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Autore: demois    18/09/2011    1 recensioni
una storia di confuione non una quelle storie d'amore strappa lacrime :D buona lettura, se qualcuno la leggerà!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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9. Scusa non volevo, non so cosa mi sia preso. Io di solito non faccio così.
E certo, fai peggio. Ora vattene da casa mia.

Non sto urlando anzi sono estremamente calma. Sono convinta di quello che faccio. Mi disprezzo perché tutte le volte che mi trovo bene con qualcuno deve sempre andare male. La prossima volta saprò cosa fare!

Marta aspetta posso spiegarti.
Tu non mi spiegherai nulla, perché io non ho intenzione di ascoltarti. Ti ripeto, vattene.
Va bene, farò come vuoi. Sappi che mi dispiace tantissimo e se potessi tornare indietro non lo rifarei.
Non m’importa. Ormai l’hai fatto. Addio.

Si allontana e va via. E non va via a mani vuote, va via con i miei pantaloni preferiti e con la maglia dei sex pistols. Stupido cazzone di una rock star egocentrica.
 Fuori sta iniziando a piovere, vedo il mio i-pod sulla poltrona, lo prendo e metto ‘’scars - papa roach’’. Così facendo, mi perdo nei miei pensieri.
Ripenso a questi tre giorni che ho passato con lui in sei mesi - Come si fa a passare tre giorni con una persona in un periodo di sei mesi?- Ripenso alla volta in cui ci siamo incontrati/scontrati di quanto ero fredda con lui e quel bizzarro bigliettino che mi lasciò con scritto ‘’se sarà destino ci rincontreremo ancora….. ciao misteriosa ragazza’’. Sei mesi dopo lo ritrovo seduto sul pianerottolo di casa mia mentre mi aspetta e lo tratto malissimo. E infine, ancora non scoraggiato, questa mattina in cui gli racconto tutto di me e lui mi ascolta, mi abbraccia, mi fa ridere e poi.. mi bacia. Cosa gli sarà saltato in mente? Dopo che gli ho raccontato la storia di Marco e di come ci sono rimasta male perché mi aveva abbandonato, lui fa lo stesso. Forse non gli sono mai interessata, e ha voluto mettere le cose in chiaro con quel bacio, perché sapeva che avrei reagito male. Però no, non è possibile, si è scusato troppo per quello che aveva fatto.
Tardi ripensarci, ormai l’ho cacciato da casa mia e dalla mia vita. Non si rifarà mai più vedere. Mi rimarranno solo i video e le foto. Cosa sto dicendo? A me lui non interessa, perché sto facendo la malinconica? Mi basta un po’ di cioccolata equa e solidale e tutto si risolve. Giusto, cioccolata equo e solidale, ora vado a comprarla. Esco di casa e vado verso il negozio, entro e compro tutto quello di cui ho bisogno. Ritorno a casa e inizio a mangiare un po’ bagnata dalla pioggia, ma non m’importa – mi sento molto bridget jones-.
 Non funziona, ritorno sempre a pensare a questa giornata passata con lui, a come mi sono divertita e come non ho fatto l’acida perché in fondo non ce n’era bisogno. Oddio, questa storia è esattamente uguale a quella con Marco di quando avevo diciassette anni. Beh, forse ho un qualche cromosoma sballato che ha deciso che io devo avere problemi con i ragazzi belli, con gli occhi celesti, simpatici, egocentrici e mori. Mi rimane solo rassegnarmi a questo.
Bene il mio principe azzurro, sarò biondo, con gli occhi più scuri possibile, decente, abbastanza simpatico e non egocentrico. Ma chi sto prendendo in giro, io odio quelli biondi gli occhi marroni.
Bene, quindi alla fine sarò destinata a rimanere sola per il resto della vita con cento cani che mi scorrazzano per casa, perché almeno loro mi vorranno bene.
Non riesco a rimanere seria, inizio a ridere. Rido per non piangere. Rido perché ormai ho visto la realtà in faccia. Non sono portata per le relazioni, sono uno spirito libero che non si può impegnare con un'altra persona, che non può dare amore a un altro essere vivente in modo incondizionato. Troppo tardi, mi accorgo che mi sta scendendo una lacrima, la asciugo subito. Forse questa realtà non è esattamente la migliore.
Basta pensarci, ora vado a dormire. Domani vedrò cosa fare.
Mi sveglio, mi vesto e scendo con la speranza di trovarlo sotto casa con del caffè, ma non c’è.
Vado a lavoro con Chiara che continua a fare domande. Ora la strozzo.
Passano i giorni ma di lui nessuno traccia, nulla. Come morto.
Ora so quello che devo fare.
  
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