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Autore: fiddler    06/03/2004    4 recensioni
Due ragazze. Due vite parallele. Separate, ma allo stesso tempo unite dal filo del destino. Una vendetta contro colui che gli ha portato via le persone a loro più care. Riusciranno insieme a compierla? Diciamo che è una mia versione della serie g-revolution...farà di sicuro schifo però leggete e commentate please =)....Ah, da notare che è tipo la quarta volta che cambio il titolo^^"! NOTA: IN REVISIONE!!!!!!!!
Genere: Avventura, Azione, Comico, Demenziale, Drammatico, Generale, Mistero, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hilary, Kei Hiwatari, Max Mizuhara, Nuovo personaggio, Professor Kappa, Rei Kon, Takao Kinomiya
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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- Signorina Tachibana, insomma

- Signorina Tachibana, insomma!!! -

La voce dell'insegnante si alzò di colpo notando che la capoclasse non stava affatto ascoltando la sue parole, anzi…

Hilary si svegliò di soprassalto, quasi stupita di trovarsi in una classe scolastica circondata da compagni di scuola che la guardavano incuriositi, compresi Takao e il Prof. Kappa.

Improvvisamente divenne totalmente conscia di quanto era accaduto: si era addormentata in classe! Sentì immediatamente il rossore affluirle sulle guance.

-M-mi scusi p-professoressa…- balbettò imbarazzata la ragazzina.

- Ma certo che la scuso…almeno la scuserei se non sapessi che questa è la quarta volta che succede in questa settimana…-

Takao cominciò a sghignazzare, seguito a ruota dagli altri compagni:

- Uhuh…la signorina perfettina si addormenta in classe…-

-…qui ci vorrebbe un bel castigo…-

- miss so-tutto-io che si addormenta?…-

- Eddai Takao, ragazzi smettetela per favore, sennò vi metto in punizione…- intimò Hilary sempre più imbarazzata con voce acuta.

- Temo - riprese l'insegnante - che da oggi lei non potrà più infliggere punizioni, signorina…la esonero dal suo ruolo di capoclasse! Al suo posto nominerò Sean! -

Parecchi ragazzi ridacchiarono. C'era chi guardava Hilary, che continuava a tacere, e chi guardava il neoeletto capoclasse Sean, che si era alzato in piedi ed osservava la classe con aria piuttosto compiaciuta. Hilary non ci voleva credere…non era mai stata umiliata così tanto nella sua vita, per di più davanti ai suoi compagni di classe. Anche lei si voltò a guardare Sean , il quale continuava a gingillarsi e ridere più di tutti. Quel ragazzo non le era mai stato simpatico, fin da quando lo aveva conosciuto, pochi mesi prima. Non aveva nessuna capacità scolastica, si dava solamente un sacco di arie perché era ammirato da tutte le loro compagne, ad eccezione di Hilary, ovviamente . In effetti era proprio un bel ragazzo, qualunque ragazza avrebbe pagato oro per avere un appuntamento con lui. Sean era arrivato pochi mesi prima in questa scuola, ma nessuno conosceva la sua città d'origine. La cosa che però ad Hilary aveva dato più fastidio era il fatto che gli insegnanti avevano subito dimostrato simpatia per questo ragazzo, fino ad arrivare ad avere un vero e proprio trattamento eccezionale nei suoi confronti, solo perché era nuovo,  e questo non faceva che peggiorare la sua superbia e la sua abitudine di fare il bullo prepotente.

Da parte sua anche il ragazzo odiava quella ragazzina antipatica che desiderava solo mettersi in mostra agli occhi degli insegnanti e lo superava in tutte le materie scolastiche. No. Il migliore doveva essere lui, solo lui.

Quando suonò la campanella dell'uscita Hilary tremava ancora di rabbia. 

Mentre tornavano a casa assieme i suoi amici cercavano di consolarla un po'.

- Dai, non fare così - le disse Takao. - Già, non pensarci - aggiunse anche Kappa.

- Non sono arrabbiata per il fatto che non sono più capoclasse…ma di più per il fatto che la prof. abbia nominato proprio quell'antipatico di Sean…- rispose la ragazza con tono alterato - …di sicuro punirà chi capita solo per il gusto di sentirsi superiore. -  Le si contorse lo stomaco solo al pensiero. I tre amici si scambiarono sguardi cupi. L'unico istante in cui Sean aveva abbassato un po' la cresta era stato quando Takao lo aveva battuto a beyblade nel cortile della scuola. Pensando alla sua faccia sconvolta, Hilary non riuscì a reprimere un sorrisetto.

- Oh, no!! - gemette Kappa, interrompendo il piacevole ricordo della ragazza.

