per lei non è difficile andare avanti con le sue sole forze perché ormai è abituata. Ma non riesce ad arrendersi al fatto che una delle sue migliori amiche non c’è più e per questo sta tornando a galla il suo carattere forte e un pò ombroso. Prepara spesso i suoi piatti preferiti anche se non può gustarli con lei, ricevere i suoi complimenti: per lei era una gioia cucinare per tutte quante durante le loro riunioni strategiche. Ora non è più così.

Chibiusa sta reagendo in modo insolito. Sembra che la cosa non le interessi, odia quando le altre parlano di Usagi, quando piangono tutte insieme per la disperazione. Lei è sempre seria, quasi fredda quando parla della sua futura mamma. Ma la sua non è cattiveria. È solo una facciata perché dentro sé sta soffrendo le pene dell’inferno. Ha sempre adorato quella ragazza, anche se per la maggior parte della giornata non faceva altro che punzecchiarla. Ora si sente persa, tradita. Ha chiesto aiuto ai suoi genitori, pensava che loro, dal futuro, avessero qualche informazione maggiore. Neanche loro però riescono a capire. Quindi vuol dire che questa sparizione non ha nulla a che vedere con nuovi nemici o combattimenti: non è Sailor Moon a essere scomparsa, ma Usagi.

Chibiusa ha paura. Sa che il suo futuro, la sua stessa nascita dipende dall’evolversi della storia d’amore di Mamoru e Usagi: se le cose non dovessero portarsi a termine la sua vita rischierebbe di essere cancellata, annullata.

Le ragazze sono tutte nella stessa situazione: il loro punto di riferimento ora non c’è più e si sentono svuotate e sole. Ma hanno deciso di non perdersi mai di vista. C’è qualcuno che ha molto bisogno di loro, qualcuno che, probabilmente, non riuscirà mai a superare questo momento. Lui non deve rimanere solo. Se no non riuscirà mai a rialzarsi.

 

Mamoru è distrutto. Continua a torturarsi la mente per cercare di capire dov’è finita la sua ragazza. Quel messaggio, quell’ultimo dolcissimo messaggio vuol dire qualcosa ma lui non riesce a venirne a capo. Pensava di aver imparato la sofferenza, ma ora si rende conto che il dolore non ha mai fine, che quando pensi di essere veramente felice accade qualcosa che ti riporta nel buio più profondo. Ora gli sembra di vivere a metà, senza l’appoggio della sua Usagi non riesce ad andare avanti; anche lui l’ha cercata in tutti i modi che conosceva ma non è venuto a capo di nulla. È sicuro che lei è stata costretta a fuggire, che non lo avrebbe mai lasciato senza uno straccio di spiegazione. Vuole credere che sia così perché se no crollerebbero tutte le sue certezze. Le ragazze non lo lasciano mai solo, gli girano sempre intorno perché hanno paura che faccia qualche pazzia e questo lo fa stare ancora peggio perché loro sono le sue guardiane, le guardiane della principessa. Gli basta guardare nel viso una di loro perché nella mente si formino i ricordi. Ricordi passati, ricordi futuri, ricordi che fanno male perché forse non torneranno più. Sa che non è morta, ne è certo. Ma se non è morta, allora dov’è? E perché non si fa sentire? Perché non mette fine a tutta quell’angoscia, a quel dolore che sta prendendo corpo in ognuno di loro?

A volte la odia perché è sparita così. Altre volte piange così tanto che pensa di rimanere senza respiro.

Ormai sono due mesi che non è più con loro ma per lui è sempre come il primo giorno, quando, dopo aver capito che non l’avrebbero trovata, aveva corso come un pazzo per tutta la città, piangendo e chiamandola, come se lei potesse sentirlo, come se gridando il suo nome lei potesse apparirgli davanti.

Una volta Rei gli ha detto che prima o poi dimenticherà e troverà qualcuno da amare ma non ci credeva nemmeno lei. Nessuno di loro può cancellare il ricordo di quella ragazza perché è la cosa più importante della loro vita. Mamoru non potrà mai aprire il suo cuore a qualcun’altra perché il destino ha deciso così. E poi lui non potrebbe desiderare altro perché sa che non c’è persona al mondo migliore di lei, che lo completi in modo così perfetto.

La sua vita prosegue tra alti e bassi. Anche se non è per niente facile, continua a studiare e dare esami per la specializzazione: vuole arrivare il più in fretta possibile alla laurea per cominciare a lavorare e a occupare la sua giornata aiutando gli altri. E poi se torna Usagi lui deve avere un lavoro: deve sposarla, gliel’ha promesso.

C’è solo un posto in cui si sente davvero bene: è il parco dove si davano sempre appuntamento. Lì, sulla loro panchina, lascia che la mente si apra ai ricordi e non li scaccia ma li accetta e li tiene stretti a sé. Ricorda i momenti trascorsi insieme, innamorati come il primo giorno, a rincorrersi attraverso i prati o abbracciati sulla riva del mare, con la sabbia tra capelli e il cuore gonfio di felicità e amore. Ricorda i pranzi a casa di Usagi, con sua madre che lo riempiva di domande e lo coccolava con i suoi manicaretti. Ricorda con gioia i discorsi sul loro futuro, sui bambini che desideravano entrambi. Lei avrebbe tanto voluto una femmina, aveva già deciso anche il nome ma adesso, incredibilmente, a lui sfugge, sebbene si sforzi per farselo venire in mente.

 

Il tempo, si dice, aiuta a dimenticare, a rimarginare le ferite. Ma non sarà così per chi, come tutte queste persone, ha perso una cosa così importante. Ognuno di loro può solo attaccarsi alla speranza e cercare di proseguire la propria esistenza aggrappandosi agli affetti che gli sono rimasti. Perché in fondo, con o senza Usagi, la vita deve andare avanti.

 

 

 

 

 

 

Eccomi qua con il secondo capitolo. Vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno recensito!!

Per ogni informazione contattatemi, risponderò volentieri alle domande e ai dubbi.

Baci,

Giu

 

 

 

 

  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: giu840