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Autore: Chy    16/05/2006    1 recensioni
La vita di 4 ragazzi è unita dal sottile filo rosso del destino: ma basterà questo a non dividerli?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Rei Kon, Yuri
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Non mi ricordo cosa successe dopo

Non mi ricordo cosa successe dopo. Ero talmente sconvolta che ho solo piccoli flash di quel che accadde. La voce di Rei che cercava di richiamare Aquila di Fuoco. Le braccia di Yuri che cercavano di sollevarmi a forza da terra. Le parole, dolci quanto vane, che mi sussurrava all'orecchio con l'intento di tranquillizzarmi.

Quando finalmente ripresi il controllo dei miei sensi, quando mi resi conto del dove/quando/perchè mi ritrovai sul divano di casa, avvolta in una caldissima coperta di lana.

-Ciao...- una voce davanti a me.

Voltando lentamente la testa, vidi gli occhi ambrati di Rei; in mano teneva il copione del video.

-Sono qui solo per il video!-

Ricordi dolorosi. Di parole che feriscono con l'intenzione di farlo. Parole che rimbombano senza sosta nella testa.

-Dobbiamo iniziare a studiarcelo.-

Disse Rei riferendosi al copione, ma io non lo udii.

-Mi odia...-

Il mio unico pensiero.

Il mio incubo avverato.

-Non ti odia affatto: era solo arrabbiato!- parole al vento...

-Nei suoi occhi...- una pausa, piccola e timorosa -... c'era odio puro.-

Sentii un sospiro da parte di Rei.

-Sono sicuro che tutto si sistemerà, ma tu devi cercare di reagire!-

Reagire? E come?

-Non credi di riuscirci...- sussurrai.

-Tu devi riuscirci!- una voce più dura.

Alzai gli occhi e vidi Yuri accanto a Rei. Ma che ne sapevano loro?!

-Ma non capite?! E' finita!!!- gridai in preda alla disperazione.

Reagisci!

-Lui non mi vuole più...- singhiozzai.

Devi reagire!

-L'ho fatto soffrire troppo... lui mi aveva supplicata, ma io...-

-Ti prego... ti supplico... se mi ami, non partire...-

- ... ma io me sono fregata!-

Senza rendermene conto, iniziai a urlare tutti i miei pensieri.

-Sapevo che avrebbe sofferto!! Lo sapevo!!! Ma non ho voluto ascoltarlo! Lui adesso pensa che non lo ami, perchè sono partita! Avrei davvero voluto restare, per dimostrargli il contrario, ma non l'ho fatto!!! Sono una stupida!!! L'ho sempre amato!!! Lui adesso mi odio e me lo merito!! Si, me lo merito!!! Non volevo che soffrisse, non volevo lasciarlo solo, non volevo che mi odiasse!!! Ma non ho fatto un emerito cazzo per impedirlo!!! Ma vi giuro che io lo amo!- singhiozzai.

Dei passi. Yuri si era seduto accanto a me, sul divano.

-Guardami.- un ordine duro.

Obbedii. I suoi cristalli si persero nel gielo dei miei occhi spenti.

-Chi ti ha portato per la prima volta in questa casa?- chiese.

-... Kei...- dissi con un filo di voce.

-E con chi hai fatto l'amore per la prima volta?- chiese ancora.

-Con Kei...- risposi ancora. Le lacrime mi bruciavano.

-E chi ti ha supplicato di restare qui, accanto a lui?-

Ricominciai a singhiozzare. Sentivo che il mio cuore non avrebbe retto per molto a quella tortura.

-Yuri, lascia perdere...-

-Stai zitto Rei!!! Rispondimi: chi ti ha supplicato di restare?!-

Tra un mugolio strozzato che usciva dalle mie labbra e l'altro, dissi.

-... K-Ke-ei...-

Yuri, accecato dalla rabbia, cominciò a scuotermi, gridando.

-E allora perchè?! Perchè sei qui a piangerti addosso, inceve che da l'uomo che ami?!?! Perchè non sei da lui a fargli cambiare idea?!?!-

Spalancai gli occhi di colpo. Quel che feci dopo non me lo so spiegare.

Fu proprio inspiegabile. Le lacrime, come a comando, smisero di rigarmi il volto e i polmoni smisero di bruciarmi. La mia espressione era tra le più serie, orgogliose e fiere che si fossero mai viste. Mi alzai di scatto, e senza dire o fare niente, uscii di casa. Cominciai a correre. Non sapevo che mi prendeva. Era come se il mio cuore e il mio corpo, entrati in sintonia, stessero facendo quello che volevo fare davvero, estraniando la mia razionalità da quei movimenti. Non sapevo se era un bene o un male, fatto sta che era quello che stavo facendo.

Non sapevo neanche dove il mio cuore mi stava portando. In fondo, non conoscevo il nome dell'abitazione di Kei: non sapevo dov'era! Eppure le mie gambe correvano sicure, come se sapessero perfettamente dove condurmi. E fu così.

Mi fermai ai piedi di un grande albero di ciliegio in fiore, che io riconobbi come quello dove tante volte avevamo pranzato. Ero davanti alla mia vecchia scuola. Presi a fissarla, più che confusa.

Perchè ero lì? Che cosa dovevo fare adesso?

Ascolta...

Un singhiozzo. Bastò fare un pò d'attenzione a ciò che c'era intorno a me, che sentii subito il singhiozzo di qualcuno. Mormorio sommesso...

-...-

Non riuscii a capire molto bene, ma ero certa di non essere sola.

-C'è qualcuno?- chiesi stupidamente al vento.

I singhiozzi cessarono. Solo nel silenzio capii che quei mormorii provenivano da dietro l'albero. Sporgendomi appena con la testa, mi trovai davanti ad bellissimo ragazzo dagl'occhi rosso sangue...

 

 

  
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