- Cosa c'è ora? - esclamò Takao annoiato.

- Ho dimenticato il mio computer a scuola!! - continuò Kappa.

- Accidenti, ma è terribile!!! Corriamo subito lì, fra poco chiude! - esclamò Hilary allarmata.

- Io non ho nessuna intenzione di accompagnarti….e ho anche fame! - bofonchiò Takao.

- Takao sei il solito maleducato! - lo rimproverò Hilary.

- E tu sei la solita antipatica! - la rimbeccò il ragazzo.

- Va bene, basta litigare voi due, andrò solo io, voi tornate a casa e pensate ad aiutare a preparare il pranzo speciale per oggi…Rei e Nonno J dovrebbero essere già ai fornelli e Daichi non so dove sia. Aspettatemi lì! - disse Kappa correndo via.

- Sì, ok.- gli gridò Hilary. Poi si rivolse a Takao. - Come mai dobbiamo preparare un pranzo speciale, per oggi? - 

- Ma, come non te l'ho detto? Oggi arrivano i nostri amici che abbiamo battuto al torneo mondiale di beyblade, la squadra americana e la squadra cinese. - rispose Takao.

- Ah, sì, certo, che sbadata!! Lo avevo completamente dimenticato! - si giustificò lei. - Sono gli amici di Max e Rei, vero? -

- Sì! -  confermò il ragazzo. 

- E…nessuna notizia di Kei? - il tono della voce di Hilary divenne proccupato e ansioso.

- Beh..no…- disse piano Takao.

Osservando la sua espressione rassegnata il ragazzo capì che Hilary era preoccupata per il russo almeno quanto lui. In effetti era dalla fine del secondo campionato mondiale di beyblade che non lo avevano più visto. Probabilmente era in Russia, ma avrebbe anche potuto rispondere ad una dei quintali di lettere che i Bladebreakers gli avevano spedito.

-…beh, cambiamo argomento…- fu Hilary ad interrompere quel silenzio pensoso. - credo che comunque sarà divertente confrontarci con blader di altre nazionalità…anche se è un peccato che i bladebrakers si debbano sciogliere…non vedo l'ora di conoscere queste due squadre! -

Takao fu molto colpito da quella frase: -… confrontarCI? Hilary, ma tu non hai mai toccato un bey blade! - osservò il ragazzo sorpreso. - Ma io parlavo delle nostre culture diverse - sentenziò lei con un'alzata di spalle. Il blader sospirò - Ah, non cambierai mai! Forza sbrighiamoci o arriveremo in ritardo!-

Hilary gli rivolse un ampio sorriso e insieme si avviarono verso la casa del ragazzo.   

 

 Correva a perdifiato lungo la strada deserta, doveva sbrigarsi, la scuola avrebbe chiuso da un momento all'altro. - Ah, meno male, è ancora aperto - Kappa si fermò davanti all'edificio sospirando di sollievo. Poi entrò velocemente nella scuola, dopo aver percorso rapidamente quattro corridoi e due rampe di scale arrivò davanti alla porta della sua classe. Si fermò per riprendere fiato…ma notò un particolare alquanto insolito: la porta era socchiusa e lasciava intravedere uno spiraglio di luce. Poteva significare solo una cosa: in classe c'era qualcuno.

Sbirciò attraverso la piccola fessura e in effetti notò che c'era proprio un ragazzo seduto al suo posto…era Sean. Kappa aprì la porta leggermente di più per vedere meglio. E poi trattenne il fiato. Sean stava freneticamente armeggiando con un computer portatile, proprio quello che lui aveva dimenticato in classe un'oretta prima. Ma non fu questo a farlo allarmare. Aveva fatto usare il suo computer miliardi di volte ai suoi compagni di classe, ma ovviamente li teneva sotto controllo, per evitare che qualcuno entrasse in possesso dei suoi preziosi dati. I dati sui beyblade dei Bladebreakers. Quelli che Sean stava guardando attentamente in quell'istante.

Dannazione! Non poteva entrare in classe. Non poteva proprio. Se Sean lo avesse scoperto lo avrebbe sicuramente punito, ora che era capoclasse aveva il diritto di farlo, o picchiato. Kappa deglutì. Sean non aveva mai avuto scrupoli nel picchiare gli altri ragazzi. Allora cosa fare? Mentre questi pensieri vagavano per la sua mente, Kappa notò che il ragazzo stava estraendo qualcosa di quadrato e sottile da una fessura laterale del PC. Era un floppy.

