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Autore: _Fy    18/09/2011    3 recensioni
Flor e Federico,apparentemente così diversi tra loro,eppure molto simili.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“ No,  lei non può!”

 

Flor e Matias, sbalorditi,  si girarono  verso un Federico ancora confuso e scosso da quelle poche parole che,  inconsciamente, si era lasciato sfuggire.

 

Nonostante la sua avversione verso la nuova bambinaia, era ben conscio di quanto fosse impossibile per lui provare determinati sentimenti; non era un uomo libero e il suo senso della morale era troppo elevato e solido per potergli permettere un passo falso, inoltre, come se non bastasse, il suo migliore amico sembrava realmente interessato a quella ragazza capace di sciogliere anche un cuore freddo come il suo.

 

I due ragazzi continuarono ad osservare il giovane Fritzenwalden in attesa di un chiarimento; Florencia guardava confusa e speranzosa il suo principe dagli occhi tristi,  razionalmente sapeva bene quanto fosse sbagliato desiderare che il suo principale fosse interessato a lei, ma il cuore non voleva farsene una ragione, continuava a battere veloce, talmente veloce che le sembrò potesse uscirle dal petto.

 

“Ehm volevo dire che, si insomma Florencia ha molto lavoro con i bambini e non vorrei che… “

 

Federico si grattò la nuca imbarazzato; era finito in un bel pasticcio e non sapeva proprio come uscirne.

 

Matias arcuò un sopracciglio lasciando intravedere il suo scetticismo; cominciava a pesargli tutto quel silenzio e temeva che dietro quello sproloquio senza alcun nesso logico e quella reazione spropositata vi era molto più di quanto in realtà trasparisse. 

 

“Matias verresti con me nello studio? Devo parlarti”

 

Il ragazzo acconsentì con un leggero cenno del capo e seguì Federico nel suo studio sotto gli occhi vigili di una Florencia del tutto smarrita.

 

 

Federico, dopo aver fatto entrare il suo avvocato, chiuse la porta con un tonfo.

 

“Allora, mi spieghi che succede?”

 

Ancora voltato verso la porta, chiuse gli occhi e prese un profondo respiro per darsi coraggio; la situazione continuava a sfuggirgli dalle mani, si sentiva perennemente in bilico, come se stesse disperatamente tentando di rimanere in equilibrio su una fune, eppure, tutti i suoi sforzi erano vani, prima o poi sarebbe caduto da una delle due parti.

 

Doveva solo scegliere.

 

“Nulla, non c’è niente da spiegare. Credo che tu abbia fatto bene a chiedere a Flor di uscire, è una brava ragazza e potrebbe essere quella giusta per te”.

 

Nonostante sentisse di star facendo la scelta migliore, non poteva ignorare il peso allo stomaco che lo aveva colpito, tuttavia, il danno era ormai fatto, aveva scelto da che parte cadere e nonostante il dolore era deciso ad andare su quella strada.

 

Matias sorrise raggiante nonostante il sospetto che dietro potesse nascondesi altro non gli lasciava tregua, tuttavia, decise di ignorare quella sensazione sgradevole e concentrarsi solo sui suoi obiettivi.

 

Dopo una pacca sulla spalla e un sguardo complice, Matias, abbandonò lo studio di Federico, lasciando quest’ultimo in balia dei sui sentimenti contrastanti: rabbia, fastidio, senso di impotenza, affetto, senso del dovere.

 

Un mix perfetto per farlo impazzire.

 

Florencia non si era mossa dalla sua posizione, continuava a volgere il suo sguardo verso la porta dello studio dove Matias e il suo principe dagli occhi tristi stavano parlando di chissà cosa, magari proprio di lei, e quel piccolo pensiero bastava a metterla in agitazione più del dovuto.

 

Ad interrompere il flusso incessante dei suoi pensieri ci pensò il piccolo Thomas che, vedendola completamente assente, le si avvicinò incuriosito.

 

“Flor, va tutto bene?”

 

La ragazza si riscosse da quel tepore in cui le sembrava di essere caduta e sorrise al piccolo ometto che la fissava preoccupato.

 

“Certo tesoro”

 

“Allora perché avevi quell’aria strana? “

 

“Nulla, pensavo” La ragazza si chinò leggermente verso il bambino e gli schioccò un piccolo bacio tra la sua chioma bionda.

 

“Va a giocare adesso”

 

Thomas annuì e corse via più sereno.

 

Federico, ancora nel suo studio, non riusciva a trovare pace; la conversazione che aveva avuto con il suo migliore amico continuava a vorticarli nella testa non lasciandogli tregua.

Si sentiva dannatamente in colpa, una parte del suo cuore, continuava a sperare che Florencia non fosse affatto interessata alle avance di Matias e per quanto questo fosse sbagliato non riusciva a non desiderarlo con tutto se stesso.

 

D’un tratto al suo orecchio giunsero le voci sommesse del suo più caro amico e di Florencia e preso da un senso di ansia mista a curiosità e timore si avvicinò alla porta socchiusa per osservare e sentire meglio la scena:

 

“Scusa l’interruzione di poco fa”

 

“Non preoccuparti”

 

Matias prese le mani della ragazza tra le sue e di riflesso Federico strinse lo stipite della porta talmente forte da far diventare bianche le nocche della sua mano.

 

“Volevo chiederti se ti andrebbe di uscire con me questa sera”

“Si”

 

E gli sembrò che il mondo gli fosse caduto addosso.

 

 

Flor e Matias erano comodamente seduti in uno dei ristoranti più chic del momento, nell’aria però si riusciva a leggere solo imbarazzo.

 

“Allora, ti piace questo posto?”

 

“Meraviglioso, davvero meraviglioso”

 

Un pudico rossore si dipinse sulle guance della ragazza; non si sentiva a suo agio in quella situazione, nonostante il suo bell’accompagnatore e il luogo romantico in cui si trovava, si sentiva scomoda, fuori luogo.

 

Eppure aveva sempre sognato di poter vivere una serata così magica, sentirsi, per una sera, una principessa; capì qual’era il problema solo quando alzando lo sguardo incontrò gli occhi chiari di Matias, così diversi da quelli del suo principe dagli occhi tristi.

 

Federico non era proprio riuscito a resistere alla tentazione di seguire i due giovani; sapeva quanto fosse sbagliato quel suo modo di fare ma la gelosia gli stava divorando il cuore.

Nascosto dietro una colonna, osservava tacitamente il suo amico e la bambinaia.

 

“Non posso stare così senza fare nulla, non riesco!”

 

Poi un’idea gli balenò nella testa; velocemente si diresse nelle stanza riservate al personale e una volta al suo internò cercò una divisa da cameriere e una volta trovata la indossò.

Curiosò un po’ dappertutto fino a trovare qualcosa per camuffarsi in modo da non essere riconosciuto.

 

Matias, per spezzare l’atmosfera resa ormai pesante, decise di ordinare.

 

“Flor, ordiniamo?”

 

La ragazza lo ringraziò con lo sguardo.

 

“Si”

 

Matias le sorrise comprensivo e allungò una mano verso la sua in modo da rassicurarla con il suo tocco.

 

“Cameriere!”

 

In poche falcate, un uomo dall’aspetto un po’ ambiguo, si avvicinò al loro tavolo.

 

“Buonasera signori, cosa posso portarvi?”


Ricordo a tutte che chi recensisce riceverà uno spoiler nella sua casella dei messaggi, buona lettura. ^ ^

   
 
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