Harianne, Lisachan, Carillon... ma come osate andare all'estero, lasciare che il vostro
computer si guasti, insomma occuparvi della vostra vita invece di correre a leggere le mie
poesie? Mi meraviglio di voi. Vi perdono solo perché siete tornate.
Padfoot, grazie ancora del tuo apprezzamento. A maggior ragione perché mi hai portato un
nuovo lettore, Flavio86, per di più maschio, cioé una vera rarità nell'ambito della
fanfiction e di quella in rime in particolare.
Mi fa molto piacere che tu abbia trovato azzeccate le parole che ho usato per descrivere
Kennedy, Harriet: ho fatto veramente molto fatica a trovarle. Alcuni personaggi riescono
più facili, altri sono molto difficili da cogliere.
Si parla di famiglia, adesso. In doppi settenari, detti anche - ma non chiedetemi perché -
versi alessandrini. Attenti, perché c'è il trucco.
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LA MAMMA DI BUFFY
Se tu a casa non torni, io non so come fare:
non mi so rassegnare. Muti passano i giorni
dacché tu ne ne andasti, da vera incosciente,
senza scritti o messaggi, senza più dirmi niente.
La tua stanza rimane sempre un po’ polverosa:
come fosse il tuo cane, pare aspetti qualcosa.
Non ci sei a colazione: mi sembra molto strano;
ho spostato il divano dalla televisione.
Madre e figlia, per sempre siam legate in cordata
e se scivola l’una, l’infinita scalata
che trascina la vita col favor di Natura,
per la sola che resta si fa sempre più dura.
Tutti m’han ripetuto che fu solo sfortuna,
che non ho colpa alcuna per averti perduto.
Ora quando entro in casa devo usare le chiavi,
guardo verso la scala – da dove mi chiamavi.
Per un po’ mi sorprende ci sia tanto riposo
poi ricordo che adesso dormi in un letto erboso.
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