Improvvisamente fu tutto chiaro. Sean aveva salvato tutti i dati riguardanti i Bladebreakers su quel dischetto. Una nuova domanda balenò nella mente del professore : perché lo aveva fatto? Forse per vendetta verso Takao? Non sopportava che il campione del mondo lo avesse battuto?

Aveva sfruttato la prima occasione per trovare uno stratagemma per battere il ragazzo? Sì, probabilmente era così. Ma Kappa era comunque preoccupato. Perfido come era, quel ragazzino           

avrebbe potuto far circolare quei dati in modo che tutta la scuola venisse a conoscenza dei segreti tattici dei grandi campioni del mondo. O peggio ancora avrebbe potuto rivelare tutto ai loro nemici. Ad un tratto si sentì uno scatto provenire dal computer. Un altro floppy era sbucato dall'apertura laterale del PC. Kappa aprì ancora un altro po' la porta dell'aula per guardare meglio…e capì che i suoi peggiori timori si erano avverati. Quando lesse sullo schermo del computer ciò che Sean aveva appena salvato sul dischetto si sentì mancare il fiato. Quell'antipatico aveva appena copiato tutti i dati riguardanti i quattro bit-power dei campioni del mondo. Come faceva a sapere che Takao e gli altri possedevano degli animali sacri? E soprattutto come faceva a vederli? Forse anche lui ne aveva uno? O forse…no non poteva essere. Forse quello strano e misterioso ragazzo poteva appartenere ad un associazione che voleva impossessarsi dei quattro i bit-power. Era un'ipotesi paradossale, ma poteva sempre essere presa in considerazione. Del resto nessuno conosceva le origini di Sean. Il professore si sentì male. Come aveva potuto essere così sciocco da dimenticare il suo computer con i suoi preziosi dati a scuola? Era lui il responsabile dei loro segreti tattici e dei loro bit-power. Ma adesso…aveva permesso che qualcuno se ne impossessasse. E a pagarne le conseguenze sarebbero stati loro, i suoi amici. Una violenta imprecazione di Sean lo riportò violentemente alla realtà. - Dannazione! Non ci sono dati su di lui! E adesso come faccio? Avevo promesso a Ryo che avrei portato informazioni anche sul sesto bit-power…accidenti! - mormorava il ragazzo armeggiando istericamente con i tasti. Sesto bit-power? Ma di cosa stava parlando? I Bladebreakers erano cinque…e ognuno possedeva un bit…. Cosa cercava quel ragazzo? Chi era veramente Sean Mokoji? In quel momento Kappa capì che davvero tutte le sue ipotesi…erano vere. Qualche associazione criminale dava davvero la caccia agli animali sacri dei Bladebreakers. Doveva raccontare tutto ai suoi amici prima possibile...doveva metterli in guardia prima possibile, ma se non gli avessero creduto? Non aveva tempo di lambiccarsi il cervello con domande inutili. Avrebbe dovuto convincerli assolutamente. Altrimenti sarebbero stati guai. Guai seri. Un ticchettio di tasti gli diceva che Sean era ancora impegnato a copiare i dati dal suo PC, oppure a cercare informazioni sul quel misterioso "sesto bit-power". Chiuse senza far rumore la porta dell'aula. Aveva già visto abbastanza di quell'orrendo spettacolo. ……sesto bit-power……quelle due parole ronzavano nella sua mente e non gli davano pace…chi possedeva questo bit nella sua squadra? Tutti i suoi amici ne possedevano uno ciascuno. Ormai conosceva Takao, Max, Rei e Kei come le sue tasche. Nessuno di loro possedeva due creature sacre. Il cerchio degli indiziati allora si stringeva di molto. Restavano solamente Daichi e Hilary, ma Kappa li escluse immediatamente. Daichi…era arrivato da poco in città…aveva spesso preso lezioni di beyblade da Takao…. Finché un giorno…

 

*********************************Flashback*********************************

 

Un ragazzino dai capelli rossi fronteggiava Takao con aria di sfida davanti un campo di gara dentro il quale si scontravano due beyblade…

- Avanti, che aspetti ad attaccarmi ? Non dirmi che sei in difficoltà……- sghignazzò.

- Dragoon vai!! - gridò Takao.

- Bene così, avanti GaiaDragoon! - urlò Daichi.

Due enormi draghi, uno azzurro cielo e un altro giallo ocre, si scontrarono a mezz'aria, provocando una forte esplosione. Quando il fumo si fu diradato GaiaDragoon intatto continuava a ruotare…ma Dragoon…si era fermato.

