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Autore: Lady Lynx    18/09/2011    3 recensioni
[Big Damn Table]
Albus Silente.
100 importanti passaggi della vita di un Mago che ha scritto la Storia.
Dal Capitolo 41:
“Egregio Signor Silente, come dedica alla Sua importantissima vittoria contro il Mago Oscuro Grindelwald e come celebrazione del ricevimento dell’Ordine di Merlino, la Ditta Mielandia & Co. Le manda questa confezione di Cioccorane contenenti la figurina rappresentante la Sua importante persona, sperando che Le sia gradita.
In attesa di istruzioni al riguardo e di un Suo permesso per l’eventuale divulgazione del prodotto,
Le porgo i miei migliori saluti.
Candice Lollels, Responsabile Capo Mielandia”

Storia scritta senza scopo di lucro. I personaggi appartengono a J.K. Rowling.
Genere: Drammatico, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Albus Silente, Altro personaggio, Gellert Grindelwald, Minerva McGranitt
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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39. La scelta del cuore

Prompt: 086. Scelte

Periodo: giugno 1944
Narratore: Griselda Marchbanks
Rating: Giallo
Genere: Generale
Personaggi: Albus Silente, Armando Dippet, Griselda Marchbanks, Horace Lumacorno, Tom Riddle

Faceva un caldo infernale, quell’estate.
Dall’alto dei miei settant’anni di vita, osservavo gli studenti intimiditi che sfilavano lentamente davanti a noi, cercando di rassicurarli con il mio più incoraggiante sorriso sdentato.
Era dura essere l’esaminatrice mandata dal Ministero a Hogwarts per gli esami M.A.G.O.
Era un compito davvero ingrato dover chiedere ad ogni studente una cosa diversa e sempre più difficile, era noioso e sempre lo sarebbe stato.
Ma quell’anno lo era più di tutti quelli passati, la voglia di fuggire dalla soffocante e umida stanza del castello di Hogwarts per andare ai Tre Manici di Scopa a bere un’Acquaviola ghiacciata era aumentata in maniera esponenziale dal terribile rialzo di temperatura.
Sia io che la mia esimia collega Galatea ci eravamo munite di ventagli larghi, lanciando occhiate piccate ai nostri colleghi che sembravano non avere problemi di questo tipo.
Logicamente, da bravi uomini, potevano tenere i capelli più corti dei nostri e non dovevano per forza indossare lunghi e fastidiose vesti per mantenere il decoro.
- Dippet, quanti ne mancano? – sbottai irritata all’indirizzo del Preside che stava alla mia destra, in un atteggiamento scorbutico che solitamente non mi apparteneva.
- Siamo arrivati alla erre, Griselda cara… - rispose lui con un sorrisetto stanco, mentre vedevo Albus che si alzava per andare a prelevare l’ennesimo spaurito ragazzo che non vedeva l’ora di lanciare qualche breve incantesimo per essere buttato a calci nel deretano fuori da scuola e iniziare una nuova vita.
- Tom Riddle! Vieni senza paura! – urlò Horace, alla mia sinistra, all’apparire di un affascinante giovanotto moro alle spalle di Albus.
Vidi che il mio caro amico Silente, l’unico ragazzo che fino a quel momento fosse riuscito ad impressionarmi nel vero senso della parola in cinquanta gloriosi anni di esami ai M.A.G.O., sembrava disturbato da quella presenza.
Nonostante tutto, si accomodò come se niente fosse al suo posto e il giovane Tom rimase davanti a noi.
Ci scrutava con la sicurezza nello sguardo, un sentimento che raramente avevo letto negli occhi di uno studente sul punto di sostenere una prova.
- Signor Tom, mi chiamo Griselda Marchbanks… sono la Presidentessa di Commissione! – mi presentai con tono pacato, chiamandolo per nome per metterlo a suo agio.
- Mi chiami Riddle, per favore… -
Aggrottai le sopracciglia nel sentire una nota di rabbia nella sua voce, iniziai a insospettirmi quando sentii uno sbuffo di Albus giungermi alle orecchie.
- Bene, signor Riddle… - continuai allora, cercando di non schierarmi a priori contro di lui e contro la sua velata insolenza - …ci vuole far vedere qualcosa di particolare? –
Il giovane scrollò le spalle, prima di incrociare lo sguardo del suo Capocasa.
Horace sembrò volerlo spingere a fare qualcosa su cui Tom non era d’accordo, ma alla fine si arrese.
- Se non avete nulla da chiedermi, posso cimentarmi nella preparazione del Distillato della Morte Vivente… -
Il modo in cui disse la parola “morte” mi fece rabbrividire, facendomi stringere per una frazione di secondo nella mia veste leggera. Quando ritornai in me aprii la bocca per ribattere, ma Albus mi anticipò con tono duro e stranamente freddo.
- Prima faremo le domande consuete, poi si passerà alle esibizioni non previste – tagliò corto lui, contraddicendomi senza tante storie – quindi, io vorrei che tu Trasfigurassi quel cuscino in un cuore –
Non so perché, ma mi sembrò di veder un lampo di trionfo negli occhi di Albus – e allo stesso tempo una smorfia di aperto disgusto sul viso del giovane.
Solo per un attimo, forse solo una mia impressione.
La cosa che però mi lasciò basita, fu che Riddle non trasformò il cuscino in una consueta forma a cuore, ma in un organo vero e proprio – ancora caldo e pulsante sangue.
Vidi sguardi di terrore dipingersi sui visi dei miei colleghi, tranne quello di Albus, che sembrò trattenere a stento un moto di rabbia , e sentii gli stessi inconfondibili brividi di freddo di prima risalire la mia schiena.
Improvvisamente il mio ventaglio smise di muoversi, rimanendo come congelato in aria.
Nell’afosa umidità della stanza, era accaduto qualcosa di agghiacciante. Nonostante questo, non si poteva dire che Riddle non avesse rispettato la richiesta.
- Scelta molto… interessante… - commentai dopo minuti di silenzio, cercando di non mostrare il mio disagio.
Il sorriso che si dipinse sul viso perfetto dell’esaminato aumentò i miei brividi.
Non vedevo l’ora che quell’esame finisse.