 

*******************************Fine Flashback*******************************

 

Eh sì. Daichi sconfisse Takao senza difficoltà e da quel giorno quest'ultimo lo fece entrare nei Bladebreakers. Per quanto riguarda Hilary…beh era proprio difficile che possedesse un bit-power, visto che fino ad un anno prima non sapeva nemmeno cosa fosse…

no era assolutamente impossibile che Hilary avesse potuto possedere un animale sacro…Kappa sentì uno spostamento di sedie…significava che Sean aveva finito la sua consultazione e stava uscendo dall'aula…e che da un momento all'altro lo avrebbe visto. Il professore fu preso dal panico. Dove avrebbe potuto nascondersi? Guardandosi rapidamente attorno il ragazzino scorse un armadio della scope. Senza pensarci due volte vi si precipitò dentro.  Aveva appena chiuso lo sportello, quando udì aprirsi la porta della classe. Restò immobile, era terrorizzato, ma non fiatò: qualunque suo movimento avrebbe potuto tradirlo. Non aprì la porta dell'armadio finché non sentì il rumore dei passi di Sean spegnersi. Appena spinse in avanti l'anta del mobile e mise fuori la testa si sentì sbattere  violentemente a terra.

- Che cosa ci facevi qui? - l'espressione famelica degli occhi azzurri di Sean fu l'ultima cosa che Kappa vide prima di perdere i sensi.

        

 

- Ma dove si è cacciato il prof.? - sbraitava Hilary furiosa.

- Beh, ormai è un'ora e mezza che lo aspettiamo - aggiunse Rei.

- Già e io ho fame ! - piagnucolò Takao.

- In effetti anch'io sono un po' in pensiero - Si preoccupò Emily.

- Avanti, forse era stanco e voleva tornare a casa a riposarsi - proruppe Mao speranzosa.

Hilary la guardò con aria di sufficienza e le disse: - Eravamo rimasti d'accordo che ci saremmo trovati tutti qui… non poteva mancare…-

In quel momento qualcuno suonò al campanello.

- Ah, ecco deve essere lui ! - Hilary sollevata corse ad aprire la porta.

Sulla soglia apparvero cinque ragazzi: uno di loro si fece avanti. Era un ragazzo sui sedici anni la cui faccia scura su cui ricadevano due ciocche di capelli rosso fuoco era illuminata da due grandi occhi azzurro chiaro.  La ragazza, che si aspettava di vedere il suo amico, rimase un po' sconcertata dal trovarsi davanti un perfetto sconosciuto.

- S-salve…ehm…chi sei? - mormorò Hilary un po' imbarazzata…quegli occhi di ghiaccio avrebbero tolto il fiato a chiunque. - Fatemi passare! - Esclamò un altro ragazzo dai profondi occhi grigi e capelli dello stesso colore. Hilary lo riconobbe all'istante. - Kei! - gioì la ragazza sciogliendosi in un ampio sorriso. - Hilary! - Il russo per tutta risposta la abbracciò. Hilary si sentiva le guance bollenti. Non si sarebbe mai aspettata una reazione del genere da quel ragazzo, in particolare nei suoi confronti. Kei Hiwatari era sempre stato molto chiuso rispetto ai suoi compagni di squadra, aveva sempre lasciato pochissimo spazio alle sue emozioni. Comunque la ragazza, poiché quello era un momento più unico che raro, decise di godersi quell'abbraccio il più possibile.

 In quel momento arrivò Takao di corsa dalla cucina, il quale si sentì un po' imbarazzato alla vista dei due ragazzi teneramente abbracciati, ma restò completamente senza parole alla vista del suo vecchio compagno di squadra. - Kei! Sei tornato finalmente! Che piacere rivederti! - esclamò sorridendo - Oh, Yuri, ragazzi, ci siete anche voi! - Forza che aspettate, entrate! - aggiunse poi notando anche gli altri quattro blader.

- Ciao Takao! - sorrise Kei.

Nel frattempo nel piccolo ingresso erano sopraggiunti anche Max, Rei, gli AllStars e i WhiteTigers.

Velocemente i Demolition Boys si accomodarono nel salotto e dopo un pranzetto veloce iniziarono a fare conversazione…del resto era quasi un anno che non si vedevano con i Bladebreakers…

Yuri Ivanov, il loro leader, però non era cambiato di molto: sempre molto alto e atletico, e aveva mantenuto la sua espressione perennemente seria, risaltata da quei meravigliosi occhi azzurri. In quanto a Kei Hiwatari…beh, lui era rimasto assolutamente identico a molti mesi prima...

- Allora…- profferì il ragazzo dai capelli rossi rivolto ad Hilary. - Takao ci ha detto che tu non sei una blader…-

- Eh? – la ragazza sobbalzò. Era completamente distratta e si sentì un po’ a disagio realizzando che gli occhi di tutti erano puntati verso di lei, inclusi quelli ghiacciati del russo. Hilary arrossì violentemente e parlò con la testa rivolta verso il basso : - Beh, non lo sono! Io seguo soltanto i loro allenamenti…-

- Capisco…! – la interruppe Yuri.

Mao ed Emily soffocarono un risolino.

Hilary le guardò, un po’ irritata da quel comportamento così sciocco.

- Cosa c’è? – chiese la moretta.

Le due ragazzine sobbalzarono, poiché si erano accorte che l’altra le aveva sentite.

Fu Mao a parlare per prima: -  Scusami, ma allora che cosa ci stai a fare qui se non sai nemmeno lanciare un beyblade? Di certo i campioni del mondo non hanno bisogno che una ragazzina impertinente come te segua i loro allenamenti! –

A questo punto Hilary cominciava davvero a spazientirsi.

- Senti, invece a te chi ti dà il diritto di giudicarmi senza nemmeno conoscermi? Si può sapere chi ti credi di essere? -

- E scommetto che non riesci nemmeno a vedere i bit-power?, vero? – proseguì la ragazza dai capelli rosa ignorando completamente le parole che l’altra aveva appena pronunciato.

Hilary balzò in piedi.

- Beh, se non ti dispiace ci riesco eccome. -  urlò infuriata la ragazzina prima di girare i tacchi e correre via. 

- No, Hilary, aspetta…- gridò invano Takao.

- Un po’ permalosa, la ragazza…- sorrise Emily.

- Ma cosa…- farfugliò Yuri.

- Hilary…- disse debolmente Kai.

- Ah, state tranquilli, la vostra amichetta tornerà molto presto…vuole solamente fare scena…

SCIAFF!!…la blader dai capelli fucsia non riuscì a completare la frase perché Rei le tirò uno schiaffo in piena faccia. Tutti i presenti erano sbalorditi.

La ragazza si volse verso il ragazzo con il codino con gli occhi gonfi di lacrime…

- Rei…io…-

- Non ti giustificare, Mao – la ammonì lui. – hai detto delle cose davvero offensive…si può sapere perché hai preso in giro Hilary senza che lei ti avesse fatto niente?…-

Mao non rispose, si limitò a fissare il pavimento, le prime lacrime ribelli cominciavano a sgorgare dagli occhi ambrati.

- …io…non pensavo che…si sarebbe offesa in quel modo…non so come……- mormorò la ragazza

- L’unico modo per rimediare è chiederle scusa. Hai compiuto veramente un’azione priva di senno, lasciatelo dire…- proseguì Rei, un po’ più dolcemente.

- Comunque è anche colpa di Hilary ,è un tipo un po’ permaloso…- aggiunse Takao.

- Io concordo con Rei, valle subito a chiedere scusa. – s’intromise Max.

- D’accordo, ragazzi mi avete convinta, vado subito a cercarla ! - sorrise Mao.

Detto questo, la cinese corse via, i lunghi capelli mossi dal vento.

 

Intanto, in un vecchio magazzino nella periferia della città…

Un ragazzo alto, dai capelli castani, stava scrutando attentamente delle immagini su un computer. - Questi sono i dati che cercavi, Ryo – disse Sean.

Ryo non rispose. Era ancora intento ad armeggiare con il PC. Dopo interminabili attimi di silenzio, emise uno sbuffo di rabbia. –Non abbiamo dati su di lui. – profferì, squadrando Sean.

- Sì, lo so… su quel dannato computer non ce ne sono…- rispose risentito quest’ultimo. – Dannazione! -.

- Non importa, anzi…meglio così. – disse il moretto. L’altro lo fissò con aria interrogativa.

-Come dici? - .

–Ascolta, Sean – Ryo si voltò verso di lui. – Se su quel computer non ci sono dati su quel bit-power, vuol dire che nessuno ne conosce l’esistenza…- spiegò.-  quindi abbiamo un grosso vantaggio sui Bladebreakers…senza contare che abbiamo un mucchio di dati su di loro…-

- Giusto, hai perfettamente ragione, capo. – sorrise Sean.  – Ok, e tu, Mike, dovrai occuparti della seconda parte del piano, quello che riguarda il campionato del mondo di beyblade…- disse Ryo ed un terzo ragazzo, dai capelli biondi, sbucò dall’oscurità del magazzino. – sta’ tranquillo, Ryo, non ti deluderò… entrerò in azione non appena verranno qui per liberare l’ostaggio…se tutto dovesse andare storto, ovviamente – proclamò quello.

- Laiaemi…adare…- gridò invano Kappa legato e imbavagliato in un angolo.  

 

  
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