Quando rimasi da sola nella stanza dell’esame con Albus, non potei fare a meno di esporgli tutte le mie perplessità e le mie sensazioni.
Avevo fatto passare Tom Riddle a pieni voti, quello era vero, ma solo perché era stato il secondo alunno capace di scioccarmi in quella manciata di minuti che componevano un esame orale dei M.A.G.O.
Dopo naturalmente la persona alla quale stavo parlando.
- Devo confessarti una cosa, Griselda… - mi disse Albus, dopo avermi ascoltata con pazienza - …Armando mi aveva paragonato a lui, dicendo che entrambi siamo apparsi ai suoi occhi come giovani ambiziosi e pieni di talento… -
- Questo è vero – acconsentii con ardore – ma qualcosa in lui, nei suoi occhi… non va bene! –
- Ho osservato a lungo Tom in questi sette anni – continuò Albus, sistemandosi sul naso gli occhialetti per cui era ormai famoso – e ho scoperto che Armando aveva ragione. Nessuna persona può essere più simile a me di quanto non lo sia Riddle. Ma una cosa mi preoccupa, un pensiero che mi tormenta dalla prima volta che l’ho visto… da che parte sceglierà di stare, il ragazzo? –
- Cosa intendi dire? – gli chiesi, confusa da quel discorso.
- Noi siamo le nostre scelte, Griselda – mormorò con aria grave – e osservando le scelte operate da Tom durante questo esame posso sostenere con un lieve margine di certezza che lui non ha scelto la stessa strada che ho scelto io alla sua età… -
- Il Bene? –
- Il Bene, sì… il Bene… -
Quella parola sembrava avergli risvegliato ricordi dolorosi nella mente, mi affrettai a cambiare discorso.
- Tornando a Tom, credi quindi che sia pericoloso? –
- Credo che si debba aspettare che faccia la sua scelta definitiva… -
- Ma se dovesse scegliere il Male… non sarebbe meglio… ? – balbettai sconvolta, terrorizzata dalla prospettiva di un Tom contro l’etica e i valori.
Avevo visto il suo esame eccellente, la sua decisione, il suo potere, la sua forza.
- Tutti dobbiamo essere liberi di fare le nostre scelte… dobbiamo solo sperare che Tom non prenda la strada che noi abbiamo previsto… -
- Ma Albus… - protestai debolmente, immaginandomi il talento di Riddle usato per scopi illeciti e azioni di pura cattiveria.
- Per la prima volta nella mia vita, vorrei tanto che la mia prima impressione su una persona fosse sbagliata… -
Non sapendo cosa replicare, rimasi in silenzio – unendomi con tutto il cuore alla preghiera che ero certa anche Albus, nel suo cuore, stesse recitando.
Che Merlino e Morgana ci aiutassero a porre sulla strada di Tom Riddle le scelte giuste.

Note dell'autrice

Chiedo innanzitutto perdono ai miei lettori, vecchi e nuovi, per  questa discontinuità negli aggiornamenti. Per motivi vari - e non originali - quali scuola, connessione Internet e ispirazione che se ne va in vacanza, scrivere Apeiron diventa ogni giorno più difficile.
Spero comunque di riuscire a portare ancora, almeno ogni tanto, un pizzico di vita di Albus Silente nelle vostre giornate.

Lady Lynx
  
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